http://www.corriere.it/esteri/13_fe...ne_f9188ba8-783f-11e2-add6-217507545733.shtml
È ancora una volta l'Airbus A380, il più grande aereo di linea mai costruito, a finire nelle cronache. Un anno fa, l’agenzia europea per la sicurezza del volo aveva ordinato ispezioni su tutti i 67 esemplari del gigante dei cieli a causa di micro-cedimenti strutturali. Ora il costosissimo superjumbo è di nuovo sotto i riflettori per il non perfetto funzionamento di un portellone di sicurezza che si sarebbe aperto in volo - a 27.000 piedi - gettando nel panico i passeggeri a bordo.
PORTA SOCCHIUSA - L’incidente sarebbe avvenuto l’11 febbraio a bordo del nuovissimo Airbus A380-800 della compagnia Emirates in volo da Bangkok a Hong Kong. Il condizionale, al momento, è d’obbligo perché a raccontare la vicenda ai tabloid è stato solo uno dei passeggeri a bordo. Il turista britannico David Reid, che si trovava in business class con suo figlio, ha spiegato al Daily Mail che l’uscita d’emergenza si è improvvisamente aperta di quasi quattro centimetri, provocando un violento vortice d'aria gelida nella cabina passeggeri e facendo calare bruscamente la pressione. «I passeggeri hanno iniziato a gridare in preda al terrore», afferma l’inglese che sottolinea come l’equipaggio si sia affrettato a chiudere l’apertura con coperte, cuscini e nastro adesivo, invece di decidere per un atterraggio d’emergenza. A riprova di quanto dice il testimone, che tra l’altro ha anche una licenza da pilota, ci sono alcune foto scattate col cellulare. Aggiunge: «Eravamo in volo da due ore quando di colpo c’è stata una forte esplosione; ho pensato che fosse una bomba. La hostess, con lo sguardo pietrificato, è corsa giù per il corridoio e ha iniziato a urlare nel citofono: “La porta si sta sganciando”».
FREDDO E RUMORE - Il volo sarebbe proseguito in «condizioni orribili» per colpa del terribile ronzio e del freddo provocato dal portellone rimasto socchiuso. Commentando l'episodio, il portavoce di Emirates ha confermato «un sibilo proveniente dallo spiffero di una delle porte sul ponte superiore dell’A380» ma che «in nessun momento è stata compromessa la sicurezza del volo». Da Airbus, invece, spiegano che «non è possibile che si apra una porta della cabina su un A380 o su qualsiasi altro aeromobile in volo; le porte si aprono dall’interno e hanno dei meccanismi di blocco».
Elmar Burchia
È ancora una volta l'Airbus A380, il più grande aereo di linea mai costruito, a finire nelle cronache. Un anno fa, l’agenzia europea per la sicurezza del volo aveva ordinato ispezioni su tutti i 67 esemplari del gigante dei cieli a causa di micro-cedimenti strutturali. Ora il costosissimo superjumbo è di nuovo sotto i riflettori per il non perfetto funzionamento di un portellone di sicurezza che si sarebbe aperto in volo - a 27.000 piedi - gettando nel panico i passeggeri a bordo.
PORTA SOCCHIUSA - L’incidente sarebbe avvenuto l’11 febbraio a bordo del nuovissimo Airbus A380-800 della compagnia Emirates in volo da Bangkok a Hong Kong. Il condizionale, al momento, è d’obbligo perché a raccontare la vicenda ai tabloid è stato solo uno dei passeggeri a bordo. Il turista britannico David Reid, che si trovava in business class con suo figlio, ha spiegato al Daily Mail che l’uscita d’emergenza si è improvvisamente aperta di quasi quattro centimetri, provocando un violento vortice d'aria gelida nella cabina passeggeri e facendo calare bruscamente la pressione. «I passeggeri hanno iniziato a gridare in preda al terrore», afferma l’inglese che sottolinea come l’equipaggio si sia affrettato a chiudere l’apertura con coperte, cuscini e nastro adesivo, invece di decidere per un atterraggio d’emergenza. A riprova di quanto dice il testimone, che tra l’altro ha anche una licenza da pilota, ci sono alcune foto scattate col cellulare. Aggiunge: «Eravamo in volo da due ore quando di colpo c’è stata una forte esplosione; ho pensato che fosse una bomba. La hostess, con lo sguardo pietrificato, è corsa giù per il corridoio e ha iniziato a urlare nel citofono: “La porta si sta sganciando”».
FREDDO E RUMORE - Il volo sarebbe proseguito in «condizioni orribili» per colpa del terribile ronzio e del freddo provocato dal portellone rimasto socchiuso. Commentando l'episodio, il portavoce di Emirates ha confermato «un sibilo proveniente dallo spiffero di una delle porte sul ponte superiore dell’A380» ma che «in nessun momento è stata compromessa la sicurezza del volo». Da Airbus, invece, spiegano che «non è possibile che si apra una porta della cabina su un A380 o su qualsiasi altro aeromobile in volo; le porte si aprono dall’interno e hanno dei meccanismi di blocco».
Elmar Burchia