Soddu scarcerato


kouriless49

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veneto
Crac MyAir:
sentito soddu
Interrogatori
a raffica
e-mail print Martedì 29 Marzo 2011 CRONACA, pagina 21

Vincenzo Soddu, 63 anniVincenzo soddu, 63 anni, è stato interrogato a lungo ieri mattina in procura dal pubblico ministero Peraro. Tuttora ai domiciliari, l'ex patron di MyAir (difeso dagli avv. Mario Calgaro e Giovanni Manfredini) ha risposto ad alcune domande sul crac della compagnia aerea low cost, in particolare sulla questione relativa agli Aeroporti di Puglia (a soddu è contestata una truffa da 18 milioni di euro), e su quella relativa alla cessione di una società partecipata, contestata nel capo di imputazione.
Intanto, in questi giorni, continuano gli interrogatori dei principali indagati nella bancarotta fraudolenta della società. Il nucleo di polizia tributaria sta sentendo i vari membri dei collegi sindacali e del consiglio di amministrazione per chiarire il ruolo di ciascuno all'interno della galassia MyAir. Stamattina, inoltre, è in programma l'udienza civile sui sequestri da 120 milioni di euro sollecitati dal curatore fallimentare.
 
GUARDIA DI FINANZA. Ma il responsabile dell'impianto è il prof. Basso


Piscine Agnolin
Dopo il crac MyAir
quote sequestrate

Diego Neri

Per tutelare i creditori e recuperare quanto non versato al fisco. L'attività negli impianti proseguirà però regolarmente

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Martedì 10 Maggio 2011 BASSANO, pagina 35


Sequestrate le quote societarie delle piscine di Bassano. La guardia di finanza ha posto i sigilli alle partecipazioni di due soci, nell'ambito dell'indagine su MyAir.com, la compagnia aerea low cost di Torri di Quartesolo dichiarata fallita dal tribunale di Vicenza per un buco da cento milioni di euro, e con centinaia di dipendenti rimasti senza lavoro. Quello di MyAir è stato uno dei crac più clamorosi degli ultimi anni, ed ha dato il là ad un'inchiesta condotta dal pubblico ministero Marco Peraro con 35 indagati per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta patrimoniale alla truffa aggravata.
Fra gli indagati c'è anche il bassanese Luigi Agnolin: l'ex arbitro internazionale, difeso dagli avv. Alessandro Zagonel e Surha Predebon, è accusato di aver avuto un ruolo tutt'altro che marginale in quanto membro del consiglio di amministrazione di alcune delle società della galassia di MyAir guidate dall'ex pilota Vincenzo soddu.
Nell'ottica del recupero di quanto non versato al fisco e di tutela dei creditori, da tempo i finanzieri del nucleo provinciale di polizia tributaria delle fiamme gialle hanno avviato una serie di sequestri per equivalente agli indagati.
Nel dicembre scorso, il gip berico aveva firmato il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente anche di quote societarie nella disponibilità degli indagati. Successivamente, nel mese di marzo, i detective del tenente colonnello Paolo Borrelli hanno sequestrato le quote sociali della “Impianti sportivi snc” di via Sibelius a Bassano, con cui Agnolin è socio al 50 per cento con Ausilio Basso, persona non indagata. Basso è responsabile dell'impianto, che annovera oltre alle piscine anche una palestra molto frequentata; insegnante di educazione fisica, è stato atleta di un certo nome e non solo nel panorama bassanese. Le quote di Basso e Agnolin hanno un valore ingente sul mercato, quantificato dagli inquirenti in almeno qualche centinaio di migliaio di euro.
Nonostante il sequestro, l'attività degli impianti e delle strutture sportive per il pubblico è proseguita normalmente.
Ausilio Basso, che non è coinvolto nell'inchiesta su MyAir, nei giorni scorsi si è rivolto al tribunale del Riesame di Vicenza chiedendo il dissequestro delle quote, perché i sigilli gli impedivano di fatto di gestire la società se non per l'ordinaria amministrazione. «Non sono indagato, e non ho nulla a che fare con MyAir. E le mie quote non possono essere confiscate», ha sottolineato attraverso i suoi legali.
In realtà, il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta, ritenendola per ora non corretta, ed ha confermato il sequestro nell'ottica della procura di giungere alla confisca delle quote stesse nel caso di condanna di Agnolin. La difesa potrebbe rivolgersi alla Cassazione per chiedere il dissequestro. Intanto, per poter gestire la società “Impianti sportivi”, è possibile che venga nominato un amministratore esterno che svolga anche il ruolo di custode giudiziale delle quote sotto sequestro.
 
