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15 Dicembre 2007
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BRU/BDS
Giuseppe Acierno (Adp) «Sul trasporto aereo la Puglia è in crescita»

BARI - «Vede? Qui sorgeranno le strutture che ospiteranno le aziende che dovranno realizzare il nuovo aereo regionale per il quale saranno impiegati alcune centinaia di nuovi addetti». Eppoi interventi a Brindisi, a Foggia, a Grottaglie, «che resta uno scalo cargo, come previsto dal Piano regionale dei Trasporti. Dunque nessuna apertura ad ipotesi di voli civili». Giuseppe Acierno, 44 anni, brindisino, neo amministratore unico di Aeroporti di Puglia, in piedi davanti al tavolo della sua stanza al secondo piano dell'aeroporto di Bari con vista sulla pista, solleva gli enormi fogli dei progetti preparati dai suoi tecnici per spiegare «dove» e «come» saranno impiegati gli investimenti per diverse decine di milioni di euro previsti per i quattro scali pugliesi: circa 15 milioni, per l'ampliamento dell'aerostazione e il piazzale di sosta aeromobili nello scalo di Brindisi; 12 milioni per l'ampliamento dell'area est dello scalo di Bari; 450 milioni (di cui 150 della Regione) per gli stabilimenti aeronautici di Grottaglie e Foggia; più altri 14 per la pista dello scalo Gino Lisa. Acierno snocciola numeri, percentuali e strategie della società di gestione aeroportuale, fiore all'occhiello della Regione Puglia che il governatore Vendola gli ha affidato sei mesi fa. Ma soprattutto spiega che la Puglia «in contro tendenza al mercato internazionale registra, anche grazie al lavoro fatto in questi anni per favorire la crescita, un consolidamento del traffico internazionale che compensa la crisi generale della domanda».

«La riduzione a gennaio era circa del 12%, ad oggi, fine ottobre, siamo a meno 5. A fronte di questa flessione registriamo invece un aumento del traffico internazionale. La Puglia dunque, secondo i dati registrati sullo scalo di Bari soprattutto, ma anche su Brindisi cresce (rispetto al mese di ottobre dello scorso anno) nel suo appeal verso l'estero del 18%. Questo dato dimostra, forse che da un punto di vista turistico la nostra regione inizia ad inaugurare una nuova offerta di destagionalizzazione».

Come pensate di riparare ai tagli dei collegamenti fatti da Alitalia? «Sicuramente con la continua ricerca di nuovi partner. A questo proposito, oltre alla annunciata iniziativa di RyanAir con il raddoppio dei voli da Bari e Brindisi su Roma-Ciampino, contiamo di definire a breve altri accordi con un’ altra compagnia low cost: Easyjet (da Brindisi su Ginevra e Basilea) e con la Vueling (su Firenze) Per quanto riguarda, invece le tratte internazionali puntiamo a collegamenti da Bari su Mosca (due voli alla settimana), Vienna e Sofia e Istanbul con la Turkish Airlines».

E su Brindisi? L'amministratore unico di Adp, brindisino doc, cerca di mantenere la prevista freddezza professionale richiesta ad un manager che deve gestire senza slanci emotivi le scelte aziendali che riguardano la sua terra. «Per Brindisi - dice - oltre agli investimenti infrastrutturali contiamo su 10 collegamenti nazionali, 9 internazionali e in futuro il consoldiamento di collegamenti charter incoming da Vienna e da Israele ». Su Brindisi Acierno e il direttore generale della società, Marco Franchini memoria storica di questa azienda strategica per la Puglia, vorrebbero aggiungere commenti su alcune scelte che la politica locale ha fatto (come il collegamento su gomma tra l'ospedale «Perrino» e l'aeroporto) o non ha mai intrapreso: come lo sviluppo del sistema integrato tra le due modalità trasportistiche, porto-aeroporto, la cui vicinanza fisica fanno di questa città unico esempio al mondo.

Parliamo allora di Grottaglie: il territorio e dunque le istituzioni locali chiedono di poter utilizzare lo scalo anche per uso civile, cioè per il traffico passeggeri. Sarà possibile immaginarlo? «La Puglia si è dotata nel 2003 del piano regionale dei trasporti che prevedeva due aeroporti per i voli civili (Bari e Brindisi), uno come base per gli elicotteri (Foggia) e Grottaglie per il traffico cargo. Ogni altro esercizio non è contemplato in quel piano, nè l’attuale crisi economica lo consiglia».


http://www.lagazzettadelmezzogiorno...-su-trasporto-aereo-la-puglia-cresce-no667005
 
Una cosa non mi è chiara, se Foggia è destinato a base per gli elicotteri, a che serve spendere 14 milioni per allungare la pista?
 
Da barese spero che tutto ciò possa diventare realtà (e non restare su carta). Di certo l'arrivo di Turkish è un grandissimo traguardo.


Inviato da iPad
 
Se i voli di Turkish saranno come quelli su Firenze di vueling siamo freschi:
21/12/2013, 22/12/2013, 26/12/2013, 28/12/2013, 4/1/2014 in tutta la stagione, le feste comandate.
Ma per favore.
 
Pugliese (Uil): indagine
su Adp. E stop ai 12mln
a Ryanair e servizio bus

BARI - La polemica tra il sindaco di Bari Michele Emiliano e il candidato sindaco del Centrodestra Mimmo Di Paola (che ora potrebbe finire in tribunale) ripropone antichi interrogativi sulle scelte operate dalla società aeroportuale. Tra tutte quei 12 milioni di euro l’anno che Adp versa, da 4 anni alla compagnia aerea Ryanair. E anche su quel contributo previsto dalla Regione per collegare su gomma i vari aeroporti pugliesi. Un servizio, questo che, a fronte dei costi altissimi, non verrebbe utilizzato nè dai pugliesi, nè dai turisti.«La Uil - annuncia il segretario generale della Puglia, Aldo Pugliese - chiederà al Consiglio regionale di avviare una due dilegence sulla società aeroportuale, fiore all’occhiello della Regione, così da evitare di dover scoprire solo tra qualche anno altre eventuali sorprese».

