ROMA - Nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri a Roma, il numero uno del vettore low-cost irlandese ha chiarito un aspetto più volte contestato: le lamentele dei piloti sull’orario ed in generale sul sistema di gestione del loro lavoro.
"Non c’è stata nessuna lamentela da parte dei piloti Ryanair sugli orari di lavoro. Le cosiddette "lamentele" vengono riportate su anonimi siti internet", spiega l'a.d.
E poi dinanzi alla crisi che sta investendo gli aeroporti e le compagnie aeree lowcost, in un mercato in cui la deregulation sta appesantendo sempre più il settore del trasporto aereo, propone: "La risposta alla crisi sono tariffe più basse e l’incremento del numero dei passeggeri", convinto che avere prezzi bassi ed una strategia giusta e mirata di marketing possa sostenere una compagnia aerea".
In merito alla scelta degli scali spiega: "Laddove è possibile scegliere preferiamo gli scali minori dove c’è spazio e possibilità di crescita". E poi alla domanda "Ryanair coprirà il lungo raggio in futuro?", risponde: "No, non Ryanair. Tuttavia vorremmo mettere su una compagnia aerea lowcost per coprire le rotte transatlantiche".
Infine, O'Leary ci spiega i suoi obiettivi per Ryanair: "Passare dagli attuali 50 milioni ai 100 milioni di passeggeri in tutta Europa, raddoppiando così il traffico e dunque anche i profitti entro il 2012".
E con la brillantezza che lo contraddistigue conclude: "Poi me ne andrò in pensione, giovane e ricco. E semmai mi trasferirò nel sud Italia dove cibo e vino sono buoni, in una villa, ed imparerò l’italiano".
Fonte: WAPA
"Non c’è stata nessuna lamentela da parte dei piloti Ryanair sugli orari di lavoro. Le cosiddette "lamentele" vengono riportate su anonimi siti internet", spiega l'a.d.
E poi dinanzi alla crisi che sta investendo gli aeroporti e le compagnie aeree lowcost, in un mercato in cui la deregulation sta appesantendo sempre più il settore del trasporto aereo, propone: "La risposta alla crisi sono tariffe più basse e l’incremento del numero dei passeggeri", convinto che avere prezzi bassi ed una strategia giusta e mirata di marketing possa sostenere una compagnia aerea".
In merito alla scelta degli scali spiega: "Laddove è possibile scegliere preferiamo gli scali minori dove c’è spazio e possibilità di crescita". E poi alla domanda "Ryanair coprirà il lungo raggio in futuro?", risponde: "No, non Ryanair. Tuttavia vorremmo mettere su una compagnia aerea lowcost per coprire le rotte transatlantiche".
Infine, O'Leary ci spiega i suoi obiettivi per Ryanair: "Passare dagli attuali 50 milioni ai 100 milioni di passeggeri in tutta Europa, raddoppiando così il traffico e dunque anche i profitti entro il 2012".
E con la brillantezza che lo contraddistigue conclude: "Poi me ne andrò in pensione, giovane e ricco. E semmai mi trasferirò nel sud Italia dove cibo e vino sono buoni, in una villa, ed imparerò l’italiano".
Fonte: WAPA