(S)vendita azioni SEA


gjangj

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28 Febbraio 2012
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Non ho trovato un 3d sull’argomento al quale “agganciarmi”, ma se già ci fosse, come suppongo, chiedo cortesemente agli Amministratori di trasferirvi il mio intervento.
Questo è un articolo de “Il Giornale” del giorno 19 u.s.



http://www.report84.it/articoli/cro...endita-della-seale-anomalie-del-bando-di-gara

AERO-TORTI DI MILANO - PERCHÉ IL COMUNE DI MILANO RACIMOLA 300 MLN € PER LA VENDITA DELLA SEA MENTRE IL BRASILE VENDE I SUOI AEROPORTI PER 14 MLD $? - QUEL FAMIGERATO BANDO DI VENDITA, CHE DOVEVA OCCUPARSI SOLO DELLA MILANO-SERRAVALLE, CHE HA “REGALATO” AL FONDO F2I DI VITO GAMBERALE IL 30% DELLA SEA, CON UN EURO IN PIÙ RISPETTO ALLA QUOTA MINIMA (E LA GARANZIA DI POTER NOMINARE IL DIRETTORE FINANZIARIO)…

Claudio Borghi per "Il Giornale"

Nel centrosinistra di Milano è gara a chi alza di più le mani per discolparsi da quel famigerato bando di vendita che ha consegnato al fondo F2i di Vito Gamberale il 30% della Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi. «Tutto trasparente, tutto alla luce del sole» dice il sindaco Pisapia.
Ma è davvero così? Le possibilità sono due: o le cose non sono state affatto trasparenti e il bando è stato confezionato davvero a tavolino per favorire un compratore e poi fatto votare al consiglio comunale con l'arma della disciplina di partito oppure la vendita è stata gestita con straordinaria insipienza e conseguente spreco di un bene preziosissimo di proprietà dei cittadini.

A seconda dei casi vi sono pesantissime responsabilità che possono essere penali, politiche o entrambe le cose. Abbiamo già scritto dell'assurdità di cedere un'altra quota di minoranza (a proposito, per lo stesso motivo conviene che anche la Provincia, se intende cedere la sua quota, mediti le proprie mosse) regalando così di fatto il controllo a F2i. Alla luce dei fatti nuovi conviene però ricordare dove sono state le più che sospette incongruenze che hanno caratterizzato la procedura di cessione della Sea in dicembre.
1) Il bando doveva occuparsi della cessione della quota dell'austostrada Serravalle, non degli aeroporti. Il fondo F2i aveva dimostrato interesse per l'acquisto della quota del Comune nell'autostrada solo in abbinamento ad una quota di Sea. Sia pure,ma l'opzione di vendita di una quota maggiore di Sea senza l'autostrada è letteralmente spuntata nella notte e non era mai stata anticipata pubblicamente da nessuno. Gli stessi consiglieri di maggioranza furono stupiti della novità.

Se, per usare le parole di Tabacci all'epoca «per vendere un appartamento meno buono spesso se ne vende anche uno più buono», non si capisce con quale criterio si dia la possibilità all'acquirente di comperarsi solo l'«appartamento più buono». Ci vuole fantasia per trovare altre ragioni diverse dalla volontà di fare un regalo ad un acquirente designato.
Chi ha spinto per inserire questo comma suicida?
2) L'operazione svalutava e limitava la rimanente quota di Sea. La cessione del 30% metteva serissime ipoteche su future cessioni da parte del Comune per arrivare alla quotazione in Borsa, che era l'obiettivo dichiarato come da delibera votata a marzo in modo bipartisan. Sarebbe infatti stato impossibile in seguito cedere quote ai risparmiatori garantendo il flottante minimo e mantenendo al contempo la maggioranza.
3) All'acquirente della quota di Sea venivano dati poteri di blocco inusuali. Assegnare posti in consiglio per la minoranza è normale, molto meno garantire la nomina del direttore finanziario e diritti su operazioni straordinarie.
4) Cedere un aeroporto non è uno scherzo e in tutto il mondo si seguono procedure ben precise che nel caso del Comune di Milano non sono nemmeno state prese in considerazione da lontano. Non esiste che un qualsiasi compratore internazionale possa decidere un investimento del genere in un solo mese partendo da un bando in italiano senza nessuna possibilità di approfondire la questione.

