Selex (Finmeccanica) presenta lo "Squitter" a Farnborough


Shorek

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27 Luglio 2007
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Pescara, Abruzzo.
Stamattina sfogliando il messaggero a pagina due dell'edizione locale (abruzzo) trovo 'sto titolone:
"Nasce a L'Aquila il futuro del volo"
Un po' incuriosito ho letto l'articolo, a parte che fa un po' ridere il tipico atteggiamento iperprovinciale abruzzese dal quale solitamente traspare un certo complesso di inferiorità (che porta a definire invariabilmente le cose nostrane come "eccellenza di scienza e tecnica"),
fa comunque piacere trovare un'intera pagina dedicata all'aviazione.
Anche considerando che la pagina era completata da un altro articolo su Farnborough (anche lì veniva sottolineato come il padiglione Finmeccanica fosse il più bello e meglio organizzato)

Eccovi l'articolo, quello generale su Farnborough ve lo risparmio

Lunedì 28 Luglio 2008

di GIANCARLO DE RISIO

FARNBOROUGH-Lo vedi e ti sembra un’apparecchiatura qualsiasi, di modeste dimensioni, all’apparenza anche un po’ antiquata. Poi ti spiegano che è una specie di miracolo della ricerca che cambierà il modo di volare e che tra non molto sarà in dotazione sugli aerei civili e militari. Quell’aggeggio strano, un parallepipedo di metallo nero, è l’”Extended Squitter 1090” ideato e realizzato dalla Selex Communications nei laboratori dell’Aquila e prodotto nello stabilimento di Latina; ha già dato ottima prova di sé durante alcune prove di volo in Germania. «Lo ’Squitter’ fa parte della prima famiglia dei ricevitori di bordo- spiega uno dei tecnici nello stand Selex di Finmeccanica all’International Air Show di Farnborough- E’ stato progettato per rispondere a una molteplicità di applicazioni aeronautiche civili e militari, da quelle di aviazione cosiddetta generale, all'aeronautica business, al mercato dei trasporti». La magia dello ”Squitter” è destinata a cambiare alcune regole dei voli di linea e di quelli militari. Il pilota di un aereo è in grado già oggi che lo ”Squitter” è in fase sperimentale, di rilevare su un display di bordo le posizioni di tutti gli altri velivoli nel raggio di trenta miglia nautiche, ossia di oltre cinquanta chilometri. Così è nelle condizioni di controllare chi atterra, chi decolla, chi è in quota, quale direzione segue e di quali aerei si tratta. Il pilota in avvicinamento ad un aeroporto non avrà soltanto la torre di controllo a guidarlo, ma potrà rendersi conto di ciò che avviene attorno a lui su un piccolo schermo in cui si muovono le tracce di tutti gli altri velivoli, traducendo visivamente i segnali che gli giungono dallo ”Squitter”. Questo dispositivo è stato al centro dell’attenzione dei tecnici di molti paesi nello stand Selex Communications dell’immenso padiglione (6.000 metri quadrati) realizzato da Finmeccanica all’Air Show di Farnborough, un aeroporto poco lontano da Londra dove ogni due anni viene presentato il meglio della produzione aerospaziale del mondo.
Nei laboratori della Selex all’Aquila è stato realizzato anche l’”Interrogatore M425”, esposto anch’esso all’Air Show di Farnborough, che garantisce una soluzione di alta tecnologia bellica classificata con l'acronimo inglese "IFF" ("Identification Friend or Foe"), ovvero ”Identificazione Amico-Nemico”, riconosce cioè se si entra in contatto con un’unità amica o nemica. L'M425, idoneo ad applicazioni di terra, elicotteristiche ed aeree, trova impiego come parte essenziale di sistemi avionici integrati. «La sede dell’Aquila- spiega Maurizio Tucci- amministratore delegato di Selex Communications- è una realtà ad alta concentrazione intellettuale (i dipendenti sono complessivamente 170 ndr) formata in prevalenza nelle università abruzzesi, ed uno dei pochi poli elettronici d’eccellenza e d’avanguardia rimasto in Italia che noi intendiamo mantenere e sviluppare». C’è poi la sede di Chieti con 130 addetti. «Anche quello di Chieti- dice Tucci- è un centro d’eccellenza per le attività di ricerca e sviluppo, integrazione e collaudo di sistemi avanzati di comunicazione ferroviarie terra-bordo». Tra gli acquirenti di queste apparecchiature elettroniche figurano Trenitalia, la Rete Ferroviaria italiana e francese, Network Rail in Gran Bretagna, Prorail e Ansaldo. «Voglio rimarcare- aggiunge Tucci- che il settore avionico, tra Chieti e L’Aquila, vale un terzo del fratturato annuo di Selex Communications. Ma è la nostra storia nel suo complesso, con oltre 100 anni d'esperienza, a rappresentare la convergenza di tutte le attività manifatturiere di comunicazioni di Finmeccanica per tutte le realtà ed esigenze. Facciamo parte di una famiglia più grande, la famiglia delle ”Selex” che rappresentano il settore dell’elettronica della difesa di Finmeccanica». Nel mondo Selex Communications ha 4.700 dipendenti e opera in USA, Germania, Turchia, Romania e Brasile.