= GOVERNO HA DOVERE DI VERIFICARE QUALI SONO CONDIZIONI MIGLIORI PER PAESE Roma, 16
dic. - (Adnkronos) - «Non conosco le intenzioni di Singapore Airlines nè di altri vettori asiatici. Posso dire
quel che penso da tempo: avere una partnership con una primaria compagnia asiatica, che si tratti di
ingresso nella futura compagine azionaria di Alitalia o di accordi operativi, sarebbe strategico». È il
vicepremier, Francesco Rutelli, a ribadire, in un’intervista a ’Il Sole 24 orè, l’importanza di una partnership
asiatica per il futuro della ex compagnia di bandiera italiana.
«Basta vedere i dati: il numero globale dei turisti raddoppierà in meno di 20 anni, da 800 milioni a 1,6
miliardi. Il boom- spiega Rutelli- sarà legato all’espansione dei mercati asiatici e alla crescita di una classe
media formata da centinaia di milioni di persone che possono guardare all’Italia come ’portà dell’Europa
attraverso il made in italy, la nostra cultura, il nostro patrimonio, la nostra industria turistica». E sulla
possibilità, prospettata dal numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, di un’apertura per l’Italia del
mercato cinese, «vedremo se sarà modificato il piano industriale», sottolinea Rutelli.
Mentre si avvicina l’ora delle decisioni, Rutelli respinge l’idea che siano le pressioni politiche a frenare le
scelte del Governo. «»Ma lei cosa farebbe di fronte a candidati che richiedono di essere interlocutori
esclusivi per la cessione di Alitalia se i loro piano non sono convincenti? Il Governo non è il cda di Alitalia
che può scegliere secondo un parere tecnico-finanziario: abbiamo il dovere di verificare le condizioni
migliori per il Paese. dobbiamo sapere se i nostri figli andranno in Cina da Roma o Milano o passando per
Parigi«. (segue) (Sec-Mcc/Zn/Adnkronos)
dic. - (Adnkronos) - «Non conosco le intenzioni di Singapore Airlines nè di altri vettori asiatici. Posso dire
quel che penso da tempo: avere una partnership con una primaria compagnia asiatica, che si tratti di
ingresso nella futura compagine azionaria di Alitalia o di accordi operativi, sarebbe strategico». È il
vicepremier, Francesco Rutelli, a ribadire, in un’intervista a ’Il Sole 24 orè, l’importanza di una partnership
asiatica per il futuro della ex compagnia di bandiera italiana.
«Basta vedere i dati: il numero globale dei turisti raddoppierà in meno di 20 anni, da 800 milioni a 1,6
miliardi. Il boom- spiega Rutelli- sarà legato all’espansione dei mercati asiatici e alla crescita di una classe
media formata da centinaia di milioni di persone che possono guardare all’Italia come ’portà dell’Europa
attraverso il made in italy, la nostra cultura, il nostro patrimonio, la nostra industria turistica». E sulla
possibilità, prospettata dal numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta, di un’apertura per l’Italia del
mercato cinese, «vedremo se sarà modificato il piano industriale», sottolinea Rutelli.
Mentre si avvicina l’ora delle decisioni, Rutelli respinge l’idea che siano le pressioni politiche a frenare le
scelte del Governo. «»Ma lei cosa farebbe di fronte a candidati che richiedono di essere interlocutori
esclusivi per la cessione di Alitalia se i loro piano non sono convincenti? Il Governo non è il cda di Alitalia
che può scegliere secondo un parere tecnico-finanziario: abbiamo il dovere di verificare le condizioni
migliori per il Paese. dobbiamo sapere se i nostri figli andranno in Cina da Roma o Milano o passando per
Parigi«. (segue) (Sec-Mcc/Zn/Adnkronos)