Palermo: le richieste dei PM per l’incidente Tuninter


Infine, né il comandante o il copilota si chiesero perché dopo aver volato tanto l’indicatore di carburante segnalasse i serbatoi come ancora molto pieni».

Io trovo questo punto uno dei fattori principali, accanto all'errore d'origine dell'installazione del indicatore errato.
Due persone, professionali, il cui mestiere li dovrebbe protare a conoscere bene la macchina che conducono, che non è la prima volta che operano un volo di una certa lungheza (e quindi consumo), avrebbero dovuto accorgersi del problema già a Bari.
A nessuno dei due è venuto in mente....
Questo per me è il loro errore grave.
Poi la possibile approssimazione della gestione dell'emergenza, il non aver rilevato che la piantata dei motori aveva quella causa, sono dei "di più" che riducono le loro capacità professionali di piloti. Questo va detto.

Con l'auto nuova (2000km di "età") scoprii di aver fatto 800km ed avere ancora il serbatoio a metà..."Strano, pensai, che ottima media!!": dopo 10km l'auto si fermò inesorabilmente causa mancanza di carburante (e presenza di indicatore difettoso!).
Ma non sono un pilota di aereo, non ho 50 persone sedute dietro di me e, soprattutto, non sono a 6/10.000 piedi di quota ...

E da tutta questa vicenda mi sorge anche spontanea una vicenda: quanto credere alle dicharazioni altisonanti di certe compagnie sui loro metodi di manutenzione, sull'estrema attenzione alla sicurezza, sugli standard ai più alti livelli del mondo (ma chi sono allora, quelli che li hanno inferiori ai loro? perchè se sei tra i primi 20 del mondo, vuole dire che dietro di te ci sono altri...).
Mi piacerebbe leggere la rivista di bordo di Tuninter, perchè quelle dichiarazioni le troviamo solitamente lì, per rassicurare il passeggero....