Nuova compagnia a Bolzano ?!


SeldiAv

Utente Registrato
7 Novembre 2014
7
0
0
Bologna
Aeroporto, in febbraio i voli per Roma
di Giancarlo Ansaloni
31 agosto 2016
Una nuova compagnia sta per investire sullo scalo bolzanino: previste rotte anche per altri Paesi europei

BOLZANO. Altro che aeroporto “morto o morituro”. Anzi, già da febbraio del prossimo anno tornerebbero i voli per Roma e, a breve, verso un’altra serie di destinazioni europee.

Non solo, ma Bolzano dovrebbe diventare addirittura la sede amministrativa e tecnica di una nuovissima compagnia aerea di “diritto italiano” , cioè con soli capitali nazionali (nessun locale, per ora) che vedrebbe la luce entro settembre per essere “ufficializzata” con una conferenza stampa, al più tardi ai primi di ottobre.

Chi sono i nuovi investitori e perché si muovono proprio ora? Si tratterebbe in particolare di società di fondi d’investimento, di assicurativi e di altri già operanti nell’aeronautica, in collaborazione con un pool di tecnici che hanno “sondato” potenzialità dell’aeroporto, affidabilità e attrazione esercitata da città e provincia.

Il piano industriale prevede in primis l’irrinunciabile rotta Bolzano-Roma, ancora la più redditizia, ma con riduzione dei voli da quattro a due, (prima mattina e tardo pomeriggio) mediante aeromobili di ultima generazione.

Grazie a nuovi materiali e nuove tecnologie collaudate su aerei civili, anche supersonici (come l’erede Usa del “Concorde”) il mercato offre oggi aerei più leggeri”, confortevoli, con consumi e decibel quasi dimezzati, quindi con raggio d’azione in grado di coprire il bacino del Mediterraneo e del Centro Europa senza scali.

La capienza è prevista da 70 a 100 posti come massimo. L’autonomia di volo ampliata e l’ aumentata velocità di crociera consentiranno di riaprire ad esempio il collegamento con Londra, già esercitato anni fa dalla Tyrolean Airways con i Dash da 72 posti abbandonato poi per i il tormentone della pista troppo corta.

In programma ci sono inoltre il Nord della Germania e l’ «esordio» della Francia in singolare coincidenza con la massiccia campagna promozionale appena avviata dalla Provincia non a caso nella patria dello scopritore delle Dolomiti, il geologo transalpino Déodat de Dolomieu.

Dulcis in fundo, anche una rotta tutta vacanziera, verso le Isole Baleari, una delle mete turistiche più amate dagli altoatesini.

Nel complesso si tratta di un progetto volto a “movimentare” in uscita (outgoing), ma soprattutto in entrata (incoming) gli scambi internazionali, che si tratti di imprenditoria o ricerca, cultura e istruzione o sanità (medici), compresi anche i turisti con qualche «pretesa» in più rispetto ai voli charter, settore quest’ultimo sempre più popolare e redditizio grazie ai convenienti pacchetti “volo+hotel”.

Lanciata così «a freddo» la notizia potrebbe comprensibilmente apparire come una classica “bufala”, dato lo stretto riserbo che circondano l’operazione e la stessa fonte, ma qualche indizio si può interpretare.

Innanzitutto la scelta dei tempi per l’avvio, cioè il recente ricambio nel Cda della società di gestione Abd, ritenuto, si dice, più affidabile per competenza e disponibilità, considerando la dolorosa alternativa di una svendita o addirittura della liquidazione.

Inoltre la costituzione di una nuova società comporta l’ingaggio di professionisti in loco quali avvocati e commercialisti, mentre i tecnici “aeronautici” sarebbero al lavoro, già dallo scorso dicembre, per cui è fatale che prima o poi qualche indiscrezione sfugga.

C’è anzi la sensazione che fra le prime “antenne” in grado di percepire “l’allarme aereo” ci siano quelle sensibilissime degli ambientalisti.

Proprio pochi giorni fa un esponente di punta nella battaglia per il “no” al referendum”, cioè il consigliere provinciale verde Riccardo Della Sbarba, è stato protagonista di una sorprendente giravolta di 180 gradi, sollecitando la Giunta a mantenere l’«ex-indigesta» Abd nelle mani della Provincia come società «in house».

