Prato:o si decide o me ne vado. e Prodi...


SAM26000

Utente Registrato
26 Ottobre 2007
912
0
0
Roma, Lazio.
Alitalia, ultimatum del presidente
"O si decide sul partner o me ne vado"
Il presidente di Alitalia Maurizio Prato parla chiaro: non accetterà altri rinvii sulla scelta dell'acquirente. Dopo essere stato costretto a rimandare tutto al 18 dicembre, il numero uno della compagnia avverte: o si decide o lui si dimette. La notizia dell'ultimatum viene riferita sulle colonne del "Sole 24 Ore" proprio all'indomani della dichiarazione di Prodi: per la gara non ci sono scadenze.
E addirittura, Prato (nella foto a destra) avrebbe confidato agli intimi "Non so se martedì ci sarò ancora". Sembra che a preoccupare Prato siano le pressioni del governo che avrbbero impedito al Cda di decidere per Air France. Infatti quella dei francesi è l'unica offerta ritenuta affidabile dallos tesso Prato e dagli advisor, Citi e Roland Berger.
Nell'esecutivo c'è infatti un vasto fronte che si è schierato a favore di Air One: D'Alema, Rutelli (anche se con qualche incertezza) e Bianchi sarebbero per una soluzione tutta italiana. Dall'altra parte Prodi e Padoa-Schioppa preferiscono Air France. E, dopo che Prodi ha detto che "scadenze legali non ce ne sono" aggiungendo che "attendiamo l'analisi precisa e definitiva dei conti e dei progetti" pare che nessuno abbia fretta di chiudere. A parte Prato.

E PRODI COSA FA??
Prodi : "Vendita di AZ senza scadenza"

Ancora un rinvio per la privatizzazione di Alitalia. Il consiglio di amministrazione di ieri mattina, che avrebbe dovuto scegliere il candidato con il quale proseguire le trattative in esclusiva, ha aggiornato tutto al prossimo 18 dicembre. E in serata è arrivata una vera e propria doccia fredda. Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha dichiarato che per la cessione di Alitalia «non ci sono scadenze legali» e che il governo si prenderà il tempo necessario per esaminare la situazione, forse già nel prossimo Consiglio dei ministri o in uno successivo. «Noi abbiamo cominciato l’esame a fondo - ha detto - e andiamo avanti come previsto». Alla domanda se la vendita del vettore aereo nazionale sarà conclusa entro Natale, Prodi non ha voluto rispondere indicando tempi certi.

Ma le sorprese della giornata non finiscono qui. L’agenzia Radiocor ha rilanciato l’interesse di alcuni fondi americani, Sa Holdings Ltd, Evergreen Llc e Thl Transportation. Su richiesta della Consob, la compagnia guidata da Maurizio Prato ha riferito che è pervenuta una comunicazione da parte dello studio legale romano Orrik che ha trasmesso una lettera in rappresentanza dei fondi con oggetto: «Acquisition of 49,90% of Alitalia spa». In questa comunicazione, Evergreen Llc, qualificandosi coordinatore di un consorzio che comprenderà Singapore Airlines, insieme a Evergreen Special Situation Fund Lp III e Thl Transportation Equities Fund (Thl), «manifesta forte interesse a presentare un’offerta per l’acquisizione dal ministero dell’Economia e delle Finanze della percentuale di capitale di Alitalia sopra indicata». E subito è scoppiato un piccolo giallo. Singapore Airlines, infatti, ha fatto sapere poco dopo di non essere interessata ad Alitalia e di non aver presentato un’offerta. Al momento, secondo quanto si apprende da fonti industriali, la lettera di interesse è al vaglio dell’azionista Tesoro che effettuerà le valutazioni del caso, mentre la Consob ha avviato accertamenti.
Su queste notizie il titolo della compagnia ha registrato in mattinata un rialzo di oltre il 2% per poi passare in negativo e chiudere la seduta in flessione dell’1,3% a 0,87 euro.

MAH...NON HO PAROLE..
 
[:304][:304][:304]
Bravo prato!

E te pareva che il governo non facesse pressione impedendo di decidere per AF [xx(] [xx(] !!
 
