[OT] Shuttle in vendita


SAM26000

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26 Ottobre 2007
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Roma, Lazio.
se volete sono disposto ad una colletta per l'80Az però c'è pure questo...
QUASI OT

18 dic. (Apcom) - Se avete a disposizione 42 milioni di dollari (almeno), e non sapete che farne, un suggerimento potrebbe essere questo: compratevi a prezzo di saldo uno dei tre Space Shuttle della Nasa, e mettetelo in bella mostra nel giardino di casa. L'ente spaziale americano ha infatti annunciato che intende porre in vendita le sue navette quando avranno terminato la loro vita operativa di qui a pochi anni, probabilmente già alla fine del 2010 (tagli di bilancio permettendo).
Possibili acquirenti, specifica la stessa Nasa, sono musei, istituzioni, scuole e "altre organizzazioni appropriate" che siano però obbligatoriamente su territorio statunitense. Tali organizzazioni devono però essere disposte a spendere parecchio, perché al prezzo di saldo di 42 milioni di dollari vanno aggiunti altri sei milioni necessari per il trasporto della navetta, che deve essere montata sul dorso di un jumbo jet appositamente attrezzato e poi spostata su terra con un veicolo speciale. Non solo. Nell'opuscolo informativo predisposto dalla Nasa per informare della singolare "liquidazione" si avverte che i compratori dovranno esporre gli ingombranti cimeli in ambienti idonei, sotto strutture coperte e adeguatamente climatizzate.
Difficile ci sia una ressa di aspiranti all'acquisto. Tuttavia una delle navette, probabilmente 'Discovery', appare già destinata al prestigioso National Air and Space Museum della Smithsonian Institution, ove è gia esposta una impressionante serie di "pezzi" che fanno la storia dell'aviazione e dell'astronautica, compreso il bombardiere B-29 Superfortress 'Enola Gay' che nel 1945 sganciò l'atomica su Hiroshima. Le altre due navette, 'Atlantis' e 'Endeavour', saranno probabilmente poste in naftalina nel Kennedy Space Center in attesa di acquirenti.
Per chi volesse spendere di meno, peraltro, la Nasa metterà in vendita anche i motori delle navette, anche questi a prezzi di saldo: da 400mila a 800mila dollari l'uno, spese di trasporto escluse.
Su internet: http://www.nasa.gov/transition Fus
 
Una leggenda metropolitana,
probabilmente vera, che mi han raccontato a Washington poco tempo fa e' che dopo che Columbia si e' disintegrato al rientro nell'atmosfera sono dovuti andare a prendere pannelli ed elettronica da quelli parcheggiati nei musei , ma evidentemente ancora integri, per rendere efficiente a breve un' altra astronave.

E' un fatto che l'Apollo oggi non sarebbe replicabile: tutto e' andato perduto.

...se fossi in loro ci penserei...puo' sempre servire,
...come le vecchie Diane...
 
Potrebbero fare come il 747 tramutato in albergo a ARN.

Per il motore, potrei farci un pensierino per taroccare il vespino :D
 
con i motori uno potrebbe anche farci il caminetto di casa...dà così tanto l'idea del FOCOLARE.... e poi opportunamente orientati, spazzano anche le foglie dal giardino di casa, sotto la quercia..
 
Una leggenda metropolitana,
probabilmente vera, che mi han raccontato a Washington poco tempo fa e' che dopo che Columbia si e' disintegrato al rientro nell'atmosfera sono dovuti andare a prendere pannelli ed elettronica da quelli parcheggiati nei musei , ma evidentemente ancora integri, per rendere efficiente a breve un' altra astronave.

E' un fatto che l'Apollo oggi non sarebbe replicabile: tutto e' andato perduto.

...se fossi in loro ci penserei...puo' sempre servire,
...come le vecchie Diane...

Ciao.
Mi sa che te l'hanno raccontata un pò troppo "condita".
L'unico Shuttle finora esposto in un museo (Smithsonian di Washington) è l'Enterprise, non concepito per il volo spaziale ma solo per le famose prove di avvicinamento ed atterraggio, una volta sganciato dal dorso del 747 appositamente modificato.
In effetti dopo la tragedia del Columbia, furono prelevate delle parti da esso, ma si trattava dei pannelli in carbonio rinforzato posti sul bordo d'attacco delle ali, che furono utilizzati per ricostruire a terra le cause dell'incidente.
Gli altri 3 Shuttle superstiti (Discovery, Atlantis ed Endeavour) si trovavano nelle "normali" fasi di manutenzione e preparazione tra una missione e l'altra.
E' d'altra parte vero che molto spesso si ricorreva alla "cannibalizzazione" di parti tra uno Shuttle e l'altro per velocizzare le operazioni.
E poi perchè Apollo non replicabile? E perchè tutto perduto?
E' verissimo che con la fine del programma lunare venne smantellata un'organizzazione incredibilmente complessa e difficilmente ripetibile. Molto know-how e professionalità umane rilevantissime furono in effetti disperse, ma i tagli ai fondi NASA dopo la conquista della Luna furono impietosi. Ma per fortuna non tutto è andato irrimediabilmente perduto. Molte delle lezioni imparate con quel progetto vengono oggi impiegate per il programma Constellation, con cui la NASA conta (dollari permettendo) di tornare sul nostro satellite entro il prossimo decennio.
Mi sono dilungato abbastanza, sorry....
 
Mi sono dilungato abbastanza, sorry....[/QUOTE]
no no assolutamente....
il problema dell'apollo e' che molti dei componenti ,anche e non solo, elettronici sono di tecnologie superate che ormai non vengono piu' prodotte: un po' come le "radio a Valvole"
inoltre molta documentazione ritenuta obsoleta e' stata distrutta, almeno cosi' mi ha detto.
 
il problema dell'apollo e' che molti dei componenti ,anche e non solo, elettronici sono di tecnologie superate che ormai non vengono piu' prodotte: un po' come le "radio a Valvole"
inoltre molta documentazione ritenuta obsoleta e' stata distrutta, almeno cosi' mi ha detto.

Beh ma che senso avrebbe utilizzare tecnologie di 40 anni fa?
Orion, la capsula che dovrà sostituire lo Shuttle dapprima per portare equipaggi alla Stazione Spaziale Internazionale e poi per il ritorno alla Luna, apparentemente è un derivato dell'Apollo, ma in realtà gli assomiglia solo nella forma. Materiali, sistemi, avionica, supporto vitale ecc. sono allo stato dell'arte in campo spaziale.