Ryanair : firmato in Italia il primo contratto collettivo piloti


kenyaprince

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20 Giugno 2008
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MILANO - Intesa tra Ryanair e i piloti in Italia della compagnia. Dopo 8 mesi di trattative l'Anpac ha sottoscritto il primo Contratto Collettivo di Lavoro. Si tratta, afferma l'associazione in una nota, di "un avvenimento storico per il vettore irlandese in quanto il contratto collettivo di lavoro di diritto italiano sottoscritto è anche il primo contratto collettivo di lavoro del personale navigante di Ryanair siglato in Europa". L'accordo, si spiega ancora, è stato sottoscritto e approvato "a larghissima maggioranza" dagli oltre 300 piloti associati
Dopo il riconoscimento delle rappresentanze sindacali, Ryanair riconosce ai propri dipendenti anche quanto previsto dall'ordinamento nazionale italiano in termini di Tfr attraverso l'introduzione di Fondaereo, un fondo previdenziale complementare contrattuale, della contribuzione a Sanivolo, cassa di assistenza sanitaria integrativa, del pagamento dei contributi previdenziali e del riconoscimento pieno delle tutele sociali per maternità e paternità.

Il percorso - spiega l'associaizone. necessiterà comunque di ulteriori azioni sul piano fiscale che dovranno essere implementate nel breve termine, anche con l'intervento del governo italiano, attraverso il Ministero dell'Economia e di quello dei Trasporti, per finalizzare il versamento dei prelievi fiscali da parte Ryanair in Italia al contrario di quanto avviene oggi, a causa dell'applicazione dell'accordo bilaterale Italia-Irlanda, che obbliga il vettore guidato dall'a.d., Michael O'Leary, al versamento all'Irlanda dei prelievi fiscali fatti ai dipendenti che operano in Italia.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ma ANPAC non è soggetto rappresentativo di piloti E assistenti di volo?
Non vorrei scoprire che i piloti che già stavano bene vanno a stare ancora meglio, mentre gli AAVV rimangono nella solita bratta. Mi parrebbe strano...
 
Cerco di riformulare la mia boutade in modo più complesso. La professionalità di un pilota, gli investimenti che ha fatto per svolgere queso lavoro, e le aspettative sul lungo termine sono infinitamente maggiori di quelle di un aavv, ed il divario è ancora maggiore se si parla di low cost o compagnie nuove, dove gli aavv sono molto giovani, al primo impiego e che fanno questo lavoro magari per un po' e poi mollano, o cercano di passare ad altre realtà. E' chiaro quindi che gli aavv di Ryanair non siano "agguerriti" come quelli di Air France, per dirne una. E l'azienda non se ne preoccupa molto perchè l'offerta è comunque altissima. Per i piloti, invece, no. Quindi sono scesi a patti.
 
Cerco di riformulare la mia boutade in modo più complesso. La professionalità di un pilota, gli investimenti che ha fatto per svolgere queso lavoro, e le aspettative sul lungo termine sono infinitamente maggiori di quelle di un aavv, ed il divario è ancora maggiore se si parla di low cost o compagnie nuove, dove gli aavv sono molto giovani, al primo impiego e che fanno questo lavoro magari per un po' e poi mollano, o cercano di passare ad altre realtà. E' chiaro quindi che gli aavv di Ryanair non siano "agguerriti" come quelli di Air France, per dirne una. E l'azienda non se ne preoccupa molto perchè l'offerta è comunque altissima. Per i piloti, invece, no. Quindi sono scesi a patti.

Tutto sacrosanto, mi aspetterei solamente che le organizzazioni di categoria tutelino tutti gli iscritti, soprattutto quelli più "deboli". Almeno questo dovrebbe essere il senso dei sindacati.
Poi probabilmente mi sbaglio io...:)
 
(...)
Il percorso - spiega l'associaizone. necessiterà comunque di ulteriori azioni sul piano fiscale che dovranno essere implementate nel breve termine, anche con l'intervento del governo italiano, attraverso il Ministero dell'Economia e di quello dei Trasporti, per finalizzare il versamento dei prelievi fiscali da parte Ryanair in Italia al contrario di quanto avviene oggi, a causa dell'applicazione dell'accordo bilaterale Italia-Irlanda, che obbliga il vettore guidato dall'a.d., Michael O'Leary, al versamento all'Irlanda dei prelievi fiscali fatti ai dipendenti che operano in Italia.

Auguri. I piloti Ryanair hanno praticamente ottenuto "peanuts" riguardo tutto quello che era stato chiesto e che poteva tranquillamente essere concesso dall'azienda senza troppi sforzi. Passare alla tassazione italiana da quella irlandese credo sia pure e totale utopia per tutta una serie di ragioni. In bocca al lupo ai colleghi Ryanair...
 
Tutto sacrosanto, mi aspetterei solamente che le organizzazioni di categoria tutelino tutti gli iscritti, soprattutto quelli più "deboli". Almeno questo dovrebbe essere il senso dei sindacati.
Poi probabilmente mi sbaglio io...:)
Quando mai le associazioni di categoria o sindacati hanno veramente tutelato la parte più debole dei loro iscritti?
 
curioso come adesso i confederali CGIL-UIL «evidenziano che le operazioni “referendarie” svolte unicamente all’interno del sindacato (e non tra tutti i lavoratori!), peraltro prescelto unilateralmente dall’azienda e con modalità non corrispondenti ai criteri di trasparenza e correttezza».
Quando tre anni fa l'hanno fatto loro con ENAV invece?