Buongiorno a tutti. Come molti altri prima di me, vi ho letti con grande piacere per molto tempo prima di decidermi finalmente ad iscrivermi. Pur non lavorando nel campo (mi occupo di fisica atmosferica), ho sempre avuto una passione per il mondo dell’aeronautica. Non potrò però certo offrire le conoscenze tecniche e operative che molti qui sul forum hanno e condividono (e che ringrazio).
A mo' di presentazione, ho pensato di scrivere un brevissimo trip report su un volo che ho effettuato di recente. Premetto che ho un difetto drammatico per un tripreportista: non mi piace fare foto. Non che abbia nulla contro gli appassionati; anzi, sono il primo ad apprezzare una bella foto e l’abilità di chi l’ha scattata. Però non mi piace farle, tutto qui. Aggiungo che nei rari casi in cui le faccio, i risultati fanno sembrare alcuni dei fotografi più vituperati del forum dei candidati al concorso del world press photo. Tutto questo per dire che le foto saranno poche e brutte
Il tutto inizia troppo presto una mattina estiva, quando il sole ancora dorme ed anche io vorrei imitarlo. Per arrivare all’aeroporto in questione dal mio ostello ci sarebbe una comodissima Marshutka... purtroppo la prima della giornata arriva all’aeroporto circa un’ora prima del mio volo. Come tempistica potrebbe anche funzionare, ma avendo poca familiarità con la città e l’aeroporto decido di non rischiare e ripiego su un noiosissimo taxi. Il tassista non parla una parola di Inglese. Spiegare che voglio andare all’aeroporto è facile. Negoziare il prezzo si rivela un po’ più complicato, complice anche il mio stato catatonico. Dopo un paio di tentativi a vuoto, risolviamo amichevolmente grazie a google translate. L’esosissima tariffa per 25 minuti di taxi sarà di poco più di 3 Euro. Arrivando all’aeroporto scorgo un terminal dall’aspetto recentissimo. Il taxi però procede oltre, lasciandomi davanti ad un edifico di epoca Sovietica. Pur non essendo di aspetto sgradevole, non ha nulla della grandiosità di alcune stazioni o aeroporti dello stesso periodo (che, per inciso, mi piacciono moltissimo). Benvenuti all’aeroporto di Odessa.
Ora, direte voi, questo qui mica ci avrà fatto tutto questo pippolone per poi farci vedere quattro foto in croce, e pure brutte, di un Boeing 737 di Ukranian International! Ebbene no; oggi voleremo con Motor Sich alla volta di Kiev Zhuliany. Fondata negli anni ’80, la compagnia è di proprietà dell’omonima fabbrica di motori e componenti aeronautici (e molto altro). La flotta è composta principalmente da Antonov.
Motor Sich offre la possibilità di fare il check-in online, ma non per le partenze da Odessa. Mi metto quindi in fila per fare il check-in al banco e aspetto poco più di 5 minuti. Il banco è di tipo “analogico”, con un signore che prende le valigie da consegnare in stiva (che io non ho) e le porta fino ad un nastro posizionato qualche metro più in là. Ritirata la mia carta d’imbarco, mi dirigo verso i controlli radiogeni, anch’essi velocissimi. La sala d’attesa per l’unico gate delle partenze nazionali è un ampio salone con parquet d’epoca. Non c’è nessun’altro volo in partenza per alcune ore dopo il nostro, quindi non siamo in moltissimi. Poco dopo viene chiamato l’imbarco. Passiamo per una saletta che è il trionfo della boiserie e che affaccia sul gate. Da li scendiamo delle scale e prendiamo il bus interpista. A questo punto sono curiosissimo di sapere con cosa voleremo oggi. Al momento di prenotare, il volo era indicato con un An-140. L’autobus invece ci lascia davanti ad un bellissimo An-24. E’ UR-MSI, uscito nuovo di fabbrica nel (penso) 1972. Volai in passato su un MA60, ma avere davanti l’originale fa tutto un altro effetto!
