Da Sardegna24
di COSTANZA BONACOSSA
OLBIA. Parola d’ordine: tirare la cinghia.
E non solo a causa della cura dimagrante imposta inbusta paga. Meridiana fly vuole tornare agli antichi fasti e chiede disciplina anche sotto l’aspetto della forma fisica. L’appello è rivolto principalmente alle donne,alle assistenti di volo. A tutte,giovani e meno giovani, viene
chiesto di osservare una rigida dieta, per avere un aspetto più gradevole di fronte ai passeggeri.
Il nuovo corso dell’accoglienza in cabina è una esplicita richiesta della nuova responsabile dei servizi di bordo, la dottoressa
Cristina Ceolin, moglie di Giuseppe Gentile, amministratore delegato della compagnia.
Fresca di nomina come On board products & services director (l’ordine di servizio è datato 30 dicembre 2011), la dottoressa Ceolin ha recentemente incontrato una parte del personale navigante di cabina. Alla folta platea di hostess e steward la manager ha illustrato la riorganizzazione della figura professionale dell’assistente di volo, con particolare riferimento alla categoria delle donne. Intento
primario è quello di tornare ai vecchi tempi, quando le hostess erano tutte belle, laureate e in grado di parlare correttamente
quattro lingue straniere. Uniformare le divise facendo riferimento a quella di Air Italy ed eliminando i pantaloni dalle dotazioni
è un altro obiettivo primario illustrato dalla nuova responsabile.
La Ceolin ha poi evidenziato l’importanza della “linea” delle hostess, sostenendo che non saranno tollerate variazioni di peso derivanti da «ginnastica mandibolare»,masolo eventuali «lievitazioni» derivanti da dimostrabili motivi di salute.
Insomma, quanto basta per inasprire i già tesi rapporti con la categoria alle prese con la cassintegrazione,
la riduzione degli stipendi e i nuovi turni che prevedono più ore di volo. Tanto che la Cgil, sigla firmataria dell’ultimo,
contestato accordo con l’azienda, ha deciso di prendere posizione con una lettera inviata al direttore del Personale, Simone
Staffa Guidi. Il sindacato denuncia l’episodio definendolo increscioso con «dichiarazioni passibili perfino di denuncia e
in grado di aprire una fase conflittuale in un momento così delicato». Lo sciopero al momento
non è contemplato,ma sulla dieta si rischia il collasso.
di COSTANZA BONACOSSA
OLBIA. Parola d’ordine: tirare la cinghia.
E non solo a causa della cura dimagrante imposta inbusta paga. Meridiana fly vuole tornare agli antichi fasti e chiede disciplina anche sotto l’aspetto della forma fisica. L’appello è rivolto principalmente alle donne,alle assistenti di volo. A tutte,giovani e meno giovani, viene
chiesto di osservare una rigida dieta, per avere un aspetto più gradevole di fronte ai passeggeri.
Il nuovo corso dell’accoglienza in cabina è una esplicita richiesta della nuova responsabile dei servizi di bordo, la dottoressa
Cristina Ceolin, moglie di Giuseppe Gentile, amministratore delegato della compagnia.
Fresca di nomina come On board products & services director (l’ordine di servizio è datato 30 dicembre 2011), la dottoressa Ceolin ha recentemente incontrato una parte del personale navigante di cabina. Alla folta platea di hostess e steward la manager ha illustrato la riorganizzazione della figura professionale dell’assistente di volo, con particolare riferimento alla categoria delle donne. Intento
primario è quello di tornare ai vecchi tempi, quando le hostess erano tutte belle, laureate e in grado di parlare correttamente
quattro lingue straniere. Uniformare le divise facendo riferimento a quella di Air Italy ed eliminando i pantaloni dalle dotazioni
è un altro obiettivo primario illustrato dalla nuova responsabile.
La Ceolin ha poi evidenziato l’importanza della “linea” delle hostess, sostenendo che non saranno tollerate variazioni di peso derivanti da «ginnastica mandibolare»,masolo eventuali «lievitazioni» derivanti da dimostrabili motivi di salute.
Insomma, quanto basta per inasprire i già tesi rapporti con la categoria alle prese con la cassintegrazione,
la riduzione degli stipendi e i nuovi turni che prevedono più ore di volo. Tanto che la Cgil, sigla firmataria dell’ultimo,
contestato accordo con l’azienda, ha deciso di prendere posizione con una lettera inviata al direttore del Personale, Simone
Staffa Guidi. Il sindacato denuncia l’episodio definendolo increscioso con «dichiarazioni passibili perfino di denuncia e
in grado di aprire una fase conflittuale in un momento così delicato». Lo sciopero al momento
non è contemplato,ma sulla dieta si rischia il collasso.