«Si rendano pubblici - dice il segretario della Uil - tutti gli stipendi, le parcelle, le missioni da Bari a Brindisi e i benefits che percepisce l’intero management di Adp allo scopo di fare chiarezza e di sgombrare il campo da ogni dubbio, nell’interesse dei cittadini pugliesi».

Aldo Pugliese insiste poi sul caso Ryanair. Uno contratto «riservato» che prevede come corrispettivo da parte della Regione 12 milioni di euro l’anno per un non meglio definito «Marketing Service Agreement» a cui andrebbero aggiunti ulteriori contributi in funzione all’incremento dei passeggeri trasportati. Il progetto esecutivo di questo «Piano di comunicazione per lo sviluppo del turismo incoming» sarebbe altrettanto riservato in quanto a informazioni puntuali e operative.

A spulciare nel sito di Ryanair la pubblicità sulle bellezze della Puglia, in realtà compare (alcune settimane l’anno) in un link nascosto all’interno del sito e non sulla homepage. Se la giustificazione di questo «investimento» è rappresentata dalla ricaduta economica che il numero dei passeggeri trasportati («3 milioni, solo Ryanair») sul Pil della Regione allora sarebbe il caso di guardare meglio i numeri del traffico passeggeri che nel 2012 registrerebbe una riduzione.

«Al di là dei numeri - dice Pugliese - la Puglia dovrebbe disdire quel contratto per la semplice ragione che quella compagnia irlandese non versa i contributi allo Stato Italiano. In poche parole noi pugliesi paghiamo una società che non versa i contributi e fiscali in Italia con un danno doppio, oltre a rappresentare una concorrenza sleale sia per il trasporto su ferro che per le altre compagnie aeree»

«Altro costo che forse bisognerebbe rivedere - dice Aldo Pugliese - è quello che la Regione prevede per i collegamenti con bus tra i vari aeroporti».

«Sono anni che parliamo di quanto oggi emerge in tutta evidenza - dice il segretario - per cui non siamo affatto meravigliati perchè fa parte di un modo discutibile quanto originale di gestire l’azienda. Si ricevono compensi e finanziamenti per quattro aeroporti, ma poi per comodità, e per motivi che solo gli interessati conoscono, ne funzionano a pieno regime soltanto due. Adesso si scopre che non si sono privati di nulla e noi lo abbiamo sempre denunciato».

Secondo la Uil la strada è ora segnata: «E' tempo di andare fino in fondo; e nell’andare fino in fondo – sostiene Pugliese - chi di competenza ha il dovere di farlo con la dovuta serietà».

«Chiederò ufficialmente - conclude Pugliese - che la Regione apra una indagine e riveda il rapporto con Ryanair, che ci dica quali risparmi intende apportare nei compensi favolosi al management e come sono state fatte le assunzioni del personale in questi anni». di f.giul.

http://www.lagazzettadelmezzogiorno...ndi-e-consulenze-di-adp-e-quei-12mln-no683005
 
TRASPORTI E INCENTIVI PUBBLICI

Ryanair in Puglia, 100 milioni cercansi
Contratto da nababbi|Giusto rinnovare?

L'intesa con cui la Regione finanzia i voli termina il 2014
Ai 12 milioni si sommano i 5 dell'handling sottocosto


Il rinnovo arriva nel periodo peggiore. Perché il contratto quinquennale siglato dalla Regione Puglia con la compagnia low cost irlandese Ryanair a fine 2009 terminerà nel prossimo mese di ottobre. E le trattative per il rinnovo coincidono con il primo segno negativo — anno più, anno meno — dell’ultimo decennio: dopo sette anni di crescita annuale dei passeggeri a Bari e undici a Brindisi, il 2013 ha infatti evidenziato passeggeri in calo per gli aeroporti pugliesi. Il totale complessivo dei due scali, infatti, è stato di 5.582.696 passeggeri (3.593.200 a Bari e 1.989.496 a Brindisi), ossia il 4,7% in meno rispetto al dato 2012, anno in cui i passeggeri erano stati 5.860.500. Di questi, i passeggeri degli scali pugliesi targati Ryanair sono stati 2,857 milioni nel 2012 e 2,407 milioni nei primi undici mesi del 2013, più o meno la metà del dato complessivo. Da ottobre 2009 i pugliesi hanno già versato nelle casse della compagnia irlandese 44 milioni (2 a fine 2009, 8 per il 2010, 10 per il 2011, 12 per il 2012 e altrettanti sono previsti per il 2013). Un crescendo rossiniano che non promette nulla di buono per il rinnovo: dopo aver legato a doppio filo al proprio marchio la possibilità dei pugliesi di viaggiare in aereo (uno su due vola con Ryanair), c’è da scommettere che gli irlandesi giocheranno al rialzo per confermare il servizio nel prossimo lustro.

E probabilmente chiederanno 15 milioni all’anno (in realtà il contributo è relativo a ciascun passeggero, in media circa 5 euro pro capite: quindi la richiesta potrebbe riguardare l’incremento di questa cifra). A tale contributo della Regione Puglia (che comunque viene anticipato da Adp — con conseguenti pesanti oneri finanziari — poiché la Regione lo «gira» dopo circa un paio di anni) va aggiunto quello diretto di Aeroporti di Puglia, società che dalla Regione è controllata al 99,4%, quindi ancora una volta dei cittadini pugliesi: oltre al contributo regionale per passeggero la Ryanair, per volare da e per la Puglia, richiede infatti tariffe di handling inferiori al costo (pur industrialmente competitivo) sopportato da Adp. E la differenza, a sfavore di Aeroporti di Puglia, è quantificabile in circa 5-6 milioni all’anno, come ripetutamente sottolineato nelle ultime assemblee di bilancio dai vertici della società che gestisce gli aeroporti pugliesi. Nell’ultimo bilancio, al proposito, si sottolinea — tra le criticità — proprio la «redditività non adeguata del settore handling, in considerazione della perifericità degli aeroporti pugliesi e della debolezza contrattuale nei confronti dei vettori, che non consente di spuntare livelli tariffari adeguati».

