Il sindaco di Firenze in un'intervista, per un recente viaggio a Istanbul ha usato proprio Turkish da BLQ.
"Pista, se Rossi non si sveglia c'è Bologna"
Intervista al sindaco di Firenze
Firenze, 9 aprile 2012 - «QUESTA è la terza, si sta per sette». Che voleva arrivare alla decima Colombina Matteo Renzi l’aveva detto subito, a maggior ragione ora che SuperMario Monti, lui sì, ha rottamato tutto il rottamabile sulla scena politica italiana.
Sindaco, questa però è una Pasqua difficile, nell’uovo di cioccolata le famiglie troveranno tante incertezze.
«Firenze festeggerà, come sempre, con la Colombina e lo scoppio del carro. L’augurio per tutti è di serenità e gioia. Il primo pensiero però è per i ragazzi della Calvin klein di Sesto, e della Champions di Scandicci.Siamo vicini al dolore e al disagio delle centinaia che hanno perso il lavoro. Il vero dramma è che la politica oggi pensa soprattutto ai soldi delle famiglie Bossi e Lusi e si occupa poco di quelli che mancano nelle famiglie italiane».
Lei parla spesso di bellezza, ma qualcosa di più concreto per le aziende in difficoltà?
«Non c’è contraddizione: la cultura, la bellezza, l’attenzione al sociale sono caratteristiche di Firenze. Quest’anno abbiamo fatto scelte importanti: una patrimoniale sull’Imu, abbassato l’addizionale Irpef comunale. E aumentato i soldi per il sociale, la cultura e la scuola. Questo è il volto solidale della bellezza».
Nel frattempo i Comuni non pagano le aziende?
«Mi permetto di sottolineare che non sono i Comuni ma lo Stato centrale che impedisce di pagare i soldi che le aziende hanno legittimamente guagnato. Siamo bloccati da quello che ho già definito il patto di stabilità/stupidità».
Molti Comuni lo vogliono rompere.
«Ci sono sanzioni gravi per i Comuni. Dobbiamo evitare di creare un danno maggiore ai cittadini per i prossimi anni. Mercoledì sarò a Roma per parlare anche di questo».
E nel frattempo?
«Con alcune banche, soprattutto con Intesa San Paolo grazie a una proposta che mi ha fatto Luciano Nebbia stiamo lavorando a una convenzione. Le banche anticiperanno i soldi senza far pagare un euro di interessi alle aziende».
Cos’altro possono fare i Comuni?
«Creare condizioni per lo sviluppo. Lo dimostrano i 140 posti di lavoro all’Hard rock cafè, nato in un locale chiuso da anni, e i 40 al Museo Gucci al posto di un ufficio sbarrato».
Di contenitori vuoti in città ce ne sono tanti.
«E’ una grande sfida di quest’anno. Sono edifici colpevolmente abbandonati dallo Stato centrale, l’ho detto anche a Monti, solo a Firenze 11 caserme semivuote o abbandonate. Ma anche il governo dei tecnici sembra dormire su questo punto. E francamente la cosa mi indigna proprio».
Non tutti immobili dello Stato.
«Infatti stiamo lavorando su altri edifici del centro per valorizzare artigianato e tradizione fiorentina Penso a Santo Spirito e San Frediano. In settimana ci siamo visti con l’Ente Cassa di Risparmio, con il presidente Mazzei. Vogliamo arrivare entro un mese a un protocollo d’intesa, anche grazie ai denari della Fondazione, per aprire spazi ad hoc e rilanciare l’artigianato in quell’area. E’ una priorità assoluta».
Qualche artigiano si lamenta della pedonalizzazione di piazza Pitti, soprattutto in piazza della Passera
«Se c’è bisogno di fare ulteriori correttivi in piazza della Passera siamo disponibili, ma che si dica che la pedonalizzazione abbia ucciso questa città è falso. Da quando abbiamo iniziato la pedonalizzazione il turismo è tornato a crescere. Non solo ricchezza per gli albergatori, ma posti di lavoro in più».
Anche una nuova pista per l’aeroporto aumenterebbe i posti di lavoro
«La Regione ha coinvolto l’Enac che ha pronta da mesi l’unica soluzione percorribile per la pista, che certo non trasforma Firenze in un aeroporto intercontinentale. Mi limito a ricordare che una infrastruttura normale collegata a Pisa provoca 2mila posti di lavoro per Firenze. In un momento di crisi trovo allucinante non dare una prospettiva di crescita e di sviluppo a questa città. Intanto stanno per partire i voli per la Russia Mosca e San Pietroburgo».
Lei ha già detto che alla fine l’aeroporto di Bologna è più vicino.
«E’ così. Se la Regione non mette mano velocemente a un sistema di integrazione con Pisa sarà un fatto naturale. Ci sono 36 minuti di treno fra Firenze e Bologna e tra due anni sarà pronto il people mover che in 8 minuti collegherà la stazione al Marconi. Vuol dire che i fiorentini possono arrivarci in un’ora esatta».
