[Semi-OT] Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing


kenadams

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13 Agosto 2007
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NYC
Dal 1934 la Export-Import Bank opera per conto del governo degli Stati Uniti a sostegno del credito alle aziende americane e straniere che esportano prodotti dagli Stati Uniti. Uno dei maggiori beneficiari del lavoro dell'agenzia di credito è Boeing: fre il 2007 e il 2013, circa un terzo dei crediti garantiti dalla Export-Import Bank era per l'acquisto di aerei dal colosso dell'aviazione.
Un paio di esempi: il mega-ordine di 737 da parte di Lion Air non sarebbe stato possibile senza un miliardo e cento milioni di dollari di finanziamento da parte della Exim Bank. Sempre in tempi recenti, questo ordine di FlyDubai è stato catalizzato da una garanzia della Exim Bank. Emirates, Ethiopian Airlines, Aeromexico, TAAG hanno beneficiato di crediti dell'agenzia americana per finanziare l'acquisto di 787 e 777.
Il mandato della Exim Bank viene periodicamente rinnovato dal Congresso degli Stati Uniti ed è in scadenza a fine settembre. Un gruppo di repubblicani vorrebbe bloccarne la riaturizzazione, circostanza che potrebbe causare notevoli difficoltà commerciali per Boeing, General Electric, Pratt & Witney e, in generale, tutto il settore aerospaziale americano.
Ecco alcune letture interessanti:
- Il ruolo della Exim Bank nell'aviazione civile.
- Il 26% delle consegne di Boeing è finanziato almeno in parte dalla Exim Bank.
- Delta dà un colpo al cerchio e uno alla botte: non vuole che la banca agevoli il credito dei suoi concorrenti, ma non vuole nemmeno che sia chiusa, forse perché la stessa DL si è appoggiata alla Exim Bank quando ha venduto a GOL i propri servizi di manutenzione.

P.S.: cortesemente non trasformiamo questo thread in una caciara Boeing VS. Airbus. EADS, Embraer e tutte le aziende aerospaziali approfittano regolarmente dell'aiuto di agenzie nazionali analoghe alla Exim Bank americana. Hermes e Coface (in Germania e Francia rispettivamente), ECGD (UK), ECD (Canada) e BNDES (Brasile).
 
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Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Molto interessante, leggevo pero' che i Senatori Democrats stiano facendo manovre per salvarla sulla riga del "salveremmo i posti di lavori per molti americani"
http://www.chicagotribune.com/news/politics/sns-rt-us-usa-trade-eximbank-20140715,0,1704049.story

Il motivo per il quale è in discussione il rinnovo del mandato alla banca è l'ascesa del Tea Party. Pochi repubblicani e pochi democratici credono veramente che sia intelligente chiudere l'agenzia, ma l'ascesa del movimento Tea Party nel Partito repubblicano sta creando molto scompiglio: il movimento si schiera apertamente contro qualsiasi spesa da parte dello Stato (eccetto forse la spesa militare): poiché, per vincere le elezioni primarie, tutti i repubblicani hanno bisogno o dell'appoggio del Tea Party oppure di forza sufficiente a sconfiggerne il candidato nella propria circoscrizione, quasi tutti i repubblicani finiscono con l'aderire almeno parzialmente alle istanze del movimento. I democratici hanno la maggioranza al Senato, dove non avranno problemi a trovare anche i voti di molti repubblicani, ma alla Camera bassa la maggioranza repubblicana potrebbe dare problemi.
E' importantissima anche la provenienza dei senatori e dei rappresentanti, a prescindere dal loro partito: nei distretti dove ci sono aziende che beneficiano dell'opera della Exim Bank - Tea Party o no - i membri del Congresso voteranno per iterare il mandato all'agenzia. Non solo l'industria aerospaziale, ma anche Oil & Gas e carbone, hanno bisogno della Exim Bank: da Houston (industria petrolifera) alla West Virginia (carbone), dal Connecticut (P&W e GE) a Washington (Boeing), passando per l'Ohio e il Michigan, ci sarà una mobilitazione di elettori, lobbisti, forze politiche che bloccherà le istanze del Tea Party: da capire quali saranno le concessioni che saranno fatte per trovare un compromesso e se queste avranno un impatto su Boeing, GE Aviation e P&W.
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Grazie per la spiegazione sul quadro politico (molto stile 'House of Cards') e gli impatti/interessi a livello dei vari stati.
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Grazie per la spiegazione sul quadro politico (molto stile 'House of Cards') e gli impatti/interessi a livello dei vari stati.