La somma dei 12-15 milioni annui della Regione e dei 5-6 di Adp che presumibilmente saranno necessari per confermare il contratto Ryanair nel prossimo lustro, portano il totale, per cinque anni, a circa 100 milioni di euro. Soldi di tutti i cittadini pugliesi (e non fondi europei: il primo anno si valutò l’ipotesi di utilizzarli ma non se ne fece nulla perché si sarebbe incorsi nel rischio di aiuti di Stato), non solo di quelli che volano con Ryanair ma anche di quelli che non sanno dove si trovi lo scalo di Bari. Al di là del pur enorme ostacolo dei fondi da reperire, il rinnovo del contratto presenta altre criticità. Nel 2009 fu possibile avviare, con provvedimento d’urgenza, una trattativa privata con la compagnia low cost irlandese perché era da poco fallita la Myair. Adesso, il rinnovo di un contratto così oneroso senza un confronto concorrenziale non è più supportato da una procedura d’urgenza. Ma, probabilmente, è troppo tardi per mettere in piedi una gara aperta ad altre compagnie: ci si doveva lavorare nei mesi scorsi. Rispetto al 2009, poi, anche il mercato è cambiato. Dal punto di vista dell’offerta, la stessa Ryanair sta cercando di mutare pelle, «normalizzandosi» (come dimostra, per esempio, la riduzione dei costi standard per l’imbarco del bagaglio); dal fronte della domanda, invece, gli utenti si sono ormai abituati al volo low cost ma molti di loro, se trovano qualche comodità in più, anche con un costo leggermente superiore, non si tirano indietro.

Tutti elementi da considerare nelle trattative per il rinnovo di un contratto che, comunque, resta di natura pubblicitaria. L’accordo della Regione Puglia con Ryanair riguarda, infatti, una «campagna di comunicazione per lo sviluppo del turismo incoming», un progetto che nei giorni scorsi il segretario regionale della Uil Aldo Pugliese non ha esitato a definire «riservato in quanto a informazioni puntuali e operative». Come si legge ancora nell’ultimo bilancio di Adp si è scelto «di privilegiare il web come canale di comunicazione rispetto ad altri media»; ma analizzando il sito di Ryanair la pubblicità sulle bellezze della Puglia — come ha evidenziato ancora Pugliese — in realtà compare, e non sempre, solo in un link all’interno del sito e non sulla homepage». Da una parte 100 milioni da reperire, dall’altra 10-15 milioni di passeggeri in cinque anni: dopo che la Regione avrà valutato questi due piatti della bilancia, i prossimi nove mesi diranno se Ryanair resterà in Puglia (alle sue condizioni) o invertirà la rotta come ha fatto un anno fa a Verona.

http://corrieredelmezzogiorno.corri...cadenza-contratto-nababbi-2223911921373.shtml
 
In Puglia sarebbe l'ora di smetterla con Ryanair, le sue tariffe stanno diventando sempre meno competitive e in giro le alternative come Volotea ed easyJet sono sempre più capaci di riempire eventuali buchi lasciati da FR. Se in Puglia fossero veramente capaci di gestirsi, dovrebbero fare un ricatto al contrario, chiedere a FR il meno possibile minacciando di stringere accordi con un'altra compagnia.

Noto con ironia che l'articolo ammette implicitamente l'incosistenza dei contratti con FR per lo sviluppo locale: parlano di turismo incoming e dicono che un pax pugliese su due sceglie FR. Di dati concreti sulla crescita del turismo pugliese non sembra esserci traccia, FR si rivela essenzialmente un mezzo usato dai locali per spostarsi più facilmente alterando il mercato e danneggiando le compagnie serie.

Per FR ogni pax è un turista che spende centinaia di euro e ogni 1.000 pax si crea un posto di lavoro. A giudicare dai dati il calo di FR in Puglia tra il 2012 e il 2013 avrebbe comportato la perdita di 300 posti di lavoro... qualcuno conosce questi neodisoccupati?

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http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/su-ryanair-replica-la-regione-no687018/

