Simpatico spot pubblicatario di Lufthansa


Cos'è? marketing interno? Far sentire importanti i dipendenti, a volte evita rogne sindacali.

O forse educare i passeggeri che il capitano e tutto il crew meritano rispetto ed ammirazione. In fondo non costa niente far sentire importanti persone che ci portano da una parte all'altra del mondo, portandosi dietro il carico emotivo d'avere sulle spalle la vita di centinaia di persone ogni ora.
 
Cos'è? marketing interno? Far sentire importanti i dipendenti, a volte evita rogne sindacali.

Non credo sia marketing interno. Da sempre la figura del comandante di aerei evoca nei passeggeri un mix di ammirazione, professionalità, fascino cosmopolita. Nell'epoca dei vettori low cost che promuovono un'immagine casual e accessibile del trasporto aereo, per un vettore tradizionale come LH ha senso un esercizio promozionale di puro branding: al marchio LH vengono associati il volto dell'atleta noto che, di per sé, non veicola alcun messaggio - il messaggio promozionale è affidato all'icona del comandante, che trasmette al marchio affidabilità, autorevolezza, tradizione e senso di esclusività.
 
O forse educare i passeggeri che il capitano e tutto il crew meritano rispetto ed ammirazione. In fondo non costa niente far sentire importanti persone che ci portano da una parte all'altra del mondo, portandosi dietro il carico emotivo d'avere sulle spalle la vita di centinaia di persone ogni ora.

Tutti gli onesti lavoratori meritano ammirazione e rispetto, siano scaricatori di porto o piloti o grandi manager.

Non credo sia marketing interno. Da sempre la figura del comandante di aerei evoca nei passeggeri un mix di ammirazione, professionalità, fascino cosmopolita. Nell'epoca dei vettori low cost che promuovono un'immagine casual e accessibile del trasporto aereo, per un vettore tradizionale come LH ha senso un esercizio promozionale di puro branding: al marchio LH vengono associati il volto dell'atleta noto che, di per sé, non veicola alcun messaggio - il messaggio promozionale è affidato all'icona del comandante, che trasmette al marchio affidabilità, autorevolezza, tradizione e senso di esclusività.

A parte la battuta non colta, nemmeno io penso sia marketing interno, ma marketing un po' paraculo. L'idea non è nuova e nemmeno orginale, non non credo nemmeno che il video possa essere virale. E' sicuramente una pubblicità che strizza l'occhio al wannabe o all'appassionato che sogna di volare (identificazione con il bambino), cercando ti trasmettere i fasti di un'aviazione che fu, quando l'attuale ff medio non era altro che un bambino che sognava di volare nella vita.
Tornando alla battuta del post precedente,spesso e volteniteri le rogne sindacali a parità di contratto nascono dalla mancata considerazione da parte dell'azienda dei dipendenti, visti come numeri e non persone. Sinceramente trovo questa lettura la più intelligente che si possa dare ad uno spot un po' (troppo) banale.
 
Carina e simpatica. Trovavo molto bella anche quella di Alitalia con la hostess che rincorreva il pargolo per restituirgli l'aroplanino di carta perduto.
 
Ma è bellissima....;) secondo me il ragazzo con le cuffie dovrebbe essere Boateng e l'altro biondo è il grandissimo Neuer....
 
Questa la trovo veramente bella e trasmette un messaggio importante,ma francamente quella di AZ è leggermente poco credibile.

Be' forse l'obiettivo non era fra credere che se il cliente perde un areoplanino di carta lo inseguono in capo al mondo per ridarglielo, ma trasmettere la sensazione di cura per il cliente. :)
 
Mi sembra originale, certo in Italia siamo molto più fanatici di calcio che non di aviazione, altrimenti LH non giocherebbe in un'altra categoria rispetto ad AZ. :D :D