Mentelocale intervista P. Trapani, direttore dell'aeroporto di Genova


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Aeroporto di Genova: parla il direttore

L'intervista a Paolo Trapani, dirigente dello scalo. «Il marketing non basta», dice. I problemi dei low cost? «È la domanda che decide»
di Daniele Miggino


GENOVA, 20 GIUGNO 2008
Il nostro articolo sui voli aerei da Genova ha aperto un acceso dibattito. In redazione sono arrivati molti commenti: hanno già detto la loro Valeria Margiotta, Matteo Zacchetti, Christian Guastamacchia, Matteo, Alessandro Gelardi, Mariella, Francesco Sessarego e Gabriella Gennari, Giorgio Boratto: tutti lamentano il fatto che il Cristoforo Colombo sia tagliato fuori dalle rotte delle compagnie low cost e che della situazione si parli troppo poco. Abbiamo anche fatto un giro per le strade di Genova per sentire il parere della gente. L'esito è stato pressochè lo stesso.
L'intervento di Alice Copello ha ulteriormente scatenato alcuni lettori: hanno detto la loro Stefano De Pietro e Paola Loffredo, Andrea Mura e nuovamente Alice Copello, Mariarosaria Murmura e Claudio Godani.
Oggi abbiamo sentito l'opinione di Paolo Trapani, direttore generale di Aeroporto di Genova S.p.a.


Cosa ne pensi dell'aeroporto di Genova? Quali destinazioni vorresti venissero raggiunte? Quali sono secondo te i pricipali problemi? Come si potrebbero risolvere? Sul nostro blog qualche tempo fa si è accesa una bella discussione. Continuiamo a parlarne. Se vuoi dire la tua scrivi a redazione@mentelocale.it

Lo scorso febbraio 2008 mentelocale.it ha cercato di fare il punto della situazione sull'offerta di voli in partenza dall'aeroporto di Genova. Destinazioni, orari, qualche tariffa.
Ci siamo accorti subito che si trattava di un tema caldo, uno di quelli che appassionano i cittadini. Dopo l'articolo è arrivata in redazione una pioggia di commenti, idee, opinioni, sullo scalo genovese. Bisogna dire la verità, i giudizi negativi hanno superato quelli positivi. Le critiche si sono concentrate sulla scarsa offerta di voli low cost, sulle presunte carenze nella comunicazione e nella gestione dello scalo. D'altra parte, i difensori dell'aeroporto sostengono che è la domanda a definire i voli e quindi c'è poco da lamentarsi.
Dopo tanti interventi dei lettori, abbiamo deciso di interpellare i diretti interessati. Di seguito vi proponiamo la nostra intervista al direttore generale di Aeroporto di Genova S.p.a. Paolo Trapani.

Lo scorso anno sono transitati da Genova 1 milione 130mila passeggeri. Quali potenzialità ha il nostro aeroporto?
«Le nostre previsioni di traffico ci portano a 2,7 milioni di passeggeri nel 2027, previsione poi portata da ENAC a 1,9 milioni in sede di istruttoria per la sostenibilità della Concessione, istruttoria che si è conclusa positivamente il 10 giugno. Il mercato locale sta dando una buona risposta all’offerta di nuovi collegamenti. Nei primi cinque mesi del 2008 il traffico dell’aeroporto di Genova è cresciuto dell’8,5% con una punta del 18% nel mese di aprile. Il traguardo del milione e duecentomila passeggeri è a portata di mano nel 2008. Tuttavia occorre anche riconoscere che molti vettori, convinti dalle azioni di marketing dell’aeroporto a operare su Genova su rotte apparentemente appetibili, hanno poi dovuto scegliere la strada di non operare più sul mercato genovese, per scarsità di domanda. Nella storia dell’aeroporto si è così dovuto registrare la cancellazione dei voli low-cost per Amsterdam, Colonia, Francoforte Hahnn, la difficoltà per quelli su Londra, la cancellazione dei voli operati da vettori regionali verso Barcellona, Bruxelles, Ginevra, London City, Palermo e Reggio Calabria. Ma è anche vero il contrario. Laddove i vettori hanno incontrato una buona risposta di mercato, i nuovi voli si sono rapidamente affermati. E gli esempi di successo per fortuna non mancano (Madrid, Roma, Napoli, Tirana, Trieste, Catania). Tutto questo per dire che il differenziale di sviluppo del nostro aeroporto con altri scali italiani non si può certo attribuire a pigrizia nella politica commerciale e di marketing della Società di gestione. Il perché di certe difficoltà va ricercato soprattutto nelle dimensioni del bacino di utenza, letteralmente circondato da aeroporti concorrenti, a servizio di mercati turistici e produttivi di grande importanza (Nizza, Pisa, Torino, Milano Malpensa, Linate).

