Europa, cadono le frontiere dell’Est
Senza passaporto attraverso 24 Paesi
Da Gorizia al Baltico: il 21 dicembre si allarga la zona di Schengen. Migliaia di arrivi
BRUXELLES — Sarà un Natale molto diverso, per milioni di persone. Sarà un secondo Muro di Berlino che cade, quasi vent’anni dopo il primo. Perché in questi giorni, in una serie di riunioni fra Bruxelles e Praga, sono stati definiti gli ultimi dettagli tecnici per l’allargamento della zona Schengen ai nove paesi appena accolti nell’Unione Europea: Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Estonia, Lituania, Lettonia, Malta. In due parole: frontiere aperte fra quei paesi e i nostri 15 «veterani » Ue, niente più file e controlli; e per tutti, quello che a suo tempo il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno solennemente proclamato come il «diritto comunitario alla libera circolazione». Tutto questo accadrà a dicembre, il 21 è il giorno fissato come data-obiettivo: un cittadino europeo potrà andare dal Portogallo o dalla Grecia fino alla Finlandia, attraverso 24 diversi paesi, senza dover mai mostrare il passaporto o la carta di identità (Cipro, Romania e Bulgaria dovranno aspettare ancora un poco, ma al loro posto ci sono già Norvegia e Islanda, anche se non membri dell’Ue). Come si passa oggi dall’Italia alla Francia o viceversa, attraverso quasi tutti i valichi, così si passerà ovunque. Appuntamento dunque a Trieste o al centro di Gorizia, sul confine con la Slovenia, e in cento altri valichi di frontiera in tutto il continente.
La data potrà ancora slittare di poco per la definizione delle ultimissime modalità, ma forse non è stato scelto a caso questo tempo del Natale: come simbolo di festa, e anche di annuncio della nascita di una nuova creatura transnazionale, qualcosa che solo 15 anni fa sarebbe stato inimmaginabile. [...]
Corriere della Sera
Ci sarà qualche ripercussione negli aeroporti. Ad esempio a Malpensa T1 i voli per i nuovi membri passeranno dal satellite B all' A. In molti apt e terminal la ripartizione tra le due zone è molto rigida e può darsi che dopo il 21 dicembre quella extra-Schengen risulti un po' sottoutilizzata.
Più pesanti le ripercussioni in Svizzera, che entrerà nello spazio Schengen probabilmente il 1° novembre 2008.
L'entrata in vigore degli accordi di Schengen costerà più di 170 milioni di franchi all'aeroporto di Zurigo. I controlli di sicurezza saranno centralizzati e il terminal B rientrerà in servizio.
Gli adattamenti implicheranno un aumento delle tasse aeroportuali di circa 4 franchi per i passeggeri. Nessun rincaro è invece previsto allo scalo di Ginevra.
In seguito all'entrata in vigore degli accordi di Schengen [...] gli aeroporti rappresenteranno l'unica frontiera della Svizzera.
Sarà così necessario suddividere i viaggiatori degli Stati dell'area Schengen e gli altri, ha spiegato Unique, la società responsabile della gestione dello scalo zurighese. In parallelo, le norme di sicurezza diverranno sempre più severe.
Per far fronte a queste esigenze, Unique dovrà centralizzare i controlli dei passeggeri e dei bagagli a mano nel vecchio terminale B, chiuso nell'agosto 2003 e da allora convertito in centro congressuale.
La nuova zona dedicata ai controlli dovrebbe poter essere operativa per la fine del 2009.
swissinfo
Senza passaporto attraverso 24 Paesi
Da Gorizia al Baltico: il 21 dicembre si allarga la zona di Schengen. Migliaia di arrivi
BRUXELLES — Sarà un Natale molto diverso, per milioni di persone. Sarà un secondo Muro di Berlino che cade, quasi vent’anni dopo il primo. Perché in questi giorni, in una serie di riunioni fra Bruxelles e Praga, sono stati definiti gli ultimi dettagli tecnici per l’allargamento della zona Schengen ai nove paesi appena accolti nell’Unione Europea: Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Estonia, Lituania, Lettonia, Malta. In due parole: frontiere aperte fra quei paesi e i nostri 15 «veterani » Ue, niente più file e controlli; e per tutti, quello che a suo tempo il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno solennemente proclamato come il «diritto comunitario alla libera circolazione». Tutto questo accadrà a dicembre, il 21 è il giorno fissato come data-obiettivo: un cittadino europeo potrà andare dal Portogallo o dalla Grecia fino alla Finlandia, attraverso 24 diversi paesi, senza dover mai mostrare il passaporto o la carta di identità (Cipro, Romania e Bulgaria dovranno aspettare ancora un poco, ma al loro posto ci sono già Norvegia e Islanda, anche se non membri dell’Ue). Come si passa oggi dall’Italia alla Francia o viceversa, attraverso quasi tutti i valichi, così si passerà ovunque. Appuntamento dunque a Trieste o al centro di Gorizia, sul confine con la Slovenia, e in cento altri valichi di frontiera in tutto il continente.
La data potrà ancora slittare di poco per la definizione delle ultimissime modalità, ma forse non è stato scelto a caso questo tempo del Natale: come simbolo di festa, e anche di annuncio della nascita di una nuova creatura transnazionale, qualcosa che solo 15 anni fa sarebbe stato inimmaginabile. [...]
Corriere della Sera
Ci sarà qualche ripercussione negli aeroporti. Ad esempio a Malpensa T1 i voli per i nuovi membri passeranno dal satellite B all' A. In molti apt e terminal la ripartizione tra le due zone è molto rigida e può darsi che dopo il 21 dicembre quella extra-Schengen risulti un po' sottoutilizzata.
Più pesanti le ripercussioni in Svizzera, che entrerà nello spazio Schengen probabilmente il 1° novembre 2008.
L'entrata in vigore degli accordi di Schengen costerà più di 170 milioni di franchi all'aeroporto di Zurigo. I controlli di sicurezza saranno centralizzati e il terminal B rientrerà in servizio.
Gli adattamenti implicheranno un aumento delle tasse aeroportuali di circa 4 franchi per i passeggeri. Nessun rincaro è invece previsto allo scalo di Ginevra.
In seguito all'entrata in vigore degli accordi di Schengen [...] gli aeroporti rappresenteranno l'unica frontiera della Svizzera.
Sarà così necessario suddividere i viaggiatori degli Stati dell'area Schengen e gli altri, ha spiegato Unique, la società responsabile della gestione dello scalo zurighese. In parallelo, le norme di sicurezza diverranno sempre più severe.
Per far fronte a queste esigenze, Unique dovrà centralizzare i controlli dei passeggeri e dei bagagli a mano nel vecchio terminale B, chiuso nell'agosto 2003 e da allora convertito in centro congressuale.
La nuova zona dedicata ai controlli dovrebbe poter essere operativa per la fine del 2009.
swissinfo