Il Brasile ha appena completato la vendita del 51% di tre suoi aeroporti incassando 14 miliardi di dollari (altro che i 300 milioni di F2i) con una gara trasparente, pubblicizzata internazionalmente, partita il giugno scorso, che ha visto decine di partecipanti partecipare a diversi turni di rilancio, concludendo con offerte pari a cinque volte la base d'asta prefissata.
Come si giustificano queste anomalie nella vendita di un gioiello dei milanesi? L'acquirente designato a quanto pare si sbellicava dalle risa pensando al bando. Davvero il sindaco riesce ad affermare in sicurezza che è stato fatto l'interesse dei cittadini?
 
14 Billion USD? Mi sembra davvero troppo per il 51% di 3 aeroporti...In fin dei conti il 30% di SEA a 300 mln valuta il 100% circa 1 billion, vicino alla valutazione che la borsa da all'equity di AdR. Considerando che la partecipazione e' di minoranza, non mi sembra un prezzo cosi fuori dal mondo.
 
14 Billion USD? Mi sembra davvero troppo per il 51% di 3 aeroporti...In fin dei conti il 30% di SEA a 300 mln valuta il 100% circa 1 billion, vicino alla valutazione che la borsa da all'equity di AdR. Considerando che la partecipazione e' di minoranza, non mi sembra un prezzo cosi fuori dal mondo.

Be', però considera che SEA, negli ultimi sei anni, ha apportato alle casse del Comune e di noi milanesi un utile di circa 600 mln... e con tutto quel che c'è stato nel mezzo... sai quante "Aree C" ci aggiungono se non entrano più neanche quelli?!
 
La vendita del 30% SEA è una incredibile buffonata per non dire di peggio. Da cittadino milanese mi sento derubato di un bene che, oltre a generare cassa, poteva essere utilizzato a garanzia per futuri investimenti.
La valutazione è stata ridicola e ancor più ridicolo è l'offerta di F2I che è, udite udite, di addirittura 1,00 €* superiore alla base d'asta. Che fortunati eh?

Comunque per riassumere eccovi alcuni freddi e noiosi dati da bilancio ma che possono tornare utili alla comprensione di un reale valore:
(N.B. i dati sono estrapolati dai bilanci SEA disponibili sul WEB ).

Dati Economici del Gruppo SEA
Ricavi (EUR .000.000)
2007 = 691,5
2008 = 634,5
2009 = 581,0
2010 = 587,6
2011 = 644,3
Media nei 5 anni = 627,8 mln

EBITDA (EUR .000.000)
2007 = 213,3
2008 = 172,6
2009 = 140,3
2010 = 148,3
2011 = 151,4
Media nei 5 anni = 165,18 mln

Indebitamento finanziario netto di Gruppo (EUR .000.000)
2007 = 385,9
2008 = 402,5
2009 = 361,9
2010 = 344,7
2011 = 320,3

Risultato netto di Gruppo (EUR .000.000)
2007 = 34,5
2008 = 1,8
2009 = 55,0
2010 = 63,1
2011 = 53,9
Media nei 5 anni = 41,66 mln

Vendita SEA per il 29,75% = 385,0 mln
Pari ad un valore complessivo della società di 1,3 mld di Euro.

Per un'azienda strategica e monopolistica come un aeroporto ( o meglio 2 ) più altri interessi non credo sia corretto applicare un moltiplicatore inferiore a 8x se si prende la media degli EBITDA dei 5 anni e di circa 8,5x se si prende l'EBITDA dell'ultimo anno.
Per darvi un'idea le valutazioni dei moltiplicatori per le aziende nel settore lusso sono fra 10x e 15x l'EBITDA.
Se noi applicassimo un moltiplicatore 12,5 x arriveremmo ad un valore aziendale di € 2,06 mld basandosi sull'EBITDA medio e di € 1,89 mld basandosi sull'EBITDA dell'ultimo anno.
La quota del 29,75% di gamberale ( scritto volutamente minuscolo ) sarebbe costata quindi € 612 mln o € 562 mln
Non dimentichiamoci però che questo tipo di azienda, per sua natura, è inattaccabile da concorrenti e quindi al sicuro da gravi problematiche. Quindi un moltiplicatore esatto non esiste ma se esistesse non potrebbe essere inferiore a 17,5x il valore.

Non sto a fare altri calcoli sennò mi saltano i nervi ma capirete quindi che, il nuovo vento che è arrivato a Milano, puzza esattamente se non di più del vecchio.
In ultimo mi preme sottolineare che non vi è assolutamente faziosità politica nella mia analisi ma solo la rabbia per la svendita di uno dei pochi carrozzoni pubblici che ci rendeva dei soldi a prescindere dalla solita diatriba Linate-Malpensa.

Ciao a tutti
Ale