Dieci ore di viaggio, costretti a mantenere sempre la stessa posizione rigidamente verticale, per l'impossibilità di abbassare il sedile rotto. È la disavventura aerea capitata ad una coppia trentina, che ha deciso di fare causa al tour operator per il disagio patito, anche a fronte del dolore alla schiena patito. Ed il giudice di pace di Trento nei giorni scorsi, ha condannato la Viaggi del Ventaglioi a versare 2.500 euro ai coniugi. La coppia - lui settantenne e la moglie di poco più giovane - lo scorso febbraio avevano deciso di concedersi una bella vacanza in Brasile. Per l'organizzazione del viaggio e del soggiorno si erano affidati al tour operator, optando per l'acquisto di un pacchetto completo. Con un'unica variante: vista la lunghezza della tratta da affrontare, a fronte di qualche acciacco alla schiena dell'uomo, i coniugi avevano pagato un supplemento di 900 euro a testa per viaggiare sia all'andata che al ritorno in business class. La vacanza, almeno fino al momento di tornare in Trentino, si era svolta senza intoppi. Ma quando si è imbarcata per tornare a casa la coppia ha fatto la spiacevole scoperta: i sedili in business class loro destinati erano rotti. Non era dunque possibile modificarne la posizione per distendersi. Un inconveniente segnalato subito al personale di bordo, che però non avrebbe avuto modo di ovviare al guaio, dal momento che sul velivolo non vi erano altri posti disponibili. Una disagio che, oltre a tradursi in una evidente scomodità, ha avuto conseguenze negative anche sul piano fisico: quella postura, infatti, ha provocato una lombosciatalgia al settantenne. Una volta tornati a casa marito e moglie hanno deciso di contattare il tour operator per lamentarsi del disguido sul volo di ritorno, nonostante avessero deciso di pagare un supplemento proprio per garantirsi una permanenza in aereo più confortevole. Una volta appreso del problema il tour operator ha cercato di ovviare all'inconveniente patito dai clienti offrendo loro un «buono» gratuito da spendere per un altro viaggio. Una cifra ritenuta però troppo modesta dalla coppia, che ha così deciso di rivolgersi ad un legale per avviare una causa civile contro la Viaggi del Ventaglio, la quale ha chiamato a garanzia la compagnia aerea charter Livingston spa, responsabile del volo.
(dal quotidiano L'Adige)
(dal quotidiano L'Adige)