Su Ryanair replica la Regione

“La Regione Puglia non ha mai erogato alcun finanziamento pubblico a Ryanair per la sua attività di vettore nel settore del trasporto aereo”.
Lo chiarisce in una nota l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia Giovanni Giannini.
A tal proposito Giannini chiarische che “proprio in relazione alla natura di aiuti di stato delle risorse impiegate dalle Regioni, l’Unione europea nel 2007 (il 4 aprile) ha autorizzato la Regione Puglia ad erogare finanziamenti attinti dai fondi Cipe per lo sviluppo mobilità aerea. Alle gare che la Regione Puglia ha attivato per tutti gli scali aeroportuali pugliesi, la Ryanair non ha partecipato. Quindi – ha ribadito l’assessore - Ryanair non percepisce alcun aiuto pubblico per il trasporto aereo”.
“Fino ad oggi – ha spiegato Giannini – la Regione Puglia ha erogato complessivamente, a seguito di gare, circa 50 milioni di euro per gli Start up (avvio di nuovi collegamenti) a diverse compagnie aeree. Tra queste compagnie aeree, ripeto, non c’è Ryanair, non annoverata tra i partecipanti”.
“Nel 2009 – ha spiegato Giannini – con la crisi dell’Alitalia e la revoca della licenza a Myair da parte di Enac, la Regione Puglia ha rischiato di registrare un crollo del traffico aereo e dei flussi dei passeggeri, con conseguente emarginazione rispetto al resto dell’Italia e dell’Europa. Questa situazione di difficoltà oggettiva avrebbe peraltro comportato gravi conseguenze per il bilancio di Adp e quindi per quello regionale che avrebbe dovuto ripianarne le perdite (oggi invece, con l’avvenuto incremento del flusso dei passeggeri e dell’incoming, determinato proprio dalle attività di comunicazione e marketing, i bilanci di Adp sono in attivo). A seguito di ciò, la Regione ha deciso di avviare un progetto di comunicazione e promozione del territorio nel settore del trasporto aereo, finalizzato al potenziamento e al rilancio delle attività degli Aeroporti e all’incremento dei flussi dei passeggeri e dell’incoming, fattispecie evidentemente diversa dall’attività di trasporto svolta dal vettore”.
“La Regione – ha aggiunto Giannini - ha quindi deciso, attraverso Adp, di far fronte alla situazione di necessità e urgenza, così come descritta precedentemente, individuando il soggetto a cui affidare l’espletamento del servizio di comunicazione e marketing tramite una procedura negoziata. La procedura prevede un’indagine di mercato che, in questo caso, ha visto coinvolte quasi 30 compagnie aeree”.
Giannini ha evidenziato come questa sia una pratica diffusa anche su altri scali nazionali come Bologna, Trapani, Bergamo, Pisa, Palermo, Treviso, Torino, Pescara, Cagliari, Alghero etc. etc. (in alcune di queste realtà, a differenza di Aeroporti di Puglia, si è proceduto con l’affidamento diretto e non attraverso la procedura utilizzata dalla Regione Puglia, prevista espressamente e riconocsiuta dalla legge come strumento di garanzia della concorrenza).
“Al termine di questa procedura – ha aggiunto Giannini – la proposta della società AMS, società di comunicazione e marketing della Ryanair, è risultata la più favorevole, così come certificato dal Nucleo di valutazione degli investimenti della Regione Puglia, valutazione positiva confermata anche da appositi studi ed analisi realizzati dall’Università degli Studi di Bari nonché dagli uffici regionali competenti”,
“Il contratto con AMS - ha sottolineato Giannini - è quinquennale rinnovabile per altri cinque anni (scade il 30 ottobre 2014)”.
“Il progetto di AMS è soggetto a certificazioni annuali – ha ribadito Giannini – infatti Adp effettua monitoraggi periodici verificando il rispetto del progetto e fornendo alla Regione, con cadenza periodica, i dati relativi allo stato di avanzamernto finanziario nonché informazioni dettagliate sulle realizzazioni e sui risultati conseguiti”.
Sugli obiettivi raggiunti attraverso questo progetto di comunicazione e marketing, Giannini ha sottolineato l’aumento complessivo del traffico dei passeggeri transitati nei due scali di Bari e Brindisi, passati da 1 milione e 100mila a 5.8 milioni di passeggeri con un aumento specifico del tasso di incoming dal 20,8 al 52 per cento.
Infine per quanto riguarda invece il tema delle tariffe aeroportuali, Giannini ha evidenziato la differenza tra tariffe Aviation e tariffe Handling.
“Le tariffe Aviation – ha detto Giannini - sono quelle relative al diritto di atterrare e decollare, sono stabilite dall’Enac e non sono negoziabili. Aeroporti di Puglia le applica a tutti i vettori. Sono negoziabili invece le tariffe Handling, e cioè le tariffe per i servizi a terra. Ogni gestore di aeroporto può applicare le tariffe che ritiene più opportuno, in base alle regole del mercato e in base ai servizi che fornisce. Nello specifico, Adp tiene conto di una serie di valutazioni, tra le quali anche quella relativa all’interesse a conservare il rapporto tra il vettore e lo scalo. Per quanto riguarda Ryanair, questa compagnia non vuole servizi a terra particolari e aggiuntivi tra i quali, ad esempio, la pulizia dell’aereo o il finger”.
 
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/su-ryanair-replica-la-regione-no687018/

