Ciao!
Il principe è arrivato in Italia con un biz da Linate e poi si è trasferito in elicottero a Forlì (come scritto ance nell'articolo).
Per caso qualcuno è riuscito a prenderlo? (sia a Linate che a Forlì)
Intanto ecco l'articolo:
Affare rifiuti in Arabia Saudita
Il principe in visita all'inceneritore
Ha potuto toccare con mano la tecnologia che la Tecnorecuperi di Meldola esporterà nella capitale Ryad. La società romagnola costruirà un impianto di smaltimento di rifiuti speciali del valore di 70-100 milioni di euro a supporto di 23 ospedali, una commessa importante che potrebbe aprire un vasto mercato
Forlì, 22 aprile2 009 - L’Arabia Saudita si doterà di un sistema avanzato di smaltimento dei rifiuti ospedalieri e lo farà grazie ad un’alleanza industriale con due società del forlivese: la Tecnorecuperi di Meldola e l’inceneritore di rifiuti ospedalieri di Forlì Mengozzi. A suggellare l’accordo, non ancora firmato formalmente (la firma avverrà in Arabia), è stata la visita di questa mattina del principe saudita Turki Bin Bandar Al Saud in Romagna. “Mi piace questa terra, mi piace la natura e vorrei prendere una fattoria”, risponde al benvenuto dell’Emilia-Romagna.
Atterrato a Linate col suo jet privato e da qui trasportato in elicottero fino all’aeroporto ‘Ridolfi’ di Forlì, il principe saudita ha visitato l’inceneritore di rifiuti speciali Mengozzi di via Zotti, tastando così con mano la tecnologia che la Tecnorecuperi intende insediare nella capitale araba di Ryad, con un termovalorizzatore del valore di 70-100 milioni di euro e una capacità di 50 mila tonnellate di rifiuti annui (a supporto di 23 ospedali). Sarà la prima struttura del genere nel paese arabo e se il primo impianto funzionerà a dovere, ne arriveranno altri, non solo in Arabia, considerato che lo stesso principe definisce il progetto “internazionale” ed estensibile ad altri paesi che hanno partnership con l’Arabia.
“Ho sempre avuto grande fiducia nell’industria italiana e sono convinto al cento per cento dell’importanza di questo progetto”, spiega, dove la “tecnologia è al servizio della salute”. In questi rapporti commerciali, inoltre, Turki Bin Bandar Al Saud, nipote del sovrano saudita, vede l’opportunita’ di un “mondo nuovo”. La sua riflessione è andata alla crisi mondiale: “Il mondo nuovo lo vogliamo costruire lavorando tutti assieme dall’usciere al presidente” e si è appellato a collaborare senza differenze di razza, religione e colore.
Già in autunno potrebbero partire i lavori per l’inceneritore di rifiuti ospedalieri di Ryad, da parte di Tecnorecuperi (30 dipendenti, 15 milioni di fatturato): “Abbiamo un pre-accordo con i tecnici, se questa visita sarà piaciuta al principe, potremo iniziare a lavorare”, dice da parte sua Massimo Tenaglia, responsabile della società meldolese. “La sola idea che il sistema della Mengozzi sia replicato all’estero ci riempie di orgoglio”, aggiunge da parte sua Milena Mugnai, responsabile della Mengozzi.
Fonte: Resto del Carlino Forlì
Il principe è arrivato in Italia con un biz da Linate e poi si è trasferito in elicottero a Forlì (come scritto ance nell'articolo).
Per caso qualcuno è riuscito a prenderlo? (sia a Linate che a Forlì)
Intanto ecco l'articolo:
Affare rifiuti in Arabia Saudita
Il principe in visita all'inceneritore
Ha potuto toccare con mano la tecnologia che la Tecnorecuperi di Meldola esporterà nella capitale Ryad. La società romagnola costruirà un impianto di smaltimento di rifiuti speciali del valore di 70-100 milioni di euro a supporto di 23 ospedali, una commessa importante che potrebbe aprire un vasto mercato
Forlì, 22 aprile2 009 - L’Arabia Saudita si doterà di un sistema avanzato di smaltimento dei rifiuti ospedalieri e lo farà grazie ad un’alleanza industriale con due società del forlivese: la Tecnorecuperi di Meldola e l’inceneritore di rifiuti ospedalieri di Forlì Mengozzi. A suggellare l’accordo, non ancora firmato formalmente (la firma avverrà in Arabia), è stata la visita di questa mattina del principe saudita Turki Bin Bandar Al Saud in Romagna. “Mi piace questa terra, mi piace la natura e vorrei prendere una fattoria”, risponde al benvenuto dell’Emilia-Romagna.
Atterrato a Linate col suo jet privato e da qui trasportato in elicottero fino all’aeroporto ‘Ridolfi’ di Forlì, il principe saudita ha visitato l’inceneritore di rifiuti speciali Mengozzi di via Zotti, tastando così con mano la tecnologia che la Tecnorecuperi intende insediare nella capitale araba di Ryad, con un termovalorizzatore del valore di 70-100 milioni di euro e una capacità di 50 mila tonnellate di rifiuti annui (a supporto di 23 ospedali). Sarà la prima struttura del genere nel paese arabo e se il primo impianto funzionerà a dovere, ne arriveranno altri, non solo in Arabia, considerato che lo stesso principe definisce il progetto “internazionale” ed estensibile ad altri paesi che hanno partnership con l’Arabia.
“Ho sempre avuto grande fiducia nell’industria italiana e sono convinto al cento per cento dell’importanza di questo progetto”, spiega, dove la “tecnologia è al servizio della salute”. In questi rapporti commerciali, inoltre, Turki Bin Bandar Al Saud, nipote del sovrano saudita, vede l’opportunita’ di un “mondo nuovo”. La sua riflessione è andata alla crisi mondiale: “Il mondo nuovo lo vogliamo costruire lavorando tutti assieme dall’usciere al presidente” e si è appellato a collaborare senza differenze di razza, religione e colore.
Già in autunno potrebbero partire i lavori per l’inceneritore di rifiuti ospedalieri di Ryad, da parte di Tecnorecuperi (30 dipendenti, 15 milioni di fatturato): “Abbiamo un pre-accordo con i tecnici, se questa visita sarà piaciuta al principe, potremo iniziare a lavorare”, dice da parte sua Massimo Tenaglia, responsabile della società meldolese. “La sola idea che il sistema della Mengozzi sia replicato all’estero ci riempie di orgoglio”, aggiunge da parte sua Milena Mugnai, responsabile della Mengozzi.
Fonte: Resto del Carlino Forlì