Si sarebbe reso conto, che in caso di cessione a privati o di liquidazione dell’Abd, l’aeroporto sarà liberamente accessibile a qualsiasi compagnia in grado di far volare aerei di linea e charter; cioè esattamente ciò che si sta profilando, ampiamente ma inutilmente prospettato e preconizzato dallo stesso presidente Arno Kompatscher durante la campagna per il referendum, tanto da sbottare in un esplicito: «Ma loro non vogliono capire».

http://m.altoadige.gelocal.it/bolza...oporto-in-febbraio-i-voli-per-roma-1.14041037
 
Il piano industriale prevede in primis l’irrinunciabile rotta Bolzano-Roma, ancora la più redditizia, ma con riduzione dei voli da quattro a due, (prima mattina e tardo pomeriggio) mediante aeromobili di ultima generazione.

Non mi è chiaro, quindi era una cash cow ma è stata chiusa, perchè gli a/m del 2015 non sono "di ultima generazione" come quelli previsti dal piano industriale, o mi sfugge qualcosa?
In generale, perchè si porrebbe l'accento su questi a/m "di ultima generazione" che sarebbero stati lanciati in commercio dal 2015 (ultimi voli commerciali) ad oggi? Cosa cambierebbe rispetto a prima?
 
Bolzano mega hub fra un po'...speriamo che i soldini non arrivino da contributi grazie alla regione a statuto speciale.
 
aeromobili di ultima generazione.

Grazie a nuovi materiali e nuove tecnologie collaudate su aerei civili, anche supersonici (come l’erede Usa del “Concorde”) il mercato offre oggi aerei più leggeri”, confortevoli, con consumi e decibel quasi dimezzati, quindi con raggio d’azione in grado di coprire il bacino del Mediterraneo e del Centro Europa senza scali.


ahahah
 
sempre dallo stesso giornale c'è questo articolo dello stesso giorno, sembra una continuazione di quello già postato..

Nei piani della compagnia aerea pronta a investire su Bolzano non figura il contestato allungamento della pista da 1294 metri attuali a 1432 previsti dall’ultimo Masterplan approvato da Provincia ed Enac: gli aerei di ultima generazione presi in considerazione, grazie a maggiore potenza, minore peso e spinta infatti possono sollevarsi e puntare verso il cielo in poche centinaia di metri con un’angolazione analoga ai vari Airbus 319 e Boeing 737.
Gli abitanti di Laives e Bassa Atesina potranno quindi dormire se non tra due guanciali, almeno su uno e mezzo, come finora, perché già sulla Galizia l’aereo sarà grande come un volatile e largamente al di sopra dai meleti sottostanti. È una premessa d’obbligo per prevenire oscure profezie e presagi di chi è diffidente verso i progressi della ricerca e delle tecnologie. Neppure con i potenziali 1499 metri di pista, consentiti senza la VIA, vedremo quindi passaggi di aeromobili da 120 posti e oltre, salvo naturalmente di nuovi prodigi della tecnica.
Circa marche e modelli scelti dalla nuova compagnia mancano del tutto indizi o indiscrezioni. Il mercato comunque offre molto per i voli regionali: dal canadese Bombardier serie C al brasiliano Embraer, dal britannico Avro, fino all’italo-russo Suchoi 100 (costruito, in collaborazione con Aermacchi-Alenia, interni firmati Pininfarina per i modelli plus) che offre opzioni da 75 a 98 posti. Sempre a proposito di flotta aerea la compagnia sarebbe pronta a mettere a disposizione dei tour operator locali parte della capacità dei propri velivoli per voli
charter stagionali sia estivi che invernali, da e per lo scalo di San Giacomo.
Per concludere resta da sottolineare un punto fermo: l’esito del referendum ha cancellato “solo” lo stanziamento provinciale dei 2,5 milioni l’anno e non condiziona affatto le iniziative di privati. (gi.ans.)


http://altoadige.gelocal.it/bolzano...generazione-da-70-fino-a-100-posti-1.14040732
 
Ho appena letto nel sito dell'aeroporto che non ci sono al momento trattative in corso con nessuna compagnia aerea... Il comunicato è stato pubblicato in seguito al grande interesse giornalistico intorno alla suddetta compagnia aerea
 
Aeroporto, Atr72 per il rilancio

Nei piani di Abd Holding aerei da 70 posti e silenziosi. Pochi voli ma sempre pieni e a prezzi bassi

BOLZANO. «Dovranno scegliere tra due aerei. L'Atr 72 ma il 600, l'ultima versione. Oppure il Q400. Il primo costa quasi la metà e porta gli stessi passeggeri» dicono i tecnici all'aeroporto. Parlano di vettori, a San Giacomo, perché già sta filtrando la cornice del piano di rilancio dello scalo. Alla Abd holding, costituita dalla cordata imprenditoriale Josef Gostner-Haselsteiner-Benko mantengono la massima riservatezza in attesa della decisione della Provincia dopo la loro proposta di acquisto dell'aeroporto.

