Sicilia, si punta al sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso


AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Sicilia, consuntivo sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso

Si è svolta a Ragusa, presso la Sala Consiglio della Camera di commercio, una conferenza stampa nel corso della quale i vertici delle società di gestione degli aeroporti di Catania e di Comiso, Salvatore Bonura, presidente, e Gaetano Mancini, amministratore delegato, per Sac Spa, e Rosario Dibennardo, presidente, ed Enzo Taverniti, amministratore delegato, per Soaco Spa, hanno illustrato la visione condivisa in grado di valorizzare il sistema aeroportuale integrato della Sicilia orientale.

A introdurre l’incontro è stato il presidente della Camera di commercio di Ragusa, Giuseppe Giannone. «La situazione attuale di governance delle due società che gestiscono l’aeroporto di Catania, la Sac, e di Comiso, la Soaco, - commenta Giannone - risente certamente in modo non felice del fatto che la proprietà di Sac vede parte significativa delle proprie quote affidate non alla gestione democratica degli enti proprietari, cosa che riguarda solo le Camere di commercio di Siracusa e di Ragusa, e indirettamente l’Irsap, ma a gestioni commissariali che in atto guidano le Province di Catania e di Siracusa e la Camera di Commercio di Catania, forte di 3/8 della proprietà.

Questo stato di cose si proietta anche sull’aeroporto di Comiso, dove peraltro il privato, che è socio in Intersac e che detiene una porzione significativa del capitale di Soaco, è in questa fase in una sorta di disimpegno gestionale. Avviare in modo concreto e responsabile azioni di collegamento nelle strategie previste dai piani industriali delle due società in una visione che si confronti efficientemente con il territorio, e che quindi tenga conto delle rappresentanze istituzionali, è l’unico modo per dare un futuro di efficienza e di risultati al polo aeroportuale del Sud Est, rendendo concreta e visibile, non solo dichiarata, la volontà di una reale collaborazione e complementarietà, contro ogni voce di dissenso e di conflittualità tra i due aeroporti, che possono crescere solo se scelgono insieme le strategie future».

Sono inoltre intervenuti i sindaci di Ragusa, Federico Piccitto, e di Comiso, Filippo Spataro. «Le contrapposizioni locali, - dice Piccitto - in un contesto globale in cui ormai ci si muove a livello planetario, davvero non hanno più senso alcuno. Certo, serve non perdere l’identità, ma serve parimenti l’interazione e la massima collaborazione fra territori e aree vaste. Un aeroporto non è frutto solo di numeri, come non è il mero dato numerico sui passeggeri transitati a dare il valore di uno scalo. Quanto a quello che serve, la provincia di Ragusa, è bene sottolinearlo, necessita di migliori infrastrutture da decenni, da ben prima dell’apertura del “Pio La Torre”. Ora urge spingere nelle sedi opportune per supportare alcune opere fondamentali, come l’autostrada Ragusa-Catania, il porto di Pozzallo e la Siracusa-Gela».

Poi la parola è passata al sindaco di Comiso, Filippo Spataro:«L’interesse del territorio ibleo di fatto coincide con l’interesse del sistema aeroportuale integrato del Sud Est, ma certo c’è l’esigenza che lo scalo di Catania e quello di Comiso si specializzino, ragionino per sfere d’interesse, esperienze, vocazioni, così da non creare sovrapposizioni o doppioni, diventando complementari. Un esempio? Comiso è l’unico aeroporto in Sicilia che può divenire, per le sue caratteristiche, un hub cargo. D’altra parte, serve cominciare a ragionare sull’ipotesi di un ampliamento dell’aerostazione comisana, progettata e costruita, quest’ultima, per un numero complessivo di passeggeri che, per fortuna, fra non molto sarà superato. Il sistema, insomma, deve crescere contestualmente, sinergicamente. Deve però crescere pure il territorio, ancora ben lontano dall’essere preparato e pronto ad accogliere i turisti in questa splendida culla del barocco che è la provincia di Ragusa».

