Provocazione: società di gestione, si o no?


depste

Utente Registrato
7 Agosto 2008
1,175
0
0
Prendo spunto dalla discussione sul "sistema aeroportuale piemontese", per allargare il tiro e chiedermi ad alta voce: le società di gestione aeroportuale, così come altri monopolisti (ad esempio le concessionarie autostradali), hanno ancora un senso?
Utilizzano beni pubblici, finanziati negli anni dalle nostre tasche con le nostre tasse. Non concedono servizi, se non a scopo clientelare e non creano ricchezza all'indotto. Asservono le strutture agli interessi di pochi.
Questo quello che vedo ad una lettura superficiale.
Mi aspetto di leggerne gli aspetti positivi, e di avere una risposta ad una domanda semplice semplice: le strutture pubbliche centrali, riuscirebbero a fare di peggio?
 
No, se il gestore (pubblico) fosse mosso da principi etici e/o di pubblica utilità. AENA, la BBC e le autostrade tedesche sono buoni esempi di una seria gestione pubblica di società monopoliste o ex monopoliste.

Strettamente parlando di aeroporti, da noi si è reinventata l'acqua calda, ma raffreddandola, facendo generalmente affidamento su soggetti pubblici ma non centralizzandone né la direzione né l'orientamento, col risultato di aver creato dei mostri, ibridi che servono per controllare politicamente il territorio, per gestire qualche clientela di second'ordine, con risultati mediocri quando va bene, completamente fuori da ogni logica comprensibile quando va male.

La centralizzazione delle strutture aeroportuale avrebbe un senso se ci fosse, inoltre, un piano nazionale degli aeroporti redatto con un senso logico, da organismi competenti, e attuato da un ente controllore minimamente serio.

Mancando tutte (tutte!) queste premesse, direi che la privatizzazione completa degli aeroporti italiani sia la cosa più auspicabile. Possibilmente in mano straniera.

DaV
 
in un periodo di crisi nera specie per le casse dello Stato, abolire queste sacche di ricchezza locali e sorgenti di poltrone è impensabile

un esempio positivo è quello di Sacbo, consolazione per gli italici che pensano che le low cost dominano il mercato nazionale portando tutto a casa loro dove non pagano tasse

da I-DAVE
La centralizzazione delle strutture aeroportuale avrebbe un senso se ci fosse, inoltre, un piano nazionale degli aeroporti redatto con un senso logico, da organismi competenti, e attuato da un ente controllore minimamente serio.
è decisamente troppo tardi per farlo, auspichiamo piuttosto in un "vero ENAC" che controlli le compagnie straniere che hanno conquistato lo Stivale
 
No, se il gestore (pubblico) fosse mosso da principi etici e/o di pubblica utilità. AENA, la BBC e le autostrade tedesche sono buoni esempi di una seria gestione pubblica di società monopoliste o ex monopoliste.

Strettamente parlando di aeroporti, da noi si è reinventata l'acqua calda, ma raffreddandola, facendo generalmente affidamento su soggetti pubblici ma non centralizzandone né la direzione né l'orientamento, col risultato di aver creato dei mostri, ibridi che servono per controllare politicamente il territorio, per gestire qualche clientela di second'ordine, con risultati mediocri quando va bene, completamente fuori da ogni logica comprensibile quando va male.

La centralizzazione delle strutture aeroportuale avrebbe un senso se ci fosse, inoltre, un piano nazionale degli aeroporti redatto con un senso logico, da organismi competenti, e attuato da un ente controllore minimamente serio.

Mancando tutte (tutte!) queste premesse, direi che la privatizzazione completa degli aeroporti italiani sia la cosa più auspicabile. Possibilmente in mano straniera.

DaV

Quoto tutto, ma non smetto di sognare un pubblico che funzioni. Privatizzare è un bene per alcune cose, ma alcune attività strategiche (vedi aeroporti) o indispensabili (vedi sanità) è bene che rimangano pubbliche. Purtroppo (mia oipinione) fgarle funzionare male, quando va bene, o farle deliberatamente non funzionare, quando va male, è spesso snonimo di altre kire, quali la privatizzazione verso gli amici.
 
...auspichiamo piuttosto in un "vero ENAC" che controlli le compagnie straniere che hanno conquistato lo Stivale

che però ti fanno volare a 5 euro (tasse comprese) in tutta Italia ed Europa. Questo te lo sognavi quando lo Stivale era invece sotto l'ala protettiva di mamma AZ
 
Non credo che le compagnie straniere siano enti di beneficenza.
è più facile forse dire che la differenza tra i 5 euro che paghi tu, ed il costo reale del tuo biglietto che poi è quello che consente alla compagnia di portarti in giro, lo pago io con le mie tasse, per i motivi di cui sopra..
La cosa potrebbe anche andarmi bene, però ci vuole trasparenza... almeno quando mi vedi per strada mi ringrazi per i tuoi viaggetti