MeridianaFly - Interrogazione al Senato.

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Interrogazione a risposta scritta 4-07276
presentata da
GIULIANA CARLINO
giovedì 12 aprile 2012, seduta n.709
CARLINO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

nei primi nove mesi del 2011 la compagnia aerea Meridiana fly, la seconda compagnia aerea italiana, registrava perdite per un totale di 62 milioni di euro, quasi il quadruplo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un risultato dovuto tra l'altro alla crisi in Egitto, meta abituale di numerosi passeggeri della Meridiana, e all'aumento del costo del carburante;

in conseguenza di tale situazione, nel giugno 2011 metà degli oltre 1.600 dipendenti della Meridiana fly sono stati posti in cassa integrazione per due anni;

nel luglio 2011 Giuseppe Gentile, già proprietario di Air Italy, viene nominato amministratore delegato di Meridiana per risanare la compagnia che versava già in una grave situazione economica;

nell'autunno 2011, al fine di salvare Meridiana dal fallimento, la proprietà della stessa (il principe Karim Aga Khan) acquisisce Air Italy, integrandola con Meridiana fly, e compensa l'amministratore delegato Giuseppe Gentile con quote di partecipazione in Meridiana fly pari al 37 per cento; l'accordo prevede un'integrazione tra pari attraverso uno scambio di azioni e una forte ricapitalizzazione;

a partire dal primo mese del mandato dell'amministratore delegato Gentile, i lavoratori di Meridiana hanno assistito a un progressivo spostamento delle attività di volo, da Meridiana fly a Air Italy, per un numero complessivo di circa 200 tratte al mese nei mesi di bassa stagione;

in data 18 novembre 2011, poco dopo l'accordo di fusione, è stato firmato un accordo che fissa nuovi parametri per gli assistenti di volo e i piloti della Meridiana fino a fine 2012: tale accordo prevede una riduzione media dello stipendio dell'8 per cento, con punte che arrivano fino al 28 per cento, e l'abolizione del limite alle ore lavorative; tutto questo in evidente contrasto con la missione di salvataggio dell'azienda a partire dalle attività in essere e configurandosi piuttosto come un'operazione di dumping;

considerato che:

conseguenza dell'accordo del 18 novembre 2011 è che il personale di bordo, a fronte di una riduzione di stipendio che può arrivare anche al 28 per cento, si trova a dover prestare servizio anche per 24 ore continuative: si verifica dunque una costante esposizione del personale a ritmi lavorativi al limite della sopportazione fisica, con rischi potenziali anche per la sicurezza dei passeggeri;

il sacrificio economico richiesto al personale non ha apportato alcun miglioramento ai conti della compagnia: i lavoratori denunciano, infatti, che spesso gli ambienti sono in stato di abbandono, soprattutto per il prodotto commerciale di punta e più redditizio che è la business class e che non vi sono notizie circa lo stato di manutenzione generale degli aeromobili;

a partire da gennaio 2012 alcuni assistenti di volo Meridiana fly vengono trasferiti a scaglioni mensili, in distaccamento presso Air Italy, per la durata di quattro mesi ciascuno. Questo per sopperire alla carenza di personale Air Italy in seguito all'aumento delle attività sottratte a Meridiana;

la consociata Air Italy ha stabilizzato 71 dei suoi assistenti di volo a tempo determinato, con contratti a tempo indeterminato a partire dal 1° dicembre 2011 dopo la firma della Cassa integrazione guadagni straordinaria;

secondo quanto riportato da notizie di stampa, l'assemblea dei soci della Meridiana fly, tenutasi a Milano il 15 febbraio 2012, non ha deliberato l'aumento di capitale da 142 milioni di euro come invece previsto dal citato accordo di fusione tra Meridiana fly e Air Italy; ha deliberato l'aumento del numero dei membri del consiglio di amministrazione della Meridiana fly da 8 a 12, con possibilità di ulteriore aumento, e di aumentare il compenso fisso complessivo massimo del consiglio di amministrazione portandolo da un milione di euro a 1,5 milioni di euro lordi annui,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto;

quali azioni concrete di competenza i Ministri in indirizzo intendano porre in essere al fine di salvaguardare il rispetto da parte dei soggetti interessati degli accordi già sottoscritti per il rilancio della compagnia e la salvaguardia dei posti di lavoro;

se non ritengano necessario intervenire per garantire la salvaguardia della salute del personale viaggiante e la sicurezza dei passeggeri.