Breve ma pieno di buoni propositi è stato l'intervento del presidente Sac Spa, Salvatore Bonura: «Se oggi vi sono dei commissari a reggere molti degli enti soci di Sac certo questo non è imputabile alla governance Sac, ma a scelte politiche talvolta dettate dalle divergenze fra le associazioni. Pertanto è augurabile che vengano superate al più presto. Il nostro auspicio è quindi che vi siano quanto prima dei rappresentanti eletti in tutti gli enti proprietari di Sac. Quanto al presente e al futuro degli aeroporti di Catania e Comiso, i dati 2014 testimoniano in maniera incontrovertibile come fra i due scali non vi sia nessuna concorrenza. Catania è cresciuto di oltre il 14%, la percentuale più alta d’Italia nell’anno, Comiso aveva come obiettivo 250mila passeggeri ed è arrivato a 330mila. Ottimi risultati, ora serve tracciare delle linee chiare attraverso cui tale crescita possa intensificarsi, portando la Soaco al pareggio di bilancio e specializzando i due scali, uno più sul turismo e uno più sul commerciale. Inoltre, fondamentale per lo scalo di Comiso in sé e l’integrazione del sistema Sud Est è l’autostrada Ragusa-Catania, i cui lavori si spera partano quanto prima».

«Il piano industriale della Soaco - commenta il presidente della Soaco, Rosario Dibernardo - mira al pareggio nel 2019 e con l’integrazione in quello di Sac non potrà che puntare a migliorare le performance dello scalo. Uniche sono poi le nostre strategie commerciali. Del resto, da quando è stato inaugurato il “Pio La Torre” anche Fontanarossa ha visto un incremento esponenziale. Sottolineo poi come nel piano nazionale degli scali il nostro aeroporto sia considerato parte integrante del sistema Catania-Comiso».

Gaetano Mancini, amministratore delegato Sac Spa, ha dichiarato: «La premessa per ogni ragionamento sul sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso non può che partire dalla considerazione del fatto che lo sviluppo dell’aeroporto di Comiso è interesse comune di Sac e Soaco. Serve allora una logica di affidamento reciproco, ribaltando l’immagine di conflitto, del tutto irrealistico, fra Catania e Comiso. Tre parole d’ordine, quindi, da ora in avanti: specializzazione, integrazione dei servizi e politica commerciale comune. Il tutto nell’ottica di linee strategiche che non sono di Sac o Soaco, ma, lo ribadisco, del sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso. Per valorizzare tale sistema serve però fare crescere la capacità di sviluppo delle infrastrutture e di promozione del territorio nelle realtà collegate tramite le compagnie. In merito alla prima questione, infatti, e ben evidente come sia indispensabile allargare il bacino d’utenza dell’aeroporto di Comiso, mentre, per ciò che riguarda la seconda, è chiaro come essa rappresenti la vera via virtuosa al successo della startup aeroportuale».

Ed infine Enzo Taverniti ha chiuso l'incontro preannunciando: «Il punto di pareggio di Soaco si raggiungerà con buona probabilità a inizio 2019 e nel 2020 potrebbe anche vedersi un attivo di bilancio. La necessità assoluta è però quella di avere un sistema sinergico, con una precisa specializzazione dei due scali. Senza non si va da nessuna parte. Fra le criticità, è purtroppo da segnalare come a oggi il territorio ibleo non sia attrattivo. Esempio pratico: troppe poche le linee di autobus che passano dal “Pio La Torre”, con conseguente disagio per i viaggiatori. “Fare sistema”, poi, deve sempre più significare farlo anche nell’interlocuzione con le istituzioni. Dobbiamo arrivare a un aeroporto di servizi, cosa che oggi ancora non è. Quel che mi preme maggiormente dire è che comunque noi stiamo creando il sistema aeroportuale del Mediterraneo, con il supporto attivo della Sac alla Soaco e il grande trasferimento di know how operato da Catania a Comiso.


http://www.quotidianodiragusa.it/20...a-aeroportuale-integrato-catania-comiso/17544
 
Tanta fatica per dire che a Comiso stanno elemosinando voli catanesi.
 