"Quello di MyAir è stato uno dei crac più clamorosi degli ultimi anni".
Dopo quello di Volare, sia per il numero dei dipendenti coinvolti, sia per i debiti. Naturalmente con lo stesso regista.
A proposito del regista, vorrei ringraziare la procura di Vicenza per il lavoro svolto, sperando che si arrivi al più presto ad un processo che permetta di fare giusta "giustizia" e vedere in carcere per moolto moolto tempo i responsabili. Ed a proposito di giustizia qualcuno è a conoscienza del processo del regista e attore presso la Procura di Busto Arsizio per il crac Volare? Grazie a chi darà informazioni.
 
Eredità Bernini, la famiglia rinuncia

La moglie e i figli di Carlo Bernini hanno rinunciato all'eredità del senatore. E, in questo modo, hanno scongiurato un sequestro conservativo di beni da 120 milioni di euro autorizzato dal giudice in relazione al crac My Air.

myair, fallimento, eredità
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di Sabrina Tomè Il fallimento della compagnia aerea low cost dovrà dunque bussare alle porte degli altri amministratori della società finiti sotto inchiesta.

L'ex ministro dei Trasporti, ex governatore della Regione Veneto ed ex presidente della compagnia aerea My Air morto la notte di Capodanno all'ospedale di Castelfranco, ha lasciato ai familiari un'eredità decisamente contenuta.

Ai figli Monica, Edoardo e Ludovico e alla moglie Angela Riboni è toccata infatti la metà di un appartamento di Asolo e poco di più. Sicuramente non la casa in cui Carlo Bernini viveva, sempre ad Asolo, perché lì era in affitto.

Contabilizzando i beni dell'eredità, dunque, risultava una cifra che rappresenta una briciola dei 120 milioni di euro stabiliti dal giudice vicentino Antonio Picardi a titolo di sequestro conservativo a favore dei creditori del crac My Air.

Fallimento per cui il senatore era finito sotto inchiesta in qualità di presidente della società.

Un elemento, quello del sequestro incombente, che ha sicuramente pesato sulla decisione della famiglia di Bernini di rinunciare all'eredità.

In quanto eredi, infatti, i parenti sarebbero diventati automaticamente destinatari del provvedimento conservativo che ha già interessato i componenti del cda e dei collegi sindacali di My Air.

E con quanto lasciato dal senatore - di fatto una vecchia Alfa 147, scrivono i suoi legali nella memoria, facendo riferimento neppure troppo ironicamente al veicolo intestato a Bernini - non avrebbero potuto accontentare neppure il più piccolo creditore del crac.

All'atto di rinuncia da parte dei Bernini è seguito quello di opposizione al sequestro, firmato dagli avvocati Massimo Malvestio e Paolo Corletto di Treviso.

L'istanza è stata accolta dalla magistratura berica e lo scorso 19 aprile il giudice ha revocato il sequestro.

Il caso My Air, per la famiglia del senatore, è pertanto chiuso. Resta aperta, invece, l'inchiesta della Procura di Vicenza sul crollo della compagnia low cost di Torri di Quartesolo che - dopo la revoca della licenza per gravi disservizi della società - aveva lasciato 215 milioni di debiti, 160 mila biglietti venduti, ma non utilizzati e falsi in bilancio per circa 700 milioni di euro. Le ipotesi di reato formulate dal sostituto procuratore Marco Peraro sono quelle di truffa e di bancarotta fraudolenta.

