Curacao - Sottoseparazione tra A320 Jetblue e tanker americano


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26 Aprile 2012
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Per non aprire un altro thread, un'altra delle 'azioni' dell'amministrazione americana è l'accumulare asset militari nei Caraibi allo scopo di sparare a barche che potrebbero contenere droghe, uccidere i sopravvissuti e - sembrerebbe - far paura a Maduro. Nel frattempo, i voli civili rischiano di scontrarsi con aerei militari che girano con transponder spenti.

A Jetblue Airbus A320-200, registration N809JB performing flight B6-1112 from Curacao (Curacao) to New York JFK,NY (USA), was climbing through about FL333 out of Curacao cleared to climb FL350 when the crew spotted a military tanker, the transponder of which was not transmitting, ahead of them in close proximity crossing their flight path, obviously on its way into Venezuelean Airspace. Tthe A320 flight crew subsequently reported to ATC, that they had a military aircraft, a USA tanker aircraft without having its transponder on, crossing into their flight path at about the same altitude about 2-3nm ahead of them, they had to stop their climb, it was outragerous, the crew provided the approximate position to ATC. ATC confirmed they did not have that aircraft on their radar, later adding that aircraft was at FL340. The A320 crew advised they would be reporting the occurrence, they rated it a near midair collision. The A320 continued their climb normally and landed safely in New York about 4 hours later.

AvHerald ne parla: https://avherald.com/h?article=5312489b
 
Per non aprire un altro thread, un'altra delle 'azioni' dell'amministrazione americana è l'accumulare asset militari nei Caraibi allo scopo di sparare a barche che potrebbero contenere droghe, uccidere i sopravvissuti e - sembrerebbe - far paura a Maduro. Nel frattempo, i voli civili rischiano di scontrarsi con aerei militari che girano con transponder spenti.



AvHerald ne parla: https://avherald.com/h?article=5312489b

Se confermato, questo è un episodio gravissimo
 
Se confermato, questo è un episodio gravissimo

I forumers di Airliners riportano che i giornali Olandesi ne stanno parlando:

Immagino faccia tutto parte del "warrior ethos" di quel fenomeno che è stato promosso per fedeltà alla linea, conduceva la versione americana di Uno Mattina.
 
Mi aspettavo che i media olandesi dessero (giustamente) rilevanza alla cosa, visti i legami economico-politici di quell’area.
 
ATC confirmed they did not have that aircraft on their radar
Al di là del transponder spento, un aereo cisterna non mi sembra possa essere il tipico aereo stealth...
Com'è possibile che non ci fosse nemmeno una traccia primaria sul radar?
 
Al di là del transponder spento, un aereo cisterna non mi sembra possa essere il tipico aereo stealth...
Com'è possibile che non ci fosse nemmeno una traccia primaria sul radar?

Non conosco il sistema radar usato a Curaçao, ma non è detto che abbiano a disposizione il radar primario.
 
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Non conosco il sistema radar usato a Curaçao, ma non è detto che abbiano a disposizione il radar primario.

Ho dato un’occhiata: ce l’hanno, ma limitato a 120NM dalla testata. Va’ a capire dove si trovavano i due aerei.

In ogni caso, con grandissime variazioni da sistema a sistema, non è sempre immediato gestire una traccia primaria, soprattutto se non te l’aspetti.
 
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Il momento più o meno è questo qui. Mi sa che anche l’Air Canada se l’è visto da vicino.

Così a naso siamo sensibilmente oltre le 120NM da Curacao.
 
Un altro caso, stando alla stampa olandese, con un bizjet stavolta.

The incidents occurred on Friday and Saturday. Both involved a military tanker.

“I don’t know how we didn’t get a collision warning, because they were really close,” one clearly frightened pilot said to air traffic control after Saturday’s incident. “We were climbing straight towards that other aircraft.” Air traffic control intervened with immediate course corrections, instructing the plane to turn away and fly towards an avigation point to create distance. Air traffic control also warned of another plane only 8 miles away.


