Sea, il nuovo piano di Palazzo Marino nel 2011 la quotazione a Piazza Affari


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Sea, il nuovo piano di Palazzo Marino
nel 2011 la quotazione a Piazza Affari

Palazzo Marino deve fare cassa. Sul mercato il 30-35 per cento delle azioni. Valore: 300 milioni
Stavolta, rispetto al tentativo della giunta Albertini, non ci sono i problemi di Alitalia e Fiumicino
di LUCA PAGNI


A volte ritornano. Perché ci sono progetti che a Milano non tramontano mai, come certe mode che ciclicamente si ripresentano. È il caso della quotazione in Borsa della Sea, la società di gestione degli aeroporti di Linate e Malpensa (e che possiede anche una quota di minoranza dell’aeroporto di Orio al Serio). Lo sbarco a Piazza Affari dell’azienda guidata dal leghista Giuseppe Bonomi è il progetto su cui si basa l’architettura finanziaria dell’assessore al Bilancio, il ciellino Giuseppe Beretta, per evitare al sindaco uscente rovinose polemiche sul taglio delle spese dei vari assessorati.

La sceneggiatura della quotazione prevede, secondo indiscrezioni, alcuni dettagli già ben individuati: un quando (entro la fine del prossimo anno), un quanto (tra i 300 e i 350 milioni) e un come (con il collocamento sul mercato del 30-35 per cento delle azioni in mano al Comune). Non si tratta ancora di un dossier aperto con tutti i crismi dell’operazione finanziaria. Nel senso che non è stato ancora individuato un consulente o una banca d’affari che accompagneranno il Comune (socio di maggioranza con l’84 per cento del capitale) sul listino di Palazzo Mezzanotte, e a cui è già stato affidato un incarico. Ma, allo stesso tempo, il fatto che si tratti di un progetto già in fase avanzata è testimoniato da alcuni incontri avvenuti in Comune a cui hanno partecipato sia assessore che consiglieri comunali della maggioranza.

Con il rilancio della Sea in Borsa, il tempo a Palazzo Marino torna indietro di qualche anno. L’idea di affidare la società di Linate e Malpensa alle sorti del mercato azionario era già stata accarezzata dall’ex sindaco Gabriele Albertini. Il quale chiamò l’ex presidente di Confindustria Giorgio Fossa alla guida dell’azienda proprio per pilotare il processo di quotazione. E per portare a casa il progetto, Albertini fu protagonista di una dura polemica con Romano Prodi, a quel tempo a Palazzo Chigi: l’allora presidente del Consiglio cercò di convincere il primo cittadino milanese a una fusione tra la Sea e la società di gestione dell’aeroporto di Fiumicino. Ma non se ne fece mai nulla e Albertini proseguì, per entrambi i suoi mandati, a inseguire il sogno della privatizzazione della Sea.

Fallito un primo tentativo di quotazione in Borsa a causa dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, che portarono al tracollo del mercato aeroportuale, nel 2006 Albertini ci riprovò, questa volta mettendo in gara il 33% della Sea con una base d’asta da 600 milioni. Ma anche questo tentativo si rivelò un buco nell’acqua: il giorno della presentazione delle offerte gli uffici della Ragioneria rimasero vuoti di pretendenti. Del resto si era già capito nella prima fase della gara che l’asta non sarebbe stato quel successo auspicato dal sindaco di centrodestra: si era presentata soltanto la banca d’affari americana Goldman Sachs, tramite un suo fondo di investimento specializzato in infrastrutture.

Ma va anche ricordato che la vendita della Sea fu anche terreno di scontro tra la giunta Albertini e le opposizioni di centrosinistra, che fecero annullare al Tar una prima delibera di giunta sulla privatizzazione appellandosi al fatto che la materia era di competenza del consiglio comunale. Inoltre, non avevano aiutato alcune decisioni dell’allora governo Berlusconi, che con uno dei tanti decreti “salva-Alitalia” aveva abbassato le tariffe aeroportuali e quindi reso meno appetibili i conti della Sea. E ora ci riprova la Moratti: se non altro, l’Alitalia e Fiumicino non dovrebbero più costituire un ostacolo.


http://milano.repubblica.it/cronaca..._quotazione_a_piazza_affari_nel_2011-9264641/


Secondo me, a monte di tutto, molto dipenderà da quale sarà la nuova amministrazione comunale milanese nel 2011.
 
