Da IlBrescia.com
D'ANNUNZIO, BETTINSOLI AL VERTICE: SCALO BRESCIANO ENTRO L'ANNO
"L'accordo si troverà entro la fine dell'anno, e andrà nella direzione di uno scalo sempre più bresciano". A prometterlo è stato ieri Vigilio Bettinsoli (59 anni, capogruppo uscente di Forza Italia in Provincia e candidato sindaco a Gardone ValTrompia) che nella mattinata è stato indicato dall'assemblea dei soci dell'Aeroporto di Montichiari - a detenere la maggioranza delle azioni sono i veronesi della Catullo - come nuovo Presidente della D'Annunzio. Il suo Vice sarà il Presidente uscente Pierluigi Angeli, ma nel Cda - per ora a 5 - entrerà anche il bresciano Marco Tottoli, direttore generale di Assocamuna. In attesa - come si legge nella nota ufficiale - che vengano occupati i due posti rimasti liberi "per l'eventuale futura nomina dei propri rappresentanti da parte degli azionisti Camera di Commercio e Provincia di Brescia, assenti all'assemblea di giovedì".
Insomma: i soci veronesi e trentini, con l'assemblea di ieri, hanno voluto lanciare un segnale alla Leonessa eleggendo - unilateralmente? - un suo esponente come Presidente e promettendole la maggioranza del Consiglio di Amministrazione. Un passo in avanti. Ma comunque troppo poco per i bresciani - per una volta uniti - che, come Bettinsoli non ha mancato di sottolineare - puntano ben più in alto. "Mi aspetta un impegno particolarmente gravoso",ha detto il neopresidente, "ma lavorerò col massimo impegno per fronteggiare la congiuntura e rilanciare lo scalo, oltre che per arrivare il prima possibile a una ridefinizione degli assetti societari che veda soddisfatta anche la brescianità". Secondo Bettinsoli, comunque, "oggi c'è una grande volontà da parte di tutti i soggetti coinvolti di impegnarsi in questa direzione, e se non si è ancora arrivati lì è soprattutto per la concomitanza con gli impegni legati alle elezioni di giugno". Ma "dopo il voto, credo già entro la fine dell'anno, i soci che contano avranno modo di sedersi attorno a un tavolo e troveranno un accordo". Che - precisa - passerà attraverso "la maggioranza delle quote in capo ai bresciani", una svolta di cui la questione concessione sarà "conseguenza".
Per Bettinsoli, però, sul tavolo c'è già un'altra novità importante. "Il fatto che la nuova Alitalia abbia scelto l'aeroporto romano di Fiumicino come base operativa", ha chiarito, "apre scenari diversi per quanto riguarda il sistema aeroportuale del Nord Italia. Questa decisione", ha continuato, "ci consente di guardare al futuro con maggiore interesse e di non avere più come unici riferimenti gli scali di Verona e Bergamo, volgendo lo sguardo anche a realtà come Malpensa. Del resto", ha concluso il neopresidente della D'Annunzio, "abbiamo una struttura che, per ubicazione e capacità tecniche, può soddisfare anche richieste importanti. Ma prima", ha chiosato Bettinsoli, "è determinante risolvere la questione del controllo in capo alla Leonessa".
D'ANNUNZIO, BETTINSOLI AL VERTICE: SCALO BRESCIANO ENTRO L'ANNO
"L'accordo si troverà entro la fine dell'anno, e andrà nella direzione di uno scalo sempre più bresciano". A prometterlo è stato ieri Vigilio Bettinsoli (59 anni, capogruppo uscente di Forza Italia in Provincia e candidato sindaco a Gardone ValTrompia) che nella mattinata è stato indicato dall'assemblea dei soci dell'Aeroporto di Montichiari - a detenere la maggioranza delle azioni sono i veronesi della Catullo - come nuovo Presidente della D'Annunzio. Il suo Vice sarà il Presidente uscente Pierluigi Angeli, ma nel Cda - per ora a 5 - entrerà anche il bresciano Marco Tottoli, direttore generale di Assocamuna. In attesa - come si legge nella nota ufficiale - che vengano occupati i due posti rimasti liberi "per l'eventuale futura nomina dei propri rappresentanti da parte degli azionisti Camera di Commercio e Provincia di Brescia, assenti all'assemblea di giovedì".
Insomma: i soci veronesi e trentini, con l'assemblea di ieri, hanno voluto lanciare un segnale alla Leonessa eleggendo - unilateralmente? - un suo esponente come Presidente e promettendole la maggioranza del Consiglio di Amministrazione. Un passo in avanti. Ma comunque troppo poco per i bresciani - per una volta uniti - che, come Bettinsoli non ha mancato di sottolineare - puntano ben più in alto. "Mi aspetta un impegno particolarmente gravoso",ha detto il neopresidente, "ma lavorerò col massimo impegno per fronteggiare la congiuntura e rilanciare lo scalo, oltre che per arrivare il prima possibile a una ridefinizione degli assetti societari che veda soddisfatta anche la brescianità". Secondo Bettinsoli, comunque, "oggi c'è una grande volontà da parte di tutti i soggetti coinvolti di impegnarsi in questa direzione, e se non si è ancora arrivati lì è soprattutto per la concomitanza con gli impegni legati alle elezioni di giugno". Ma "dopo il voto, credo già entro la fine dell'anno, i soci che contano avranno modo di sedersi attorno a un tavolo e troveranno un accordo". Che - precisa - passerà attraverso "la maggioranza delle quote in capo ai bresciani", una svolta di cui la questione concessione sarà "conseguenza".
Per Bettinsoli, però, sul tavolo c'è già un'altra novità importante. "Il fatto che la nuova Alitalia abbia scelto l'aeroporto romano di Fiumicino come base operativa", ha chiarito, "apre scenari diversi per quanto riguarda il sistema aeroportuale del Nord Italia. Questa decisione", ha continuato, "ci consente di guardare al futuro con maggiore interesse e di non avere più come unici riferimenti gli scali di Verona e Bergamo, volgendo lo sguardo anche a realtà come Malpensa. Del resto", ha concluso il neopresidente della D'Annunzio, "abbiamo una struttura che, per ubicazione e capacità tecniche, può soddisfare anche richieste importanti. Ma prima", ha chiosato Bettinsoli, "è determinante risolvere la questione del controllo in capo alla Leonessa".