(4-07276)
 
Interrogazione a risposta scritta 4-07276
presentata da
GIULIANA CARLINO
giovedì 12 aprile 2012, seduta n.709
CARLINO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

nei primi nove mesi del 2011 la compagnia aerea Meridiana fly, la seconda compagnia aerea italiana, registrava perdite per un totale di 62 milioni di euro, quasi il quadruplo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un risultato dovuto tra l'altro alla crisi in Egitto, meta abituale di numerosi passeggeri della Meridiana, e all'aumento del costo del carburante;

in conseguenza di tale situazione, nel giugno 2011 metà degli oltre 1.600 dipendenti della Meridiana fly sono stati posti in cassa integrazione per due anni;

nel luglio 2011 Giuseppe Gentile, già proprietario di Air Italy, viene nominato amministratore delegato di Meridiana per risanare la compagnia che versava già in una grave situazione economica;

nell'autunno 2011, al fine di salvare Meridiana dal fallimento, la proprietà della stessa (il principe Karim Aga Khan) acquisisce Air Italy, integrandola con Meridiana fly, e compensa l'amministratore delegato Giuseppe Gentile con quote di partecipazione in Meridiana fly pari al 37 per cento; l'accordo prevede un'integrazione tra pari attraverso uno scambio di azioni e una forte ricapitalizzazione;

a partire dal primo mese del mandato dell'amministratore delegato Gentile, i lavoratori di Meridiana hanno assistito a un progressivo spostamento delle attività di volo, da Meridiana fly a Air Italy, per un numero complessivo di circa 200 tratte al mese nei mesi di bassa stagione;

in data 18 novembre 2011, poco dopo l'accordo di fusione, è stato firmato un accordo che fissa nuovi parametri per gli assistenti di volo e i piloti della Meridiana fino a fine 2012: tale accordo prevede una riduzione media dello stipendio dell'8 per cento, con punte che arrivano fino al 28 per cento, e l'abolizione del limite alle ore lavorative; tutto questo in evidente contrasto con la missione di salvataggio dell'azienda a partire dalle attività in essere e configurandosi piuttosto come un'operazione di dumping;

considerato che:

conseguenza dell'accordo del 18 novembre 2011 è che il personale di bordo, a fronte di una riduzione di stipendio che può arrivare anche al 28 per cento, si trova a dover prestare servizio anche per 24 ore continuative: si verifica dunque una costante esposizione del personale a ritmi lavorativi al limite della sopportazione fisica, con rischi potenziali anche per la sicurezza dei passeggeri;

il sacrificio economico richiesto al personale non ha apportato alcun miglioramento ai conti della compagnia: i lavoratori denunciano, infatti, che spesso gli ambienti sono in stato di abbandono, soprattutto per il prodotto commerciale di punta e più redditizio che è la business class e che non vi sono notizie circa lo stato di manutenzione generale degli aeromobili;

a partire da gennaio 2012 alcuni assistenti di volo Meridiana fly vengono trasferiti a scaglioni mensili, in distaccamento presso Air Italy, per la durata di quattro mesi ciascuno. Questo per sopperire alla carenza di personale Air Italy in seguito all'aumento delle attività sottratte a Meridiana;

la consociata Air Italy ha stabilizzato 71 dei suoi assistenti di volo a tempo determinato, con contratti a tempo indeterminato a partire dal 1° dicembre 2011 dopo la firma della Cassa integrazione guadagni straordinaria;