Su Ryanair replica la Regione

“La Regione Puglia non ha mai erogato alcun finanziamento pubblico a Ryanair per la sua attività di vettore nel settore del trasporto aereo”.
Lo chiarisce in una nota l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia Giovanni Giannini.
A tal proposito Giannini chiarische che “proprio in relazione alla natura di aiuti di stato delle risorse impiegate dalle Regioni, l’Unione europea nel 2007 (il 4 aprile) ha autorizzato la Regione Puglia ad erogare finanziamenti attinti dai fondi Cipe per lo sviluppo mobilità aerea. Alle gare che la Regione Puglia ha attivato per tutti gli scali aeroportuali pugliesi, la Ryanair non ha partecipato. Quindi – ha ribadito l’assessore - Ryanair non percepisce alcun aiuto pubblico per il trasporto aereo”.
“Fino ad oggi – ha spiegato Giannini – la Regione Puglia ha erogato complessivamente, a seguito di gare, circa 50 milioni di euro per gli Start up (avvio di nuovi collegamenti) a diverse compagnie aeree. Tra queste compagnie aeree, ripeto, non c’è Ryanair, non annoverata tra i partecipanti”.
“Nel 2009 – ha spiegato Giannini – con la crisi dell’Alitalia e la revoca della licenza a Myair da parte di Enac, la Regione Puglia ha rischiato di registrare un crollo del traffico aereo e dei flussi dei passeggeri, con conseguente emarginazione rispetto al resto dell’Italia e dell’Europa. Questa situazione di difficoltà oggettiva avrebbe peraltro comportato gravi conseguenze per il bilancio di Adp e quindi per quello regionale che avrebbe dovuto ripianarne le perdite (oggi invece, con l’avvenuto incremento del flusso dei passeggeri e dell’incoming, determinato proprio dalle attività di comunicazione e marketing, i bilanci di Adp sono in attivo). A seguito di ciò, la Regione ha deciso di avviare un progetto di comunicazione e promozione del territorio nel settore del trasporto aereo, finalizzato al potenziamento e al rilancio delle attività degli Aeroporti e all’incremento dei flussi dei passeggeri e dell’incoming, fattispecie evidentemente diversa dall’attività di trasporto svolta dal vettore”.
“La Regione – ha aggiunto Giannini - ha quindi deciso, attraverso Adp, di far fronte alla situazione di necessità e urgenza, così come descritta precedentemente, individuando il soggetto a cui affidare l’espletamento del servizio di comunicazione e marketing tramite una procedura negoziata. La procedura prevede un’indagine di mercato che, in questo caso, ha visto coinvolte quasi 30 compagnie aeree”.
Giannini ha evidenziato come questa sia una pratica diffusa anche su altri scali nazionali come Bologna, Trapani, Bergamo, Pisa, Palermo, Treviso, Torino, Pescara, Cagliari, Alghero etc. etc. (in alcune di queste realtà, a differenza di Aeroporti di Puglia, si è proceduto con l’affidamento diretto e non attraverso la procedura utilizzata dalla Regione Puglia, prevista espressamente e riconocsiuta dalla legge come strumento di garanzia della concorrenza).
“Al termine di questa procedura – ha aggiunto Giannini – la proposta della società AMS, società di comunicazione e marketing della Ryanair, è risultata la più favorevole, così come certificato dal Nucleo di valutazione degli investimenti della Regione Puglia, valutazione positiva confermata anche da appositi studi ed analisi realizzati dall’Università degli Studi di Bari nonché dagli uffici regionali competenti”,
“Il contratto con AMS - ha sottolineato Giannini - è quinquennale rinnovabile per altri cinque anni (scade il 30 ottobre 2014)”.
“Il progetto di AMS è soggetto a certificazioni annuali – ha ribadito Giannini – infatti Adp effettua monitoraggi periodici verificando il rispetto del progetto e fornendo alla Regione, con cadenza periodica, i dati relativi allo stato di avanzamernto finanziario nonché informazioni dettagliate sulle realizzazioni e sui risultati conseguiti”.
Sugli obiettivi raggiunti attraverso questo progetto di comunicazione e marketing, Giannini ha sottolineato l’aumento complessivo del traffico dei passeggeri transitati nei due scali di Bari e Brindisi, passati da 1 milione e 100mila a 5.8 milioni di passeggeri con un aumento specifico del tasso di incoming dal 20,8 al 52 per cento.
Infine per quanto riguarda invece il tema delle tariffe aeroportuali, Giannini ha evidenziato la differenza tra tariffe Aviation e tariffe Handling.
“Le tariffe Aviation – ha detto Giannini - sono quelle relative al diritto di atterrare e decollare, sono stabilite dall’Enac e non sono negoziabili. Aeroporti di Puglia le applica a tutti i vettori. Sono negoziabili invece le tariffe Handling, e cioè le tariffe per i servizi a terra. Ogni gestore di aeroporto può applicare le tariffe che ritiene più opportuno, in base alle regole del mercato e in base ai servizi che fornisce. Nello specifico, Adp tiene conto di una serie di valutazioni, tra le quali anche quella relativa all’interesse a conservare il rapporto tra il vettore e lo scalo. Per quanto riguarda Ryanair, questa compagnia non vuole servizi a terra particolari e aggiuntivi tra i quali, ad esempio, la pulizia dell’aereo o il finger”.

Bella pappardella, ma quanto hanno dato a Ryan per questi contributi di co-marketing? Non si dice?

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IL CASO

«Non rinunceremo ai voli della Ryanair»

Vendola:"La Regione continuerà a finanziare la compagnia. Folle pensare di perdere 2,6 milioni di passeggeri»

BARI - «Sarebbe folle pensare di perdere 2,6 milioni di passeggeri». I pugliesi che pensano sia invece folle finanziare una compagnia privata (che non paga le tasse in Italia) con 100 milioni di soldi pubblici in 5 anni si rassegnino: la Regione Puglia ha tutta l’intenzione di continuare su questa strada. A sottolinearlo, ieri, è stato lo stesso governatore Nichi Vendola, a margine dell’assemblea dell’Acquedotto Pugliese. Per nulla intenzionato ad affrontare l’argomento Ryanair, ha dovuto cedere all’insistenza dei cronisti e rispondere, se non a tutte, almeno ad alcune domande: «La Puglia non può tornare nell’isolamento di qualche anno fa — ha spiegato Vendola — per cui è nostra intenzione proseguire nella collaborazione con Ryanair». Collaborazione che si racchiude in questi numeri: da ottobre 2009 i pugliesi hanno già versato nelle casse della compagnia irlandese 44 milioni (2 a fine 2009, 8 per il 2010, 10 per il 2011, 12 per il 2012 e altrettanti sono previsti per il 2013). A tale contributo della Regione Puglia (che comunque viene anticipato da Adp — con conseguenti pesanti oneri finanziari — poiché la Regione lo «gira» dopo circa un paio di anni) va aggiunto quello diretto di Aeroporti di Puglia, società che dalla Regione è controllata al 99,4%, quindi ancora una volta dei cittadini pugliesi: oltre al contributo regionale per passeggero la Ryanair, per volare da e per la Puglia, richiede infatti tariffe di handling inferiori al costo (pur industrialmente competitivo) sopportato da Adp. E la differenza, a sfavore di Aeroporti di Puglia, è quantificabile in circa 5-6 milioni all’anno, come ripetutamente sottolineato nelle ultime assemblee di bilancio dai vertici della società che gestisce gli aeroporti pugliesi. Per rinnovare il contratto quinquennale in scadenza a ottobre 2014 occorreranno, sic stantibus rebus, 85 milioni di euro: 60 a Ryanair, 25 come sconto nell’handling. Se, come probabile, la compagnia irlandese «low cost» alzerà le pretese (visto che ormai la metà dei passeggeri degli scali pugliesi sono targati Ryanair: 2,857 milioni nel 2012 e 2,407 milioni nei primi undici mesi del 2013), diciamo a 15 milioni annui diretti, la somma complessiva raggiungerà la cifra tonda di 100 milioni di euro. Possibile che parte di questi fondi del bilancio regionale venga dirottata — per togliere la Puglia dall’isolamento — a incentivare compagnie ferroviarie — per esempio la Ntv come hanno fatto le Marche — per portare treni veloci in Puglia? «No», è la risposta di Vendola, «perché per i treni è lo Stato a dover svolgere il servizio universale».