Considera che Eric Cantor, (ex) Majority Leader dei repubblicani alla Camera (carica molto simile a quella di Frank Underwood) e uomo politico potentissimo, ha da poco perso le primarie nel suo distretto a favore di un candidato del Tea Party. Finché alla Casa Bianca ci sarà Obama il Tea Party (movimento al quale aderiscono - guarda caso - in misura prevalente elettori maschi e bianchi, e nato coincidentalmente poco dopo l'elezione di Obama) sarà una forza molto influente nelle dinamiche interne al Partito repubblicano.
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Credo che il Tea Party sia populismo perbenista al cubo. Al confronto il M5S e UKIP sono pieni di intellettuali !
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Considera che Eric Cantor, (ex) Majority Leader dei repubblicani alla Camera (carica molto simile a quella di Frank Underwood) e uomo politico potentissimo, ha da poco perso le primarie nel suo distretto a favore di un candidato del Tea Party. Finché alla Casa Bianca ci sarà Obama il Tea Party (movimento al quale aderiscono - guarda caso - in misura prevalente elettori maschi e bianchi, e nato coincidentalmente poco dopo l'elezione di Obama) sarà una forza molto influente nelle dinamiche interne al Partito repubblicano.
Del Tea Party credevo di aver sentito parlare anche ai tempi di Bush Jr.
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Del Tea Party credevo di aver sentito parlare anche ai tempi di Bush Jr.

Le prime avvisaglie incoerenti (nel senso di non pienamente compiute) risalgono probabilmente al 2007, alcuni ne tracciano le origini anche al 2005: seguendo le tracce dei movimenti fortemente anti-tassazione si può risalire indietro fino al 1776 :) - ma il movimento coeso, con un'identità nazionale e autentiche capacità di fundraising non si è concretizzato prima del 2009.
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Il motivo per il quale è in discussione il rinnovo del mandato alla banca è l'ascesa del Tea Party. Pochi repubblicani e pochi democratici credono veramente che sia intelligente chiudere l'agenzia, ma l'ascesa del movimento Tea Party nel Partito repubblicano sta creando molto scompiglio: il movimento si schiera apertamente contro qualsiasi spesa da parte dello Stato (eccetto forse la spesa militare): poiché, per vincere le elezioni primarie, tutti i repubblicani hanno bisogno o dell'appoggio del Tea Party oppure di forza sufficiente a sconfiggerne il candidato nella propria circoscrizione, quasi tutti i repubblicani finiscono con l'aderire almeno parzialmente alle istanze del movimento. I democratici hanno la maggioranza al Senato, dove non avranno problemi a trovare anche i voti di molti repubblicani, ma alla Camera bassa la maggioranza repubblicana potrebbe dare problemi.
E' importantissima anche la provenienza dei senatori e dei rappresentanti, a prescindere dal loro partito: nei distretti dove ci sono aziende che beneficiano dell'opera della Exim Bank - Tea Party o no - i membri del Congresso voteranno per iterare il mandato all'agenzia. Non solo l'industria aerospaziale, ma anche Oil & Gas e carbone, hanno bisogno della Exim Bank: da Houston (industria petrolifera) alla West Virginia (carbone), dal Connecticut (P&W e GE) a Washington (Boeing), passando per l'Ohio e il Michigan, ci sarà una mobilitazione di elettori, lobbisti, forze politiche che bloccherà le istanze del Tea Party: da capire quali saranno le concessioni che saranno fatte per trovare un compromesso e se queste avranno un impatto su Boeing, GE Aviation e P&W.

Ottima analisi della situazione politica e lobbistica/amministrativa legata a queste vicende negli USA, Kenadams. Concordo con tutto quello che dici e mi ha fatto piacere conoscere alcuni dettagli che citavi della vicenda Exim Bank di cui avevo sentito solo vagamente. Purtroppo la rincorsa alle posizioni (spesso folli) del Tea Party sta producendo grandi danni negli USA.

Considera che Eric Cantor, (ex) Majority Leader dei repubblicani alla Camera (carica molto simile a quella di Frank Underwood) e uomo politico potentissimo, ha da poco perso le primarie nel suo distretto a favore di un candidato del Tea Party. Finché alla Casa Bianca ci sarà Obama il Tea Party (movimento al quale aderiscono - guarda caso - in misura prevalente elettori maschi e bianchi, e nato coincidentalmente poco dopo l'elezione di Obama) sarà una forza molto influente nelle dinamiche interne al Partito repubblicano.