Ne ha parlato col sindaco Merola che l’altro giorno era qui?
«Naturalmente sì. Ma anche di altre cose. Con Merola possiamo lavorare insieme. Nel frattempo aspettiamo le scelte di Rossi, purché arrivino»
Fra le questioni aperte ci sono i nuovi dehors il professor Gurrieri li ha bocciati.
«Ho apprezzato le sue riflessioni su La Nazione, però facciamo ordine: la soprintendenza è sempre stata coinvolta dal vicesindaco in tutti i passaggi. Gurrieri dice: il ministero metta il vincolo. Se lo mette il Comune si adeguerà. Mi permetta però una punta polemica: Gurrieri siede nel cda dell’Opera del Duomo insieme a Franco Lucchesi già intervenuto sullo stesso tema: faccio notare loro che i fondi affittati ai commercianti in quell’area appartengono all’Opera del Duomo. Se crede l’Opera cambi affittuari, ci metta degli artigiani. Certo, guadagnerà di meno, ma per la città sarà meglio. Il Comune non può negare un diritto a due commercianti che lavorano nella stessa piazza».
E siamo arrivati al fronte più acceso quello in San Lorenzo?
«Sono andato a pranzo in San Lorenzo, perchè sono il sindaco e lo faccio a viso aperto. Non ho paura delle polemiche. Riporteremo quell’area al decoro che merita».
I tifosi aspettano il nuovo stadio alla Mercafir.
«Stiamo rispettando i tempi, alla fine di aprile con l’approvazione del bilancio sarà pronto anche il bando per il project. Intanto sono contento che Diego Della Valle sia tornato a occuparsi della Fiorentina: è importante per la squadra e per i giocatori».
Sindaco l’accusano di essere poco trasparente nelle spese per i suoi viaggi all’estero.
«Chiuderemo tutte le polemiche dal nuovo bilancio in poi metteremo on line tutto: costi e fatture, così magari i cittadini vedranno quanto costano certe commissioni consiliari utili solo a far incassare i gettoni di presenza ai consiglieri».
Stamattina le è capitata una spiacevole avventura...
«Sì, al Campo di Marte in una strada ‘minata’ dalle deiezioni canine e ne ho pestata una. Più che alla fortuna ho pensato alla rottura di scatole. Il Comune deve pulire di più, ma i cittadini e i proprietari di cani in particolare, non possono continuare a commettere gesti di inciviltà. Siamo a Firenze, non devono dimenticarlo. Mai».
http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2012/04/09/694394-intervista-sindado-renzi.shtml
"Pista, se Rossi non si sveglia c'è Bologna"
Intervista al sindaco di Firenze
Firenze, 9 aprile 2012 - «QUESTA è la terza, si sta per sette». Che voleva arrivare alla decima Colombina Matteo Renzi l’aveva detto subito, a maggior ragione ora che SuperMario Monti, lui sì, ha rottamato tutto il rottamabile sulla scena politica italiana.
Sindaco, questa però è una Pasqua difficile, nell’uovo di cioccolata le famiglie troveranno tante incertezze.
«Firenze festeggerà, come sempre, con la Colombina e lo scoppio del carro. L’augurio per tutti è di serenità e gioia. Il primo pensiero però è per i ragazzi della Calvin klein di Sesto, e della Champions di Scandicci.Siamo vicini al dolore e al disagio delle centinaia che hanno perso il lavoro. Il vero dramma è che la politica oggi pensa soprattutto ai soldi delle famiglie Bossi e Lusi e si occupa poco di quelli che mancano nelle famiglie italiane».
Lei parla spesso di bellezza, ma qualcosa di più concreto per le aziende in difficoltà?
«Non c’è contraddizione: la cultura, la bellezza, l’attenzione al sociale sono caratteristiche di Firenze. Quest’anno abbiamo fatto scelte importanti: una patrimoniale sull’Imu, abbassato l’addizionale Irpef comunale. E aumentato i soldi per il sociale, la cultura e la scuola. Questo è il volto solidale della bellezza».
Nel frattempo i Comuni non pagano le aziende?
«Mi permetto di sottolineare che non sono i Comuni ma lo Stato centrale che impedisce di pagare i soldi che le aziende hanno legittimamente guagnato. Siamo bloccati da quello che ho già definito il patto di stabilità/stupidità».
Molti Comuni lo vogliono rompere.
«Ci sono sanzioni gravi per i Comuni. Dobbiamo evitare di creare un danno maggiore ai cittadini per i prossimi anni. Mercoledì sarò a Roma per parlare anche di questo».
E nel frattempo?
«Con alcune banche, soprattutto con Intesa San Paolo grazie a una proposta che mi ha fatto Luciano Nebbia stiamo lavorando a una convenzione. Le banche anticiperanno i soldi senza far pagare un euro di interessi alle aziende».
Cos’altro possono fare i Comuni?
