New York: voli transatlantici a rischio per l'uragano Earl


Mikkio

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16 Gennaio 2009
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Potrebbe avere conseguenze anche sui collegamenti aerei transatlantici l'impatto dell'uragano Earl sulle coste Est degli Stati Uniti. Pur essendo stato declassato a livello 2, sono previsti temporali e raffiche di vento fino a 160 chilometri all'ora che dovrebbero colpire nelle prossime ore New York e Boston. Gli scali di queste due città si preparano quindi all'eventualità di cancellazioni dell'operativo, mentre a Long Island è stato predisposto un piano di emergenza.


http://ttgitalia.com/pagine/New-Yor...Dettaglio001,IT,263903,Trasporti001-news.aspx
 
Avrei avuto un volo EWR-YTZ stasera che è stato annullato con 24 ore di anticipo a causa dell'uragano.
 
come vai in trasferta a Toronto? non so cosa pagherei per vedere le Foglie rosse delle foreste Canadesi!!;)

Ho un po' di incontri di lavoro martedì e mercoledì e, siccome questo è un fine settimana lungo (lunedì si celebra la festa dei lavoratori), ho pensato di allungare e stare tutto il weekend.
 
Io dovevo partire pure questa sera da JFK ma Jetblue mi ha permesso di cambiare il biglietto senza nessuna spesa e parto domattina. Comunque a sentire i telegiornali americani dovresti avere paura pure di uscire di casa.


x rantax: se vai a Tampa vai al Bluemartini la sera. E' uno dei posti preferiti di Cetto La Qualunque.
 
Comunque a sentire i telegiornali americani dovresti avere paura pure di uscire di casa.

Quando sono possibili uragani (in questa stagione) e bufere di neve in inverno parte il circo meteo, uno spettacolo con un copione ben preciso, in tre atti.

ATTO Primo: Il meteorologista.
Cinque giorni prima della potenziale bufera i meteorologi identificano la perturbazione in arrivo. I meteorologi avvertono i meteorologisti: quella del meteorologista è una specie tipica dell'America settentrionale. E' un presentatore televisivo di mediocre statura intellettuale, con un quoziente intellettivo appena sufficiente a imparare pochi rudimenti di meteorologia e spacciarsi da esperto di previsioni meteo. Ogni canale televisivo ha il proprio o la propria meteorologista: non sono mai militari, in genere non distinguerebbero un cumulonembo da un cirrostrato, ma poco importa. Il loro mestiere è quello di intrattenere l'audience con le previsioni del tempo (preparate da altri). Ebbene, l'intrattenimento inizia cinque giorni prima della bufera con l'annuncio della fine del mondo imminente: un 10% di possibilità di neve o pioggia viene trasformato in una quasi certezza di diluvio universale.

ATTO Secondo: la vigilia.
Alla vigilia della bufera il disfattismo mediatico dei meteorologisti ha fatto breccia nella società. E' il panico. Tutti si lamentano, piangono, fervono. Tutti partecipano, insomma, al dramma, alla commedia messa in scena da milioni di persone tutte assieme.

ATTO Terzo: l'uragano (o la neve).
In genere le previsioni non ci chiappano perché il meterologista ha volutamente drammatizzato le previsioni che gli sono pervenute. La neve o la pioggia arrivano esattamente quando previsto ma, solitamente, di entità molto inferiore a quella annunciata. Il trasporto aereo subisce qualche disagio ma, per il resto, i treni circolano regolari e anche il traffico veicolare potrebbe non essere molto peggiore di un giorno qualsiasi. Si potrebbe andare tranquillamente a lavorare perché la metropolitana e i treni sono puntuali come sempre. Quasi tutti, però, si sottraggono all'obbligo etico di recarsi al lavoro - preferiscono rimanere nella parte degli attori del circo meteo - blindati in casa.

Da questo ultimo dettaglio si comprende la morale del circo meteo. In un paese dove i giorni di ferie dei dipendenti sono spesso nove (9) all'anno, è necessario imbastire un melodramma per assicurarsi di poter saltare un giorno in ufficio. E' un sistema molto efficace perché si basa sul consenso generale: nessuno vuole andare a lavorare quando nevica - tutti siamo un po' bambini e vogliamo fare a palle di neve o bere una cioccolata calda guardando la neve che cade - anche se è poca. E, quando l'uragano è previsto per un fine settimana lungo, tutti vogliamo approfittarne come pretesto per partire un giorno prima (oggi nel mio ufficio manca metà del personale per ponte anticipato). L'importante è rimanere tutti nella parte.
 
x Kenadams
Complimenti...hai fatto un riassunto perfetto di tutto quelle che succede ed infatti in Germania c'è una trasmissione satirica che prende in giro i giornalisti americani che si occupano delle previsioni del meteo.
 
sicuramente anche gli operativi su MIA e ATL subiranno forti ritardi, per via della distanza in più da fare per girare intorno alla tempesta
 
Io dovevo partire pure questa sera da JFK ma Jetblue mi ha permesso di cambiare il biglietto senza nessuna spesa e parto domattina. Comunque a sentire i telegiornali americani dovresti avere paura pure di uscire di casa.

quoto....

comunque qui, in NW New Jersey, ha fatto giusto qualche nuvola...
 
Come volevasi dimostrare, la situazione non è certo drammatica.
KEWR 032251Z 01013KT 10SM FEW032 SCT100 BKN130 BKN250 28/21 A2953 RMK AO2 SLP998 T02830206
 
Come volevasi dimostrare, la situazione non è certo drammatica.
KEWR 032251Z 01013KT 10SM FEW032 SCT100 BKN130 BKN250 28/21 A2953 RMK AO2 SLP998 T02830206

in fin dei conti non possiamo biasimare più di tanto i metereologi. il loro lavoro è quello di prevedere le evoluzioni del tempo ed evitare che ignari cittadini possano rimanere offesi dalle avverse condizioni metereologiche.
pensa cosa potrebbe accadere, ad esempio, se scoppiasse una tormenta su un drappello di ignari partecipanti alla Stralugano?