La riporto perchè pare comunque qualcosa di cui discutere, ma non so giudicare l'attendibilità onestamente. Anche perche parliamo di Corriere Online
La peggiore tragedia dei cieli europei negli ultimi trent’anni sfiorata per appena 19 secondi, al buio e a novemila metri di quota. A leggere i documenti ufficiali è stata soltanto la fortuna a risparmiare 268 vite, dal momento che né il sistema di segnalazione a bordo di uno degli aerei coinvolti, né il personale a terra si sono accorti di quello che stava accadendo. Anzi: è stato proprio un addetto dalla sala di comando sulla terraferma a innescare quella che poteva portare a una collisione mortale a oltre 430 chilometri orari.
Il rapporto
È quanto emerge dalle sedici pagine dell’informativa tecnica pubblicata pochi giorni fa dalla Commissione spagnola di indagine per gli incidenti nell’aviazione civile (Ciaiac). Il fatto è accaduto alle 20:20 del 10 novembre 2018, oltre un anno fa, sopra la penisola iberica e ha coinvolto un Airbus A320 della low cost ungherese Wizz Air partito da Craiova (Romania) con 169 persone a bordo e un Embraer E195 di Aeronova (per conto della spagnola Air Europa Express) decollato da Venezia con 99 individui: entrambi i velivoli si stavano avvicinando all’aeroporto di Madrid, uno dei più intasati d’Europa, seguendo lo stesso percorso.
In quota
I dati di volo, si legge nel documento ufficiale, non sono stati recuperati dalle scatole nere perché quando gli investigatori hanno ricevuto la segnalazione della collisione evitata «queste erano già state utilizzate di nuovo cancellando le informazioni». Per questo si è dovuti ricorrere al «Quick access recorder», dispositivo che manda alla compagnia i dati relativi alle prestazioni dell’aeromobile. La dinamica inizia a 200 chilometri dall’aeroporto spagnolo. Il volo Wizz Air «W6 3763» sta volando a quota 31 mila piedi (9.450 metri) a 501 chilometri orari, mentre il collegamento di Air Europa «UX 1084» si trova a 29 mila piedi (8.840 metri) e procede a 431 chilometri orari. A vedere le carte aeronautiche che ricostruiscono l’accaduto l’Airbus è sopra l’Embraer e indietro di pochi chilometri.
Dove si trovavano i due aerei al momento della collisione sfiorata (foto Corriere sul rapporto d’inchiesta) Dove si trovavano i due aerei al momento della collisione sfiorata (foto Corriere sul rapporto d’inchiesta)
Le comunicazioni errate
Da questo momento la situazione s’ingarbuglia. Alle 20:18:37 dal centro di comando il controllore si mette in contatto con il volo Wizz Air: «Scendete al livello tre zero zero», dice, cioè a 30 mila piedi (9.144 metri) stando al gergo usato nel trasporto aereo. Dalla cabina il comandante (un 51enne con 5.739 ore di volo alle spalle) e il primo ufficiale (34ene con 336 ore) non rispondono. La mancata conferma delle indicazioni è una cosa che capita. Per questo alle 20:18:46 — nove secondi dopo — il controllore ripete lo stesso comando. Ma con un errore importante. «Volo Wizz Air, scendete a quota due zero zero». Vuol dire 20 mila piedi (6.096 metri). Quindi non solo molto meno dei 30 mila stabiliti, ma addirittura meno dell’aereo che intanto sta passando sotto, cioè l’Embraer di Air Europa, che viaggia a 29 mila piedi. Stavolta la comunicazione viene recepita. E infatti alle 20:18:50 dall’Airbus A320 confermano: «Scendiamo a livello due zero zero».
L’allarme
Un paio di secondi dopo il jet della low cost inizia la discesa. Si avvicina così tanto che alle 20:20:05 la cabina dell’Embraer — che si trova sotto — riceve l’avviso di pericolo dal proprio sistema di allerta del traffico ed elusione di collisione (noto come «Tcas»). Il «Tcas», però, non si attiva nell’Airbus A320, fa notare le relazione tecnica dell’ente investigativo spagnolo. Quello del velivolo di Air Europa, invece, dura ben sette secondi. Tant’è vero che mentre è ancora acceso il «Tcas» alle 20:20:07 il pilota della compagnia spagnola chiama il centro di controllo e denuncia che un aereo li ha sfiorati. A quel punto viene chiesto a entrambi gli aerei di riportarsi a una distanza di sicurezza.
Le cause
La separazione minima tra i jet — calcolano gli esperti — è stata di 61 metri in verticale e 370 metri in orizzontale. Il documento investigativo — in spagnolo, non in inglese come richiesto dagli accordi internazionali — scagiona però un po’ tutti. A partire da chi ha dato l’indicazione errata dalla terraferma che viene comunque riconosciuta come la causa principale. Però, viene stabilito, «al momento dell’incidente c’erano molti aerei in contatto con il centro di controllo, la frequenza risultava satura e c’erano diverse conversazioni in contemporanea». I due velivoli sono poi normalmente atterrati sulla pista 18 sinistra dell’aeroporto di Madrid. Il Corriere ha contattato le due compagnie aeree coinvolte ma senza ottenere una risposta al momento della pubblicazione dell’articolo.
https://www.corriere.it/cronache/19...di-32bd4bd0-2a83-11ea-93ac-14a9b1a11c6c.shtml
anche su avherald http://avherald.com/h?article=4c2b4349
La peggiore tragedia dei cieli europei negli ultimi trent’anni sfiorata per appena 19 secondi, al buio e a novemila metri di quota. A leggere i documenti ufficiali è stata soltanto la fortuna a risparmiare 268 vite, dal momento che né il sistema di segnalazione a bordo di uno degli aerei coinvolti, né il personale a terra si sono accorti di quello che stava accadendo. Anzi: è stato proprio un addetto dalla sala di comando sulla terraferma a innescare quella che poteva portare a una collisione mortale a oltre 430 chilometri orari.