Tra l’altro, come è stato spiegato in un comunicato diffuso nel pomeriggio di ieri dalla Regione (che non contesta nessuna delle cifre precedenti) a firma dell’assessore ai Trasporti Gianni Giannini, guai a dire che «la Regione Puglia eroga finanziamenti pubblici a Ryanair per la sua attività di vettore nel settore del trasporto aereo». I milioni di cui sopra sono erogati a Ryanair per «l’espletamento del servizio di comunicazione e marketing». E infatti non vanno direttamente alla Ryanair ma alla società Ams, società di comunicazione e marketing della Ryanair. E «il contratto con Ams — è sottolineato nella nota — è quinquennale rinnovabile per altri cinque anni». Circostanza che fa pensare che secondo gli uffici regionali possa essere rinnovato — in seguito a procedura negoziale — senza un’apposita gara (così come venne siglato nel 2009 quando si agì con provvedimento d’urgenza e trattativa privata approfittando del fallimento della Myair) nonostante il decreto Destinazione Italia, come ha spiegato il numero uno dell’Enac Vito Riggio (per il quale «la scelta di dare contributi alla compagnia irlandese è illegittima») non permetterà più di dare contributi diretti alle compagnie aeree. Quanto all’handling scontato, per Giannini «Adp tiene conto di una serie di valutazioni, tra le quali anche quella relativa all’interesse a conservare il rapporto tra il vettore e lo scalo». Tutto purché si voli Ryanair, insomma. E come si concilia l’intenzione della Regione di privatizzare Aeroporti di Puglia (a parole, per ora: non c’è alcun segnale concreto a oggi) con il finanziamento di società private? «La privatizzazione di Adp — ha risposto Vendola — è un processo ancora in itinere, non è stato ancora formalizzato. Nel momento in cui ci sarà la privatizzazione di Adp tutte queste questioni saranno riesaminate e potranno anche avere una valutazione e una soluzione completamente differente da quella odierna». Finché c’è il pubblico, quindi, Ryanair può stare tranquilla: i pugliesi (quelli che volano e quelli che non volano) continueranno a riempirla di soldi. Con i privati, chissà.

http://corrieredelmezzogiorno.corri...-rinunceremo-voli-ryanair-2223951868551.shtml
 
Incredibile, veramente incredibile. Certo 2,6 milioni di passeggeri, e potenziali turisti portano soldi, però io credo che a questo punto allora bisognerebbe trattare tutti i vettori nella stessa maniera. Personalmente sono contrario agli aiuti camuffati come co-marketing, però penso che tutti gli altri vettori che operano sugli scali pugliesi hanno pieno diritto, a questo punto, di richiedere le tariffe al ribasso per l'handling applicate a Ryanair, magari in cambio di un piccolo banner, o campagnia promozionale sul sito della compagnia che stipulerebbe tale accordo.
 
Primo bilancio (1 anno) dall'attivazione del collegamento ferroviario Aeroporto ---> Bari C.le

Metrò per aeroporto Bari, 240mila utenti
Vendola, una sfida vinta


(ANSA) - BARI, 22 LUG - "Oggi offriamo i dati di una sfida vinta". Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha commentato il bilancio del primo anno di attività del collegamento ferroviario dalle stazioni di Bari e Barletta con l'aeroporto Bari-Palese, 'Karol Wojtyla'. Il collegamento dal 19 luglio 2013 è stato utilizzato da 240mila viaggiatori: il 66% in partenza o in arrivo dal capoluogo di regione, il 34% da Barletta. "Cifre e dati parlano da soli", ha aggiunto Vendola.



Metrò per l'aeroporto, 240mila passeggeri in un anno. Vendola: "Sfida vinta"
Il 66 per cento da e per Bari, il resto da Barletta. "E' la dimostrazione che la modernizzazione di un territorio non comporta sempre cantieri devastanti"


"Una sfida vinta". Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, presenta i dati del primo anno di attività del collegamento ferroviario dalle stazioni di Bari e Barletta con l'aeroporto Bari-Palese, 'Karol Wojtyla'. Sono stati 240mila in un anno i viaggiatori che hanno utilizzato il collegamento: il 66% in partenza o in arrivo dal capoluogo di regione, il 34% da Barletta. "Cifre e dati parlano da sole - spiega Vendola - e dimostrano che la Puglia non è solo fatta da comitati insofferenti ai cantieri". Per Vendola, quest'opera dimostra che "la modernizzazione di un territorio non comporta sempre cantieri devastanti, ma può essere compatibile con la bellezza degli ecosistemi". "Ci sono no importanti - spiega - che hanno dentro di sé il profumo del futuro, perché impediscono che nel futuro venga cancellato il buono e il bello del passato, ma ci sono dei sì fondamentali, propedeutici a processi di modernizzazione. Pensare che tutta la Puglia possa essere connessa è un'esperienza che poteva apparire una mera declamazione lirica. Oggi invece ci sono i dati che rappresentano il senso di un cambiamento grande".

"Un dato in continuo incremento - commenta il direttore generale di Ferrotramviaria Spa, Massimo Nitti - un successo che coinvolge tutta la Puglia". Si è passati dalle 5mila presenze degli ultimi 10 giorni di luglio 2013, ai 20mila superati costantemente da aprile in poi e la proiezione per fine luglio è di 30mila unità. "Stiamo lavorando - dice poi Nitti - affinché si possa raggiungere l'aeroporto anche da Brindisi, Lecce. Gli ultimi anni ci hanno consentito di fare un salto di qualità. Importante la sinergia. Cerchiamo di fare il massimo per essere all'altezza di rappresentare questa regione".

