Proprio 100 anni fa, il primo volo...


mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Dodici secondi che hanno cambiato la storia: è stata questa la durata del volo del primo aeroplano della storia, il “Flyer 1” dei fratelli Wright, su una spiaggia (Kitty Hawck) della Carolina del Nord.
Orville e Wilbur Wright gestivano una fabbrica di biciclette, ma si appassionarono alle notizie che giungevano in quel periodo sui vari tentativi che si compivano nel mondo per cercare di far volare mezzi più pesanti dell’aria (come l’elicottero a doppia elica realizzato nel 1877 dall’italiano Enrico Forlanini). Ma si trattava di tentativi con esiti alquanto aleatori, talvolta perfino disastrosi.
I fratelli Wright approcciarono il problema dapprima costruendo alianti, per acquisire la tecnica adatta per garantire stabilità e manovrabilità ai loro velivoli, poi passarono alla costruzione di un velivolo biplano, dotato di un motore a benzina di 16 cv con doppia elica propulsiva. Il primo aeroplano con propulsione a motore “asservita a catapulta” fu quindi brevettato il 23 Marzo del 1902 con l’identificativo US821393.
Si arrivò quindi al Dicembre del 1903. Dopo vari tentativi non riusciti nei tre giorni precedenti, il 17 Dicembre ci fu la svolta: in quella sola mattinata il “Flyer 1” riuscì ad effettuare con successo ben quattro voli, con i due fratelli che si alternarono ai comandi. Il primo storico volo fu effettuato da Orville Wright che si sollevò fino a circa tre metri d’altezza per 12 secondi, muovendosi a 7,5 chilometri orari; successivamente, con il fratello Wilbur ai comandi, il Flyer 1 volò ancora più a lungo, per 59 secondi, coprendo una distanza di 266 metri.
Durante l’ultimo tentativo il “Flyer 1” subì seri danni in fase di atterraggio, e non volò più, ma una nuova frontiera era ormai stata superata. Cominciava la storia dell’aeronautica a motore.
Fratelli WrightI fratelli Wright costruirono altri prototipi di aereo e proseguirono i loro esperimenti, anche con qualche incidente di percorso, facendo anche diversi volti dimostrativi in America ed in Europa per lanciare i velivoli prodotti nella fabbrica “American Wright Company” appositamente fondata da Wilbur Wright che a causa di attacchi di vertigine dal 1908 aveva quasi smesso di pilotare, concentrandosi sugli aspetti industriali dell’invenzione perfezionata con il fratello Orville.
Wilbur morì nel 1912, e la sua attività fu proseguita proprio da Orville, che nel 1915 divenne membro del National Board of Aeronautics degli Stati Uniti. Morì di infarto nel 1948.

Il 17 Dicembre resta un giorno cruciale per la storia dell’Aeronautica. Non solo per il primo storico volo dei fratelli Wright, ma anche per il “battesimo”, nella stessa data, di altri famosi velivoli: il primo volo del Douglas DC 3 nel 1935; ed il primo volo supersonico della Space Ship One nel 2003.

US AIR FORCE NEGA L’ESISTENZA DEGLI UFO

Il 17 Dicembre 1969 l’aviazione degli Stati Uniti, pressata dalla stampa, fa un annuncio un annuncio ufficiale sulle sue investigazioni sugli UFO, gli oggetti volanti non identificati. Nel suo rapporto (denominato progetto “Blue Book”) l’US Air Force in pratica smentisce che vi siano prove della provenienza extraterrestre dei vari fenomeni osservati dai suoi piloti. Una smentita che però non intaccherà affatto la “fede” di tante persone nei dischi volanti e nei visitatori provenienti dalla spazio.
L’aviazione americana registrò ed investigò 701 casi di avvistamenti, di cui solo una trentina (il 5,56%) rimasero senza una spiegazione, pur non fornendo, anche in questi casi, alcun indizio concreto su una loro eventuale natura “extraterrestre”. Un’indagine analoga fu compiuta anche dal Ministero della Difesa Britannico, dai cui archivi emersero circa 1100 casi. Di questi il 10% fu classificato “Unidentified Flying Object “, oggetto volante non identificato.

(telesanterno.com)