Marchi, Save: Ryanair non lascerà Treviso

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16 Novembre 2006
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Sistema aeroportuale Venezia/Treviso
In questi giorni è scoppiata una feroce "bagarre" dovuta probabilmente al periodo pre-elettorale.
In sintesi, Save ha rinnovato il suo CDA non nominando nessun rappresentante di Treviso, violando quindi i patti previsti nel concambio Save/Comune di Treviso.
L'ex presidente di AerTre ha dichiarato sulla stampa locale che Ryanair avrebbe presto fatto le valigie per andare verso altri aeroporti con meno carenze infrastrutturali.
Con questa affermazione logicamente è scoppiato il finimondo.
Vi posto gli articoli comparsi oggi su "Il Gazzettino", con tanto di intervista a Marchi.
Conclusione: l'aeroporto è in continuo sviluppo, Ryanair non andrà via (Anzi), Il comune di Treviso nominerà il suo rappresentante per il CDA Save a breve.
Nuovi voli previsti e sviluppo dell'incoming dalla Russia.
Buona lettura!

«Nell’accordo con Save il Comune ha guadagnato»
E Marchi conferma: Treviso avrà entro qualche mese il posto in cda

Non si sa se il coneglianese Enrico Marchi, presidente della Save, sia più arrabbiato o più divertito dopo le polemiche sull’aeroporto di Treviso, sul concambio azionario, sulla presunta sudditanza rispetto a Venezia e sulla asserita marginalità dello scalo di San Giuseppe, rimasto ora senza un solo rappresentante nel consiglio di amministrazione della Save. Marchi afferma di essere scandalizzato da quel che ha sentito dire negli ultimi giorni, ma nella sua replica intercala più "ha ha" che "ooh".
«Bisogna dirlo. Il consigliere comunale Franco Rosi alla fine afferma che Treviso non ha più voce in capitolo sull’aeroporto. Ma che non abbia voce in capitolo è una vera fortuna, caro Rosi, se tutte le voci sono come la tua». Comunque denegata ipotesi. «Eh sì! Rosi vuole arrivare alla Corte dei conti, affermando che nel concambio azionario relativo al polo aeroportale tra Comune di Treviso e Save ad uscirne male è stato il capoluogo. Ma lo faccia pure questo esposto; lo faccia, così rideranno anche a Roma».
Perchè, guardando alle cifre, secondo Marchi già a Treviso si ride su quanto è stato opinato. «Il concambio del 2007 ha portato il Comune a trasferire il 35 per cento dell’AerTre alla Save ricevendo in cambio 1 milione 157 mila azioni. Grazie a questa operazione il capoluogo ha ricevuto in due anni 778 mila euro di dividendi. Contrariamente a Verona, a Trieste e ad altri scali vicini, con aeroporti in perdita ed esposti alla necessità di chiedere capitali, Treviso incassa».
«Se interpellata, sono convinto che la Corte dei conti non avrà nulla da eccepire sul concambio e anzi darà il giusto rilievo al vantaggio ricavato da Treviso che ha preso quasi 800 mila euro senza doversi esporre per un milione e due». Perchè, avanza Enrico Marchi, se il Comune di Treviso non avesse fatto ricorso al concambio si sarebbe trovato a dover far fronte alle perdite legate alla nuova aerostazione e agli ammortamenti: un milione 156 mila euro. Perdite che ora Save «grazie alla sua dimensione è in grado di sostenere, con la speranza - sempre di Marchi - che il rinnovo della concessione al Canova e le scelte di gestione, come il miglioramento delle condizioni per l’operatività anche con nebbia, consentano di tornare presto all’utile».
«E all’utile di bilancio forse ci saremmo arrivati anche prima - riprende il presidente della Save, che dopo aver detto quel che voleva dire a Franco Rosi, ora si rivolge al consigliere comunale Paolo Camolei - Ci saremmo arrivati prima se Camolei, da presidente dell’AerTre, non avesse speso soldi senza guardare innanzitutto all’efficienza quando si è costruita la nuova aerostazione. Aerostazione che deve pur essere bella, ma con un occhio al bilancio».
«Per fortuna - rincara Marchi, qui scandalizzato - sono intervenuto personalmente quando ho saputo cosa si voleva fare a San Giuseppe: perchè Camolei puntava a costruirsi una sorta di torretta sull’aeroporto con una stanza per il presidente, una stanza per la segretaria, la sala riunioni e i servizi. Per giunta, questa torretta risultava sul progetto completamente staccata dagli uffici dell’AerTre. Via, via, ma stiamo scherzando? Sono stato io a far cancellare tutto».

A proposito di cancellature, è stato sempre Marchi a togliere il posto in Cda spettante al Comune di Treviso? «Non bisogna dare retta a Camolei, che parla a sproposito. Treviso ha sempre avuto un posto in consiglio: lo occupava Zaia. Porta fortuna. E un posto il capoluogo continuerà ad averlo. Entro qualche mese, massimo entro l’anno, il sindaco potrà dare il nome». Perchè l’attesa? Marchi passa la palla a Gobbo: è il sindaco ad aver avuto problemi connessi con la scelta di un nome che deve rispettare normative tecniche legate al fatto che Save è una società quotata. Se si vuol saperne di più, bisogna rivolgersi a Ca’ Sugana.
«L’ha già detto l’assessore Zugno - conclude Marchi -. Camolei parla con il livore e l’animosità di uno che occupava un posto e che è stato trombato. Come Rosi, infila tutta una serie di meschinità che rimandano a schieramenti politici e giochi di potere, ma non c’entrano con l’aeroporto di Treviso e con la sua realtà. Discorsi di piccolo cabotaggio. Non vengono indicati problemi veri, servizi che interessano i viaggiatori. E non si prende atto del fatto che la gestione del polo aeroportuale Venezia-Treviso è stata elogiata da studi e convegni universitari».


Ryanair vola dal Canova anche su Pescara

Paolo Camolei, scherzosamente, potrebbe essere denunciato per procurato allarme allorchè afferma che Ryanair sta pensando a lasciare lo scalo di Treviso. E’ l’incipit di Enrico Marchi nel dare una notizia anti-Camolei: Ryanair sta per varare un nuovo volo. Collegherà il ’Canova’ anche con Pescara. «Ma è forse la strategia di una compagnia che sta per andarsene quella che continua ad aumentare i collegamenti? Nel 2009 abbiamo anche Alghero, Cagliari e Trapani. Le destinazioni sono diventate 16. E bisogna dire che è stata Save - dice Marchi - a dare a Treviso la Ryanair, perchè questa compagnia voleva collocarsi a Venezia ed è stata convinta ad optare per la Marca».
Però è vero che a Treviso il traffico aereo nei primi mesi del 2009 è calato. «Meno rispetto ai vicini scali di Venezia, Verona e Trieste», dice Marchi. A Trieste i voli bisettimanali Ryanair per Bruxelles e Cagliari non daranno disturbo a Treviso. Guardando al 2008, a Treviso si è registrato un aumento del traffico di passeggeri pari al 10 per cento, contro il 3 per cento registrato mediamente dagli altri aeroporti simili per vocazione e contro il calo dell’1,7 per cento del traffico generico.
«Stiamo cercando di aggiungere nuove compagnie aeree per non essere dipendenti da Ryanair - prosegue Marchi - Ora ne abbiamo cinque e 22 sono le destinazioni». Anche nel 2009 Alpitour volerà da Treviso (mentre prima era collocata a Venezia) e quest’anno si cercherà di potenziare l’incoming dalla Russia.