Nuovi disagi nel traffico aereo europeo per l'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull


aiutate anche un povero ignorante che stasera deve partire per liverpool da pisa a capire qualcosa...?..

e se mettiamo caso riesco a partire stasera riuscirò a tornare il giorno dopo in serata sempre a pisa?...

dai, se mi aiutate vi prometto un bel trip report :D
eheh

Non è che sia così semplice aiutarti, nessuno ha la palla di vetro. Tieni d' occhio i siti degli aeroporti interessati e quello della compagnia, monitorando lo status del tuo volo. E magari tieni gli occhi su questo 3d, dove di solito le news vengono riportate abbastanza rapidamente.
In bocca al lupo!:)
 
Secondo una ricerca i vulcani islandesi sono in un ciclo che potrebbe durare decenni

Volare ai tempi della nube

Motori protetti e radar ottici

Nuovi blocchi nel Nord Europa, le compagnie si attrezzano per far fronte all'emergenza continua

MILANO—Gli aeroporti irlandesi e quelli del nord della Gran Bretagna ieri sono stati chiusi al traffico a causa della nube. «Volo cancellato per ceneri vulcaniche». A questo avviso dovremmo presto abituarci andando in aeroporto ad ascoltare, oltre agli annunci di cambio d’orario per «ritardato arrivo dell’aeromobile» o di cancellazione del volo per nebbia, anche la causa «nube eruttiva».

Non è una bella prospettiva, ma secondo alcuni vulcanologi il rischio sembra prossimo a diventare reale per l’intera Europa nei prossimi mesi e forse anni. I responsabili sarebbero sempre i vulcani islandesi. Thor Thordarson dell’Università di Edimburgo ha esaminato 205 eruzioni avvenute in Islanda negli ultimi 1.100 anni trovando che esse avvengono secondo cicli regolari della durata di 140 anni. «Le ultime cinque decadi del ventesimo secolo sono state caratterizzate da una fase di quiete che ora sta per finire — avverte Thordarson —. Adesso stiamo avviandoci verso un picco di massima attività».

Osservazioni recenti mostrano che almeno altri quattro vulcani dell’area sarebbero prossimi ad entrare in azione e che l’esplosione di Eyjafjallajokull altro non sia che un preannuncio di quanto sta per accadere con gli altri sotto sorveglianza. Il primo è Katla, si trova a circa 24 chilometri dal vulcano in attività e già rivela segni premonitori di una sua accensione. Seguirebbero Grimsvotn, Hekla e Askja, tutti vulcani più grandi del protagonista delle ultime settimane dal nome impronunciabile. Tutti sono turbolenti.

Indipendentemente da questi allarmi il problema ceneri vulcaniche comincia per fortuna ad essere considerato seriamente. Alla fine di aprile i rappresentanti dei costruttori aeronautici Airbus, Boeing, Bombardier, Dassault, Embraer, dei fabbricanti di motori General Electric, Rolls Royce, Pratt & Whitney e Safran, delle autorità aeree americane ed europee e delle compagnie si sono riuniti definendo le prime soglie di rischio per stabilire se gli aeroplani possono volare oppure no. Sono tre: con una nube che presenta una concentrazione di particelle di due milionesimi per metro cubo i jet sono liberi di viaggiare; da questo livello e fino a due milligrammi per metro cubo i velivoli sono autorizzati sotto stretta sorveglianza; al di sopra di questo valore tutti a terra.

Si tratta, ovviamente, di soglie provvisorie in attesa che le ricerche ora avviate un po’ dovunque stabiliscano come intervenire sui motori per renderli invulnerabili alla minaccia. «Già nei decenni scorsi si sono condotti studi per capire i punti deboli dei jet — spiega Guido Giordano, direttore tecnico di Avio, una delle società motoristiche europee —, ma il rischio era stato giudicato contenuto per intervenire. Ora, in seguito al vulcano islandese, nel programma di ricerca Newac varato dalla commissione europea per arrivare al motore verde meno inquinante e meno rumoroso è stato pure aggiunto l’obiettivo di proteggere i propulsori dalle particelle vulcaniche».

