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Che ne pensate? Da pugliese preferirei pagare AZ per sostenere collegamenti nazionali che diminuirebbero con la fine del contratto di FR. Inoltre, TK come socio di AdP a che pro?
Quei 12,6 milioni pagati annualmente dalla Regione Puglia a Ryanair «per la promozione turistica e collegamenti aerei» (a cui vanno sommati altri 5 milioni di «sconto» su tariffe e servizi di handling forniti da Adp) nel futuro sono destinati a essere ridimensionati drasticamente. Il 2019 (scadenza del contratto di 5 anni sottoscritto da Adp con la compagnia low cost irlandese) si avvicina e la Regione fa sapere che «si potrà rinnovare se ci saranno condizioni meno gravose per le casse pubbliche». Non ultima arriva la polemica su 1,3 milioni della municipal tax che la compagnia irlandese non vorrebbe pagare ad Adp. L’alternativa? Molto dipenderà dal processo di privatizzazione che sarà definito dal consiglio di amministrazione di Aeroporti di Puglia nel pieno delle funzioni solo martedì prossimo (composto da Tiziano Onesti, presidente, affiancato da Beatrice Lucarella e Antonio Vasile). Tra le opzioni sul tappeto c’è l’apertura del capitale sociale — il 99,4% è della Regione — a un partner industriale. E non è escluso che si possa dialogare con una delle compagnie che più sta crescendo. Si tratta della Turkish Airlines — è anche per il 75% nella mani nel governo locale e quindi è compagnia di bandiera — che tra un mese festeggerà i due anni di avvio dei voli dal «Karol Wojtyla» di Bari. La compagnia non ha mai nascosto la volontà di proseguire nell’alleanza con la Puglia anche se non ci sono state accelerazioni. D’altronde Ahmet Olmu’tur, responsabile dell’area marketing, in occasione della presentazione dell’alleanza con la Puglia fu chiaro: «Siamo la prima compagnia aerea al mondo per numero di Paesi raggiunti, abbiamo una delle flotte più giovani del pianeta e siamo un vettore in grandissima crescita. Ma ciò che più ci differenzia dai nostri competitor è la qualità del servizio offerto e la nostra calorosa ospitalità, un tratto che ci fa sentire ancora più vicini alle persone e alle usanze del Sud Italia. Non vediamo l’ora di accogliere anche passeggeri da Bari e dalla Puglia a bordo dei nostri voli, per sorprenderli con un’esperienza di volo che è davvero differente».
Le potenzialità tra le due aree sono ampie: l’aeroporto di Istanbul-Atatürk nel 2015 ha registrato oltre 61 milioni di passeggeri ed è diventato un varco verso l’Oriente. Per la Puglia dei traffici aerei avviare una partnership con Turkish Airlines significherebbe poter contare su destinazioni a lungo raggio con potenzialità da milioni di passeggeri all’anno. In effetti, in un periodo dove l’Europa sconta un deficit importante di attrattività il futuro è in altre aree e soprattutto uno scalo del Mezzogiorno deve dovrebbe trovare altre vie. Martedì prossimo il Cda di Aeroporti di Puglia discuterà anche delle prospettive strategiche della società. In particolare, partendo dal focus elaborato da Deloitte che riguarda le possibili alleanze. Infatti, occorre riordinare le idee dopo il flop dell’operazione-fusione tra Adp e Gesac (che gestisce lo scalo napoletano di Capodichino). Un tentativo, voluto e autorizzato dall’amministrazione targata Michele Emiliano, che ha prodotto finora la «fuga» di voli Ryanair da Bari a Napoli (17 diverse destinazioni). Occorre, quindi, allargare la compagine sociale di Adp, con gara pubblica, in modo da individuare anche un modello di business in grado di generare risorse da reinvestire nel servizio e nel territorio. Il tutto considerando che Adp ha in programma investimenti infrastrutturali fino al 2019 pari a 187 milioni con due hub (Bari e Brindisi) destinati al traffico civile, uno (Grottaglie) al traffico merci e uno scalo regionale (Foggia).
Che ne pensate? Da pugliese preferirei pagare AZ per sostenere collegamenti nazionali che diminuirebbero con la fine del contratto di FR. Inoltre, TK come socio di AdP a che pro?