All'incontro sono intervenuti, anche l'assessore regionale ai trasporti, Gianni Giannini, e il presidente delle Ferrovie Appulo Lucane, Matteo Colamussi. "Il progetto - sottolinea Giannini - è più ambizioso: collegare la Puglia e la Basilicata con l'aeroporto pugliese, attraverso una rete di servizi integrati". "La grossissima riposta dal Nord della Puglia, conferma che possiamo trasformare il passante ferroviario di Barletta in un qualcosa di messo a sistema con i 1.500 km della rete regionale". Per Colamussi, si tratta di "un grande salto culturale che la Puglia sta compiendo: in Italia - ha concluso - siamo il primo caso nel Meridione".

Trentasei corse quotidiane, sette giorni su sette, che coprono un arco temporale che va dalle 5,29 alle 23,40. Trenta, invece, le corse che dal 'Wojtyla' consentono di raggiungere la zona nord del Barese, in direzione Barletta. Ma per promuovere il servizio, la Ferrotramviaria ha già concluso un accordo di co-marketing con Air Dolomiti ed è in trattativa con Alitalia e Ryanair. "L’obiettivo è di sviluppare attività sinergiche - si legge nel comunicato della società - che possano tradursi nell’incremento del traffico viaggiatori".

http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/07/22/news/metr_per_l_aeroporo-92133956/
 
Adp: traffico in ripresa per aeroporti Bari e Brindisi

BARI – Traffico in ripresa per gli aeroporti di Bari e Brindisi. Dopo il risultato positivo del mese di luglio, dai dati riferiti ai primi dieci giorni di agosto emerge un andamento più che buono anche per la prima parte di questo mese. Sia il Karol Wojtyla di Bari che l’Aeroporto del Salento, infatti, hanno registrato un incremento del traffico rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: sono stati 110.622 e 68.791 i passeggeri in arrivo e partenza rispettivamente da Bari e Brindisi, con un incremento del 2,8% (Bari) e del 7,5% (Brindisi).

In questo positivo contesto si fa ancor più apprezzare la crescita del traffico internazionale che si è attestata al 6,6% sul Karol Wojtyla e al 12,8% sullo scalo salentino. Si tratta di dati incoraggianti in vista dei picchi di traffico attesi per i giorni immediatamente a ridosso del Ferragosto che da sempre si caratterizzano per i consistenti flussi di passeggeri che si avvalgono di un capillare network di collegamenti che copre tutte le più importanti destinazioni nazionali ed europee e alle quali, in questo particolare periodo della stagione, si aggiungono le principali mete turistiche (Baleari, Isole greche, Mediterraneo e Mar Rosso).

Il dato della prima decade di agosto, tuttavia, si inerisce nella scia già tracciata nei primi mesi del 2014 che evidenzia una sostanziale ripresa del traffico rispetto al dato del 2013.

Consuntivo - Nei primi sette mesi del 2014 i passeggeri in arrivo e partenza dagli aeroporti di Bari e Brindisi sono stati 3.294.357, ossia il 3,25% in più rispetto ai 3.190.795 dello stesso periodo 2013. Segno più per tutte le componenti di traffico: i maggiori incrementi sono stati quelli del traffico charter (+11,2%) e della linea internazionale (+5,4%); del 2,4%, invece, l’incremento registrato dalla linea nazionale.

Sull’aeroporto del Salento di Brindisi l’incremento registrato è stato dell’8,7%: 1.143.171 i passeggeri dei primi sette mese del 2013 contro 1.243.061 dell’anno in corso. Il traffico di linea è cresciuto del 7,9% (ancora più sensibile, +8,9%, l’incremento della linea internazionale); del 66,7%, invece, l’incremento del traffico charter, passato dai 16.342 passeggeri dei primi sette mesi 2013 ai 27.238 di quest’anno.

Pressoché stabile il dato riferito al Karol Wojtyla di Bari, con un incremento del traffico che nei primi sette mesi è stato dello 0,2%: 2.047,624 i passeggeri al 31.7.2013, 2.051.296 quelli del 2014. Da evidenziare, anche in questo caso, la crescita del traffico di linea internazionale (+4,2%).

Traffico passeggeri luglio 2014 - Decisamente migliore, invece, l’andamento del mese di luglio: su Bari sono stati 379.503 i passeggeri in arrivo e partenza, con un incremento dell’1,6% rispetto a luglio 2013. Anche in questo caso a trainare la ripresa il traffico di linea internazionale (+6,7%) a cui si è aggiunto il +37% del traffico charter.

Per quanto riguarda l’Aeroporto del Salento di Brindisi, va sottolineato come anche nel mese di luglio l’incremento del traffico passeggeri si sia attestato su ottimi livelli. Il totale passeggeri è passato dalle 222.881 unità di luglio 2013 ai 244.630 passeggeri del mese scorso. Di questi 14.074 sono stati i passeggeri di linea nazionale (+8%), 5.366 (+12%) quelli di linea internazionale e 2.279 (+247%) quelli charter.

http://www.giornaledipuglia.com/2014/08/adp-traffico-in-ripresa-per-aeroporti.html
 
Sprechi, bus per gli Aeroporti con un passeggero a corsa
E la Regione paga 2,5 milioni


Quei bus per gli aeroporti con un passeggero a corsa
Il flop di «Pugliairbus»: in due anni spesi oltre 2,5 milioniGiannini: «Stop a fine 2014, sposteremo tutto sui treni»

BARI - Da poco più di due anni c’è un bus che fa su e giù tra Taranto e l’aeroporto di Brindisi, dieci volte al giorno, trasportando in media un passeggero alla volta. Fosse gestita da un privato, la linea sarebbe stata chiusa immediatamente insieme a tutte le altre navette di un servizio che si chiama «Pugliairbus» e che finora è costato alle casse della Regione qualcosa come 2,5 milioni di euro. Tutti soldi buttati.Sono gli effetti delle spinte campanilistiche in base a cui tutti, ma proprio tutti, vogliono l’aeroporto sotto casa. E così, siccome da Foggia non si vola più (e difficilmente si riprenderà a breve), e siccome a Grottaglie ci sono soltanto i voli cargo, serve un’aspirina per calmare il mal di testa di comitati e comitatini cui nessuno ha il coraggio di raccontare le cose come stanno. Ed i risultati sono appunto un enorme spreco di soldi in cui rientrano progetti inutili, sovvenzioni a pioggia e anche queste costosissime navette.