Aeroporti, i dati Sac e Soaco visti da un imprenditore
Zappalà: «Comiso un danno per la nostra economia»


I numeri sul traffico nazionale mostrano lo scalo etneo in leggera sofferenza. Un calo che, secondo il docente di Unict Giuseppe Inturri, è supportato dai buoni risultati della struttura ragusana.
Diverso il parere di Salvo Zappalà, secondo il quale si tratta di risultati che «condannano la governance di Fontanarossa»


«I numeri sui flussi di passeggeri dell'aeroporto condannano in modo inequivocabile la governance di Fontanarossa». Così Salvo Zappalà- imprenditore impegnato nel settore turistico, titolare della Dimsiinvestimenti e turismo - risponde all'analisi del docente Giuseppe Inturri sul traffico passeggeri dello scalo etneo. «Mentre l’intero sistema aeroportuale italiano cresce - afferma Zappalà - dalle nostre parti siamo costretti a commentare risultati con il segno negativo».

Secondo Inturri, professore di Trasporti al dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell'università di Catania, il calo del 2.7 per cento nei collegamenti nazionali non deve impensierire. «Ci siamo ricollocati sugli stessi tassi di crescita precedenti al 2012», ha spiegato a MeridioNews. E, inoltre, si tratta di una visione parziale, alla quale si deve aggiungere il risultato positivo ottenuto dall'aeroporto di Comiso. Un approccio condiviso anche da Zappalà. Che, però, ritiene «necessaria un'analisi più profonda, integrata da alcuni passaggi - elenca - La quasi totale mancanza di attività commerciale del management della Sac, l'ostinazione a non utilizzare a pieno regime i finger (i sistemi che collegano direttamente gli aerei ai gate, ndr), il mancato completamento del parcheggio principale». Elementi ai quali, sottolinea, va aggiunto l'aumento del prezzo dei biglietti. Inoltre «i vertici della Sac dovrebbero intervenire e mettere in discussione la gestione portata avanti dal board di Assoclearance», l'ente che assegna le bande orarie negli aeroporti italiani.

Salvo Zappalà non condivide nemmeno la valutazione complessiva del sistema coordinato da Sac e Soaco, le due società che gestiscono gli aeroporti Fontanarossa e Pio La Torre. Per Giuseppe Inturri i due scali «stanno lavorando in sinergia, così come previsto». Diversa l'opinione dell'imprenditore, che fa parte del Tavolo per le imprese. «L'aeroporto di Comiso, distante soltanto 40 minuti di auto da quello di Catania, non aveva ragione di esistere», dichiara. «Gli stessi ragusani utilizzano Fontanarossa per i loro spostamenti - aggiunge - Si tratta di un'opzione che ha sottratto ingenti risorse pubbliche che si sarebbero potute utilizzare per incrementare i margini di crescita dello scalo catanese». Per questo motivo Zappalà invita a «una presa di coscienza collettiva per comprendere il danno che si sta arrecando alla nostra economia».


http://catania.meridionews.it/artic...ppala-comiso-un-danno-per-la-nostra-economia/
 
Aeroporti, la Sac: "Crediamo nell'integrazione tra Catania e Comiso"

COMISO. «Crediamo fermamente nel sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso e faremo quanto nei nostri mezzi per potenziarlo, con piena fiducia in un progetto in cui crediamo con convinzione». Lo affermano in una nota - dopo che è andato deserto per la terza volta il bando per l'incentivazione delle rotte per l'aeroporto di Comiso che prevedeva un impegno finanziario di 1,6 milioni di euro - i vertici di Sac, il presidente Daniela Baglieri e l'amministratore delegato Nico Torrisi, che aggiungono: «Accogliamo positivamente poi la volontà dell'Ars di destinare ai Comuni di Trapani e Comiso fondi per un totale di 5,5 milioni di euro a sostegno dei rispettivi scali. una scelta che conferma la volontà dell'Assemblea Regionale Siciliana, così come della giunta, che ringraziamo, di tutelare i territori e i loro asset più preziosi».

