Ecco l'articolo completo del Sole di oggi:
Riassetti. La compagnia fondata da Soddu tra i pretendenti per il vettore
MyAir pronta per Eurofly. In Borsa azioni ancora in volo: +14% a 5,5 euro
MILANO
Il corteggiamento su Eurofly si fa più affollato e spuntano nuovi pretendenti. Anche la MyAir di Vincenzo Soddu e il Gruppo Miro Radici sono pronti a fare rotta sulla compagnia aerea del comandante Augusto Angioletti. Secondo indiscrezioni non confermate, infatti, MyAir, la compagnia low cost nata sulle ceneri di Volare, tanto che fu accusata di esserne un clone, sarebbe interessata al vettore di proprietà di Banca Profilo e del Gruppo Camuzzi (tramite il fondo Spinnaker). Anche il gruppo Miro Radici Textile&Energy, che alcuni mesi fa ha acquistato il vettore cargo Miniliner di Bergamo, sta guardando alla compagnia. La Miro Radici, affiancata da Andrea Molinari, l’anno scorso aveva partecipato, senza fortuna, all’asta per Volare.
Da giorni, ormai, Eurofly è finita sotto i riflettori di Piazza Affari dopo le indiscrezioni, confermate dagli interessati, circa la decisione di Spinnaker, che ieri ha ribadito il possesso del 44% della società, di cercare alleati e di avere in corso contatti informali con potenziali soci acquirenti. Tra questi ci sarebbe anche una cordata mista di imprenditori italiani e stranieri con il possibile coinvolgimento dell’immobiliarista Giuseppe Statuto. Ora ai pretendenti si sarebbero aggiunti anche Miro Radici e MyAir. Quest’ultima è nata nel 2004 da un gruppo di fuoriusciti di Volare capitanati dall’ex comandante Soddu, poco prima che esplodesse il crack di Volare, una vicenda che portò lo stesso Soddu a finire agli arresti. Fonti vicine alla compagnia, contattate, hanno riferito di non essere al corrente di un interesse per Eurofly.
Ma non bastano rumors a giustificare la corsa sfrenata del titolo. Dal giorno dell’addio di Giuseppe Bonomi, nominato presidente della Sea, il titolo ha iniziato a correre. «Le speculazioni su manovre aggregative — spiega un trader —,gli scenari che si aprono nel trasporto aereo con la nomina delI’ex consigliere Bonomi agli aeroporti di Milano e le manovre dei fondi speculativi hanno fatto innescare gli acquisti».
In attesa che una trattativa si concretizzi, un risultato la compagnia aerea ex Alitalia l’ha raggiunto: la fiammata delle ultime settimane ha fatto risalire il titolo. Dall’Ipo Eurofly aveva imboccato la via del ribasso scendendo fino a 2,5 euro (-60% in meno di un anno). Il rally non si è fermato nemmeno ieri: le azioni sono state sospese per eccesso di rialzo (+14,4%) toccando un prezzo teorico di 5,5 euro con il 36% del capitale passato di mano.
Un valore che ha riportato i prezzi non lontano da quelli dell’Ipo, avvenuta a 6,4 euro, e che mitiga le perdite dei piccoli azionisti. Ma è proprio il rialzo monstre a insospettire gli analisti: «Il prezzo a cui è arrivata Eurofly non riflette i fondamentali» visto che nei primi nove mesi del 2006 il bilancio si è chiuso in perdita di 6 milioni.
Per questo è escluso che qualcuno stia cercando di alzare le quotazioni in vista di una vendita. Più probabile, spiegano in un sala operativa, che si tratti di ricoperture da parte di chi aveva preso titoli in prestito per speculare al ribasso nei mesi scorsi. Gli indiziati numero uno sono gli hedge fund i cui portafogli sono pieni da tempo di azioni Eurofly: a questi si è accodato l’esercito dei trader on line.
S.Fi.