secondo quanto riportato da notizie di stampa, l'assemblea dei soci della Meridiana fly, tenutasi a Milano il 15 febbraio 2012, non ha deliberato l'aumento di capitale da 142 milioni di euro come invece previsto dal citato accordo di fusione tra Meridiana fly e Air Italy; ha deliberato l'aumento del numero dei membri del consiglio di amministrazione della Meridiana fly da 8 a 12, con possibilità di ulteriore aumento, e di aumentare il compenso fisso complessivo massimo del consiglio di amministrazione portandolo da un milione di euro a 1,5 milioni di euro lordi annui,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto;

quali azioni concrete di competenza i Ministri in indirizzo intendano porre in essere al fine di salvaguardare il rispetto da parte dei soggetti interessati degli accordi già sottoscritti per il rilancio della compagnia e la salvaguardia dei posti di lavoro;

se non ritengano necessario intervenire per garantire la salvaguardia della salute del personale viaggiante e la sicurezza dei passeggeri.

(4-07276)
IG e' messa male ma se pensa di farsi aiutare da questi parlamentari allora vuol dire che e' messa peggio.
 
Interrogazione a risposta scritta 4-07276
presentata da
GIULIANA CARLINO
giovedì 12 aprile 2012, seduta n.709
CARLINO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

nei primi nove mesi del 2011 la compagnia aerea Meridiana fly, la seconda compagnia aerea italiana, registrava perdite per un totale di 62 milioni di euro, quasi il quadruplo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un risultato dovuto tra l'altro alla crisi in Egitto, meta abituale di numerosi passeggeri della Meridiana, e all'aumento del costo del carburante;

in conseguenza di tale situazione, nel giugno 2011 metà degli oltre 1.600 dipendenti della Meridiana fly sono stati posti in cassa integrazione per due anni;

nel luglio 2011 Giuseppe Gentile, già proprietario di Air Italy, viene nominato amministratore delegato di Meridiana per risanare la compagnia che versava già in una grave situazione economica;

nell'autunno 2011, al fine di salvare Meridiana dal fallimento, la proprietà della stessa (il principe Karim Aga Khan) acquisisce Air Italy, integrandola con Meridiana fly, e compensa l'amministratore delegato Giuseppe Gentile con quote di partecipazione in Meridiana fly pari al 37 per cento; l'accordo prevede un'integrazione tra pari attraverso uno scambio di azioni e una forte ricapitalizzazione;

a partire dal primo mese del mandato dell'amministratore delegato Gentile, i lavoratori di Meridiana hanno assistito a un progressivo spostamento delle attività di volo, da Meridiana fly a Air Italy, per un numero complessivo di circa 200 tratte al mese nei mesi di bassa stagione;

in data 18 novembre 2011, poco dopo l'accordo di fusione, è stato firmato un accordo che fissa nuovi parametri per gli assistenti di volo e i piloti della Meridiana fino a fine 2012: tale accordo prevede una riduzione media dello stipendio dell'8 per cento, con punte che arrivano fino al 28 per cento, e l'abolizione del limite alle ore lavorative; tutto questo in evidente contrasto con la missione di salvataggio dell'azienda a partire dalle attività in essere e configurandosi piuttosto come un'operazione di dumping;

considerato che:

conseguenza dell'accordo del 18 novembre 2011 è che il personale di bordo, a fronte di una riduzione di stipendio che può arrivare anche al 28 per cento, si trova a dover prestare servizio anche per 24 ore continuative: si verifica dunque una costante esposizione del personale a ritmi lavorativi al limite della sopportazione fisica, con rischi potenziali anche per la sicurezza dei passeggeri;

