Esclusi per un errore dal volo che li avrebbe dovuti portare a Bristol per un viaggio di istruzione e formazione, un gruppo di scolari di età compresa tra gli 8 e i 10 anni e i loro accompagnatori, tutti del Circolo didattico «San Giovanni Bosco» di Catania, si sono rivolti al Codacons per chiedere il risarcimento del danno subìto. Dopo aver effettuato il primo volo sulla tratta Catania-Milano Malpensa con la compagnia aerea Easyjet, la comitiva di alunni e accompagnatori si recava al check-in per il rilascio delle carte d’imbarco per proseguire verso Bristol, ma l’addetta al servizio chiudeva per errore anticipatamente il check-in escludendo due alunni. La stessa addetta, riscontrando l’errore commesso, sollecitava tutto il gruppo di 11 persone a recarsi rapidamente alla biglietteria della compagnia per tentare la riapertura dell’imbarco. Ma la collega addetta alla biglietteria negava la riapertura del check-in per i rimanenti due alunni e formulava come unica possibilità per il gruppo l’ipotesi di ripartire la sera del giorno successivo, con l’aggravio del pagamento di ulteriori 50 euro per passeggero. Dopo diverse sollecitazioni tutto il gruppo in partenza riusciva comunque ad avere le carte d’imbarco, ma trovava la sala d’imbarco già chiusa e senza alcun addetto, nonostante l’aereo si trovasse ancora in pista con il portello aperto e la scala passeggeri agganciata. A questo punto, il dirigente scolastico chiedeva l’intervento delle forza pubblica, ma la compagnia confermava l’esclusione dal volo. Il gruppo si vedeva, quindi, costretto a cercare una sistemazione per la notte. Da qui la decisione di rivogersi a Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, e a Floriana Pisani, coordinatore dell’ufficio legale. «La condotta della compagnia - spiega Tanasi - appare del tutto immotivata e contraria alle norme che regolano il trasporto aereo. Per tali motivi è stata inviata una formale diffida alla compagnia aerea per il risarcimento del danno, quantificato in 1.000 euro per ogni passeggero. Il Coda cons adirà le vie legali in caso di nsoddisfacente risposta».