Ora, nella mia infinita incapacità informatica, paragonabile solo alle mie abilità come fotografo, non so se sono riuscito a caricare la foto correttamente. Appena sono sicuro che tutti riescano a vedere le foto proseguo
https://flic.kr/p/2cjE4v2 https://www.flickr.com/photos/142947666@N04/
A mo' di presentazione, ho pensato di scrivere un brevissimo trip report su un volo che ho effettuato di recente. Premetto che ho un difetto drammatico per un tripreportista: non mi piace fare foto. Non che abbia nulla contro gli appassionati; anzi, sono il primo ad apprezzare una bella foto e l’abilità di chi l’ha scattata. Però non mi piace farle, tutto qui. Aggiungo che nei rari casi in cui le faccio, i risultati fanno sembrare alcuni dei fotografi più vituperati del forum dei candidati al concorso del world press photo. Tutto questo per dire che le foto saranno poche e brutte

Il tutto inizia troppo presto una mattina estiva, quando il sole ancora dorme ed anche io vorrei imitarlo. Per arrivare all’aeroporto in questione dal mio ostello ci sarebbe una comodissima Marshutka... purtroppo la prima della giornata arriva all’aeroporto circa un’ora prima del mio volo. Come tempistica potrebbe anche funzionare, ma avendo poca familiarità con la città e l’aeroporto decido di non rischiare e ripiego su un noiosissimo taxi. Il tassista non parla una parola di Inglese. Spiegare che voglio andare all’aeroporto è facile. Negoziare il prezzo si rivela un po’ più complicato, complice anche il mio stato catatonico. Dopo un paio di tentativi a vuoto, risolviamo amichevolmente grazie a google translate. L’esosissima tariffa per 25 minuti di taxi sarà di poco più di 3 Euro. Arrivando all’aeroporto scorgo un terminal dall’aspetto recentissimo. Il taxi però procede oltre, lasciandomi davanti ad un edifico di epoca Sovietica. Pur non essendo di aspetto sgradevole, non ha nulla della grandiosità di alcune stazioni o aeroporti dello stesso periodo (che, per inciso, mi piacciono moltissimo). Benvenuti all’aeroporto di Odessa.
Ora, direte voi, questo qui mica ci avrà fatto tutto questo pippolone per poi farci vedere quattro foto in croce, e pure brutte, di un Boeing 737 di Ukranian International! Ebbene no; oggi voleremo con Motor Sich alla volta di Kiev Zhuliany. Fondata negli anni ’80, la compagnia è di proprietà dell’omonima fabbrica di motori e componenti aeronautici (e molto altro). La flotta è composta principalmente da Antonov.
Motor Sich offre la possibilità di fare il check-in online, ma non per le partenze da Odessa. Mi metto quindi in fila per fare il check-in al banco e aspetto poco più di 5 minuti. Il banco è di tipo “analogico”, con un signore che prende le valigie da consegnare in stiva (che io non ho) e le porta fino ad un nastro posizionato qualche metro più in là. Ritirata la mia carta d’imbarco, mi dirigo verso i controlli radiogeni, anch’essi velocissimi. La sala d’attesa per l’unico gate delle partenze nazionali è un ampio salone con parquet d’epoca. Non c’è nessun’altro volo in partenza per alcune ore dopo il nostro, quindi non siamo in moltissimi. Poco dopo viene chiamato l’imbarco. Passiamo per una saletta che è il trionfo della boiserie e che affaccia sul gate. Da li scendiamo delle scale e prendiamo il bus interpista. A questo punto sono curiosissimo di sapere con cosa voleremo oggi. Al momento di prenotare, il volo era indicato con un An-140. L’autobus invece ci lascia davanti ad un bellissimo An-24. E’ UR-MSI, uscito nuovo di fabbrica nel (penso) 1972. Volai in passato su un MA60, ma avere davanti l’originale fa tutto un altro effetto!
Ora, nella mia infinita incapacità informatica, paragonabile solo alle mie abilità come fotografo, non so se sono riuscito a caricare la foto correttamente. Appena sono sicuro che tutti riescano a vedere le foto proseguo