Il rapporto
È quanto emerge dalle sedici pagine dell’informativa tecnica pubblicata pochi giorni fa dalla Commissione spagnola di indagine per gli incidenti nell’aviazione civile (Ciaiac). Il fatto è accaduto alle 20:20 del 10 novembre 2018, oltre un anno fa, sopra la penisola iberica e ha coinvolto un Airbus A320 della low cost ungherese Wizz Air partito da Craiova (Romania) con 169 persone a bordo e un Embraer E195 di Aeronova (per conto della spagnola Air Europa Express) decollato da Venezia con 99 individui: entrambi i velivoli si stavano avvicinando all’aeroporto di Madrid, uno dei più intasati d’Europa, seguendo lo stesso percorso.
In quota
I dati di volo, si legge nel documento ufficiale, non sono stati recuperati dalle scatole nere perché quando gli investigatori hanno ricevuto la segnalazione della collisione evitata «queste erano già state utilizzate di nuovo cancellando le informazioni». Per questo si è dovuti ricorrere al «Quick access recorder», dispositivo che manda alla compagnia i dati relativi alle prestazioni dell’aeromobile. La dinamica inizia a 200 chilometri dall’aeroporto spagnolo. Il volo Wizz Air «W6 3763» sta volando a quota 31 mila piedi (9.450 metri) a 501 chilometri orari, mentre il collegamento di Air Europa «UX 1084» si trova a 29 mila piedi (8.840 metri) e procede a 431 chilometri orari. A vedere le carte aeronautiche che ricostruiscono l’accaduto l’Airbus è sopra l’Embraer e indietro di pochi chilometri.
Dove si trovavano i due aerei al momento della collisione sfiorata (foto Corriere sul rapporto d’inchiesta) Dove si trovavano i due aerei al momento della collisione sfiorata (foto Corriere sul rapporto d’inchiesta)
Le comunicazioni errate
Da questo momento la situazione s’ingarbuglia. Alle 20:18:37 dal centro di comando il controllore si mette in contatto con il volo Wizz Air: «Scendete al livello tre zero zero», dice, cioè a 30 mila piedi (9.144 metri) stando al gergo usato nel trasporto aereo. Dalla cabina il comandante (un 51enne con 5.739 ore di volo alle spalle) e il primo ufficiale (34ene con 336 ore) non rispondono. La mancata conferma delle indicazioni è una cosa che capita. Per questo alle 20:18:46 — nove secondi dopo — il controllore ripete lo stesso comando. Ma con un errore importante. «Volo Wizz Air, scendete a quota due zero zero». Vuol dire 20 mila piedi (6.096 metri). Quindi non solo molto meno dei 30 mila stabiliti, ma addirittura meno dell’aereo che intanto sta passando sotto, cioè l’Embraer di Air Europa, che viaggia a 29 mila piedi. Stavolta la comunicazione viene recepita. E infatti alle 20:18:50 dall’Airbus A320 confermano: «Scendiamo a livello due zero zero».
L’allarme
Un paio di secondi dopo il jet della low cost inizia la discesa. Si avvicina così tanto che alle 20:20:05 la cabina dell’Embraer — che si trova sotto — riceve l’avviso di pericolo dal proprio sistema di allerta del traffico ed elusione di collisione (noto come «Tcas»). Il «Tcas», però, non si attiva nell’Airbus A320, fa notare le relazione tecnica dell’ente investigativo spagnolo. Quello del velivolo di Air Europa, invece, dura ben sette secondi. Tant’è vero che mentre è ancora acceso il «Tcas» alle 20:20:07 il pilota della compagnia spagnola chiama il centro di controllo e denuncia che un aereo li ha sfiorati. A quel punto viene chiesto a entrambi gli aerei di riportarsi a una distanza di sicurezza.
Le cause
La separazione minima tra i jet — calcolano gli esperti — è stata di 61 metri in verticale e 370 metri in orizzontale. Il documento investigativo — in spagnolo, non in inglese come richiesto dagli accordi internazionali — scagiona però un po’ tutti. A partire da chi ha dato l’indicazione errata dalla terraferma che viene comunque riconosciuta come la causa principale. Però, viene stabilito, «al momento dell’incidente c’erano molti aerei in contatto con il centro di controllo, la frequenza risultava satura e c’erano diverse conversazioni in contemporanea». I due velivoli sono poi normalmente atterrati sulla pista 18 sinistra dell’aeroporto di Madrid. Il Corriere ha contattato le due compagnie aeree coinvolte ma senza ottenere una risposta al momento della pubblicazione dell’articolo.
https://www.corriere.it/cronache/19...di-32bd4bd0-2a83-11ea-93ac-14a9b1a11c6c.shtml
anche su avherald http://avherald.com/h?article=4c2b4349