il sacrificio economico richiesto al personale non ha apportato alcun miglioramento ai conti della compagnia: i lavoratori denunciano, infatti, che spesso gli ambienti sono in stato di abbandono, soprattutto per il prodotto commerciale di punta e più redditizio che è la business class e che non vi sono notizie circa lo stato di manutenzione generale degli aeromobili;

a partire da gennaio 2012 alcuni assistenti di volo Meridiana fly vengono trasferiti a scaglioni mensili, in distaccamento presso Air Italy, per la durata di quattro mesi ciascuno. Questo per sopperire alla carenza di personale Air Italy in seguito all'aumento delle attività sottratte a Meridiana;

la consociata Air Italy ha stabilizzato 71 dei suoi assistenti di volo a tempo determinato, con contratti a tempo indeterminato a partire dal 1° dicembre 2011 dopo la firma della Cassa integrazione guadagni straordinaria;

secondo quanto riportato da notizie di stampa, l'assemblea dei soci della Meridiana fly, tenutasi a Milano il 15 febbraio 2012, non ha deliberato l'aumento di capitale da 142 milioni di euro come invece previsto dal citato accordo di fusione tra Meridiana fly e Air Italy; ha deliberato l'aumento del numero dei membri del consiglio di amministrazione della Meridiana fly da 8 a 12, con possibilità di ulteriore aumento, e di aumentare il compenso fisso complessivo massimo del consiglio di amministrazione portandolo da un milione di euro a 1,5 milioni di euro lordi annui,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto;

quali azioni concrete di competenza i Ministri in indirizzo intendano porre in essere al fine di salvaguardare il rispetto da parte dei soggetti interessati degli accordi già sottoscritti per il rilancio della compagnia e la salvaguardia dei posti di lavoro;

se non ritengano necessario intervenire per garantire la salvaguardia della salute del personale viaggiante e la sicurezza dei passeggeri.

(4-07276)

Documento scioccante! Pensavo fossero messi male, ma non fino a questo punto...:(
 
pare che l'emiro del Qatar, tramite Qatar Airways, sia interessato all'acquisizione di Meridiana nell'ottica di utilizzarla come compagnia per la CT qualora si andasse a trattativa privata per l'assegnazione degli oneri di servizio pubblico.
 
conseguenza dell'accordo del 18 novembre 2011 è che il personale di bordo, a fronte di una riduzione di stipendio che può arrivare anche al 28 per cento, si trova a dover prestare servizio anche per 24 ore continuative: si verifica dunque una costante esposizione del personale a ritmi lavorativi al limite della sopportazione fisica, con rischi potenziali anche per la sicurezza dei passeggeri;

[...]

secondo quanto riportato da notizie di stampa, l'assemblea dei soci della Meridiana fly, tenutasi a Milano il 15 febbraio 2012, non ha deliberato l'aumento di capitale da 142 milioni di euro come invece previsto dal citato accordo di fusione tra Meridiana fly e Air Italy; ha deliberato l'aumento del numero dei membri del consiglio di amministrazione della Meridiana fly da 8 a 12, con possibilità di ulteriore aumento, e di aumentare il compenso fisso complessivo massimo del consiglio di amministrazione portandolo da un milione di euro a 1,5 milioni di euro lordi annui,

i due passaggi evidenziati credo la dicano lunga sulla sorgente delle informazioni impiegate per l'interpellanza, sia sulla loro qualità.
 
pare che l'emiro del Qatar, tramite Qatar Airways, sia interessato all'acquisizione di Meridiana nell'ottica di utilizzarla come compagnia per la CT qualora si andasse a trattativa privata per l'assegnazione degli oneri di servizio pubblico.

Non capisco, che interesse avrebbe l'emiro del Qatar nei confronti della CT italiana?
Scusa ma sembra tanto come quando Roman Abramovich voleva comprare una Ocean Airlines ormai fallita!
 