La notizia dei fondi regionali è arrivata qualche ora dopo la scadenza del bando andato deserto, «che evidentemente - hanno spiegato Rosario Dibennardo ed Enzo Taverniti, il presidente e l'ad di Soaco Rosario Dibennardo e Enzo Taverniti - non ha attratto a sufficienza le compagnie aeree».

«Stiamo lavorando - hanno proseguito - per riformularlo e renderlo ancora più appetibile. Non si esclude, infatti, che il tetto massimo di sconto del 50% imposto dall'Ue sull'utilizzo dei fondi pubblici abbia dissuaso le compagnie. Speriamo che i fondi regionali stanziati ieri possano essere utilizzati senza certe rigide limitazioni. Consapevoli del pieno supporto della governance Sac, non intendiamo arrenderci e proseguiamo a immaginare il 'Pio La Torre' di domani nella certezza di gestire la 'portà di un territorio dalle grandi potenzialità turistiche».

http://ragusa.gds.it/2016/12/02/aer...nellintegrazione-tra-catania-e-comiso_597654/
 
Aeroporti, la Sac: "Crediamo nell'integrazione tra Catania e Comiso"

COMISO. «Crediamo fermamente nel sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso e faremo quanto nei nostri mezzi per potenziarlo, con piena fiducia in un progetto in cui crediamo con convinzione». Lo affermano in una nota - dopo che è andato deserto per la terza volta il bando per l'incentivazione delle rotte per l'aeroporto di Comiso che prevedeva un impegno finanziario di 1,6 milioni di euro - i vertici di Sac, il presidente Daniela Baglieri e l'amministratore delegato Nico Torrisi, che aggiungono: «Accogliamo positivamente poi la volontà dell'Ars di destinare ai Comuni di Trapani e Comiso fondi per un totale di 5,5 milioni di euro a sostegno dei rispettivi scali. una scelta che conferma la volontà dell'Assemblea Regionale Siciliana, così come della giunta, che ringraziamo, di tutelare i territori e i loro asset più preziosi».

La notizia dei fondi regionali è arrivata qualche ora dopo la scadenza del bando andato deserto, «che evidentemente - hanno spiegato Rosario Dibennardo ed Enzo Taverniti, il presidente e l'ad di Soaco Rosario Dibennardo e Enzo Taverniti - non ha attratto a sufficienza le compagnie aeree».

«Stiamo lavorando - hanno proseguito - per riformularlo e renderlo ancora più appetibile. Non si esclude, infatti, che il tetto massimo di sconto del 50% imposto dall'Ue sull'utilizzo dei fondi pubblici abbia dissuaso le compagnie. Speriamo che i fondi regionali stanziati ieri possano essere utilizzati senza certe rigide limitazioni. Consapevoli del pieno supporto della governance Sac, non intendiamo arrenderci e proseguiamo a immaginare il 'Pio La Torre' di domani nella certezza di gestire la 'portà di un territorio dalle grandi potenzialità turistiche».

http://ragusa.gds.it/2016/12/02/aer...nellintegrazione-tra-catania-e-comiso_597654/

Fantapolitica

Se Catania potesse brucerebbe l' aeroporto di Comiso con il napalm e le particelle rimanenti le metterebbe del deatomizzatore subnucleare di Star Trek
 
Aeroporto di Catania, stop del Governo al prolungamento della pista

Il Governo dice no all’ampliamento della pista dell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania. I lavori per il prolungamento della pista dell’aeroporto Fontanarossa (per ora) non si faranno. Come riportato da diverse fonti stampa, dalle opere prioritarie elencate nel Documento di economia e finanza, approvato dal consiglio dei ministri, scompare infatti il progetto di interramento dei binari della ferrovia Catania-Siracusa a ridosso dello scalo. Progetto che avrebbe potuto estendere la pista per accogliere così anche i voli intercontinentali.

