150 persone hanno dormito a Malpensa coinvolti in un esperienza surreale che dall'aeroporto di Verona, dove avevano prenotato un aereo Meridiana con destinazione Chisinau, capitale della Moldavia, che li ha portati a Bucarest e poi all'aeroporto di milano per un micidiale intreccio di meteo e burocrazia.
4 giorni sballottati tra l'Italia del nord e la nuova Europa: e nessuno ne avrebbe saputo niente, se proprio a fianco al loro gate a Malpensa non fosse stato in fila per un po' Enrico Ruggeri, che stava per imbarcarsi per l'Albania, direzione Tirana, per un concerto che doveva tenere in quel paese.
«Eravamo in attesa in due gate vicini, io ero al B26 – Racconta Ruggeri – Quando questa comitiva mi riconosce e mi chiede “lei che è giornalista della tivù” faccia qualcosa».
Già colpisce come la comitiva moldava conosca uno dei nostri cantautori più raffinati non nel suo ruolo "naturale" ma per quello di raccontatore di storie, che da qualche hanno ha assunto in tivù. Ma tant'è.
«Di fatto hanno visto la prima persona che erano in grado di riconoscere, così hanno spiegato a me la storia» Ruggeri sente il racconto di questo capannello di persone che avrebbe dovuto essere a Verona o Chisinau e invece si è trovato a Malpensa, distante centinaia di chilometri da ogni riferimento conosciuto per un incredibile mix di burocrazia e tempi duri. E decide di utilizzare i suoi addetti stampa per rendere notizia quello che di solito è solo un capannello di immigrati in attesa nell'area doganale, a cui ormai nessuno fa più caso.
La storia, all'incirca, è così: 155 passeggeri, tutti cittadini moldavi tra cui 11 bambini anche piccolissimi, rendono il volo Meridiana per Chisinau, la loro capitale. Decollati da Verona giovedì 18 ,si sono ritrovati impossibilitati ad atterrare a destinazione, per le pessime condizioni meteo: lo scalo della capitale moldava era chiuso per maltempo, e il volo Meridiana è stato dirottato su Bucarest.
Dopo quattro ore di sosta nella capitale romena però nuovo decollo e dietrofront, destinazione Verona, con notte trascorsa nell'aeroporto veneto nella speranza di poter ripartire. E invece, il giorno dopo la compagnia Meridiana li ha trasferiti in pullman a Malpensa, da dove decollano di nuovo nel pomerigio per Chisinau. Ma niente da fare anche in questo caso: ancora chiuso l’aeroporto, gelo in pista e nebbia, di nuovo allora l’atterraggio alternativo a Bucarest in Romania, dove le autorità locali non hanno autorizzato lo sbarco nonostante i tentativi della compagnia di accreditare l’ingresso dei cittadini moldavi in possesso di documenti considerati validi in Italia.
Un viaggio aereo di poco più di 2 ore si è così trasformato in una vera e propria odissea durata tre giorni e che ha costretto i passeggeri a un’infinita attesa nell’area doganale di Malpensa. L’albergo per di più, è stato offerto nella notte fra venerdì e sabato solo a chi risultava in regola con i permessi di soggiorno. Per gli altri, solo l 'area doganale di Malpensa, e tanto disagio.