[OT]Curiosità: trasporti armi a bordo


frio84

Utente Registrato
16 Luglio 2009
45
0
0
Ciao a tutti, voleva porvi una domanda che mi sono sempre fatto (non ho trovato niente del genere in altre discussioni): come funziona il trasporto di armi da fuoco a bordo di aerei di linea?su internet ho trovato, su un sito di info per guardie giurate, che l'arma può essere imbarcata in una cassetta blindata, e trasportata (ovviamente) come bagaglio stivabile. Tuttavia, mi sono sempre chiesto cosa avvenga se vi sia un pubblico ufficiale (pubblica sicurezza, carabinieri, finanzieri) che sia in trasferimento; suppongo che, laddove si tratti di un volo nazionale, operato da un vettore italiano (e quindi aeromobile che costituisce territorio nazionale), questi abbia la possibilità di portare l'arma...ma una volta a bordo chi la tiene?lui o il comandante?la si tiene scarica?i colpi e/o il caricatore?e se il volo è operato da un vettore estero su tratta nazionale??
se qualcuno ne sa di più illuminatemi!

ps relativamente a quest'argomento, ricordo, tempo fà, su un jp4, che, nella sezione incidenti, indicavano il caso di un aereo spagnolo (mi sembra un atr su un'siola delle baleari ma non ricordo altro) in cui, consegnando l'arma al comandante, partì un colpo, che bucò la fusoliera, ma senza fare altri danni....
 
Per le forze dell'ordine l'arma può essere portata a bordo ma è a discrezione del comandante lasciarla durante il volo al suo possessore o chiederne la custodia nell'apposita cassaforte di bordo.
 
La procedura che piu' di una volta ho visto fare e' la seguente. L'agente deve segnalare al check-in che ha un arma. Dopodiche' una volta a bordo deve presentarsi al comandante e deve dargli il caricatore e fargli vedere che la pistola e' scarica. Nel caso in cui ci siano piu' di un agente per motivi diversi il comandante segnala agli agenti dove sono sistemati (in caso di problemi sanno che c'e' un collega a bordo). Poi ogni compagnia fa in modo diverso.
 
è facoltà del comandante accettare o non accettare il passeggero armato a bordo, ma non è titolato a farsi lasciare l'arma d'ordinanza, ne l'agente armato ha facolta nel farlo. le armi in cabina ( forze dell'ordine e persone dello stato autorizzate per servizio ) devono essere separate dal caricatore prima di salire a bordo. tutte le altre armi devono essere custodite in appositi contenitori e custodite e trasportate in stive non comunicanti con la cabina passeggeri.
unica eccezione fatta, con specifica deroga dell'enac, è per gli aeromobili ATR 42/72, per il quale è previstà la comunicabilità tra cabina passeggeri e stiva bagagli.
 
Per i pax normali non lo so per le forze dell'ordine c'è una procedura molto semplice:

- la dichiara al checkin insieme alla qualifica (ps, carabiniere, ecc).

- viene registrato ai controlli di sicurezza

- toglie il caricatore e si assicura che l'arma sia scarica

- si dichiara all'equipaggio e (in teoria) affida il caricatore al cpt.

Nella pratica spesso il caricatore resta alla persona che viaggia armata (su autorizzazione del cpt).
 
In Spagna funziona cosí
Se l'agente é "fuori servizio" l'arma va smontana e messa in un'apposita valigetta in stiva, sará marcata col l'acronimo "ZZ" e riconsegnata in mano all'agente
Se va in servizio é l'agente a decidere se metterla in stiva o portarla con sé
Dovrá comunque dichiararla al check-in e al passare il controllo di sicurezza e presentarsi una volta a borda al comandante facendogli vedere l'arma separata dal caricatore e l'apposito foglio di "autorizzazione"
Il comandante puó decidere se far tenere l'arma alla persona o retenerla lui stesso
 
ne in pratica ne in teoria si può affidare l'arma o parte di essa a nessuno, essendo l'agente unico consegnatario materiale e soggetto giuridicamente responsabile di essa.
il caricatore è parte attiva dell'arma e, mai e poi mai contenendo i proiettili può essere affidato a nessun altro.
il cpt a bordo è la massima autorità di polizia nell'esercizio delle sue funzioni, ma non ha potere sulle armi individuali degli agenti o chi per essi, ma può solo decidere se imkbarcarlio o meno.
stesso discorso per le traduzione dei detenuti con scorta armata al seguito.
 
