Pista, stadio, stazione e tav: ve la disegno io la Piana
http://www.matteorenzi.it/archivio.aspx?id=2785
Intervista di Massimo Vanni pubblicata su Repubblica del 3 luglio 2008
Un puzzle firmato Matteo Renzi. Una bella simulazione con dentro la pista parallela dell'aeroporto, la stazione "provvisoria" dell'Alta velocità (assoluta novità), lo stadio e naturalmente anche il parco con i 24mila alberi annunciati dal sindaco di Sesto Gianni Gianassi. E' il piano di coordinamento territoriale che il presidente della Provincia Renzi annuncia per i prossimi giorni.
Presidente Renzi, si sente dentro o fuori dal Pd?
«Non capisco la domanda. Il Pd è casa mia. Ho iniziato a far politica con il sogno di un partito nuovo, non ideologico e ancorato a valori nuovi e moderni. Blair e Obama sono modelli per la mia generazione».
Il segretario del Pd Barducci ha dettato una linea diversa: niente pista parallela e priorità al parco come compensazione dell'inceneritore. Accetterà la linea del Pd e si candiderà alle primarie o rinuncerà?
«Al mio partito chiedo un giudizio su come ho lavorato in questi anni in Provincia, se adesso le cose vanno meglio o no rispetto a 4 anni fa su scuole, cultura, turismo, rifiuti e strade. Dopodiché deciderò per cosa candidarmi e con quale programma».
Le cose non stanno così, i candidati dei Pd dovranno sottoscrivere la cornice programmatica del partito.
«Vengo da un'esperienza culturale, associativa e politica dove non c'è uno che dà la linea e che spiega a tutti noi cosa dobbiamo fare. Ma dove tutti insieme ci si confronta. Vale anche a Firenze, dove rischiamo di perdere le elezioni. E ho la speranza di poter portare il mio contributo per la cornice e non per sottoscrivere un cibo precotto e confezionato».
E il suo contributo quale sarebbe?
«Un'idea di Firenze intanto. Questa città ha dato i natali ai più grandi geni. Nel 2012 saranno 500 anni dalla morte di Amerigo Vespucci, l'uomo che ha "battezzato" l'America, e ho il sogno di fare di questo appuntamento una grande occasione di promozione del marchio Firenze negli Usa: inviteremo qui il nuovo presidente americano e costruiremo un anno di iniziative di marketing turistico ad alto livello».
Grandi progetti, marketing turistico: che ha da dire a chi non arriva alla fine del mese?
«Il dato economico è in linea con le altre città italiane: solo tre anni fa, mutui, bollette e petrolio, data la situazione, erano ben diversi. E mi colpisce una recente ricerca che rivela come la principale preoccupazione della terza età non è più la salute ma lo status economico. La risposta non può che essere lo sviluppo».
Vuole offrire una pista parallela a chi non arriva a fine mese?
«Non scherziamo. Credo però che se qualche multinazionale si spostasse in un'altra parte del mondo in conseguenza del nostro "gap" infrastrutturale, il problema di arrivare in fondo al mese ce l'avrebbe qualche fiorentino in più. La questione dell'aeroporto è centrale perché, alla luce delle scelte già fatte, in due anni avremo il raddoppio dei passeggeri da 2 a 4 milioni. Ovvero, una vita invivibile per Brozzi, Quaracchi, Peretola, Ugnano, Mantignano e Sesto. Ha presente 5 aerei l'ora che passano sulla testa? Tra due anni saranno 10».
Mentre la pista parallela invece risolve tutto.
«Aumenta la sicurezza dei voli che non hanno più il vento in coda e migliora l'efficienza del sistema Firenze. Capisco però le obiezioni di Gianassi, studieremo una soluzione: mi rifiuto di considerarlo un nemico dello sviluppo, in fondo è stato in prima linea con me sul termovalorizzatore. Entro un mese perciò la Provincia presenterà un documento legato al Piano territoriale di coordinamento che terrà conto di cinque elementi».
In pratica un nuovo disegno della Piana.
«La pista parallela, il parco della Piana collegato a quello di Castello, la diminuzione dell'inquinamento. Quindi la fermata almeno provvisoria dell'Alta velocità a Castello, perché tra poco entrerà in funzione la Milano-Bologna e Firenze non può essere saltata dagli Eurostar. E infine il rimodellamento dell'uscita dell' A11 e la Mezzana-Perfetti-Ricasoli».
Non si è dimenticato qualcosa? Lo stadio non ce lo mette?