Intanto rimane indispensabile la realizzazione di una rete europea di misura con radar ottici in grado di valutare presenza e concentrazioni delle polveri. Con tali valutazioni le autorità aeronautiche potranno consentire o vietare i voli in base alle soglie di sicurezza stabilite. Ma il vulcano islandese ha spinto la commissione europea per i trasporti ad accelerare anche la realizzazione del piano «Single European Sky 2», il cielo unico europeo che apre nuove rotte e supera le divisioni nazionali. Entrambe oggi rendono difficile la gestione del traffico soprattutto nel caso delle emergenze, come è accaduto con la nube dove ogni Paese decideva in modo indipendente. In settembre, inoltre, Bruxelles presenterà all’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile un proprio disegno per la riorganizzazione dei movimenti aerei in presenza di ceneri vulcaniche. Questa includerebbe soprattutto una gestione unica affidata a Eurocontrol, la quale avrebbe la responsabilità di decidere le rotte degli aerei stabilendo percorsi e quote in base alla situazione usufruendo delle nuove autostrade celesti che nel frattempo dovrebbero essere rese percorribili.

Giovanni Caprara

http://www.corriere.it/scienze_e_te...be_834113be-6190-11df-a380-00144f02aabe.shtml
 
Riporto quanto mi hanno riferito a questo proposito un paio di amici docenti e ricercatori di vulcanologia:

Caro .......,
per capire come si comporterà in futuro un vulcano si studiano le successioni laviche e piroclastiche delle eruzioni passate ..... Quindi c'è del vero in quello che dice Thordarson. Naturalmente un vulcano potrebbe anche "deviare" in parte dal comportamento che ha avuto nelle ultime migliaia di anni (cioè il rispetto dei suoi cicli eruttivi ...).

Questi mi ha anche promesso una bella chiacchierata appena torna dall'Etna.

Caro .......,
la vulcanologia è una scienza che prende in considerazione anche la storia eruttiva di un apparato, questo vuol dire che oltre ai parametri geofisici e geochimici la previsione dell'attività vulcanica relativa ad un determinato vulcano si basa anche sulla conoscenza della sua storia vulcanologica e quindi sulle tipologie eruttive e sulla natura e composizione dei prodotti emessi.........tutto ciò premesso per dire che è molto probabile che quello che tu hai letto sia vero o per lo meno molto vicino alla realtà, ed è anche vero che nella storia della terra ci sono state euzioni esplosive ben più catastrofiche e che hanno eruttato quantità ben maggiori di ceneri....

Ne deduco che in futuro dovremo:

1. trovare il modo di monitorare con precisione la quantità e la dimensione delle ceneri nell'aria;
2. trovare il modo di "proteggere" i motori a reazione dalle ceneri;
3. muoverci piu' frequentemente con i frullini (opportunamente adattati?) in ambito europeo almeno.
 
Ultima modifica:
Intanto le ceneri, causa alta pressione dall'atlantico, si spostano a sud-est verso la germania......e io devo andare a Berlino....puttanazza!

Chiedo a chi puo' (chi ha accesso ad eurocontrol) di tenere aggiornato questo thread data la situazione in rapida evoluzione.
 
Aggiornato alle 15CEST

Eruption of Icelandic volcano: Eyjafjallajökull.

EGTT (London Control)
Normal operations ref notam H1535/10

EGPX (Scottish Control)
No-fly-zones defined in notam(s):
SFC-FL200 0600-1200z H1531/10 + H1532/10
Moray sector zero-rated until 1800z
Airports inside the no-fly-zone as imposed by the United Kingdom CAA include all airfields in Northern Ireland, EGPD, EGPH, EGPI and EGPB.

EHAA (Netherlands)
EHAM airport open but check
routing to avoid below mentioned sectors
Amsterdam sector05 zero-rated until 1600z

All other Amsterdam sectors operating with reduced capacity

BIRD (Icelandic airspace)
For no-fly-zone please refer to notam(s):
SFC-FL350 0600-1200z A0596/10
SFC-FL350 1200-1800z A0603/10

EGGX (Shanwick Oceanic airspace)
For no-fly-zone please refer to notam(s)
SFC-FL200 0600-1200z H1531/10 + H1532/10

EISN / EIDW (Irish airspace)
EIDWCTN airspace zero-rated until 1300z
 
Idem come nonno sALT, io devo volare a olbia venerdi, tornare e la mattina di sabato volare a parigi.
Che dite <?
saluti
 
A me diverte piu' questa immagine (notare la nuvolozza di fantozzi) :
image.ashx


Il link diretto alla notizia è questo :
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/05/23/visualizza_new.html_1795763129.html