Lufthansa plana sull'aeroporto
il gigante tedesco nella maxicordata
Assemblea a fine mese: vertici confermati, ma per un anno. Risolta la questione con Enac, chiariti i dettagli del bando, non si passerà dal comitato portuale
di MASSIMO MINELLA
Lufthansa plana sull'aeroporto il gigante tedesco nella maxicordata
Disco verde dall'Enac al bando di gara per la privatizzazione dell'aeroporto di Genova, che ora attende soltanto il via libera del ministero del Tesoro prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Non sarà infatti necessario passare ancora dal via (leggi, comitato portuale). Prima della pausa pasquale, l'authority ha chiarito ai vertici dell'ente che il vincitore del bando di gara dovrà farsi interamente carico del piano industriale a suo tempo deliberato (e che era stato propedeutico al rilascio della nuova concessione). Si tratta di un principio inderogabile che addirittura, confida l'authority, possa essere "irrobustito" dai concorrenti. Non a caso, specifica lo stesso bando, nel punteggio che verrà stilato durante il confronto fra offerte sarà premiata l'intenzione di andare oltre il piano industriale, rinforzando il capitolo degli investimenti.
Chiarita la questione, l'attuale azionista di maggioranza si concentra proprio sui termini della gara, scegliendo di confermare il toto la squadra degli amministratori, anche se per un periodo più ridotto. Venerdì 29 in prima convocazione e martedì 3 maggio in seconda è infatti convocata l'assemblea dei soci dell'aeroporto di Genova. All'ordine del giorno, approvazione del bilancio e rinnovo delle cariche sociali. Attenendosi allo statuto, che consente di nominare i consiglieri per un periodo massimo di tre anni, gli azionisti sceglieranno di indicare i propri rappresentanti per un solo anno. Scelta in linea con la volontà di procedere con la cessione della quota di maggioranza assoluta, oggi nelle mani dell'authority, e poi di affidare al nuovo soggetto il compito di indicare il cda. Un anno è infatti un periodo di tempo ragionevole per pensare di concludere il processo di vendita delle quote e, anche per questo, authority, camera di commercio e aeroporti di Roma confermeranno tutti i loro rappresentanti a cominciare dal presidente, Marco Arato, l'avvocato dei cieli che raccoglie un consenso trasversale fra i soci.
Definito il percorso societario in assemblea, con un apprezzamento al lavoro della squadra guidata dal presidente Arato e dal direttore generale Paolo Sirigu, gli azionisti inizieranno a esaminare le offerte che arriveranno sul tavolo dell'advisor incaricato di affiancare l'authority. Al momento, restano confermati gli interessi già avanzati nei mesi scorsi, a cominciare dal leader di Msc Gianlugi Aponte, che potrebbe creare un'interessante sinergia porto-aeroporto in chiave croceristica, e dal regista degli Erzelli, Pino Rasero, che con il "Colombo" chiuderebbe un cerchio al cui interno già ci sono il parco scientifico e tecnologico e la Marina Aeroporto. Della partita dovrebbe anche essere, da solo o in cordata, in fondo F2i presieduta da Vito Gamberale. Poi ci sono gli attuali azionisti di minoranza, la Camera di Commercio, titolare del 25 per cento del capitale, e gli Aeroporti di Roma (15), a cui secondo statuto spetta il diritto d'opzione. Se il gruppo presieduto da Fabrizio Palenzona potrebbe entrare in gioco in una seconda fase, resta da capire l'atteggiamento della Camera di Commercio che potrebbe anche scendere in pista all'interno di una cordata che parte da interessi locali ma che scavalca addirittura le Alpi.
E' forse questa una delle ipotesi più suggestive che sta circolando in questi ultimi giorni. Il primo a parlare di cordata genovese fu proprio attraverso le colonne di Repubblica l'imprenditore Aldo Spinelli che aveva ipotizzato un coinvolgimento della stessa Camera di Commercio, ma anche della banca Carige. La cordata, però, potrebbe anche allargarsi ad altri soggetti, vedi lo stesso fondo F2i, ma anche un grande vettore internazionale come la tedesca Lufthansa, sempre alla ricerca di hub di riferimento in Europa e, pare, interessata a esaminare la possibilità di un investimento in un'area-chiave per lo sviluppo dei traffici mediterranei, come appunto Genova.
