Aeroporto, in febbraio i voli per Roma
di Giancarlo Ansaloni
31 agosto 2016
Una nuova compagnia sta per investire sullo scalo bolzanino: previste rotte anche per altri Paesi europei
BOLZANO. Altro che aeroporto “morto o morituro”. Anzi, già da febbraio del prossimo anno tornerebbero i voli per Roma e, a breve, verso un’altra serie di destinazioni europee.
Non solo, ma Bolzano dovrebbe diventare addirittura la sede amministrativa e tecnica di una nuovissima compagnia aerea di “diritto italiano” , cioè con soli capitali nazionali (nessun locale, per ora) che vedrebbe la luce entro settembre per essere “ufficializzata” con una conferenza stampa, al più tardi ai primi di ottobre.
Chi sono i nuovi investitori e perché si muovono proprio ora? Si tratterebbe in particolare di società di fondi d’investimento, di assicurativi e di altri già operanti nell’aeronautica, in collaborazione con un pool di tecnici che hanno “sondato” potenzialità dell’aeroporto, affidabilità e attrazione esercitata da città e provincia.
Il piano industriale prevede in primis l’irrinunciabile rotta Bolzano-Roma, ancora la più redditizia, ma con riduzione dei voli da quattro a due, (prima mattina e tardo pomeriggio) mediante aeromobili di ultima generazione.
Grazie a nuovi materiali e nuove tecnologie collaudate su aerei civili, anche supersonici (come l’erede Usa del “Concorde”) il mercato offre oggi aerei più leggeri”, confortevoli, con consumi e decibel quasi dimezzati, quindi con raggio d’azione in grado di coprire il bacino del Mediterraneo e del Centro Europa senza scali.
La capienza è prevista da 70 a 100 posti come massimo. L’autonomia di volo ampliata e l’ aumentata velocità di crociera consentiranno di riaprire ad esempio il collegamento con Londra, già esercitato anni fa dalla Tyrolean Airways con i Dash da 72 posti abbandonato poi per i il tormentone della pista troppo corta.
In programma ci sono inoltre il Nord della Germania e l’ «esordio» della Francia in singolare coincidenza con la massiccia campagna promozionale appena avviata dalla Provincia non a caso nella patria dello scopritore delle Dolomiti, il geologo transalpino Déodat de Dolomieu.
Dulcis in fundo, anche una rotta tutta vacanziera, verso le Isole Baleari, una delle mete turistiche più amate dagli altoatesini.
Nel complesso si tratta di un progetto volto a “movimentare” in uscita (outgoing), ma soprattutto in entrata (incoming) gli scambi internazionali, che si tratti di imprenditoria o ricerca, cultura e istruzione o sanità (medici), compresi anche i turisti con qualche «pretesa» in più rispetto ai voli charter, settore quest’ultimo sempre più popolare e redditizio grazie ai convenienti pacchetti “volo+hotel”.
Lanciata così «a freddo» la notizia potrebbe comprensibilmente apparire come una classica “bufala”, dato lo stretto riserbo che circondano l’operazione e la stessa fonte, ma qualche indizio si può interpretare.
Innanzitutto la scelta dei tempi per l’avvio, cioè il recente ricambio nel Cda della società di gestione Abd, ritenuto, si dice, più affidabile per competenza e disponibilità, considerando la dolorosa alternativa di una svendita o addirittura della liquidazione.
Inoltre la costituzione di una nuova società comporta l’ingaggio di professionisti in loco quali avvocati e commercialisti, mentre i tecnici “aeronautici” sarebbero al lavoro, già dallo scorso dicembre, per cui è fatale che prima o poi qualche indiscrezione sfugga.
C’è anzi la sensazione che fra le prime “antenne” in grado di percepire “l’allarme aereo” ci siano quelle sensibilissime degli ambientalisti.
Proprio pochi giorni fa un esponente di punta nella battaglia per il “no” al referendum”, cioè il consigliere provinciale verde Riccardo Della Sbarba, è stato protagonista di una sorprendente giravolta di 180 gradi, sollecitando la Giunta a mantenere l’«ex-indigesta» Abd nelle mani della Provincia come società «in house».
Si sarebbe reso conto, che in caso di cessione a privati o di liquidazione dell’Abd, l’aeroporto sarà liberamente accessibile a qualsiasi compagnia in grado di far volare aerei di linea e charter; cioè esattamente ciò che si sta profilando, ampiamente ma inutilmente prospettato e preconizzato dallo stesso presidente Arno Kompatscher durante la campagna per il referendum, tanto da sbottare in un esplicito: «Ma loro non vogliono capire».
http://m.altoadige.gelocal.it/bolza...oporto-in-febbraio-i-voli-per-roma-1.14041037
di Giancarlo Ansaloni
31 agosto 2016
Una nuova compagnia sta per investire sullo scalo bolzanino: previste rotte anche per altri Paesi europei
BOLZANO. Altro che aeroporto “morto o morituro”. Anzi, già da febbraio del prossimo anno tornerebbero i voli per Roma e, a breve, verso un’altra serie di destinazioni europee.
