presentazione e AZ605 del 1 maggio


crazyforflight

Utente Registrato
7 Maggio 2013
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Buongiorno a tutti,
per prima cosa una mia brevissima presentazione.
Ho 46 anni e sono un libero professionista, che sul lavoro ha poco a che fare con il mondo dell'aviazione.
Sono solo un "utente" da 20-30 voli all'anno, tra lavoro e piacere, ma sono sinceramente affascinato dalla "civil aviation industry". In particolare, quello che mi sbalordisce è l'elevato grado di tecnica e professionalità che consente al vostro mondo di funzionare, in un continuo equilibrio tra esigenze tecniche, concorrenza, sicurezza.
Frequento il vostro forum da un po' e mi sono - moderatamente - attrezzato per ricavare informazioni dalla rete: flightradar sull'IPAD, avherald.com, airfleets.net, airliners.net, ecc..
Vi scrivo in relazione ad un episodio specifico, ma per la semplice ragione che non ne ho trovato alcuna traccia sulla stampa (e questo mi sorprende fino a un certo punto, anche se - ad onor del vero - tanti giornalisti si sono persi una buona occasione per il classico "Terrore a bordo!) ma neppure - più sorprendente - ne ho trovato menzione su avherald.
Insomma, un mio caro amico è tornato da un viaggio a NYC, e mi ha raccontato che durante il volo di ritorno, AZ605 del 1 maggio, appunto, dopo poco più di 1 ora di volo, il compandante ha annunciato un problema idraulico e conseguentemente il rientro a JFK.
All'apertura dei carrelli, l'aereo ha iniziato a vibrare molto ed il Compandante ha spiegato che ciò era dovuto al fatto che i portelloni del carrello non erano correttamente bloccati, proprio a causa del problema idraulico.
L'aereo è rientrato a JFK, con a bordo pista i mezzi di emergenza e con un atterragio - almeno a sensazione del mio amico - molto lungo e "a scatti" con forti frenate seguite da momenti in cui pareva l'aereo accellerasse (forse per non surriscaldare i freni per l'overweight?).
Insomma, magari non c'è stato il giornalistico "terrore a bordo", ma di sicuro non il migliore dei voli per i pax ...
La rotta del volo l'ho trovata su flightradar24.com/data ed è evidente il rientro quando già era sull'atlantico, parecchio ad est di Cape Cod. L'aereo è EI-EJK.
Qualcuno ne sa qualcosa?
 
Ciao.

Da notizie di "insider" l'aereo ha effettivamente avuto un problema ad uno dei tre impianti idraulici, e pur non essendo in alcun modo in emergenza l'equipaggio ha ritenuto di riatterrare a JFK per riparare o sostituire la parte in avaria, poi sia riparata che sostituita, è ripartito ferry un paio di giorni dopo.

Le vibrazioni sono effettivamente dovute alla mancata retrazione dei portelloni del carrello, che di solito si richiudono subito dopo l'estensione...quindi le vibrazioni non abituali si sono verificate un po' dopo la discesa del carrello.

L'atterraggio ha forse avuto una corsa un po' più lunga del solito sia perchè l'aereo era un po' pesante sia perché l'impianto idraulico in questione comanda il sistema normale dei freni, quindi hanno usato il sistema secondario che non prevede l'uso della frenata automatica: da lì la sensazione degli scatti; tra una frenata e l'altra l'aereo non riaccelera, è solo la sensazione fisica al rilascio momentaneo dei freni. Il surriscaldamento maggiore dei freni comunque si ha quando si frena a scatti o un po' in ritardo, mentre mantenendo una frenata costante e continua dalla toccata i freni si riscaldano un po', ma solo un po', meno (parliamo di 350, 400°C)

In assenza di giornalisti o di persone che li chiamano immediatamente non esiste il fenomeno di "terrore a bordo"! :clown:

I-UDNE
 
Ciao.

Da notizie di "insider" l'aereo ha effettivamente avuto un problema ad uno dei tre impianti idraulici, e pur non essendo in alcun modo in emergenza l'equipaggio ha ritenuto di riatterrare a JFK per riparare o sostituire la parte in avaria, poi sia riparata che sostituita, è ripartito ferry un paio di giorni dopo.

Le vibrazioni sono effettivamente dovute alla mancata retrazione dei portelloni del carrello, che di solito si richiudono subito dopo l'estensione...quindi le vibrazioni non abituali si sono verificate un po' dopo la discesa del carrello.

L'atterraggio ha forse avuto una corsa un po' più lunga del solito sia perchè l'aereo era un po' pesante sia perché l'impianto idraulico in questione comanda il sistema normale dei freni, quindi hanno usato il sistema secondario che non prevede l'uso della frenata automatica: da lì la sensazione degli scatti; tra una frenata e l'altra l'aereo non riaccelera, è solo la sensazione fisica al rilascio momentaneo dei freni. Il surriscaldamento maggiore dei freni comunque si ha quando si frena a scatti o un po' in ritardo, mentre mantenendo una frenata costante e continua dalla toccata i freni si riscaldano un po', ma solo un po', meno (parliamo di 350, 400°C)

In assenza di giornalisti o di persone che li chiamano immediatamente non esiste il fenomeno di "terrore a bordo"! :clown:

I-UDNE

Grazie mille per la spiegazione! Credevo che avherald riportasse tutti gli incidenti, mi pare strano che ne sfugga uno avvenuto al JFK.
 
Grazie mille per la spiegazione! Credevo che avherald riportasse tutti gli incidenti, mi pare strano che ne sfugga uno avvenuto al JFK.
Più che un incidente mi sembra un inconveniente tecnico di scarsa portata (anche se ha costretto al rientro a NYC). Non credo che AVherald segnali tutti i guasti tecnici ...
BtW, benvenuto a bordo :)
 
Grazie mille per la spiegazione! Credevo che avherald riportasse tutti gli incidenti, mi pare strano che ne sfugga uno avvenuto al JFK.

Ciao e benvenuto.
Tieni conto che AvHerald usa come fonti:

- articoli sulla stampa
- insider che gli inviano direttamente notizie sui vari incidenti
- siti degli enti nazionali di aviazione civile (che pubblicano esiti di inchieste o aperture di indagini)

Per questo motivo, a volte anche AvHerald non è immune dal "bucare" qualche notizia