10 maggio 2011
 
Myair confermato un da 100 milioni

17/05/2011 - 12:22
Myair, buco da 100 milioni di euro
I sindacati chiedono la proroga della cigs

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La polizia tributaria di Vicenza, che ha condotto le indagini sul crac Myair, conferma il buco da quasi 100 milioni di euro, per un attivo di soli 500mila euro.
I dati sono emersi in un incontro tra il curatore fallimentare Giovanni Sandrini e le organizzazioni sindacali Filt-Cgil e Fit-Cisl. Queste ultime hanno chiesto la prosecuzione della cassa integrazione straordinaria, con scadenza del biennio al 9 agosto 2011.

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Vincenzo Soddu (archivio)



VICENZA — Trattenuta la pensione militare di Vincenzo Soddu. Le fiamme gialle di Vicenza da tempo sono a caccia di conti, quote societarie e beni immobili degli indagati coinvolti nel fallimento della compagnia aerea MyAir. Nei mesi scorsi con la formula del «sequestro per equivalente» i finanzieri hanno bloccato perfino le mensilità della pensione all’ex ad, già pilota delle Frecce Tricolore, duemila euro al mese almeno. E sempre nell’ambito dei sequestri i detective del tenente colonnello Paolo Borrelli hanno bloccato recentemente anche le quote azionarie di una società di cui è socio al 50% un altro illustre indagato: l’ex arbitro internazionale di serie A Luigi Agnolin. Nel mirino sono finite le sue azioni della «Impianti sportivi snc» che gestisce delle piscine a Bassano. Ma le sorprese potrebbero non essere finite qui. Gli investigatori infatti stanno battendo anche la pista dei conti esteri collegati agli indagati. Qui si nasconderebbero infatti piccoli tesori accumulati negli anni dai principali protagonisti nel fallimento della compagnia di Torri di Quartesolo. Nel corso delle indagini, che ad oggi contano 34 indagati, la procura ha recuperato «solo» 18,5 milioni di euro. In particolare beni immobili, disponibilità finanziarie e quote societarie e anche 5 immobili di pregio tra Vicenza, Treviso e Cagliari per un valore di 3,5 milioni.

Le accuse mosse dal pm Marco Peraro sono quelle di bancarotta fraudolenta patrimoniale, semplice, documentale e preferenziale, ricorso abusivo al credito, false comunicazioni sociali e truffa ai danni dello Stato che avrebbero generato un buco di cento milioni di euro, 600 posti di lavoro persi, 14 milioni di biglietti pagati e non coperti dai voli, un falso in bilancio da 700 milioni e contributi pubblici indebitamente percepiti per 48 milioni. Il prossimo 24 maggio il giudice del tribunale civile di Vicenza è chiamato a decidere sul sequestro conservativo da 120 milioni di euro legato al fallimento MyAir. A chiedere il maxi recupero è stato il curatore fallimentare Giovanni Sandrini che intende così proteggere i creditori in vista sia di un processo penale a carico degli ex amministratori della compagnia low cost, sia di quello civile. Il sequestro è stato disposto su beni immobili, mobili, contanti e quote azionarie producendo una sorta di anticipazione di quello che potrebbe un pignoramento finale. Se i creditori infatti dovessero ottenere un’eventuale sentenza di condanna esecutiva, il sequestro conservativo automaticamente si convertirà in pignoramento. Chiamati in causa in questa parte della vicenda sono il commercialista bellunese Luigi Pompanin Dimai, Vincenzo e Luca Soddu, Edgardo Badiali, Agnolin, Camillo Cimenti, Elvira D'Alessandro, Guglielmo Fanti, Alberto Rossolini, la Ria & Partners spa, Fabio Galassi, Giancarlo Pizzocaro. A questi si sono aggiunti anche i quattro eredi di Carlo Bernini, deceduto lo scorso gennaio.

Tommaso Quaggio
11 maggio 2011