Pili (Pdl), scalo Tortoli-Arbatax subito nel Piano nazionale aeroporti


Banda di ingrati, scommetto che pensavate che Pili dicesse tutto ciò per mero conflitto di interessi! Ma andatevi a nascondere!!!

Sentite qui, 6 agosto 2011, mica chiacchere e distintivi!!!

Egli è un vero bipartisan, mica si piega al primo che pettina le bambole!!!! Perché Arbatax si e Fenosu no? Inaccettabile!!!!

06/08/2011 23:23:00:
TARIFFA UNICA PER RILANCIARE IL CENTRO SARDEGNA

MAURO PILI CON UNIDOS ALL'AEROPORTO DI FENOSU

“Il futuro del Centro Sardegna passa per la tariffa unica. Le istituzioni sarde devo assumere iniziative immediate, decise e concrete capaci di generare concretamente sviluppo e lavoro. La tariffa unica è una sfida decisiva per una vera autonomia concreta e propositiva. Non servono a niente le proteste se non si usano i propri poteri per affrontare e risolvere le questioni dello sviluppo”.

Lo ha detto stamane il deputato sardo Mauro Pili nella cornice dell'ormai chiuso aeroporto di Fenosu ad Oristano in occasione della tappa oristanese di UNIDOS, l'anima movimentista e autonomista del popolo della Libertà.

“Se ci fosse la tariffa unica l'aeroporto di Fenosu non sarebbe chiuso e soprattutto l'intero territorio del Centro Sardegna potrebbe beneficiare di un flusso turistico non limitato a due mesi ma all'intero anno. Servono infrastrutture economicamente sostenibili e l'aeroporto di Fenosu deve essere funzionale allo sviluppo economico del Centro Sardegna”.

CON LA TARIFFA UNICA UN VERO PIANO DI RINASCITA

“La tariffa unica vale più di un piano di Rinascita - ha detto Pili – perché costituirebbe un vero ponte d'accesso alla Sardegna senza limitazioni per residenti e non. Dobbiamo creare le condizioni di mobilità pari a qualsiasi altra regione italiana ed europea. Solo così si potrà generare un vero e proprio sviluppo armonico della Sardegna”.

“Occorre diversificare l'offerta turistica e il centro Sardegna per la sua proposta culturale, enogastronomica,ambientale e non solo costituisce una vera e propria attrazione per 365 giorni all'anno, per non parlare della stessa struttura ricettiva che potrebbe sin da subito far fronte al target dei voli low cost”.

IL CENTRO SARDEGNA PUÒ RINASCERE CON TARIFFA UNICA E LOW COST

“I tanti bed & breakfast, le strutture ricettive sviluppate nei piccoli paesi dell'entroterra sardo, il golf e l'offerta ambientale costituiscono – ha sostenuto Mauro Pili - il vero valore aggiunto per una politica dei collegamenti che sia davvero il motore dello sviluppo”.

Per questa ragione l'aeroporto di Fenosu deve essere inserito nella proposta di tariffa unica per la continuità territoriale e la Regione Sardegna deve estendere urgentemente i contributi coomarketing anche all'aeroporto di Fenosu”.

“Sono certo che due azioni in tal senso consentirebbero di riaprire immediatamente l'aeroporto e nel contempo rimettere in moto il grande potenziale turistico del Centro Sardegna. Servono meno polemiche e più atti concreti” – ha ribadito Pili.

CORSICA SEI AEROPORTI, SARDEGNA NEMMENO 5

“La Corsica ha 6 aeroporti, uno ogni 50 mila abitanti, uno ogni 1.464 KMQ (kilometri quadrati), la Sardegna uno ogni 335.000 abitanti, uno ogni quasi 5.000 KMQ. Il deficit infrastrutturale della sardegna e delel zone inetrne in particolar modo è evidente e per questa ragione non solo non è accettabile l'indifferenza istituzionale ma dall'altra è colpevole disporre dei poteri per invertire la tendenza e non usarli”.

“ I cittadini sardi e non solo, devono concepire la tariffa unica non come un regalo, ma come il riconoscimento di un diritto – ha sostenuto Pili. Non è pensabile che nel 2011 per entrare in Sardegna occorra ancora un certificato di residenza. Non capita in nessun altra regione d'Italia e d'Europa. Andare da Roma a Milano con il Freccia Rossa costa 50 euro, fare la tratta inversa costa lo stesso tanto sia che il passeggero sia milanese o romano. Le tariffe differenziate tra residenti e “continentali” sono illogiche, discriminatorie, irrazionali e punitive nei confronti dei sardi e della Sardegna”.

LA REGIONE PREDISPONGA SUBITO I DECRETI

“La Regione deve fare in fretta a predisporre i decreti da inviare al Ministro. Ogni giorno che passa perdiamo reddito, sviluppo e occupazione. Basti pensare che un fruitore di voli low cost genera sul territorio una spesa dai 4-500 euro. Non possiamo più tollerare ritardi da parte di nessuno tantomeno assisteremo silenti ad inaccettabili e improponibili difese di compagnie aeree già pubbliche o private, chiunque ne sia il proprietario.

