Gesap, 2012 anno nero: serve terapia d'urto
calano passeggeri (-7,7%) e voli (-11%); Meridiana fa -36% e Alitalia -8%. Conti di nuovo in perdita: -3,5 mln
michele guccione
Quando il presidente dell'Enac, Vito Riggio, tuonava «o i soci ricapitalizzano Gesap o revoco la concessione dell'aeroporto», non aveva tutti i torti. Il 2012 per la società di gestione del «Falcone e Borsellino» è stato un anno nero, confermando un trend negativo legato sì a fattori congiunturali, ma anche sintomo di mali politico-strutturali. Lo scorso anno si è chiuso con una riduzione media del 7,71% del numero di passeggeri in transito e un calo dell'11% del numero di voli. Quanto ai passeggeri, il primo allarme si avverte nei mesi clou: -15% a marzo, cioè sotto Pasqua, -14% a ottobre, nel periodo destagionalizzato, e -12% a dicembre, ossia Natale e Capodanno. Si è detto che il calo è dovuto alla crisi Wind Jet. Purtroppo è vero solo in parte. Infatti, se il vettore catanese ha registrato nel 2012 un -42% di voli da e per Palermo, spiccano anche un -36% di Meridiana e un -8% di Alitalia. Se le compagnie più forti sembrano fuggire dal Capoluogo dell'Isola, «tirano» invece le low cost: Ryaniar chiude con +10% di voli, Easyjet con +8% e Volotea (non presente nel 2011) con +100%.
Il prossimo Cda della Gesap, che analizzerà questi dati per dare mandato di esplorare la disponibilità di altre compagnie a stabilire nuovi collegamenti con Palermo, dovrà affrontare anche la nota dolente del bilancio preconsuntivo 2012 che, secondo indiscrezioni, anche stavolta si dovrebbe chiudere con una perdita intorno ai 3,5 milioni di euro, in linea con quella precedente, ma solo perchè compensata dall'aumento delle tariffe scattato a settembre a seguito dell'approvazione del Contratto di programma che finanzia gli investimenti a Punta Raisi. Bilancio che sconta elevati costi di gestione determinati, come è noto, dai passati condizionamenti della politica in termini di assunzioni di personale e di gestione dei servizi a terra tramite società collegate.
Come se non bastasse, qualcuno dei consiglieri nominati in quota Provincia vorrebbe presentare ricorso contro la nomina per la Cciaa di Roberto Helg (perchè è fallita l'azienda di famiglia) ma solo nel tentativo di spezzare il ritrovato equilibrio fra i soci Comune e Camera di commercio.
Infine, sono in corso trattative con Ryanair, che ha chiesto un forte abbattimento delle tariffe pena l'abbandono dello scalo palermitano. Insomma, riduzione dei costi, maggiore offerta di collegamenti, ricapitalizzazione per avviare gli investimenti sono priorità non più rinviabili.
10/01/2013
calano passeggeri (-7,7%) e voli (-11%); Meridiana fa -36% e Alitalia -8%. Conti di nuovo in perdita: -3,5 mln
michele guccione
Quando il presidente dell'Enac, Vito Riggio, tuonava «o i soci ricapitalizzano Gesap o revoco la concessione dell'aeroporto», non aveva tutti i torti. Il 2012 per la società di gestione del «Falcone e Borsellino» è stato un anno nero, confermando un trend negativo legato sì a fattori congiunturali, ma anche sintomo di mali politico-strutturali. Lo scorso anno si è chiuso con una riduzione media del 7,71% del numero di passeggeri in transito e un calo dell'11% del numero di voli. Quanto ai passeggeri, il primo allarme si avverte nei mesi clou: -15% a marzo, cioè sotto Pasqua, -14% a ottobre, nel periodo destagionalizzato, e -12% a dicembre, ossia Natale e Capodanno. Si è detto che il calo è dovuto alla crisi Wind Jet. Purtroppo è vero solo in parte. Infatti, se il vettore catanese ha registrato nel 2012 un -42% di voli da e per Palermo, spiccano anche un -36% di Meridiana e un -8% di Alitalia. Se le compagnie più forti sembrano fuggire dal Capoluogo dell'Isola, «tirano» invece le low cost: Ryaniar chiude con +10% di voli, Easyjet con +8% e Volotea (non presente nel 2011) con +100%.
Il prossimo Cda della Gesap, che analizzerà questi dati per dare mandato di esplorare la disponibilità di altre compagnie a stabilire nuovi collegamenti con Palermo, dovrà affrontare anche la nota dolente del bilancio preconsuntivo 2012 che, secondo indiscrezioni, anche stavolta si dovrebbe chiudere con una perdita intorno ai 3,5 milioni di euro, in linea con quella precedente, ma solo perchè compensata dall'aumento delle tariffe scattato a settembre a seguito dell'approvazione del Contratto di programma che finanzia gli investimenti a Punta Raisi. Bilancio che sconta elevati costi di gestione determinati, come è noto, dai passati condizionamenti della politica in termini di assunzioni di personale e di gestione dei servizi a terra tramite società collegate.
Come se non bastasse, qualcuno dei consiglieri nominati in quota Provincia vorrebbe presentare ricorso contro la nomina per la Cciaa di Roberto Helg (perchè è fallita l'azienda di famiglia) ma solo nel tentativo di spezzare il ritrovato equilibrio fra i soci Comune e Camera di commercio.
Infine, sono in corso trattative con Ryanair, che ha chiesto un forte abbattimento delle tariffe pena l'abbandono dello scalo palermitano. Insomma, riduzione dei costi, maggiore offerta di collegamenti, ricapitalizzazione per avviare gli investimenti sono priorità non più rinviabili.
10/01/2013