Ryanair e le elucubrazioni mentali di Michael O'Leary
Bruxelles, Belgio - Le sue critiche non risparmiano nessuna compagnia aerea
(WAPA) - "Il commissario ai trasporti Jacques Barrot è una persona in gamba, ma i suoi collaboratori sono dei veri e propri idioti", lo dice Michael O'Leary, presidente dell'impero Ryanair, ai giornalisti a margine di un incontro con il ministro dei trasporti della Vallonia, regione francofona del Belgio, per l'apertura di cinque nuove rotte dall'aeroporto di Charleroi, che porteranno allo scalo belga due milioni e mezzo di passeggeri in più all'anno, lo scalo che nel 2003 ha dato origine a tutte le ostilità tra i vettore low-cost irlandese e Bruxelles.
L'accusa che gli viene rivolta è sempre la stessa: "Aver goduto di sconti sostanziali da parte di autorità aeroportuali, che a loro volta godono spesso di aiuti statali per continuare ad operare e ad espandersi in aeroporti altrimenti destinati a rimanere marginali e oberati da costi economicamente insostenibili".
La Commissione europea ha pubblicato da tempo delle linee guida che indicano cosa si può fare e cosa no in termini di incentivi aeroportuali, ma come si dice, il peggior sordo è quello che non vuole sentire. O'Leary spara a zero contro il trattamento discriminatorio (secondo il suo modestissimo parere) che l'Ue riserva alla sua compagnia rispetto alle altre compagnie nazionali. Infatti il matador di Ryanair non risparmia nessuno, Alitalia, Lufthansa, Air France, British Airways, sono solo alcuni dei nomi presi di mira: "Giganti dai piedi d'argilla, capaci di stare in piedi solo grazie ad aiuti statali più o meno palesemente elargiti. La direzione generale trasporti della Commissione Ue è sempre prontissima a prendersela con Ryanair, ma si muove coi piedi di piombo quando si tratta di perseguire le altre compagnie europee che godono di aiuti statali".
Ed il veleno dell'irlandese affonda ancora su Alitalia: "Il caso italiano poi è una barzelletta. E' stata oggetto di aiuti di Stato ripetute volte, come noi abbiamo denunciato già da un paio di anni, ma a Bruxelles hanno fatto tutti spallucce".
A breve, Ryanair annuncerà nuove rotte da Francia, Spagna, Italia e Germania, e non dall'Olanda "Perché quello scemo del primo ministro ha introdotto una tassa ecologica sui biglietti che ci induce a non espanderci nell'aeroporto di Eindhoven", parola di Michael O'Leary. (Avionews)
Solite sparate...
Bruxelles, Belgio - Le sue critiche non risparmiano nessuna compagnia aerea
(WAPA) - "Il commissario ai trasporti Jacques Barrot è una persona in gamba, ma i suoi collaboratori sono dei veri e propri idioti", lo dice Michael O'Leary, presidente dell'impero Ryanair, ai giornalisti a margine di un incontro con il ministro dei trasporti della Vallonia, regione francofona del Belgio, per l'apertura di cinque nuove rotte dall'aeroporto di Charleroi, che porteranno allo scalo belga due milioni e mezzo di passeggeri in più all'anno, lo scalo che nel 2003 ha dato origine a tutte le ostilità tra i vettore low-cost irlandese e Bruxelles.
L'accusa che gli viene rivolta è sempre la stessa: "Aver goduto di sconti sostanziali da parte di autorità aeroportuali, che a loro volta godono spesso di aiuti statali per continuare ad operare e ad espandersi in aeroporti altrimenti destinati a rimanere marginali e oberati da costi economicamente insostenibili".
La Commissione europea ha pubblicato da tempo delle linee guida che indicano cosa si può fare e cosa no in termini di incentivi aeroportuali, ma come si dice, il peggior sordo è quello che non vuole sentire. O'Leary spara a zero contro il trattamento discriminatorio (secondo il suo modestissimo parere) che l'Ue riserva alla sua compagnia rispetto alle altre compagnie nazionali. Infatti il matador di Ryanair non risparmia nessuno, Alitalia, Lufthansa, Air France, British Airways, sono solo alcuni dei nomi presi di mira: "Giganti dai piedi d'argilla, capaci di stare in piedi solo grazie ad aiuti statali più o meno palesemente elargiti. La direzione generale trasporti della Commissione Ue è sempre prontissima a prendersela con Ryanair, ma si muove coi piedi di piombo quando si tratta di perseguire le altre compagnie europee che godono di aiuti statali".
Ed il veleno dell'irlandese affonda ancora su Alitalia: "Il caso italiano poi è una barzelletta. E' stata oggetto di aiuti di Stato ripetute volte, come noi abbiamo denunciato già da un paio di anni, ma a Bruxelles hanno fatto tutti spallucce".
A breve, Ryanair annuncerà nuove rotte da Francia, Spagna, Italia e Germania, e non dall'Olanda "Perché quello scemo del primo ministro ha introdotto una tassa ecologica sui biglietti che ci induce a non espanderci nell'aeroporto di Eindhoven", parola di Michael O'Leary. (Avionews)
Solite sparate...