Un’opera “indispensabile per il territorio”, commenta l’ad di Sac (società di gestione del Fontanarossa), Nico Torrisi. Anche perché da novembre 2016 a oggi il traffico passeggeri su Fontanarossa è cresciuto in media del 19%, con quasi 8 milioni di passeggeri nel 2016. E a marzo di quest’anno ha registrato 589.867 passeggeri in transito, in aumento del 13,39% rispetto al marzo 2016.

Numeri in crescita, quindi, che stanno attirando l’attenzione di nuove compagnie aeree, pronte a investire sullo scalo catanese.
Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha quindi fissato per la settimana prossima una riunione con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, alla quale prenderà parte anche una delegazione di Sac.

“Al ministro ricorderò come quest’opera, che consentirà di far atterrare a Catania anche i grandi aerei, sarà decisiva per lo scalo aeroportuale maggiore del Meridione, che sta crescendo con il maggior impulso rispetto al resto dell’Italia – dichiara Bianco – . Ricorderò come la seconda pista è fondamentale per lo sviluppo non soltanto di Catania o del Distretto del Sudest, ma dell’intera Sicilia e di un Sud che può dare un impulso decisivo alla crescita del Paese”.

http://webitmag.it/aeroporto-catania-stop-del-governo-al-prolungamento-della-pista_127226/
 
Oggi è uscita una smentita... boh.

Seconda pista aeroporto, Bianco: "Già finanziato da Cipe interramento ferrovia"
Il finanziamento di 235 milioni di euro e permetterà alla Sac di realizzare un'altra pista, più lunga di quella attuale dove potranno atterrare i voli intercontinentali e di interrare il tratto ferroviario Acquicella-Bicocca

Il Sindaco: “Non veritiere le voci di cancellazione”. E ha ringraziato i ministri Delrio e Lotti per quest’opera che costerà 235 milioni di euro e, una volta compiuta, permetterà alla Sac di realizzare un’altra pista, più lunga, per far atterrare a Catania gli aerei di grandi dimensioni utilizzati per i voli intercontinentali. Nella stessa delibera Cipe anche quaranta milioni di euro per completare la tratta Nesima-Misterbianco della metropolitana “Con la pubblicazione sull’ultima Gazzetta ufficiale è confermato il finanziamento di 235 milioni di euro da parte del Cipe a Rete Ferroviaria Italiana per l’interramento della tratta Ferroviaria Acquicella-Bicocca”.

Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco, sottolineando come non fossero veritiere le voci diffuse la scorsa settimana a proposito di una cancellazione dell’opera che, una volta compiuta, permetterà alla Sac di realizzare un’altra pista, lunga 3.200 metri invece che 2.600, come l’attuale. Ciò consentirà di far atterrare a Catania gli aerei di grandi dimensioni utilizzati per i voli intercontinentali. Le intenzioni del governo, insomma, sono sempre state chiare, anche perché la delibera del Cipe risale al dicembre scorso. “

Desidero ringraziare – ha detto Bianco – i ministri delle Infrastrutture Graziano Delrio e Luca Lotti, che è segretario del Comitato interministeriale programmazione economica, per quest’ennesima conferma del grande interesse che il governo nazionale ha per Catania. Tra l’altro nella delibera del Cipe sono compresi altri quaranta milioni di euro che serviranno per completare la tratta Nesima-Misterbianco della nostra metropolitana”. Sul progetto della seconda pista dell'aeroporto di Fontanarossa da tempo si susseguono riunioni operative tra Ministero, Comune di Catania, Regione, Sac e Ferrovie dello Stato.

http://www.cataniatoday.it/cronaca/aeroporto-seconda-pista-ferrovia-interrata-22-aprile-2017.html
 
Si conclude oggi il processo di trasferimento delle aree interne all'aeroporto di Comiso, dal ministero della Difesa, alla Regione e contestualmente al Comune di Comiso. "Partiamo da lontano e siamo arrivati da poco, ma l'attivita' di oggi e' pienamente rispondente alle finalita' di questo governo". Sono le prime parole del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, intervenuta a Comiso. "Ho dato nuovo impulso, gli organismi - spiega - hanno recepito ed il territorio era pronto. Il nostro intento e' di mettere al centro il cittadino anche nella Difesa. Ogni volta il cittadino vedeva una infrastruttura o una parte di territorio, utilizzata dalla Difesa, aveva la percezione di un bene che gli fosse stato tolto. Ora lavoriamo ad un nuovo rapporto di supporto reciproco con citta', imprese, territorio e universita'. La Difesa con loro vuole parlare per un rapporto nuovo con il territorio. Sono orgogliosa di avere portato avanti questo progetto.