A quale ruolo può (o deve) ambire oggi Genova tra gli aeroporti italiani?
«Ad eccezione di Roma-Fiumicino, che è rimasto l'unico aeroporto hub (perno) di Alitalia, tutti gli altri aeroporti italiani sono aeroporti cosiddetti “regionali”, ossia a servizio dei rispettivi bacini di utenza. Il Colombo continuerà ad essere l’aeroporto di riferimento di Genova e della Liguria, con potenzialità di attrazione anche sul mercato del basso Piemonte e di alcune aree della Lombardia, il basso pavese per esempio».

Attorno allo scalo si è acceso un dibattito cui hanno partecipato molti nostri lettori. Le critiche mosse riguardano principalmente la mancanza di una visione imprenditoriale, e l'assenza di un'offerta low cost competitiva. Lei cosa risponde?
«L'aeroporto è un'attività di “servizio” al territorio, alla sua economia, alla sua popolazione. Come abbiamo detto prima, le politiche attive di marketing possono aiutare lo svolgimento di processi positivi, ma non è pensabile che possa esistere una domanda come “variabile indipendente” della richiesta e delle potenzialità del bacino di utenza. Questo è tanto più vero per i vettori low cost che richiedono elevatissimi fattori di riempimento. L'aeroporto di Genova ha da sempre messo in cantiere iniziative verso un’ampia platea di vettori di linea e low cost. I risultati sono sempre dipesi dalla risposta di mercato e non da altri fattori».

Molti sostengono invece che sono i passeggeri a mancare. È d'accordo?
«Credo che la risposta sia già stata data. Le potenzialità di un mercato sono influenzate da molti fattori e i primi attori interessati a politiche di crescita sono proprio i vettori. La società di gestione aeroportuale, in un'ottica allargata dei propri compiti, può agevolare queste politiche, attraverso mirate azioni promozionali. Sotto questo punto di vista Aeroporto di Genova S.p.A. ha da sempre intrapreso politiche attive di marketing che hanno permesso l’implementazione di nuovi voli e la crescita dei traffici».

Come mai molti voli (vedi Londra, che interrompe durante la stagione invernale) non riescono ad attecchire con continuità allo scalo di Genova?
Il mercato dei voli su Londra ha dato in passato risposte variabili. Tuttavia i voli British Airways e Ryanair, recentemente reintrodotti, registrano un positivo riscontro, che cogliamo come un auspicio per una futura domanda più stabile».

Bilancio dell'aeroporto di Genova relativo al 2007, presentato di recente, mostra numeri in crescita rispetto al 2006. A quali fattori è dovuto questo avanzamento?
«I positivi risultati sono stati raggiunti nel 2007 grazie all’ottimo andamento della linea nazionale e in virtù dell’attivazione di nuovi collegamenti nazionali ed internazionali. Dal mese di marzo 2007 ha preso avvio un collegamento low cost con Bari operato dalla Compagnia Myair. La stessa compagnia ha poi introdotto, dal mese di maggio, un collegamento con Parigi quattro volte alla settimana, sempre con tariffe low cost. Questa offerta di voli di Myair ha avuto ed ha una valenza non solo turistica ma anche di affari, mettendo in diretta comunicazione due importanti porti mediterranei e una delle principali capitali europee. Dal mese di ottobre è stato attivato un collegamento giornaliero con Madrid operato da Iberia Regional Air Nostrum. Il collegamento ha riscontrato subito un buon apprezzamento di mercato con un coefficiente medio di riempimento di oltre il 75% (si stima che su base annua possa trasportare circa 30 mila passeggeri), anche per il contributo della forte comunità sud-americana presente in città.
Un altro collegamento diretto da Genova che ha registrato un buon successo è il volo trisettimanale per Tirana operato da Belle Air, a servizio della seconda comunità straniera presente in città. Il volo inaugurato nell’inverno 2005, nel 2007 ha trasportato circa 20.000 passeggeri con un coefficiente di riempimento del 65%. Buone performance hanno anche realizzato gli storici collegamenti operati da Air France per Parigi e da Air Dolomiti-Lufthansa per Monaco di Baviera. Per quanto riguarda il mercato interno, oltre al buon andamento dei tradizionali voli di linea operati da Alitalia ed Air One, nel 2007 Air Vallée ha confermato per tutto l’anno il volo per Cagliari, che nel week-end ha fatto scalo ad Olbia e ha potenziato collegamenti con questi due scali durante l’intera stagione estiva. Nel corso del 2007 si è inoltre consolidata la decisa crescita del traffico di Aviazione Generale (+ 29,1% i passeggeri, + 19,3% i movimenti) grazie anche alla progressiva realizzazione del nuovo Porto Turistico situato nelle immediate vicinanze del nostro aeroporto».