 
Articolo acchiappa click in toni pseudo apocalittici in 3, 2, 1…


Incidente aereo sfiorato, volo per New York evita la collisione con un velivolo militare Usa. «Assurdo, aveva il transponder spento»​


L’aereo coinvolto nella collisione sfiorata

Incidente aereo sfiorato, volo per New York evita la collisione con un velivolo militare Usa. “Assurdo, aveva il transponder spento”


Incidente sfiorato in alta quota nei pressi dello Stato caraibico di Curaçao. L’Airbus A320 della compagnia JetBlue era diretto a New York. I piloti: «L’aereo militare ci è passato a 2-3 miglia». Aperta inchiesta

Un Airbus A320 della compagnia statunitense JetBlue, decollato dalla nazione caraibica di Curaçao e diretto al «JFK» di New York, ha dovuto interrompere per alcuni istanti la sua fase di salita per evitare una collisione con un aerocisterna per il rifornimento in volo dell’Aeronautica militare statunitense. Uno dei piloti del velivolo commerciale ha dato la colpa all’aereo militare non solo per avergli «tagliato» la rotta, ma anche perché stava operando con il transponder spento, rendendosi così invisibile ai radar.
La vicenda è avvenuta venerdì pomeriggio, 12 dicembre, al largo del Venezuela — il cui spazio aereo è da novembre «complicato», date le manovre americane nell’area — ed è stata aperta un’indagine da parte delle autorità statunitensi. Questa la ricostruzione. Il volo JetBlue 1112 decolla dall’aeroporto di Willemstad (Curaçao) alle 16:39 locali, le 21:39 ora italiana, per le sue quattro ore di viaggio verso la Grande Mela.

Sembra tutto in regola, la torre di controllo locale non segnala particolare traffico e i piloti dell’Airbus A320 proseguono con la loro salita per arrivare alla quota di crociera. Ma alle 17:01 e 44 secondi, quando si trovano a 33.800 piedi (10.302 metri), si accorgono che sul loro percorso c’è un KC-135R, l’aerocisterna per il rifornimento dell’Aeronautica militare statunitense nell’area nell’ambito di «Southern Spear» (Lancia del Sud), l’operazione contro il narcotraffico.

E infatti alle 17:02 le piattaforme di monitoraggio dei voli evidenziano che l’aereo JetBlue ferma la sua salita. «Torre, qui volo 1112, abbiamo quasi avuto una collisione qui sopra», comunica uno dei piloti, secondo la registrazione della conversazione con il controllo del traffico aereo di Curaçao. «Ci sono passati direttamente davanti lungo la nostra rotta di volo... Non hanno il transponder acceso, è assurdo».
«Abbiamo appena avuto traffico che ci è passato direttamente davanti a una distanza di 5 miglia — forse 2 o 3 miglia». Di certo «si trattava di un aerocisterna per il rifornimento in volo dell’United States Air Force ed era alla nostra stessa quota», prosegue il pilota. «Abbiamo dovuto interrompere la salita». Il pilota aggiunge che il velivolo militare si dirige nello spazio aereo venezuelano.
Non è al momento possibile accertare la reale distanza minima tra i due velivoli. Le piattaforme specializzate che tracciano i movimenti in tempo reale — come Flightradar24 — non rilevano l’aereo militare poiché, avendo spento il transponder (dispositivo che fornisce informazioni sulla posizione di un aereo), non risultava visibile sui radar.

«Abbiamo segnalato questo incidente alle autorità federali e parteciperemo a qualsiasi indagine», confermano da JetBlue. «I nostri piloti sono addestrati a seguire le procedure appropriate per le diverse situazioni di volo e ringraziamo il nostro equipaggio per aver segnalato tempestivamente questo episodio». Quanto all’Aeronautica militare, un portavoce fa sapere di essere «a conoscenza dell’incidente e di stare attualmente esaminando la vicenda».
«È assurdo, aerei non identificati all’interno del nostro spazio aereo», si sente dire nelle registrazioni da uno dei controllori del traffico aereo. Il Notam (bollettino di aeronavigabilità) A0717/25 avverte che negli spazi aerei di Aruba, Bonaire e Curaçao viene chiesto di operare con «estrema cautela» fino al 31 dicembre 2025, dal momento che «diversi piloti e radar primari indicano la presenza di operazioni con velivoli non identificati» e per questo si chiede di segnalare ogni «attività insolita in quota».