Non solo, ma Bolzano dovrebbe diventare addirittura la sede amministrativa e tecnica di una nuovissima compagnia aerea di “diritto italiano” , cioè con soli capitali nazionali (nessun locale, per ora) che vedrebbe la luce entro settembre per essere “ufficializzata” con una conferenza stampa, al più tardi ai primi di ottobre.
Chi sono i nuovi investitori e perché si muovono proprio ora? Si tratterebbe in particolare di società di fondi d’investimento, di assicurativi e di altri già operanti nell’aeronautica, in collaborazione con un pool di tecnici che hanno “sondato” potenzialità dell’aeroporto, affidabilità e attrazione esercitata da città e provincia.
Il piano industriale prevede in primis l’irrinunciabile rotta Bolzano-Roma, ancora la più redditizia, ma con riduzione dei voli da quattro a due, (prima mattina e tardo pomeriggio) mediante aeromobili di ultima generazione.
Grazie a nuovi materiali e nuove tecnologie collaudate su aerei civili, anche supersonici (come l’erede Usa del “Concorde”) il mercato offre oggi aerei più leggeri”, confortevoli, con consumi e decibel quasi dimezzati, quindi con raggio d’azione in grado di coprire il bacino del Mediterraneo e del Centro Europa senza scali.
La capienza è prevista da 70 a 100 posti come massimo. L’autonomia di volo ampliata e l’ aumentata velocità di crociera consentiranno di riaprire ad esempio il collegamento con Londra, già esercitato anni fa dalla Tyrolean Airways con i Dash da 72 posti abbandonato poi per i il tormentone della pista troppo corta.
In programma ci sono inoltre il Nord della Germania e l’ «esordio» della Francia in singolare coincidenza con la massiccia campagna promozionale appena avviata dalla Provincia non a caso nella patria dello scopritore delle Dolomiti, il geologo transalpino Déodat de Dolomieu.
Dulcis in fundo, anche una rotta tutta vacanziera, verso le Isole Baleari, una delle mete turistiche più amate dagli altoatesini.
Nel complesso si tratta di un progetto volto a “movimentare” in uscita (outgoing), ma soprattutto in entrata (incoming) gli scambi internazionali, che si tratti di imprenditoria o ricerca, cultura e istruzione o sanità (medici), compresi anche i turisti con qualche «pretesa» in più rispetto ai voli charter, settore quest’ultimo sempre più popolare e redditizio grazie ai convenienti pacchetti “volo+hotel”.
Lanciata così «a freddo» la notizia potrebbe comprensibilmente apparire come una classica “bufala”, dato lo stretto riserbo che circondano l’operazione e la stessa fonte, ma qualche indizio si può interpretare.
Innanzitutto la scelta dei tempi per l’avvio, cioè il recente ricambio nel Cda della società di gestione Abd, ritenuto, si dice, più affidabile per competenza e disponibilità, considerando la dolorosa alternativa di una svendita o addirittura della liquidazione.
Inoltre la costituzione di una nuova società comporta l’ingaggio di professionisti in loco quali avvocati e commercialisti, mentre i tecnici “aeronautici” sarebbero al lavoro, già dallo scorso dicembre, per cui è fatale che prima o poi qualche indiscrezione sfugga.
C’è anzi la sensazione che fra le prime “antenne” in grado di percepire “l’allarme aereo” ci siano quelle sensibilissime degli ambientalisti.
Proprio pochi giorni fa un esponente di punta nella battaglia per il “no” al referendum”, cioè il consigliere provinciale verde Riccardo Della Sbarba, è stato protagonista di una sorprendente giravolta di 180 gradi, sollecitando la Giunta a mantenere l’«ex-indigesta» Abd nelle mani della Provincia come società «in house».
Si sarebbe reso conto, che in caso di cessione a privati o di liquidazione dell’Abd, l’aeroporto sarà liberamente accessibile a qualsiasi compagnia in grado di far volare aerei di linea e charter; cioè esattamente ciò che si sta profilando, ampiamente ma inutilmente prospettato e preconizzato dallo stesso presidente Arno Kompatscher durante la campagna per il referendum, tanto da sbottare in un esplicito: «Ma loro non vogliono capire».
http://m.altoadige.gelocal.it/bolza...oporto-in-febbraio-i-voli-per-roma-1.14041037