Non voglio fare considerazioni di tipo politico in questo forum, visto che non c'entrerebbero nulla, ma aggiungo che il Tea Party sta massacrando l'anima piu' intelligente (che un tempo esisteva) del Partito Repubblicano, facendo cadere anche molte personalita' di spicco, e appiattendo questo partito su posizioni ridicole e fuori dal tempo, ma fortemente populiste e che acchippano voti. Purtroppo, temo che non vedremo piu' per un bel pezzo personaggi paragonabili a McCain o Schwarzenegger in posizioni di rilievo nel partito - le loro idee potevano piacere ad alcuni o no, ma hanno dimostrato di essere dei gentiluomini, con un cervello pensante, delle idee valide ed una idea di "futuro" per il paese. Il Tea Party vive alla giornata, nell'oscurantismo e nella completa disinformazione rispetto a cio' che avviene nel mondo e in generale nel sistema solare...
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Credo che il Tea Party sia populismo perbenista al cubo. Al confronto il M5S e UKIP sono pieni di intellettuali !

Non ti sbagli di molto. Trattasi di un gruppo di bifolchi arroccati in maggioranza negli Stati del Sud (dove vivo ora, quindi li vedo quotidianamente cotali personaggi), che non riescono a vedere al di la' del loro orticello e del loro SUV, rimpiangono gli anni '80 e la benzina a meno di un dollaro a gallone, e pensano che tutti i problemi del paese siano colpa dei dissennati democratici che spendono e spandono e vorrebbero imporre il "socialismo" nel paese. Panzane elevate alla quarta. A confronto, Vanna Marchi vendeva prodotti validi...
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Purtroppo, temo che non vedremo piu' per un bel pezzo personaggi paragonabili a McCain o Schwarzenegger in posizioni di rilievo nel partito - le loro idee potevano piacere ad alcuni o no, ma hanno dimostrato di essere dei gentiluomini, con un cervello pensante, delle idee valide ed una idea di "futuro" per il paese. Il Tea Party vive alla giornata, nell'oscurantismo e nella completa disinformazione rispetto a cio' che avviene nel mondo e in generale nel sistema solare...

Scuse preventive per l'OT che vado a iterare.

Tranquillo: il Tea Party è destinato all'oblio. Il movimento esiste principalmente grazie al colore della pelle del presidente. Forse è vero anche il contrario: Obama è presidente perché il Tea Party ha spostato il Partito repubblicano talmente a destra da consegnare il centro ai democratici - lo si è visto chiaramente nel 2012 quando un radicalizzato Romney, per allietare la destra del proprio partito, ha alienato gli elettori indipendenti che un tempo erano il suo punto di forza; e quando folli candidature al senato in Missouri e Indiana hanno consentito a candidati democratici di vincere due stati ritenuti persi da tempo.
Per i prossimi due anni, comunque vadano le elezioni del 2014, ci terremo istituzioni congelate e incapaci di legiferare per l'intransigenza della destra dopodiché, uscito di scena Obama, il baricentro del Partito repubblicano si sposterà di nuovo verso il centro. L'America è stata pronta a eleggere un presidente di colore per due mandati, ma non è ancora pronta a lasciarsi governare da un presidente di colore: lo dico con amarezza ma è così.
 
Grazie a kenadams per l'interessantissima discussione.

Speravo si finisse a parlare anche di Kate Mara, me ne farò una ragione.
 
Re: Il futuro della Export-Import Bank e le possibili conseguenze per Boeing

Scuse preventive per l'OT che vado a iterare.

Tranquillo: il Tea Party è destinato all'oblio. Il movimento esiste principalmente grazie al colore della pelle del presidente. Forse è vero anche il contrario: Obama è presidente perché il Tea Party ha spostato il Partito repubblicano talmente a destra da consegnare il centro ai democratici - lo si è visto chiaramente nel 2012 quando un radicalizzato Romney, per allietare la destra del proprio partito, ha alienato gli elettori indipendenti che un tempo erano il suo punto di forza; e quando folli candidature al senato in Missouri e Indiana hanno consentito a candidati democratici di vincere due stati ritenuti persi da tempo.
Per i prossimi due anni, comunque vadano le elezioni del 2014, ci terremo istituzioni congelate e incapaci di legiferare per l'intransigenza della destra dopodiché, uscito di scena Obama, il baricentro del Partito repubblicano si sposterà di nuovo verso il centro. L'America è stata pronta a eleggere un presidente di colore per due mandati, ma non è ancora pronta a lasciarsi governare da un presidente di colore: lo dico con amarezza ma è così.

