Liquidi vietati sugli aerei, la decisione sarà prorogata
Profumi, olio e vino dovranno aspettare ancora alcuni anni prima di poter essere nuovamente trasportati a bordo degli aerei dell’Unione europea, poiché la tecnologia di punta, in grado di rilevare la presenza di esplosivi nei liquidi, non è ancora pronta. «I progressi dell’industria per proporre uno strumento di rilevazione in grado di analizzare efficacemente i liquidi per esplosivo si sono rivelati molti più lenti del previsto», ha ammesso la Commissione Ue in un documento che verrà discusso al consiglio Trasporti di domani a Lussemburgo.
Gli Stati Uniti sono arrivati a considerazioni analoghe un mese fa. Hanno già installato in 78 aeroporti 875 scanner a raggi X di nuova generazione, muniti di un dispositivo in grado di analizzare i liquidi o i gel passati singolarmente nell’apparecchio, ma l’allarme continua a scattare troppo spesso su boccette dai contenuti inoffensivi. Questo tipo di sistema non ha certificazione. Secondo i costruttori ci vogliono ancora almeno 12 o 18 mesi di lavoro per raggiungere un risultato, secondo quanto spiegano degli esperti di Bruxelles. L’apparecchio su cui si sta lavorando permetterà di analizzare i liquidi senza che il viaggiatore debba toglierli dalla sua borsa. Altre società impegnate nel progetto dichiarano di aver bisogno ancora di tre o quattro anni. Ci sono solo due metodi, poco pratici, certificati nell’Ue. Il meno caro consiste nell’inserire una linguetta nel liquido, l’altro nello scannerizzare ogni singola bottiglia in un grosso apparecchio. Bruxelles, che aveva promesso l’arrivo di tecnologie efficaci nel 2010 per eliminare i divieti, dovrà discutere con il Parlamento europeo. Due anni fa gli eurodeputati avevano chiesto con forza un ammorbidimento delle regole all’origine dell’ira dei viaggiatori, sostenendo che non fosse la pericolosità del liquido, ma solo la sua quantità ad essere controllata. I viaggiatori in partenza dall’Unione europea possono portare nel bagaglio a mano solo delle bottigliette o dei tubi con una capacità massima di 100 ml che devono entrare in un sacchetto chiuso di un litro di capacità. Sono previste delle eccezioni per i prodotti acquistati nei negozi degli aeroporti all’interno dell’Unione europea. Queste regole drastiche erano state introdotte nel novembre del 2006 dopo la scoperta di un complotto terroristico.
La giustizia britannica aveva condannato tre islamisti che avevano tentato di far esplodere degli aerei in volo sull’Atlantico con degli esplosivi liquidi. Concepite per essere provvisorie, queste regole scadranno alla fine di aprile. Nessun paese contesta il fatto che siano indispensabili davanti alla minaccia terroristica, secondo un diplomatico. L’Europa prolungherà quindi il divieto. Ma per incoraggiare la ricerca, la Commissione indicherà domani due scadenze per dare alla Ue una tecnologia all’avanguardia: fine 2012 per i grandi aeroporti e fine aprile 2014 per tutti gli scali. Bruxelles suggerisce inoltre un ammorbidimento, già ad aprile, per i viaggiatori in transito negli aeroporti Ue: potranno conservare i liquidi comprati fuori dall’Unione nei negozi duty free o a bordo di aerei, «con certe condizioni». Attualmente questi passeggeri sono costretti ad abbandonare i loro acquisti (bevande o profumi) prima di prendere una corrispondenza nell’Unione.
shippingonline.ilsecoloxix.it
CIAO
_goa
Profumi, olio e vino dovranno aspettare ancora alcuni anni prima di poter essere nuovamente trasportati a bordo degli aerei dell’Unione europea, poiché la tecnologia di punta, in grado di rilevare la presenza di esplosivi nei liquidi, non è ancora pronta. «I progressi dell’industria per proporre uno strumento di rilevazione in grado di analizzare efficacemente i liquidi per esplosivo si sono rivelati molti più lenti del previsto», ha ammesso la Commissione Ue in un documento che verrà discusso al consiglio Trasporti di domani a Lussemburgo.
Gli Stati Uniti sono arrivati a considerazioni analoghe un mese fa. Hanno già installato in 78 aeroporti 875 scanner a raggi X di nuova generazione, muniti di un dispositivo in grado di analizzare i liquidi o i gel passati singolarmente nell’apparecchio, ma l’allarme continua a scattare troppo spesso su boccette dai contenuti inoffensivi. Questo tipo di sistema non ha certificazione. Secondo i costruttori ci vogliono ancora almeno 12 o 18 mesi di lavoro per raggiungere un risultato, secondo quanto spiegano degli esperti di Bruxelles. L’apparecchio su cui si sta lavorando permetterà di analizzare i liquidi senza che il viaggiatore debba toglierli dalla sua borsa. Altre società impegnate nel progetto dichiarano di aver bisogno ancora di tre o quattro anni. Ci sono solo due metodi, poco pratici, certificati nell’Ue. Il meno caro consiste nell’inserire una linguetta nel liquido, l’altro nello scannerizzare ogni singola bottiglia in un grosso apparecchio. Bruxelles, che aveva promesso l’arrivo di tecnologie efficaci nel 2010 per eliminare i divieti, dovrà discutere con il Parlamento europeo. Due anni fa gli eurodeputati avevano chiesto con forza un ammorbidimento delle regole all’origine dell’ira dei viaggiatori, sostenendo che non fosse la pericolosità del liquido, ma solo la sua quantità ad essere controllata. I viaggiatori in partenza dall’Unione europea possono portare nel bagaglio a mano solo delle bottigliette o dei tubi con una capacità massima di 100 ml che devono entrare in un sacchetto chiuso di un litro di capacità. Sono previste delle eccezioni per i prodotti acquistati nei negozi degli aeroporti all’interno dell’Unione europea. Queste regole drastiche erano state introdotte nel novembre del 2006 dopo la scoperta di un complotto terroristico.
La giustizia britannica aveva condannato tre islamisti che avevano tentato di far esplodere degli aerei in volo sull’Atlantico con degli esplosivi liquidi. Concepite per essere provvisorie, queste regole scadranno alla fine di aprile. Nessun paese contesta il fatto che siano indispensabili davanti alla minaccia terroristica, secondo un diplomatico. L’Europa prolungherà quindi il divieto. Ma per incoraggiare la ricerca, la Commissione indicherà domani due scadenze per dare alla Ue una tecnologia all’avanguardia: fine 2012 per i grandi aeroporti e fine aprile 2014 per tutti gli scali. Bruxelles suggerisce inoltre un ammorbidimento, già ad aprile, per i viaggiatori in transito negli aeroporti Ue: potranno conservare i liquidi comprati fuori dall’Unione nei negozi duty free o a bordo di aerei, «con certe condizioni». Attualmente questi passeggeri sono costretti ad abbandonare i loro acquisti (bevande o profumi) prima di prendere una corrispondenza nell’Unione.
shippingonline.ilsecoloxix.it
CIAO
_goa