Quando 1000ft di separazione verticale non sono abbastanza


Seaking

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1 Febbraio 2012
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Roma
Il noto sito AVHerald ha riportato in questi giorni la notizia di un incidente che avrebbe potuto avere esiti molto più catastrofici di quanto in realtà avvenuto e che ha visto protagonisti lo scorso 7 Gennaio un A380 EK in volo da Dubai a Sydney ed un Canadair Challenger 604 tedesco in volo da Male ad Abu Dhabi.

Il 380 EK in volo a FL350 si è trovato ad incrociare il Canadair (che volava 1000ft al di sotto) a circa 630 miglia a sud est di Muscat ed a 820 miglia a nord est di Male alle 08:40Z.
Ad incrocio avvenuto, e presumibilmente a causa della turbolenza generata del 380, il bizjet è divenuto incontrollabile perdendo 10.000 ft di quota prima che i piloti riuscissero a riprenderne il controllo, atterrando in emergenza a Muscat.

Seppur non vi siano ancora conferme ufficiali dalle autorità aeronautiche omanite e tedesche, le informazioni raccolte da AVHerald parlano di rotazioni incontrollate sull'asse di rollio, alto numero di G e entrambe i motori in flameout durante la drammatica perdita di quota, recuperata grazie alla mera forza esercitata dai piloti sui comandi di volo.

Una volta atterrati a Muscat, i passeggeri sono stati ricoverati in ospedale (uno in condizioni serie) mentre l'aereo era ridotto in condizioni tali da essere considerato "beyond repair".

Numerose fonti tra gli ATC hanno inoltre rivelato ad AVHerald come siano stati diramati avvisi tesi a sensibilizzare gli ATC sulle separazioni verticali che vedono coinvolti gli A380.

Qui per vedere l'articolo originale di AVHerald: http://www.avherald.com/h?article=4a5e80f3&opt=0
 
Il noto sito AVHerald ha riportato in questi giorni la notizia di un incidente che avrebbe potuto avere esiti molto più catastrofici di quanto in realtà avvenuto e che ha visto protagonisti lo scorso 7 Gennaio un A380 EK in volo da Dubai a Sydney ed un Canadair Challenger 604 tedesco in volo da Male ad Abu Dhabi.

Il 380 EK in volo a FL350 si è trovato ad incrociare il Canadair (che volava 1000ft al di sotto) a circa 630 miglia a sud est di Muscat ed a 820 miglia a nord est di Male alle 08:40Z.
Ad incrocio avvenuto, e presumibilmente a causa della turbolenza generata del 380, il bizjet è divenuto incontrollabile perdendo 10.000 ft di quota prima che i piloti riuscissero a riprenderne il controllo, atterrando in emergenza a Muscat.

Seppur non vi siano ancora conferme ufficiali dalle autorità aeronautiche omanite e tedesche, le informazioni raccolte da AVHerald parlano di rotazioni incontrollate sull'asse di rollio, alto numero di G e entrambe i motori in flameout durante la drammatica perdita di quota, recuperata grazie alla mera forza esercitata dai piloti sui comandi di volo.

Una volta atterrati a Muscat, i passeggeri sono stati ricoverati in ospedale (uno in condizioni serie) mentre l'aereo era ridotto in condizioni tali da essere considerato "beyond repair".

Numerose fonti tra gli ATC hanno inoltre rivelato ad AVHerald come siano stati diramati avvisi tesi a sensibilizzare gli ATC sulle separazioni verticali che vedono coinvolti gli A380.

Qui per vedere l'articolo originale di AVHerald: http://www.avherald.com/h?article=4a5e80f3&opt=0
Abbastanza preoccupante. Potrebbe far riconsiderare quoto di volo, separazioni e soprattutto limiti operativi immagino. Curioso di sentire le parole dei nostri piloti...

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Di "bestioni" nei cieli se ne incrociano tantissimi (l'altro giorno sono passato 1000" sotto un 747 dreamlifter...impressionante!), ma non ho mai avuto problemi di turbolenza di scia. Ne incontro più spesso quando decollo a separazione minima in condizioni di vento calmo o quasi sia al suolo che nei primi 5000 piedi di salita. Parlo di turbolenze lasciate da 320 e soprattutto 737.
Se non ricordo male, i vortici creati dalla resistenza indotta tendono a dissiparsi in due minuti, scendendo di 1000 piedi circa dalla quota da dove vengono generati (quindi 500 piedi al minuto) e la loro intensità è fortemente condizionata dai venti che incontrano e dalla stabilità dell'aria in cui si muovono.
Ultimamente, molti grandi aeroporti (cdg, lhr ecc...) hanno ridotto le separazioni in avvicinamento tra velivoli lower medium/upper medium e heavy/super heavy e tra di loro stessi, quindi sembra che tutto questo ingombro in quella parte di volo non sia poi così preoccupante. C'è da dire però che l'aspect ratio dell'ala che genera i vortici, cambia con l'utizzo dei sistemi ipersostentatori (slats e flaps), attenuandone l'intensità (maggiore aspect ratio, minore intensità di scia).
Sto scrivendo di getto, quindi perdonatemi imprecisioni, inglesismi e generalizzazioni varie...
 
Si ma il Challenger 604 pesa forse 20 tonnellate il A320 O B737 stiamo sui 60/70 tonnellate; credo che sia un particolare non da poco in piena crociera
 
Si ma il Challenger 604 pesa forse 20 tonnellate il A320 O B737 stiamo sui 60/70 tonnellate; credo che sia un particolare non da poco in piena crociera

Non è una questione di peso (del velivolo che incontra la scia), piuttosto di carico alare: se al posto del Challenger ci fosse stato un F104 l'effetto sarebbe stato simile ad una scoreggia di criceto...