Mercoledì 1 Marzo 2006, 9:47
Alitalia: dubbi dei revisori sui conti (stampa)
ROMA (MF-DJ)--Tensione tra l'a.d. di Alitalia, Giancarlo Cimoli, e il rappresentante della societa' di revisione Deloitte&Touche sui conti 2005 della compagnia di bandiera. Secondo quanto risulta al 'Sole 24 Ore', le osservazioni del socio Deloitte, Luca Petroni, riguardano le voci straordinarie utilizzate per comprimere le perdite nette a 167 mln di euro. Dal comunicato di lunedi',infatti, emerge che nel 'miglioramento' dichiarato rispetto al 2004 un contributo rilevante viene dalle plusvalenze e da altre partite estranee alla gestione. Mentre nelle tabelle del consolidato, redatto con criteri internazionali, i proventi straordinari non sono evidenziati, nelle tabelle del bilancio di Alitalia, secondo i principi contabili italiani,sono indicati proventi straordinari netti per 135,6 mln. Per il 2004 la stessa voce riporta oneri straordinari netti per 310mln, continua il quotidiano. C'e' una differenza di 445,7 mln di proventi straordinari a favore del 2005, pari al 68% del miglioramento dichiarato da Alitalia. Il resto del miglioramento e' dovuto per lo piu' alla riduzione del costo del lavoro, sceso per la societa' di 173 mln a 784mln. C'e' anche un approfondimento sulle previsioni di utile perquest'anno. Il 10 marzo il Cda aggiornera' le previsioni 2006, a soli 40 giorni dall'approvazione del budget, prosegue il 'Sole', ed e' probabile che Cimoli annunci un peggioramento dei risultati previsti, forse in perdita.red/gug
Il Sole 24 Ore è arruolato nella campagna anti Cimoli.
Se esistessero critiche del revisore e sapendo che i revisori stanno sempre zitti (vedi Parmalat) non sarebbe certo un buon segno. Ma se tutto si ferma alle partite straordinarie saremmo nel più pieno chissenefrega, quello che conta è il cambiamento del risultato ordinario.
Solo un giornalista può scrivere come critica "Il resto del miglioramento e' dovuto per lo piu' alla riduzione del costo del lavoro, sceso per la societa' di 173 mln a 784mln", non è certo prosa da revisore, che in particolare ad AZ lo vedrebbe come favoloso risultato. Purtroppo il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
Alitalia: dubbi dei revisori sui conti (stampa)
ROMA (MF-DJ)--Tensione tra l'a.d. di Alitalia, Giancarlo Cimoli, e il rappresentante della societa' di revisione Deloitte&Touche sui conti 2005 della compagnia di bandiera. Secondo quanto risulta al 'Sole 24 Ore', le osservazioni del socio Deloitte, Luca Petroni, riguardano le voci straordinarie utilizzate per comprimere le perdite nette a 167 mln di euro. Dal comunicato di lunedi',infatti, emerge che nel 'miglioramento' dichiarato rispetto al 2004 un contributo rilevante viene dalle plusvalenze e da altre partite estranee alla gestione. Mentre nelle tabelle del consolidato, redatto con criteri internazionali, i proventi straordinari non sono evidenziati, nelle tabelle del bilancio di Alitalia, secondo i principi contabili italiani,sono indicati proventi straordinari netti per 135,6 mln. Per il 2004 la stessa voce riporta oneri straordinari netti per 310mln, continua il quotidiano. C'e' una differenza di 445,7 mln di proventi straordinari a favore del 2005, pari al 68% del miglioramento dichiarato da Alitalia. Il resto del miglioramento e' dovuto per lo piu' alla riduzione del costo del lavoro, sceso per la societa' di 173 mln a 784mln. C'e' anche un approfondimento sulle previsioni di utile perquest'anno. Il 10 marzo il Cda aggiornera' le previsioni 2006, a soli 40 giorni dall'approvazione del budget, prosegue il 'Sole', ed e' probabile che Cimoli annunci un peggioramento dei risultati previsti, forse in perdita.red/gug
Il Sole 24 Ore è arruolato nella campagna anti Cimoli.
Se esistessero critiche del revisore e sapendo che i revisori stanno sempre zitti (vedi Parmalat) non sarebbe certo un buon segno. Ma se tutto si ferma alle partite straordinarie saremmo nel più pieno chissenefrega, quello che conta è il cambiamento del risultato ordinario.
Solo un giornalista può scrivere come critica "Il resto del miglioramento e' dovuto per lo piu' alla riduzione del costo del lavoro, sceso per la societa' di 173 mln a 784mln", non è certo prosa da revisore, che in particolare ad AZ lo vedrebbe come favoloso risultato. Purtroppo il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.