Lo aveva anticipato Malpensante sul forum qualche settimana fa, ma da quello che avevo capito la cosa non era così imminente.
 
...beh non è una gran cifra a naso......ma di questi tempi non si può fare di più......e il comune ha bisogno di soldini!
 
Gatwick è stato venduto (nel 2009) per 1,51 mld di Sterline (circa 1,7 mld di Euro), l'acquirente è la società proprietaria di LCY Global Infrastructure Partners che ha approvato un piano di investimenti da un altro miliardo di Sterline precedentemente iniziato da BAA
 
...beh rettifico un 'pò.... considerato l'utile del 2009 e il mldo di valutazione ,il p\e fa 18 e rotti ......che alla fine non è nemmeno poco......è un solo indice e nella mia ottica vale per quel che vale .....cioè poco......ma va tenuto in considerazione.....
 
Credo che vogliano procedere entro questo mandato.

Ci sono però tempi tecnici per preparare la gara, lanciare il bando, aspettare le proposte e eventualmente accettarle entro la primavera prossima? Senza considerare eventuali ricorsi, come successo già in passato.
 
Hai qualche dubbio su chi vincerà?

Pochi dubbi, ma un'elezione di solito o accelera piani o li congela.
Inoltre oltre alle comunali prossimamente potrebbe cambiare anche il quadro a livello nazionale, anche se in questo caso forse incide di meno.
 
Gatwick è stato venduto (nel 2009) per 1,51 mld di Sterline (circa 1,7 mld di Euro), l'acquirente è la società proprietaria di LCY Global Infrastructure Partners che ha approvato un piano di investimenti da un altro miliardo di Sterline precedentemente iniziato da BAA
Un paio di differenze: Gatwick ha terminal ben più vecchi e a Londra gli aeroporti sono ora in competizione.

La redditività di SEA può aumentare istantaneamente regalando l' handling.

Detto questo è importante che si scelga bene l' acquirente, AdR o Fraport certo fa differenza. Comunque il Comune di Milano manterrà a quanto pare la maggioranza, quindi gli investitori sanno che tipo di condizionamenti politici su LIN comprerebbero.
 
Ci sono però tempi tecnici per preparare la gara, lanciare il bando, aspettare le proposte e eventualmente accettarle entro la primavera prossima? Senza considerare eventuali ricorsi, come successo già in passato.
Non mi sembra di aver letto di gare, ma di vendita sul mercato.
Se fai un collocamento in Borsa i tempi sono più o meno fissi, chi ti può far ricorso ?
 
Comunque il Comune di Milano manterrà a quanto pare la maggioranza, quindi gli investitori sanno che tipo di condizionamenti politici su LIN comprerebbero.

Infatti quotano, non vendono ad un unico acquirente per il quale essere socio di minoranza avrebbe poco senso. (a meno di vederla in ottica di mettere un "opzione" sulla definitiva cessione)
 
Però si dice

La sceneggiatura della quotazione prevede, secondo indiscrezioni, alcuni dettagli già ben individuati: un quando (entro la fine del prossimo anno), un quanto (tra i 300 e i 350 milioni) e un come (con il collocamento sul mercato del 30-35 per cento delle azioni in mano al Comune).


E' vero che entro la fine del prossimo anno può voler dire tutto, ma fosse più imminente, credo, avrebbero scritto entro la primavera, entro l'estate..
 
Però si dice

La sceneggiatura della quotazione prevede, secondo indiscrezioni, alcuni dettagli già ben individuati: un quando (entro la fine del prossimo anno), un quanto (tra i 300 e i 350 milioni) e un come (con il collocamento sul mercato del 30-35 per cento delle azioni in mano al Comune).


E' vero che entro la fine del prossimo anno può voler dire tutto, ma fosse più imminente, credo, avrebbero scritto entro la primavera, entro l'estate..

Conoscendo i tempi immagino che si quoteranno a ottobre-novembre 2011
 
Ottimo, anche se la quota collocata è di minoranza. Occorre però stare attenti a chi si farà avanti.
 
Gatwick è stato venduto (nel 2009) per 1,51 mld di Sterline (circa 1,7 mld di Euro), l'acquirente è la società proprietaria di LCY Global Infrastructure Partners che ha approvato un piano di investimenti da un altro miliardo di Sterline precedentemente iniziato da BAA

Pure Napoli è stato svenduto da BAA, praticamente