Rutelli vuole partner asiatico per AZ


reporter2

Bannato
8 Maggio 2006
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= GOVERNO HA DOVERE DI VERIFICARE QUALI SONO CONDIZIONI MIGLIORI PER PAESE Roma, 16
dic. - (Adnkronos) - «Non conosco le intenzioni di Singapore Airlines nè di altri vettori asiatici. Posso dire
quel che penso da tempo: avere una partnership con una primaria compagnia asiatica, che si tratti di
ingresso nella futura compagine azionaria di Alitalia o di accordi operativi, sarebbe strategico». È il
vicepremier, Francesco Rutelli, a ribadire, in un’intervista a ’Il Sole 24 orè, l’importanza di una partnership
asiatica per il futuro della ex compagnia di bandiera italiana.

«Basta vedere i dati: il numero globale dei turisti raddoppierà in meno di 20 anni, da 800 milioni a 1,6
miliardi. Il boom- spiega Rutelli- sarà legato all’espansione dei mercati asiatici e alla crescita di una classe
media formata da centinaia di milioni di persone che possono guardare all’Italia come ’portà dell’Europa
attraverso il made in italy, la nostra cultura, il nostro patrimonio, la nostra industria turistica». E sulla
possibilità, prospettata dal numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, di un’apertura per l’Italia del
mercato cinese, «vedremo se sarà modificato il piano industriale», sottolinea Rutelli.

Mentre si avvicina l’ora delle decisioni, Rutelli respinge l’idea che siano le pressioni politiche a frenare le
scelte del Governo. «»Ma lei cosa farebbe di fronte a candidati che richiedono di essere interlocutori
esclusivi per la cessione di Alitalia se i loro piano non sono convincenti? Il Governo non è il cda di Alitalia
che può scegliere secondo un parere tecnico-finanziario: abbiamo il dovere di verificare le condizioni
migliori per il Paese. dobbiamo sapere se i nostri figli andranno in Cina da Roma o Milano o passando per
Parigi«. (segue) (Sec-Mcc/Zn/Adnkronos)
 
= (Adnkronos) - «Sappiamo bene, però, che Alitalia può fallire.
Per questo i lavoratori, i fornitori, gli utenti e tutti gli italiani debbono sapere che le alternative sono tre: una
svendita di cui pentirsi in futuro, il fallimento, la difficile costruzione di condizioni per una vendita decente.
Finchè è percorribile, va tentata questa terza strada», dice Rutelli.

E, sul merito delle offerte presentata da Air One e da Air France-Klm, «da una parte- afferma Rutelli- c’è un
piano finanziario nettamente meno vantaggioso che ha sollevato dubbi; dall’altra, un destino per la
compagnia e il sistema paese che non può che destare interrogativi molto seri. Il trasporto aereo è un
settore in costante espansione e,se gestito bene, capace di importanti redditività. In Italia una gestione
razionale può fa dare grandi risultati. E a me fa piangere se leggo che Alitalia, oggi definisce sbagliato un
sistema basato su due hub, Fiumicino e Malpensa, poiche è quello che dicevo dieci anni fa senza successo,
mentre Alitalia si imbarcava in una operazione costosissima di trasferimento di voli, personale ed equipaggi
il cui disastroso risultato industriale e di bilancio è sotto gli occhi di tutti». Ma oggi «sono il primo a dire che
non si può smantellare Malpensa per farne la base di compagnie concorrenti».

Sul nodo dell’italianità, Rutelli tiene poi a sottolineare che «è assurdo parlare di aziende con il amrchio
esclusivamente italiano, ma paralre dell’interesse italiano no». «Per la verità- aggiunge- mi era sembrato più
assurdo sostenere, in un processo di privatizzazione dell’Alitalia, la cessione a una compagnia
completamente statale quale la russa Aeroflot».

(Sec-Mcc/Zn/Adnkronos)
 
Rutelli Rutelli , ti hanno insegnato anni fa che il doppio hub non poteva funzionare e continui a ripeterlo a mo di pappagallo .
Rutelli Rutelli fosse quello il problema tu saresti primo ministro .
Caro ministro e vicepresidente Rutelli visto che non ti mancano gli incarichi occupati di cose dove ne sai di più o semplicemnte lascia perdere .

Rutelli se leggi questo post buona domenica

ps mi permetto di darti del tu anche se non ci conosciamo
 
Citazione:Messaggio inserito da reporter2
«Basta vedere i dati: il numero globale dei turisti raddoppierà in meno di 20 anni, da 800 milioni a 1,6
miliardi. Il boom- spiega Rutelli- sarà legato all’espansione dei mercati asiatici e alla crescita di una classe
media formata da centinaia di milioni di persone che possono guardare all’Italia come ’portà dell’Europa
attraverso il made in italy, la nostra cultura, il nostro patrimonio, la nostra industria turistica».

Cicciobello ha ragione, d'altra parte se non se ne intende lui di turismo...

Bat pliz, visit Itali

http://www.youtube.com/watch?v=Lp2uDyzxP6g&NR=1

DaV