Prendiamo la linea tra Taranto e l’aeroporto del Salento, 75 km che costano alla Regione 112,5 euro a corsa, ovvero 1.125 euro al giorno, per portare 3.639 totali nel 2012 (in media 1,2 passeggeri per corsa) e 3.029 nel 2013 (0,99 passeggeri medi per corsa). Va appena meglio, ma giusto un po’, per la linea tra Foggia e l’aeroporto di Bari: 8.307 passeggeri totali nel 2012 (media 2,7 passeggeri per corsa) e 9.755 nel 2013 (3,2 per corsa). Sono medie, appunto, che non dicono tutta la verità: perché nei mesi di febbraio e marzo, ci sono numerose corse che hanno viaggiato completamente vuote. Senza contare il fatto che le navette per gli aeroporti, incredibilmente, non viaggiano di domenica: e dunque chi parte per il weekend, non sapendo come tornare a casa, sarà probabilmente indotto a utilizzare l’auto.

I dati del 2014 non sono ancora disponibili, ma una verifica empirica fatta venerdì presso l’aeroporto di Bari ha permesso di contare sulle navette (tra partenze e arrivi) 26 utenti: la media è di poco più di 4 passeggeri per corsa, anche perché la gran parte dei viaggiatori sceglie di utilizzare la metro di superficie. È vero che chi sale sui bus paga il biglietto (in base alla percorrenza varia tra gli 8 e i 12 euro a tratta), ma la cifra che la Regione spende per «Pugliairbus» (siamo intorno agli 1,5 euro per ogni km percorso) è difficile da giustificare. Anche perché Ryanair, vera padrona dei collegamenti aerei in Puglia (e che per questo riceve tanti bei soldini), non pubblicizza il servizio navetta né sulla propria rivista di bordo né tantomeno sul proprio sito. Nemmeno i turisti, insomma, sanno che esiste questa possibilità.

«Stiamo parlando - spiega però l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Giannini - di un servizio sperimentale di cui è prevista l’eliminazione a fine anno per spostare tutto su rotaia». L’idea è che l’interoperabilità sul nodo di Barletta consentirà l’arrivo in aeroporto a Bari dei treni da Foggia, mentre Rfi dovrebbe attivare a breve la nuova fermata al «Perrino» di Brindisi da cui poi si potrà proseguire per l’aeroporto con lo shuttle. Ma intanto, come si giustificano i 2,5 milioni spesi in questi due anni? «Posso dire - risponde Giannini - che riceviamo quotidiane proteste da parte dei cittadini che chiedono di potenziare i collegamenti in partenza da Taranto e Foggia per gli aeroporti di Bari e Brindisi». Poi però non li usano...

http://www.lagazzettadelmezzogiorno...porti-con-un-passeggero-a-corsa-e-la-no745659
 
Aeroporti: traffico in aumento a Bari e Brindisi, +3,18 in 8 mesi

BARI – Positive conferme giungono dall’analisi del traffico sugli aeroporti di Bari e Brindisi. Dai dati riferiti al mese di agosto scorso e ai primi otto mesi dell’anno, emerge, infatti, un quadro positivo che evidenzia, peraltro, come la rete aeroportuale regionale si connoti sempre più quale elemento fondamentale nella crescita del nostro sistema economico e all’affermazione della Puglia quale brand di eccellenza sul mercato turistico, soprattutto per quanto riguarda i flussi dall’estero.

Non è un caso, quindi, come anche in questo scorcio dell’anno il traffico di linea internazionale abbia registrato livelli d’incremento di assoluto valore, sia su Bari (+4,2%) e ancor più su Brindisi (+9,05%).

Si tratta di dati incoraggianti rispetto all’azione svolta da Aeroporti di Puglia, in raccordo con l’Amministrazione regionale, finalizzata da un lato a consolidare i collegamenti attualmente operativi, ma soprattutto ad avviarne nuovi che migliorino ulteriormente l’accessibilità aerea della nostra regione. Un’azione che passa attraverso una collaborazione stringente sia con vettori low cost sia con vettori tradizionali, nella convinzione che ciò rappresenti un fattore di forte attrattiva per gli investimenti oltre che un facilitatore nel processo di destagionalizzazione e di diversificazione della clientela.

Nel mese di agosto , l’incremento registrato è stato del 6% su Brindisi (229.007 passeggeri nel mese scorso contro i 216.068 di agosto 2013) e dell’1,05% su Bari (379.406 contro 375.470). Da evidenziare il dato riferito al traffico charter su Bari (+24,4%) e alla linea internazionale (+4% e +9,5% rispettivamente su Bari e Brindisi). Un dato beneficia del sensibile incremento dei flussi di passeggeri che hanno usufruito del network di collegamenti che copre in modo capillare tutte le più importanti destinazioni nazionali ed europee e alle quali nel periodo estivo si sono aggiunti i collegamenti, sia charter sia di linea, verso le principali mete turistiche del Mediterraneo, del Mar Rosso oltre che Baleari e Isole greche.

http://www.giornaledipuglia.com/2014/09/aeroporti-traffico-in-aumento-bari-e.html
 
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