Ma la possibile e quasi definita cornice di intervento di divide in due capitoli: l'offerta finanziaria, il cui contenuto sarà discusso e reso pubblico entro il 22 febbraio, e il piano industriale. Quest'ultimo, secondo indiscrezioni, si basa su una serie di capitoli, tutti indirizzati alla compatibilità d'esercizio e al raggiungimento di una serie di risultati in termini di ritorno economico e “aziendale”. Al centro, come già emerso nei giorni scorsi, ci sarebbe la volontà da parte della holding di costruire una compagnia aerea autonoma.

Ecco come si configurerebbe, in linea di massima il piano: 1) una gestione dell'infrastruttura da indirizzare verso sinergie di gruppo e risparmio dei costi ; 2) un ridisegno funzionale del personale secondo una logica meno “pubblica” e più mirata alla ottimizzazione delle risorse; 3) un rinnovamento tecnologico generale delle strutture di decollo e di atterraggio per rendere San Giacomo compatibile con gli ultimi standard di volo ai più alti livelli; 4) un'attenzione particolare a tutti gli strumenti per ridurre ogni possibile inquinamento acustico; 5) la dotazione di vettori in grado di rispondere a queste ultime esigenze: per questo sembra emergere una certa predilezione per l'Atr 72, un turboelica italo-francese che, secondo gli esperti “fa meno rumore del meno rumoroso dei treni, quasi una libellula...”. Questi ultimi aerei, accanto al canadese Q400 garantiscono almeno 70 posti al loro interno e possono, a regime, rendere economiche le rotte. L'Atr inoltre è il più venduto in compagnie e scali regionali, così come in effetti è classificato l'aeroporto di Bolzano; 6) infine una politica dei prezzi molto competitiva, sull'onda delle compagnie low cost e di conseguenza una gestione degli orari molto stringente.

Poi c'è tutto l'aspetto legato alle nuove rotte. Sempre secondo indiscrezioni, queste sarebbero le intenzioni della holding, una volta ottenuto il via libera all'acquisto dello scalo: 1) un volo per Roma, uno la mattina presto ed uno la sera; 2)Un volo per uno hub “entro Schengen” all'estero: o Francoforte o Monaco o Vienna; 3) l'intensificazione di collaborazioni regionali: ad esempio il volo Aosta-Bolzano; 4) il ripristino del traffico estivo dei charter da riprogrammare dopo la rinuncia di Austrian-ex Tyrolean ai voli 2019 per il sud Italia stante l'incertezza sul futuro dello scalo.

Con questi tre voli di linea effettivi, dunque senza una eccessiva intensificazione delle rotte, il gruppo pensa di poter raggiungere una base di economicità iniziale.

Altro aspetto è quello del riempimento dei voli: meno aerei ma tutti sold out è la strada di decine di compagnie regionali che hanno trovato il loro target pur senza un eccessivo numero di voli.

Dunque anche una politica di marketing aggressiva, relazioni nazionali e internazionali già in intensificazione e l'eventualità di sinergie tecniche e in termini di personale (piloti) per non gravare sui costi vivi. Ma lo scoglio sarà il 22.

L'assenza di concorrenza nell'offerta di acquisto fa comunque pensare che Abd holding stia già facendo i suoi conti.

http://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/aeroporto-atr72-per-il-rilancio-1.1880206
 
Poi c'è tutto l'aspetto legato alle nuove rotte. Sempre secondo indiscrezioni, queste sarebbero le intenzioni della holding, una volta ottenuto il via libera all'acquisto dello scalo: 1) un volo per Roma, uno la mattina presto ed uno la sera; 2)Un volo per uno hub “entro Schengen” all'estero: o Francoforte o Monaco o Vienna; 3) l'intensificazione di collaborazioni regionali: ad esempio il volo Aosta-Bolzano; 4) il ripristino del traffico estivo dei charter da riprogrammare dopo la rinuncia di Austrian-ex Tyrolean ai voli 2019 per il sud Italia stante l'incertezza sul futuro dello scalo.

Con questi tre voli di linea effettivi, dunque senza una eccessiva intensificazione delle rotte, il gruppo pensa di poter raggiungere una base di economicità iniziale.

Altro aspetto è quello del riempimento dei voli: meno aerei ma tutti sold out è la strada di decine di compagnie regionali che hanno trovato il loro target pur senza un eccessivo numero di voli.

3 rotte, di cui una per Aosta!!!
yeld bassi su tutti i posti.
il tutto basato a Bolzano, 100k abitanti.