Quindi se un agente viene trasferito, o vuole tornare, ad es., nella città d'origine, può incontrare problemi; anche se fuori servizio mi sembra che l'arma dev'essere sempre detenuta con sè, almeno sul territorio nazionale, e non può essere affidata a terzi; ma il comandante può rifiutare l'imbarco, cosicchè il soggetto in questione si troverà a terra, essendo negato il suo diritto alla mobilità, in virtù di una decisione tuttavia legittima operata dal cpt: ma specificamente l'ENAC cosa dice?non sarebbe il caso di disciplinare in maniera uniforme la materia, evitando di lasciare una così ampia discrezionalità alle compagnie ed ai comandanti??se no uno prenota il volo, va in aeroporto senza sapere se effettivamente partirà...

Ps non sapevo della presenza di cassaforti a bordo...
 
Ciao a tutti, voleva porvi una domanda che mi sono sempre fatto (non ho trovato niente del genere in altre discussioni): come funziona il trasporto di armi da fuoco a bordo di aerei di linea?su internet ho trovato, su un sito di info per guardie giurate, che l'arma può essere imbarcata in una cassetta blindata, e trasportata (ovviamente) come bagaglio stivabile. Tuttavia, mi sono sempre chiesto cosa avvenga se vi sia un pubblico ufficiale (pubblica sicurezza, carabinieri, finanzieri) che sia in trasferimento; suppongo che, laddove si tratti di un volo nazionale, operato da un vettore italiano (e quindi aeromobile che costituisce territorio nazionale), questi abbia la possibilità di portare l'arma...ma una volta a bordo chi la tiene?lui o il comandante?la si tiene scarica?i colpi e/o il caricatore?e se il volo è operato da un vettore estero su tratta nazionale??
se qualcuno ne sa di più illuminatemi!

ps relativamente a quest'argomento, ricordo, tempo fà, su un jp4, che, nella sezione incidenti, indicavano il caso di un aereo spagnolo (mi sembra un atr su un'siola delle baleari ma non ricordo altro) in cui, consegnando l'arma al comandante, partì un colpo, che bucò la fusoliera, ma senza fare altri danni....

C'è una legge speciale sul trasporto di armi a bordo (non ricordo il numero e la data).
Tutti i vettori sono tenuti ad ottemperare.
 
Per i pax normali non lo so per le forze dell'ordine c'è una procedura molto semplice:

- la dichiara al checkin insieme alla qualifica (ps, carabiniere, ecc).

- viene registrato ai controlli di sicurezza

- toglie il caricatore e si assicura che l'arma sia scarica

- si dichiara all'equipaggio e (in teoria) affida il caricatore al cpt.

Nella pratica spesso il caricatore resta alla persona che viaggia armata (su autorizzazione del cpt).

In U2 il trasporto in cabina è ammesso solo ed esclusivamente a forze dell'ordine in servizio (es. scorta di prigionieri) con relativo ordine di servizio e vige comunque e sempre la discrezionalità del cpt. La compagnia dev'essere informata precedentemente. In qualsiasi altro caso l'arma deve essere stivata.
 
Un pò off-topic:
un caro amico pilota di 737-NG/OLD in Turchia alla Pegasus, mi ha detto che durante il type rating gli hanno fatto l'abilitazione al trasporto di armi e loro spesso si trovano a bordo armi dell'esercito o di fabbriche turche. Non sapevo che ci volessero delle abilitazioni speciali.
 
Per le forze dell'ordine l'arma può essere portata a bordo ma è a discrezione del comandante lasciarla durante il volo al suo possessore o chiederne la custodia nell'apposita cassaforte di bordo.

Mi ricordo ancora su un volo CAG-FCO quando il comandante e' andato su tutte le furie perche' due poliziotti non avevano denunciato le armi che avevano a bordo con loro :D