Ma possibile che una volta che ad alitalia arriva una persona capace di fare il suo lavoro subito viene tagliato fuori da questi politici senza un minimo di responsabilità???
Tutta la mia solidarietà a Prato...[:304][:304][:304]
 
Prato sei tutti noi.
Finalmente una persona capace... e cosa combinano... tutto, cioe' niente (perche' non gli fanno prendere le decisioni da solo). [:307]

La cosa del fondo Evergreen mi sembra una buffonata bella e buona per mescolare le carte e per giustificare tutti i ritardi.
 
Su lfatto che Prato sia bono ed i predecessori scarsi siamo credo un po' troppo precipitosi.

La situazione comunque è difficilisima:

- il tempo stringe, AZ finirà i soldi presto
- i sindacati non sono in accordo tra loro (ANPAC va per la sua strade; forse più lungimirante)
- Il governo preferisce AP, ma le poche pesone tecniche e maggiormente competenti preferiscono AF
- L'offerta di AF è molto bassa, quella di AP simbolica
- La soluzione tencicamente migliore (AF) è anche la più dolorosa (almeno nell'immediato)
- i sindacati adesso vogliono essere parte attiva e minacciano AA/MM a terra per Natale
 
Citazione:Messaggio inserito da I-DISA

Su lfatto che Prato sia bono ed i predecessori scarsi siamo credo un po' troppo precipitosi.

La situazione comunque è difficilisima:

- il tempo stringe, AZ finirà i soldi presto
- i sindacati non sono in accordo tra loro (ANPAC va per la sua strade; forse più lungimirante)
- Il governo preferisce AP, ma le poche pesone tecniche e maggiormente competenti preferiscono AF
- L'offerta di AF è molto bassa, quella di AP simbolica
- La soluzione tencicamente migliore (AF) è anche la più dolorosa (almeno nell'immediato)
- i sindacati adesso vogliono essere parte attiva e minacciano AA/MM a terra per Natale
analisi ineccepibile, aggiungo che però Prato mi sembra più efficace dei predecessori e soprattutto con meno condizionamenti sulle spalle
 
Si, prato è stato piuttosto rapido, tuttavia il suo esecutivo è finalizzato a dare un prodotto a breve scadenza, ed a preparare un piano che in parte sarà rivisto.

Cimoli, Mengozzi, Cempella, Schisano, Bisignani; con maggiore o minore bravura dovettero procedere all'attuazione di imponenti manovre strutturali, che sono diventate manovre di "emergenza" nei casi di Cimoli, Mengozzi e Cempella.
 
che per alcuni la soluzione france sia la migliore non vuol dire che prato sia un buon manager ... mica ha fatto un concorso o si e' comprato il 50% delle azioni per divenire dg di alitalia!! e' stato scelto dal governo con un indirizzo ben preciso che prodi e sarkosy avevano trattato a nizza e che questa sera lo stesso sarkosy ha tenuto a precisare dovra' integrare a giorni . il signor prato sta piantando i piedi perche' con airfrance prevede di rimanere nel management che liquidera' alitalia nel prossimo anno mentre nell'altro caso avra' una liquidazione che si presume visti i precedenti (cimoli docet!!) questa volta tps abbia gia' inserito in contratto di modiche dimensioni! poi in quanto ad efficienza manageriale in questi mesi non si e' ma non si sarebbe francamente potuta vedere.
 
Gia' detto, prato e' un dipendente.

A chi vendere lo decidono gli azionisti.

E se questi sono pubblici ci sta tutta che facciano anche gli interessi nazionali, e non solo quelli aziendali (da dimostrare che il piano Prato faccia gli interessi aziendali).
 
Citazione:Messaggio inserito da Luca1985

Ma possibile che una volta che ad alitalia arriva una persona capace di fare il suo lavoro subito viene tagliato fuori da questi politici senza un minimo di responsabilità???
Tutta la mia solidarietà a Prato...[:304][:304][:304]

Quoto!
 
Prato è arrivato ad agosto senza nessuna conoscenza di AZ ,il piano è stato scritto da AF.
Nulla gli è dovuto,cosa ci ha messo del suo ...ha svolto il compitino assegnatoli e ritornerà dove era prima...
 
Citazione:Messaggio inserito da I-DISA

Su lfatto che Prato sia bono ed i predecessori scarsi siamo credo un po' troppo precipitosi.

