Ritardi aerei, Cagliari ai primi posti


giova-

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18 Febbraio 2008
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Ritardi aerei, Cagliari ai primi posti
Quasi il 30% dei voli non è in orario Passeggeri in fila ai check-in all'aeroporto di Elmas


Che sia un'andata o un ritorno cambia poco: volare sull'asse Cagliari - Roma significa mettere in conto un ritardo cronico. Qualunque sia la compagnia aerea, in qualunque orario

Secondo Eurocontrol, l'organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo, la rotta Fiumicino - Elmas rientra addirittura tra le “top 50” in una classifica che prende in considerazione le tratte con spostamenti d'orario più frequenti: per l'istituto, ogni decollo verso l'Isola viene differito in media di 15,4 minuti. Un quarto d'ora (poco) accademico che contribuisce a portare il Mario Mameli al nono posto nella lista degli scali con i voli in arrivo più ritardatari.

L'INDAGINE Il delay medio in partenza supera gli undici minuti (27° posto in Europa), dato in piena sintonia con i risultati di un monitoraggio de L'Unione Sarda (fatto seguendo l'Infovoli del sito internet Sogaer.it durante la seconda settimana di gennaio) dove sono stati tenuti sotto controllo 460 voli tra arrivi e partenze. Si scopre così che il 29 per cento dei decolli dall'aeroporto di Elmas è avvenuto con un ritardo superiore ai 15 minuti, così come il 20 per cento degli atterraggi.

Tra le compagnie aeree, la maglia nera spetta a Meridiana: il 62 per cento dei voli ritardati nello scalo cagliaritano è della società olbiese. Ma il primato, legato a vari motivi (guasti, maltempo, scioperi) è dovuto anche al fatto che gli aerei dell'Aga Khan siano tra i più presenti (con il 41 per cento dei voli totali) sulla pista del Mario Mameli. Al secondo posto la Ryanair, con il 15 per cento, poi AirOne con il 12 e Alitalia con il 7 per cento. Le destinazioni a rischio: Fiumicino, Linate, Firenze, Olbia-Bologna e tra le città europee, Madrid.

I MOTIVI La ricerca di Eurocontrol mette anche nero su bianco le principali cause di ritardo per i voli in arrivo a Cagliari. Il 51 per cento degli slittamenti di orario è dovuto all'handling (cioè il servizio a terra) negli aeroporti di provenienza. Il 33 per cento è legato alla compagnia aerea mentre solo il 4 per cento alle condizioni meteorologiche.

LA SOGAER Il presidente della Sogaer Vincenzo Mareddu ha sulla propria scrivania un'altra statistica, con numeri diversi: «Abbiamo monitorato per due mesi i voli in partenza da Elmas: i ritardi superiori ai quindici minuti riguardano il 14,9 per cento dei decolli. Fino a un quarto d'ora lo spostamento d'orario è accettabile».

Il manager spiega che la società che gestisce lo scalo cagliaritano ha pochi margini di manovra: «Purtroppo non abbiamo strumenti,è difficile far leva sulle compagnie aeree, anche perché spesso dietro tutto c'è una catena di ritardi. Basta che la mattina ci sia un po' di foschia in un aeroporto come Fiumicino o Linate e vengono modificati i tabelloni».

LA STRATEGIA L'unico nodo su cui lavorare per ridurre i ritardi sui decolli da Cagliari è l'affollamento in certi orari. «Possiamo ridurre il gap se riusciremo a diradare le partenze. Nelle fasce orarie del mattino, primo pomeriggio e dopo le 20 c'è un'alta concentrazione di voli. L'obiettivo è quello di riempire i “ventri”, cioè i momenti in cui il lavoro in aeroporto è poco».

MICHELE RUFFI