Lo spaccato 2005 da un pò l'idea in che acque navighi MXP.
In quell'anno ha fatto 19.6ml di pax di cui circa:
3ml di charter.
0.5ml U2.
6ml di transiti.
Sul lungo raggio si evidenzia che il mercato milanese non ha molto da dire a livello europeo. E' un mercato piuttosto piccolo:
La destinazione più pesante è Tokio con 833pax/day, segue New York con 776, Sao Paulo con 729, Newark 597, Dubai 466. Poi si scende alle destinazioni che non riempono neanche una coppia di 767 al gg come Miami, Atlanta, Delhi, Shangai, Mumbai, Osaka.
In pratica pur con i transiti attuali, non ottimali ma cmq ci sono, Milano ha probabilmente solo 4-5 destinazioni buone che come numeri di solito non competono manco con Roma.
Quest'ultima imbarca un terzo in più (prob turisti) su New York. La stessa Atlanta è una rotta che porta soldi ma come numeri non siamo manco lontanamente vicini a un raddoppio del volo. Unica nota positiva Sao Paulo su cui è molto forte.
Per quanto riguarda i feeder MXP funziona su Catania 843, Napoli 873, Palermo 708, Bari 610, Venezia 584, Firenze 504. Il resto sono briciole sotto i 250 pax al giorno.
Tolti Venezia e Firenze che si stanno muovendo come mercati a se stanti rimane ben poco per farci soldi.
Il panorama è desolante, Milano non è il mercato florido che si pensa. Vale probabilmente di poco di più di Zurigo, Bruxelles, Vienna però rispetto a loro getta letteralmente nel C___O quasi 9ml di pax che potrebbero contribuire a generare transiti.
Ok in questi dati non compaiono i pax in fuga verso altri scali ma questi vengono gentilmente regalati alla concorrenza da Linate.
Secondo me futuro di questo scalo, sempre che ci sia, passa in un primo momento dalla rinuncia di essere uno scalo intercontinentale, dalla concentrazione di tutti i voli di Linate su di esso e dalla riorganizzazione delle ondate per fornire un prodotto competitivo in termini di frequenze quanto meno sull'internazionale e scambi nazionale-internazionale.
Nel breve si valorizza quello che funziona ovvero Venzia, Firenze con più frequenze.
Il sud vedrebbe una razionalizzazione delle frequenze e quindi voli più pieni ed economicamente sotenibili.
Nel caso non si voglia toccare Linate il futuro passa da la cancellazione dell'intero network nazionale e tutto l'intercontinentale tranne 4 tratte. Per far tornare i conti si chiuderebbe il T2 e differirebbe al 2020 il completamento del terzo satellite.
Secondo me non ci si è accorti che in europa siamo uno mezza formichina e che bisogna stare in campana dandosi da fare senza troppi fronzoli e fantasie malate come il City Airport.
Dall'annuario statistico 2005 Roma non ne esce così meglio, si fa più pax con i turisti ma ha il grande vantaggio di non buttare via quello che ha: se ha un problema (Ciampino) lo risolve senza che nessuno abbia a fiatare altro che la mentarsi degli svincoli o della fermata in più o in meno del trenino a vapore da Cadorna.