La situazione comunque è difficilisima:

- il tempo stringe, AZ finirà i soldi presto
- i sindacati non sono in accordo tra loro (ANPAC va per la sua strade; forse più lungimirante)
- Il governo preferisce AP, ma le poche pesone tecniche e maggiormente competenti preferiscono AF
- L'offerta di AF è molto bassa, quella di AP simbolica
- La soluzione tencicamente migliore (AF) è anche la più dolorosa (almeno nell'immediato)
- i sindacati adesso vogliono essere parte attiva e minacciano AA/MM a terra per Natale


il problema è che, nel non decidere, si da maggiore possibilità agli 'avvoltoi' di fagocitare la preda alle loro condizioni; i soldi finiranno, e molto presto..anzi, i soldi sicuramente non basteranno neppure per la parte operativa, figuriamoci per il rimborso di debiti e obbligazioni a medio termine giunti a scadenza!
Il rischio default non è piu' un rischio, ma una certezza.
Bisogna fare in fretta, anzi, decidere immediatamente; chiudere tutti e due gli occhi e affidarsi ad una soluzione, che sia quella punto e basta.
Prato, avendo in mano le carte di Alitalia, lo sa; sa che la salute finanziaria di AZ è da prognosi riservata, anzi, da morte imminente, e che ogni giorno, minuto e secondo perso, e un passo in piu' verso il baratro del non ritorno. E fa bene a puntare i piedi, è il suo lavoro.
 
Una persona che in molti mesi non ha mai, e ripeto mai, incontrato i dirigenti di AZ (esclusa la prima linea di pochi eletti) e ha chiaramente detto in azienda che lui è li solo per vendere e non per gestir l'azienda non so come possa essere definito un buon manager....
 
Citazione:Messaggio inserito da airblue

Una persona che in molti mesi non ha mai, e ripeto mai, incontrato i dirigenti di AZ (esclusa la prima linea di pochi eletti) e ha chiaramente detto in azienda che lui è li solo per vendere e non per gestir l'azienda non so come possa essere definito un buon manager....


ti quoto e a conferma di quello che dici aggiungo anche che ha pure bloccato tutti gli spostamenti, traferimenti, promozioni salvo le "urgenze" (vedi l'uscita concordata e voluta da zeni) a testimonianza che la sua missione non era, e non è, quella di far camminare l'azienda ma di mollarla a qualcuno, possibilmente a un soggetto solido che assicuri certezze anche sulle lunghe distanze mettendosi così al riparo da contestazioni future (ecco la possibilità air france) e il tutto da compiere il più rapidamente possibile pena il fallimento dell'azienda. se a inizio agosto aveva buone intenzioni, cioè di provar a mettere sulla rotta giusta la baracca, a fine di quel mese le buone intenzioni sono svanite: troppo compromessa la situazioni ma sopratutto si è reso conto "con che gente aveva a che fare" meglio, qundi, vendere rapidamente.

prato è persona intelligente, capace e accorta ma non credo sia possibile esprimere un giudizio sulle sue capacità gestionali, strategiche per ciò che riguarda il trasporto aereo. fa sicuramente bene a liberarsi rapidamente dell'azienda mettendosi al riparo da problemi futuri. in una situazione si-fatta trovo logico che esprimerà giudizi positivi chi si sente tutelato dalla strada intrapresa dal manager (vedi piloti anpac, prima linea manageriale, TPS, adr, romani ecc) riversando invece giudizi negativi chi non si sente al sicuro (vedi triplice sindacale, vedi carlo toto, vedi parte del mondo politico, vedi sea, vedi milanesi ecc)

le scelte comportano sempre degli scontenti, nulla di scandaloso, e finalmente per alitalia è arrivata l'ora di fare delle scelte nell'esprimere però giudizi su chi opera queste scelte non scordiamoci le paure, la forma mentis, la storia, le relazioni che ha la persona che deve decidere! non dimentichiamoci "della panza" perchè uno può mettere insieme tutti i dati che vuole, tutte le proiezioni numeriche che vuole, tutte le diapositive in powerpoint di questo mondo, sentire e risentire i consulenti ma alla fine la decisione è sempre un atto con una buona dose di irrazionale, di panza e non di mente!