«Ci sarà anche quello. Sono due anni che l'ho proposto senza essere ascoltato. Adesso il clima è cambiato, ma temo non se ne faccia nulla fino al 2009. Chi conosce le carte però sa che non c'è nessuna incompatibili là tra pista parallela e inceneritore».
http://www.matteorenzi.it/archivio.aspx?id=2785
Intervista di Massimo Vanni pubblicata su Repubblica del 3 luglio 2008
Un puzzle firmato Matteo Renzi. Una bella simulazione con dentro la pista parallela dell'aeroporto, la stazione "provvisoria" dell'Alta velocità (assoluta novità), lo stadio e naturalmente anche il parco con i 24mila alberi annunciati dal sindaco di Sesto Gianni Gianassi. E' il piano di coordinamento territoriale che il presidente della Provincia Renzi annuncia per i prossimi giorni.
Presidente Renzi, si sente dentro o fuori dal Pd?
«Non capisco la domanda. Il Pd è casa mia. Ho iniziato a far politica con il sogno di un partito nuovo, non ideologico e ancorato a valori nuovi e moderni. Blair e Obama sono modelli per la mia generazione».
Il segretario del Pd Barducci ha dettato una linea diversa: niente pista parallela e priorità al parco come compensazione dell'inceneritore. Accetterà la linea del Pd e si candiderà alle primarie o rinuncerà?
«Al mio partito chiedo un giudizio su come ho lavorato in questi anni in Provincia, se adesso le cose vanno meglio o no rispetto a 4 anni fa su scuole, cultura, turismo, rifiuti e strade. Dopodiché deciderò per cosa candidarmi e con quale programma».
Le cose non stanno così, i candidati dei Pd dovranno sottoscrivere la cornice programmatica del partito.
«Vengo da un'esperienza culturale, associativa e politica dove non c'è uno che dà la linea e che spiega a tutti noi cosa dobbiamo fare. Ma dove tutti insieme ci si confronta. Vale anche a Firenze, dove rischiamo di perdere le elezioni. E ho la speranza di poter portare il mio contributo per la cornice e non per sottoscrivere un cibo precotto e confezionato».
E il suo contributo quale sarebbe?
«Un'idea di Firenze intanto. Questa città ha dato i natali ai più grandi geni. Nel 2012 saranno 500 anni dalla morte di Amerigo Vespucci, l'uomo che ha "battezzato" l'America, e ho il sogno di fare di questo appuntamento una grande occasione di promozione del marchio Firenze negli Usa: inviteremo qui il nuovo presidente americano e costruiremo un anno di iniziative di marketing turistico ad alto livello».
Grandi progetti, marketing turistico: che ha da dire a chi non arriva alla fine del mese?
«Il dato economico è in linea con le altre città italiane: solo tre anni fa, mutui, bollette e petrolio, data la situazione, erano ben diversi. E mi colpisce una recente ricerca che rivela come la principale preoccupazione della terza età non è più la salute ma lo status economico. La risposta non può che essere lo sviluppo».
Vuole offrire una pista parallela a chi non arriva a fine mese?
«Non scherziamo. Credo però che se qualche multinazionale si spostasse in un'altra parte del mondo in conseguenza del nostro "gap" infrastrutturale, il problema di arrivare in fondo al mese ce l'avrebbe qualche fiorentino in più. La questione dell'aeroporto è centrale perché, alla luce delle scelte già fatte, in due anni avremo il raddoppio dei passeggeri da 2 a 4 milioni. Ovvero, una vita invivibile per Brozzi, Quaracchi, Peretola, Ugnano, Mantignano e Sesto. Ha presente 5 aerei l'ora che passano sulla testa? Tra due anni saranno 10».
Mentre la pista parallela invece risolve tutto.
«Aumenta la sicurezza dei voli che non hanno più il vento in coda e migliora l'efficienza del sistema Firenze. Capisco però le obiezioni di Gianassi, studieremo una soluzione: mi rifiuto di considerarlo un nemico dello sviluppo, in fondo è stato in prima linea con me sul termovalorizzatore. Entro un mese perciò la Provincia presenterà un documento legato al Piano territoriale di coordinamento che terrà conto di cinque elementi».
In pratica un nuovo disegno della Piana.
«La pista parallela, il parco della Piana collegato a quello di Castello, la diminuzione dell'inquinamento. Quindi la fermata almeno provvisoria dell'Alta velocità a Castello, perché tra poco entrerà in funzione la Milano-Bologna e Firenze non può essere saltata dagli Eurostar. E infine il rimodellamento dell'uscita dell' A11 e la Mezzana-Perfetti-Ricasoli».
Non si è dimenticato qualcosa? Lo stadio non ce lo mette?
«Ci sarà anche quello. Sono due anni che l'ho proposto senza essere ascoltato. Adesso il clima è cambiato, ma temo non se ne faccia nulla fino al 2009. Chi conosce le carte però sa che non c'è nessuna incompatibili là tra pista parallela e inceneritore».