«Creare condizioni per lo sviluppo. Lo dimostrano i 140 posti di lavoro all’Hard rock cafè, nato in un locale chiuso da anni, e i 40 al Museo Gucci al posto di un ufficio sbarrato».
Di contenitori vuoti in città ce ne sono tanti.
«E’ una grande sfida di quest’anno. Sono edifici colpevolmente abbandonati dallo Stato centrale, l’ho detto anche a Monti, solo a Firenze 11 caserme semivuote o abbandonate. Ma anche il governo dei tecnici sembra dormire su questo punto. E francamente la cosa mi indigna proprio».
Non tutti immobili dello Stato.
«Infatti stiamo lavorando su altri edifici del centro per valorizzare artigianato e tradizione fiorentina Penso a Santo Spirito e San Frediano. In settimana ci siamo visti con l’Ente Cassa di Risparmio, con il presidente Mazzei. Vogliamo arrivare entro un mese a un protocollo d’intesa, anche grazie ai denari della Fondazione, per aprire spazi ad hoc e rilanciare l’artigianato in quell’area. E’ una priorità assoluta».
Qualche artigiano si lamenta della pedonalizzazione di piazza Pitti, soprattutto in piazza della Passera
«Se c’è bisogno di fare ulteriori correttivi in piazza della Passera siamo disponibili, ma che si dica che la pedonalizzazione abbia ucciso questa città è falso. Da quando abbiamo iniziato la pedonalizzazione il turismo è tornato a crescere. Non solo ricchezza per gli albergatori, ma posti di lavoro in più».
Anche una nuova pista per l’aeroporto aumenterebbe i posti di lavoro
«La Regione ha coinvolto l’Enac che ha pronta da mesi l’unica soluzione percorribile per la pista, che certo non trasforma Firenze in un aeroporto intercontinentale. Mi limito a ricordare che una infrastruttura normale collegata a Pisa provoca 2mila posti di lavoro per Firenze. In un momento di crisi trovo allucinante non dare una prospettiva di crescita e di sviluppo a questa città. Intanto stanno per partire i voli per la Russia Mosca e San Pietroburgo».
Lei ha già detto che alla fine l’aeroporto di Bologna è più vicino.
«E’ così. Se la Regione non mette mano velocemente a un sistema di integrazione con Pisa sarà un fatto naturale. Ci sono 36 minuti di treno fra Firenze e Bologna e tra due anni sarà pronto il people mover che in 8 minuti collegherà la stazione al Marconi. Vuol dire che i fiorentini possono arrivarci in un’ora esatta».
Ne ha parlato col sindaco Merola che l’altro giorno era qui?
«Naturalmente sì. Ma anche di altre cose. Con Merola possiamo lavorare insieme. Nel frattempo aspettiamo le scelte di Rossi, purché arrivino»
Fra le questioni aperte ci sono i nuovi dehors il professor Gurrieri li ha bocciati.
«Ho apprezzato le sue riflessioni su La Nazione, però facciamo ordine: la soprintendenza è sempre stata coinvolta dal vicesindaco in tutti i passaggi. Gurrieri dice: il ministero metta il vincolo. Se lo mette il Comune si adeguerà. Mi permetta però una punta polemica: Gurrieri siede nel cda dell’Opera del Duomo insieme a Franco Lucchesi già intervenuto sullo stesso tema: faccio notare loro che i fondi affittati ai commercianti in quell’area appartengono all’Opera del Duomo. Se crede l’Opera cambi affittuari, ci metta degli artigiani. Certo, guadagnerà di meno, ma per la città sarà meglio. Il Comune non può negare un diritto a due commercianti che lavorano nella stessa piazza».
E siamo arrivati al fronte più acceso quello in San Lorenzo?
«Sono andato a pranzo in San Lorenzo, perchè sono il sindaco e lo faccio a viso aperto. Non ho paura delle polemiche. Riporteremo quell’area al decoro che merita».
I tifosi aspettano il nuovo stadio alla Mercafir.
«Stiamo rispettando i tempi, alla fine di aprile con l’approvazione del bilancio sarà pronto anche il bando per il project. Intanto sono contento che Diego Della Valle sia tornato a occuparsi della Fiorentina: è importante per la squadra e per i giocatori».
Sindaco l’accusano di essere poco trasparente nelle spese per i suoi viaggi all’estero.
«Chiuderemo tutte le polemiche dal nuovo bilancio in poi metteremo on line tutto: costi e fatture, così magari i cittadini vedranno quanto costano certe commissioni consiliari utili solo a far incassare i gettoni di presenza ai consiglieri».
Stamattina le è capitata una spiacevole avventura...
«Sì, al Campo di Marte in una strada ‘minata’ dalle deiezioni canine e ne ho pestata una. Più che alla fortuna ho pensato alla rottura di scatole. Il Comune deve pulire di più, ma i cittadini e i proprietari di cani in particolare, non possono continuare a commettere gesti di inciviltà. Siamo a Firenze, non devono dimenticarlo. Mai».
http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2012/04/09/694394-intervista-sindado-renzi.shtml
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