La Repubblica - Genova
CIAO
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il gigante tedesco nella maxicordata
Assemblea a fine mese: vertici confermati, ma per un anno. Risolta la questione con Enac, chiariti i dettagli del bando, non si passerà dal comitato portuale
di MASSIMO MINELLA
Lufthansa plana sull'aeroporto il gigante tedesco nella maxicordata
Disco verde dall'Enac al bando di gara per la privatizzazione dell'aeroporto di Genova, che ora attende soltanto il via libera del ministero del Tesoro prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Non sarà infatti necessario passare ancora dal via (leggi, comitato portuale). Prima della pausa pasquale, l'authority ha chiarito ai vertici dell'ente che il vincitore del bando di gara dovrà farsi interamente carico del piano industriale a suo tempo deliberato (e che era stato propedeutico al rilascio della nuova concessione). Si tratta di un principio inderogabile che addirittura, confida l'authority, possa essere "irrobustito" dai concorrenti. Non a caso, specifica lo stesso bando, nel punteggio che verrà stilato durante il confronto fra offerte sarà premiata l'intenzione di andare oltre il piano industriale, rinforzando il capitolo degli investimenti.
Chiarita la questione, l'attuale azionista di maggioranza si concentra proprio sui termini della gara, scegliendo di confermare il toto la squadra degli amministratori, anche se per un periodo più ridotto. Venerdì 29 in prima convocazione e martedì 3 maggio in seconda è infatti convocata l'assemblea dei soci dell'aeroporto di Genova. All'ordine del giorno, approvazione del bilancio e rinnovo delle cariche sociali. Attenendosi allo statuto, che consente di nominare i consiglieri per un periodo massimo di tre anni, gli azionisti sceglieranno di indicare i propri rappresentanti per un solo anno. Scelta in linea con la volontà di procedere con la cessione della quota di maggioranza assoluta, oggi nelle mani dell'authority, e poi di affidare al nuovo soggetto il compito di indicare il cda. Un anno è infatti un periodo di tempo ragionevole per pensare di concludere il processo di vendita delle quote e, anche per questo, authority, camera di commercio e aeroporti di Roma confermeranno tutti i loro rappresentanti a cominciare dal presidente, Marco Arato, l'avvocato dei cieli che raccoglie un consenso trasversale fra i soci.
Definito il percorso societario in assemblea, con un apprezzamento al lavoro della squadra guidata dal presidente Arato e dal direttore generale Paolo Sirigu, gli azionisti inizieranno a esaminare le offerte che arriveranno sul tavolo dell'advisor incaricato di affiancare l'authority. Al momento, restano confermati gli interessi già avanzati nei mesi scorsi, a cominciare dal leader di Msc Gianlugi Aponte, che potrebbe creare un'interessante sinergia porto-aeroporto in chiave croceristica, e dal regista degli Erzelli, Pino Rasero, che con il "Colombo" chiuderebbe un cerchio al cui interno già ci sono il parco scientifico e tecnologico e la Marina Aeroporto. Della partita dovrebbe anche essere, da solo o in cordata, in fondo F2i presieduta da Vito Gamberale. Poi ci sono gli attuali azionisti di minoranza, la Camera di Commercio, titolare del 25 per cento del capitale, e gli Aeroporti di Roma (15), a cui secondo statuto spetta il diritto d'opzione. Se il gruppo presieduto da Fabrizio Palenzona potrebbe entrare in gioco in una seconda fase, resta da capire l'atteggiamento della Camera di Commercio che potrebbe anche scendere in pista all'interno di una cordata che parte da interessi locali ma che scavalca addirittura le Alpi.
E' forse questa una delle ipotesi più suggestive che sta circolando in questi ultimi giorni. Il primo a parlare di cordata genovese fu proprio attraverso le colonne di Repubblica l'imprenditore Aldo Spinelli che aveva ipotizzato un coinvolgimento della stessa Camera di Commercio, ma anche della banca Carige. La cordata, però, potrebbe anche allargarsi ad altri soggetti, vedi lo stesso fondo F2i, ma anche un grande vettore internazionale come la tedesca Lufthansa, sempre alla ricerca di hub di riferimento in Europa e, pare, interessata a esaminare la possibilità di un investimento in un'area-chiave per lo sviluppo dei traffici mediterranei, come appunto Genova.
La Repubblica - Genova
CIAO
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