C'è un pronunciamento unanime della Camera dei Deputati sia per il trasporto marittimo che per l'aereo che prevede, nell'imposizione dell'onere del servizio pubblico, la definizione di una tariffa unica per residenti e non. Da quella decisione non si torna indietro. Si tratta – ha concluso Pili - di un progetto che può ribaltare la storia economica della nostra isola, ben sapendo che dobbiamo puntare a raggiungere la soglia di 20.000.000 di presenze per incrementare occupazione e sviluppo, per ingranare un processo autopropulsivo di crescita dell'intera Sardegna”.

L'incontro è stato aperto dal coordinatore provinciale di Unidos, il sindaco di Cabras e consigliere provinciale più votato, Cristiano Carrus.

“Il territorio della Provincia di Oristano non può più aspettare – ha detto Cristiano Carrus. Siamo pronti alla mobilitazione per avere risposte concrete ed efficaci per il nostro territorio. La tariffa unica e i voli low cost sono decisivi per l'oristanese e tutto il centro Sardegna. Per questo motivo rivolgiamo un sentito appello a tutte le istituzioni e ai cittadini per sottoscrivere la petizione di Unidos e far sentire forte la voce del nostro territorio”.

Banda di miscredenti! Così i bed and breakfast li abbiamo dimenticati apposta, eh!!!!!
 
D'altronde quando uno sin dall'inizio scende in campo con ideali granitici e posizioni così nette, non si può rinfacciargli nulla.

Da Wikipedia:
Nel 1990 crea ad Iglesias la lista civica Nuova Via, non vicino al centro-destra ma all'opposizione rispetto alla giunta di centro-sinistra per presentarsi alle elezioni comunali
 
Ripesco il thread:

Aeroporto per charter, le perplessità di Mazzella

L’imprenditore non crede alla riapertura dello scalo per voli da 19 passeggeri «Le autorizzazioni costano troppo e poi nessuno si è mai fatto avanti» di Lamberto Cugudda

L’imprenditore turistico Giorgio Mazzella, viste le notizie circolate nell’ultimo periodo, non crede a una possibilità riapertura dell’aeroporto con aeromobili da soli 19 posti. Lo scalo è della AliArbatax (non più in liqudazione), che fa capo per intero al Consorzio industriale provinciale Ogliastra. Mazzella prosegue: «Qualcuno sostiene che entro poche settimane dovrebbe esservi un sopralluogo di tecnici e funzionari Enav (Ente nazionale per l’assistenza volo) per un rilascio di autorizzazioni per piccoli charter da 19 posti. In primo luogo, sanno quanto costa il rilascio di tali autorizzazioni e licenze? Rammento che (con la Gearto, società di gestione dell’aeroporto ndr) eravamo disposti a cederle tutte e non si tratta di certo di quelle per piccoli aerei ( sembrerebbe a 200mila euro nr). Ma nessuno si è mai fatto avanti. Oltretutto, con aerei così piccoli, chi potrebbe gestire il tutto? E se tutto dovesse andare per il meglio, quanti passeggeri riuscirebbero a portare nella stagione turistica, forse 1500? E un biglietto aereo, quanto dovrebbe costare, 500euro? Forse sarebbe meglio affidarsi a esperti del settore». L’imprenditore turistico, titolare fra l’altro, dell’Arbatax park resort (oltre 950 camere con circa 2300 posti letto), prosegue: «Fra l’altro, visti i numero dell’Arbatax park resort, qualcuno avrebbe anche potuto chiedermi qualcosa. E invece niente. Così come quando si organizzano convegni, incontri o riunioni sul settore turismo. Tutti vengono invitati tranne me. Si vede che a qualcuno va bene così. Per tornare alla possibilità delle autorizzazioni da parte dell’Enav per aeromobili da 19 posti, ricordo a chi accarezza certe idee, che già dal 1988 fino a ottobre 1990, questi voli con gli Islander (da 12 posti ndr) esistevano già, vedasi quello giornaliero con Roma, con l’Air Sardinia. E poi tutto sanno quanto accadde». A Giorgio Mazzella piacerebbe sapere, al di là di tutto, se esiste te già una nuova società di gestione per lo scalo aereo locale e se il personale occorrente? Il personale che occorre sia già stato formato. L’aeroporto di Tortolì è chiuso definitivamente da ben quattro anni e mezzo. E da allora, nonostante il gran parlare – vedasi, per anni, la delibera da 6 milioni per l’acquisizione da parte della Regione – lo scalo non ha mai riaperto i battenti.

http://lanuovasardegna.gelocal.it/n...charter-le-perplessita-di-mazzella-1.13229171
 