Lavoriamo al riutilizzo intelligente di aree non utili alla Difesa e fare cio' ci impone un continuo confronto con i territori, dall'utilizzo condiviso alla cessione di spazi", ha concluso il ministro prima della firma del passaggio del sedime. E'stato il generale Giancarlo Gambardella a delineare il percorso effettuato dal ministero della Difesa per giungere alla cessione del'ultima parte dei terreni e di strutture, alla Regione ed al Comune di Comiso: "Una giornata che ha valore storico per tutto il territorio e per le occasioni di crescita", ha affermato il generale, "il patrimonio immobiliare della Difesa consta di 5 mila immobili di natura diversa, da aree addestrative a poligoni a caserme: un patrimonio rilevante che partiva da 7500 beni e che ha imposto alla Difesa un percorso di razionalizzazione complesso". Diciassette aeroporti militari individuati per il trasferimento dal ministero all'Enac prevedendo il cambio di stato da militare a civile.

"La parte del dicastero della Difesa, originariamente constava di 192 ettari e gia' 107 erano stati trasferiti in possesso dalla Difesa alla Regione a settembre 2011 - conclude Gambardella - che include ovviamente anche la pista. Oggi viene trasferito possesso dell'area che viene detta ex Usaf. Il sedime e' di circa 85 ettari con circa 600 immobili di varia natura suddivisi in 5 zone: la prima e' una zona residenziale che era destinata alle famiglie dei militari; la seconda era la zona ricreativa con circoli, palestre etc. La zona 3 era destinata alla logistica, ai magazzini, la quarta zona era destinata agli alloggi del personale senza famiglia al seguito e la zona 5 era la cosiddetta zona bunker". Con la cessione alla Regione e il successivo passaggio al Comune di Comiso in comodato, di circa 85 ettari di pertinenze dell'aeroporto di Comiso, si chiude un processo iniziato da diversi anni e si apre una prospettiva di sviluppo sulla quale c'e' grande attenzione. "Se e' vero che le autorita' militari stanno cedendo oggi 85 ettari di terreni e pertinenze, le aree cosiddette ex Usaf, per tutto il territorio ragusano e' indubbiamente occasione di sviluppo - commenta il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari - ora le aree vengono cedute alla Regione Sicilia che le concede in uso al Comune di Comiso. E' il momento di sollecitare la politica affinche' si metta subito in moto. Per quanto riguarda il Comune di Comiso - aggiunge - abbiamo gia' inviato la nostra candidatura alla Regione affinche' la rappresenti al ministro delle Infrastrutture. Chiediamo che questa venga riconosciuta come una zona Zes, zona economica speciale perche' nessun aeroporto del meridione d'Italia ha un'area del genere e proprio per questo e' possibile attirare investimenti ed investitori anche nella prospettiva della realizzazione di un'area cargo importante".

L'assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, commenta: "Si definisce un percorso per aprire un nuovo scenario di sviluppo e di implementazione e di nuove occasioni e opportunita' per il sud est della nostra Isola. Premessa straordinariamente importante. L'aeroporto di Comiso e' assolutamente strategico e il presidente della Regione, Musumeci lo ha affermato piu' volte. Deve pero' interagire con quello di Catania; le due infrastrutture non possono essere disgiunte ma devono lavorare in grande sinergia: questa e' stata la nostra richiesta fatta ai vertici della Sac, la societa' di gestione dell'aeroporto di Catania".

https://www.nuovosud.it/87951-econo...egione-il-ministro-trenta-territori-al-centro