Dai, visto che ci sono continuo anche io con l'OT, e poi mi scuso e prometto di tornare a parlare di aviazione:

Vorrei sperare che vada come dici tu. Il problema e' chi verra' dopo Obama. Gli Americani si stanno radicalizzando, in generale, nei sentimenti politici, e lo stallo politico attuale non porta bene ad un nuovo candidato democratico, mentre quello che puo' venire fuori dal partito repubblicano attuale fa un po' rabbrividire in balia del Tea Party. Mi aspetto un rappresentante della National Rifle Association nel migliore dei casi (o, se proprio va bene, un riccone arruffa-popolo). Nel peggiore, chi lo sa. Insomma, dubito che ci saranno per un pezzo in questo partito personaggi, tanto per fare un nome, del calibro di Jon Huntsman - nominato ambasciatore da presidenti di entrambi gli schieramenti, poliglotta, acculturato, moderato, esperto di politica estera, ex-direttore della Environmental Protection Agency, governatore dello Utah che ha ridotto i limiti alla vendita dell'alcol, aumentato il minimum wage e firmato l'accordo ambientale sul cap-and-trade.
 
Non credo che gli americani si stiano radicalizzando, sono i partiti che si radicalizzano, mentre l'opinione pubblica è sempre più moderata. La radicalizzazione dei partiti dipende sia da questioni ideologiche (e razziali) come quelle delle quali scrivevamo sopra, sia da questioni elettorali. I due motivi principali:
- La sentenza Citizens United ha spalancato nel 2010 le porte a quantità infinite di fondi elettorali privati da spendere in campagna elettorale: il Partito repubblicano dipende così sempre più dalle donazioni di miliardari radicali come i fratelli Koch (si pronuncia Coke), Adelson, Wynn, oltre che dalla sempre fedele Chamber of Commerce, che promuove un'agenda iper-liberista e "pro-business"; il Partito democratico si appoggia quindi sempre più ai sindacati. Due partiti che fra il 1995 e il 2008 si sono rincorsi verso il centro politico del paese, sono così ora sempre più polarizzati.
- Alle elezioni primarie i moderati votano meno, tendono a non partecipare nelle percentuali che invece sanno mobilitare i movimenti e i sindacati. Nel Partito repubblicano, per superare le primarie, bisogna almeno tentare di accontentare il Tea Party, nel Partito democratico senza il consenso dei sindacati (negli stati dove i sindacati esistono potenti nel Nordest e Midwest, oltre a California e Washington) non si va da nessuna parte.

Nel mezzo sono rimasti pochi politici a livello nazionale: eppure, osservando i risultati della politica locale, dei sondaggi di opinione, e delle sentenze giudiziarie, si nota un paese piuttosto moderato. I matrimoni omosessuali sono ora riconosciuti in 19 dei 50 Stati (più il District of Columbia), e la Corte suprema potrebbe essere chiamata presto a valutare una serie di casi che potrebbero sancire l'incostituzionalità dei divieti ai matrimoni omosessuali laddove ancora esistono. La marijuana è legalizzata in Colorado e pressoché legale in California e altri stati che la consentono con ricetta medica. Molti di questi stati votano repubblicano spesso e volentieri, ma sulle questioni sociali l'America è sempre più liberal. Sul fronte della politica economica, l'America rimane moderata, guarda con diffidenza e scetticismo Obamacare ma reputa intoccabile Medicare (assicurazione medica nazionale per i cittadini over 65) e storce il naso se sente parlare di riforme di Social Security (il modesto sistema previdenziale federale americano). Questo mentre sempre più distretti scolastici del paese (l'erogazione dei servizi di istruzione pubblica è in mano ai municipi), anche in zone saldamente democratiche, appende dinanzi al nome la dicitura Union Free, per certificare di non riconoscere agli insegnanti la tutela sindacale (da anni i sindacati si oppongono a misure di controllo della qualità del lavoro degli insegnanti).

Sei anni fa tutti cantavano le gesta di Obama e narravano di un paese drasticamente spostato a sinistra, ora tutti cantano le gesta del Tea Party e celebrano un paese sempre più conservatore: sono ambedue letture sensazionaliste da vulgata giornalistica - l'America è la solita nazione centrista degli ultimi cento anni.
 
Scusami, kenadams, nella fretta avevo scritto la cosa in modo un po' affrettato. Hai assolutamente ragione, ed hai fatto un quadro preciso in termini di diritti civili, opinione pubblica, etc. il problema e' che questa gente non vota. In america votano pochissime persone rispetto alle percentuali a cui siamo abituati in Europa. Invece, chi vota, e soprattutto chi finanzia le campagne elettorali, tende a radicalizzarsi. Questo e' il problema.