Quali sono le condizioni essenziali per lo sviluppo e la crescita dell'aeroporto di Genova?
«Le strategie di sviluppo poste in essere da Aeroporto di Genova S.p.A. si ricollegano alle azioni già intraprese in questi ultimi anni, con ulteriori iniziative riguardo al mercato low cost e alle catene charter. Peraltro le esperienze del passato hanno insegnato che per assicurare il successo dei nuovi voli non sono sufficienti le azioni di marketing dell’aeroporto: occorre un più diretto coinvolgimento di tutti i protagonisti del territorio. In questo senso, Regione Liguria, il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Genova hanno deciso di dare vita ad un apposito “tavolo di promozione” per il rilancio del turismo ligure e anche dell’aeroporto con la predisposizione di un apposito “protocollo di intesa” con gli Enti.
Aeroporto di Genova S.p.A. ha individuato e proposto due direttrici di sviluppo:
a) azioni di marketing, coordinate con tutti gli Enti di promozione, sui mercati esteri per lo sviluppo del turismo incoming, in particolare in Francia, Germania, Inghilterra e Paesi dell’Est europeo;
b) potenziamento della rete di accesso di superficie per velocizzare il raggiungimento dello scalo dall'intero territorio ligure e dalle province circonvicine.
Sulla base di queste indicazioni, approvate dagli Enti coinvolti, nel 2008 si sta attivando una politica di promozione coordinata tra istituzioni ed aeroporto che, alla stregua di quanto avvenuto in altre Regioni italiane, dovrebbe avere significative ricadute anche sui movimenti aerei.
In questo scenario rientrano anche i rapporti con la Regione Liguria che ha attivato politiche di finanziamento (con stanziamenti assai significativi) sulla base delle regole europee. Un’azione che dovrà necessariamente avere i suoi tempi di realizzazione, ma che contribuirà all’ulteriore sviluppo dell’aeroporto genovese».

Quali sono le principali linee strategiche su cui si muove oggi l'aeroporto?
«Aeroporto di Genova S.p.A. in questi ultimi anni ha impostato le sue azioni di marketing per incrementare l’offerta di volo su tutte le principali direttrici e quindi linea, charter (sia nella componente outgoing che incoming) e crociere. Importanti risultati cominciano a cogliersi. Ad esempio nella stagione estiva 2008 sono numerose le novità, soprattutto nel segmento dei voli charter. Nel complesso, durante la stagione estiva, i viaggiatori in partenza dal C. Colombo potranno raggiungere direttamente le seguenti mete nel Mar Rosso: Sharm el Sheik, Marsa Alam; in Tunisia: Jerba, Monastir; in Grecia: Rodi, Creta; in Spagna: Ibiza, Palma di Maiorca. I tour operator che hanno scelto Genova sono Eden Viaggi, Alpitour, Settemari, i Viaggi del Turchese, I Viaggi del ventaglio/Columbus e Club Med. Questi risultati sono anche il frutto di una nuova “filosofia” dei tour operator che, contrariamente a quanto avveniva sino a poco tempo fa, ora tendono ad offrire pacchetti di soggiorno con partenza “sotto casa”. Una grande opportunità si è quindi aperta anche per gli aeroporti regionali come il nostro, che è stata colta tempestivamente. Sul fronte del mercato dei voli dedicati alle crociere, nel 2008 sono attivi voli provenienti da Amburgo, Vienna e Colonia in coincidenza con la programmazione di MSC crociere».

Oltre alla collaborazione annunciata con MSC, ci sono altre novità all'orizzonte? Possibili nuove destinazioni? Ci può dare qualche anticipazione?
«Stiamo vivendo una stagione caratterizzata da 7 nuove destinazioni charter (di cui 4 extraeuropee) e il consolidamento di voli di linea come Madrid e Londra; mi sembra che le novità non manchino e ci auguriamo che la risposta del mercato ci consenta di consolidarle in futuro.
Come già detto Aeroporto di Genova S.p.A. indirizza le sue azioni verso un ampio spettro di vettori. Il segmento delle crociere costituisce un asset importante di sviluppo. Noi crediamo che questo mercato sia suscettibile di ulteriori miglioramenti. In questa ottica, la collaborazione con MSC e con Costa Crociere si è rivelata molto importante. Ci auguriamo che possa consolidarsi ed espandersi già nel prossimo anno». (mentelocale.it)

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