Parte il bando per la vendita di SEA


andreapinti

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20 Ottobre 2009
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Vedete voi se accorparlo o meno al thread generico (che non ho trovato).

"Parte il bando per la vendita della Sea. Scontri a Palazzo Marino
Parte, con tempi record, la gara per la vendita di una consistente fetta di Sea, la società aeroportuale di Linate e Malpensa, controllata per l'84,6% dal Comune di Milano. La Sea è oggetto di un bando che si apre ufficialmente oggi, 15 novembre, e si chiude il 16 dicembre 2011.

L'offerta prevede una doppia opzione: la vendita del 20% della Sea insieme al 18,6ý% della holding stradale di Serravalle (quota detenuta sempre da Palazzo Marino) o la sola alienazione del 29,75% della Sea. In entrambi i casi la base d'asta è 385 milioni, (di cui 240 per Sea e 145 per Serravalle, nel primo caso; 385 per la sola Sea, nel secondo).

La concorrenza. L'unica vera offerta per il momento è quella del fondo italiano per le infrastrutture F2i, che da settimane ha inviato la sua proposta al sindaco Giuliano Pisapia e all'assessore al Bilancio Bruno Tabacci. Sullo sfondo sono comparsi anche gli indiani del fondo Srei, quotato a Londra, mentre negli ultimi giorni si sono anche aggiunte voci su un fondo cinese non meglio identificato. Ma la partita per ora ha un solo vero giocatore: F2i. Per il Comune di Milano aver aggiunto l'opzione della sola offerta di quasi il 30% di Sea significa aumentare le possibilità di concorrenza. E in effetti la società aeroportuale è in forte crescita: si stimano incrementi potenziali di ricavi e utili. Per questo potrebbe essere molto interessante anche per altri fondi stranieri.

I tempi. Il bando, deciso e organizzato in tempi record (praticamente in una decina di giorni), serve per sanare le casse comunali. Palazzo Marino rischia infatti di sforare il patto di stabilità per 350 milioni, e per questo, come in passato, si vede costretta a vendere.

La situazione a Milano è simile a quella di altri enti locali, con l'aggravante che qui si devono anche affrontare gli investimenti per Expo 2015, che con uno sforamento del patto rischiano di essere penalizzati (nonostante gli alleggerimenti delle sanzioni previsti dalla legge di stabilità di qualche giorno fa). Si dovrà quindi provvedere a vendere il pacchetto Sea+Serravalle, o solo Sea, entro la fine dell'anno.

Come nasce il bando. Il bilancio previsionale 2011, redatto dalla giunta Moratti, prevedeva la vendita obbligatoria di Serravalle per 170 milioni. Il primo bando è andato deserto, così come il secondo, la cui base d'asta era scesa a 145 milioni.La mancata vendita di Serravalle ha così aggravato gli equilibri finanziari; in più col passare dei mesi la sopraggiunta maggioranza di centrosinistra ha realizzato che nelle casse comunali mancavano, ai fini dei parametri contabili nazionali, ben 350 milioni. Così l'offerta del fondo F2i, che si era offerto già da mesi di acquistare Serravalle e Sea insieme, è sembrata una proposta interessante. O, meglio, irrinunciabile.

Gli scontri di questa notte. Il dibattito in consiglio comunale e' iniziato ieri alle 16 e prosegue ancora oggi. Il consiglio, e la stessa maggioranza, hanno tuttavia evitato che le proposte del manager di F2i, Vito Gamberale, diventaressero le uniche condizioni del bando pubblico. Come ad esempio il pagamento di Sea in 3 tranche, 170 subito, 35 nel 2012, collegati alla firma del decreto Enac sulla modifica delle tariffe aeroportuali; altri 35 nel 2013, collegati a obiettivi di crescita. O come una possibile quotazione futura collegata ad un rendimento del 12 percento. O la nomina del direttore finanziario per 5 anni.La discussione è durata tutta la notte. Ma alla fine gli emendamenti hanno introdotto paletti interessanti. La modifica allo statuto della Sea aumenterà i membri del cda, come atteso, portandoli da 5 a 7, in modo che il socio privato abbia la rappresentanza di 2 consiglieri.
Tuttavia il nuovo socio non nominerà il direttore finanziario. Inoltre l'acquirente di Sea potrà pagare 45 milioni successivamente, una volta avvenuta la firma entro 2 anni del decreto Enac (oltre i 2 anni sarà possibile rivedere la cifra).Infine il dividendo straordinario di Sea, inserito nel bilancio previsionale 2011 del Comune, pari a 124 milioni, potrà essere diluito in 62 milioni nel 2012 e altri 62 nel 2013. Questo significa che gli equilibri di Palazzo Marino, almeno nella parte corrente, dovranno essere sistemati comunque con qualche altro aggiustamento, probabilmente con qualche taglio alla spesa.
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fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-11-15/parte-bando-vendita-scontri-104438.shtml