Non capisco, che interesse avrebbe l'emiro del Qatar nei confronti della CT italiana?
Scusa ma sembra tanto come quando Roman Abramovich voleva comprare una Ocean Airlines ormai fallita!

senza andare troppo OT, in sostanza la Regione adesso chiederà aBruxelles di avviare la trattativa privata con le singole compagnie. Meridiana è in crisi e a quanto riportava la stampa locale, l'emiro sarebbe interessato a rilevarla tramite la Qatar Airways, per utilizzarla come compagnia per la CT. Ovvio che secondo me c'è molto di fantasia in quello che hanno scritto, però è tutto da vedere.
 
se fossero vere le notizie, ci sarebbe da chiedersi se lo stato di salute dell'Emiro sia davvero così compromesso.
 
Ok facciamo una seria considerazione, non ci troverei nulla di strano se Qatar AW buttasse gli occhi su IG, del resto ci aveva già provato con Spanair,anche Emirates ha annunciato oggi la necessita di fare acquisti in Europa forse perche si sono accorti che stanno arrivando al punto di saturazione.Etihad e' già partita per questa strada, avere un punto di ingresso nel complicato sistema Comunitario credo sia importante per i vettori del Golfo.Sicuramente IG ha grosse potenzialità e piccoli debiti a paragone ed inoltre gli investimenti fatti in Costa Smeralda ed una personale amicizia di Al Thani con Aga Khan crea buoni presupposti per ciò.Vedremo , ma please niente brain-storming o fantasie virtuali, mica sono scemi gli arabi...



La Stampa pag.30
Breakingviews - Emirates vuole crescere e cambia strategia
BREAKINGVIEWS REUTERS Con il contributo del Collegio Carlo Alberto Emirates vuole crescere e cambia strategia La compagnia aerea Emirates sta cambiando rotta. Dopo oltre un decennio di crescita organica, l'operatore di Dubai ha annunciato questa settimana che potrebbe valutare acquisizioni all'estero. Sembra che Emirates non abbia ancora avviato trattative, ma questa svolta arriva in un periodo di intensificazione della concorrenza, e proprio quando l'India sta per decidere se autorizzare o meno le compagnie aeree estere a possedere fino a un massimo del 49% degli operatori nazionali. Emirates, che trasporta oltre 30 milioni di passeggeri all'anno, è in concorrenza diretta con l'altrettanto ambiziosa Etihad, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti con sede ad Abu Dhabi. Emirates è più grande ed è sul mercato da più tempo, ma la rivale ha iniziato a rosicchiare quote sugli stessi mercati e cresce rapidamente. Si prenda il caso del mercato tedesco. Per anni, Emirates ha cercato - invano - di ottenere slot di atterraggio all'aeroporto di Berlino. L'anno scorso, Etihad ha sfruttato le difficoltà finanziarie di Air Berlin per rilevare una partecipazione di quasi il 30% nella compagnia tedesca, a cui ha versato un totale di 350 milioni di dollari in forma di prestiti e capitale fresco. È facile capire perché le acquisizioni siano una soluzione allettante per Emirates. I bersagli più naturali sarebbero le compagnie aeree in perdita che operano sul mercato indiano, al momento in forte crescita. Una partecipazione del 49% in Kingfisher, ad esempio, costerebbe appena 95 milioni di dollari, e il gruppo di Dubai potrebbe fornire alla compagnia finanziamenti a basso costo per alleggerire il suo debito da 1,3 miliardi di dollari. In India o altrove, il problema per Emirates sarebbe quello di imprimere una svolta alla società partecipata possedendo soltanto una quota di minoranza. Questo tipo di strategia è stata spesso fallimentare. La stessa Emirates, l'anno scorso, ha rivenduto in perdita la propria partecipazione del 44% in Sri Lankan Airlines, acquistata nel 1998. Ma in un mercato del compratore, è facile vedere perché Emirates sia tentata di allontanarsi dalla collaudata strategia di crescita organica.[UNA GALANI] Per approfondimenti http //www breakmgviews com/ (Traduzione a cura del Gruppo Logos)