Aeroporto di Tortolì-Arbatax, ancora lontano il tempo della riapertura

L'ultimo volo il 10 ottobre 2011. Il secondo bando di gara della proprietaria "Aliarbatax" per l'affidamento dello scalo scaduto il 10 gennaio scorso è andato deserto

(Teleborsa) - I gestori dei tre grandi aeroporti di Sardegna (Cagliari, Olbia, Alghero) stanno ragionando sulla ipotesi di una "regia unica". Ma ce ne è un quarto "nell'Isola" per cui è in corso la procedura di vendita dal consorzio industriale che lo gestisce, "Aliarbatax". Si tratta dello scalo di Tortolì-Arbatax in provincia di Nuoro, situato nella costa centro-orientale della Sardegna, in Ogliastra, apprezzata località naturalistica e marina.

L'aeroporto di Tortolì-Arbatax (codici IATA: TTB e ICAO: LIET) si trova circa 140 km a nord est di Cagliari e a 100 km da Nuoro. La struttura sta tra la cittadina più grande della zona, appunto Tortolì, e la sua frazione portuale (Arbatax), a circa 2 km sia dall'uno che dall'altro centro. Aeroporto e scalo marittimo permettono il facile collegamento di questa zona della Sardegna con la penisola italiana e il resto dell'Europa.

Sull'aeroporto Tortolì-Arbatax, chiuso al traffico commerciale dall'autunno 2011, sembrano indirizzarsi almeno tre manifestazioni di interesse, senza che, tuttavia, sia stata ancora avanzata alcuna concreta offerta. Il 10 gennaio 2018 è scaduto per la seconda volta il bando promulgato da "Aliarbatax", appunto società proprietaria dell’aeroporto di Tortorlì e controllata dal Consorzio industriale locale.

Il bando, sulla base di 4 milioni e 85 mila euro, prevedeva un affidamento da un minimo di 3 anni a un massimo di 20, con un canone corrispettivo di 150 mila euro per i primi 12 mesi, 215 mila dal secondo al decimo anno, 200 mila dall'undicesimo al ventesimo anno. L’ultimo volo commerciale sull’aeroporto di Tortolì risale al 10 ottobre 2011 e il tempo per essere riammessi alla piena operatività, a meno di sempre possibili sorprese dell'ultima ora, si va di giorno in giorno riducendo nell’ottica di eventuale apertura a supporto della prossima stagione turistica.
 
Aeroporto di Tortolì-Arbatax, ancora lontano il tempo della riapertura

L'ultimo volo il 10 ottobre 2011. Il secondo bando di gara della proprietaria "Aliarbatax" per l'affidamento dello scalo scaduto il 10 gennaio scorso è andato deserto

(Teleborsa) - I gestori dei tre grandi aeroporti di Sardegna (Cagliari, Olbia, Alghero) stanno ragionando sulla ipotesi di una "regia unica". Ma ce ne è un quarto "nell'Isola" per cui è in corso la procedura di vendita dal consorzio industriale che lo gestisce, "Aliarbatax". Si tratta dello scalo di Tortolì-Arbatax in provincia di Nuoro, situato nella costa centro-orientale della Sardegna, in Ogliastra, apprezzata località naturalistica e marina.

L'aeroporto di Tortolì-Arbatax (codici IATA: TTB e ICAO: LIET) si trova circa 140 km a nord est di Cagliari e a 100 km da Nuoro. La struttura sta tra la cittadina più grande della zona, appunto Tortolì, e la sua frazione portuale (Arbatax), a circa 2 km sia dall'uno che dall'altro centro. Aeroporto e scalo marittimo permettono il facile collegamento di questa zona della Sardegna con la penisola italiana e il resto dell'Europa.

Sull'aeroporto Tortolì-Arbatax, chiuso al traffico commerciale dall'autunno 2011, sembrano indirizzarsi almeno tre manifestazioni di interesse, senza che, tuttavia, sia stata ancora avanzata alcuna concreta offerta. Il 10 gennaio 2018 è scaduto per la seconda volta il bando promulgato da "Aliarbatax", appunto società proprietaria dell’aeroporto di Tortorlì e controllata dal Consorzio industriale locale.

Il bando, sulla base di 4 milioni e 85 mila euro, prevedeva un affidamento da un minimo di 3 anni a un massimo di 20, con un canone corrispettivo di 150 mila euro per i primi 12 mesi, 215 mila dal secondo al decimo anno, 200 mila dall'undicesimo al ventesimo anno. L’ultimo volo commerciale sull’aeroporto di Tortolì risale al 10 ottobre 2011 e il tempo per essere riammessi alla piena operatività, a meno di sempre possibili sorprese dell'ultima ora, si va di giorno in giorno riducendo nell’ottica di eventuale apertura a supporto della prossima stagione turistica.

Per carità: collegassero in maniera degna Olbia e Cagliari con quei territori.