13° anniversario della “Strage di Linate”: Enac emana la Carta delle vittime degli incidenti aerei
Milano, Italia - Si tratta di un risultato dovuto all’impegno del Comitato 8 ottobre che riunisce i famigliari delle vittime
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(WAPA) - Esattamente tredici anni fa, l’8 ottobre 2001 alle 6:12 e 37 secondi, la torre di controllo dell’aeroporto di Linate riceveva una chiamata dal pilota del volo Alitalia Az2023: "Senta, noi siamo all'Alfa 15, dietro di noi abbiamo sentito un paio di minuti fa tre colpi in sequenza… e… la rampista (una componente dell'equipaggio) qua riferisce di aver visto dietro di noi, qui alla parte terminale della pista, una scia rossa di fuoco". Pochi istanti prima, sulla pista, un aereo Cessna Citation aveva tagliato la strada a un MD-87 della compagnia scandinava Sas in fase di decollo. L’impatto fu devastante: il Cessna si disintegrò. L’MD-87 andò a schiantarsi contro il deposito dei bagagli. Nell’incidente morirono 118 persone.
Era passato poco meno di un mese dall’11 settembre e subito si pensò ad un attentato. Ma la verità era un’altra e faceva emergere gravi inefficienze dello scalo: la segnaletica era inadeguata, i controllori di volo commisero errori e non c’era il radar di terra, strumento che avrebbe potuto far evitare il disastro in una mattina di nebbia come quella.
Oggi, nel giorno dell’anniversario, come ogni anno Milano commemora le vittime di quell’avvenimento ricordato come “La strage di Linate”. Alle 10:30 si svolge la messa di suffragio per le vittime nella Basilica di Sant’Ambrogio. Da lì, la gente si trasferirà nel Bosco dei faggi di viale Forlanini, dove sorge un parco con 118 alberi piantati per volere del Comitato 8 ottobre che riunisce i famigliari delle vittime. Giovedì 9 ottobre, alla Scala, sarà eseguito il “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev con la partecipazione del Corpo di ballo del Teatro.
Ma soprattutto oggi la Fondazione ottiene finalmente un grande risultato. L’Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), a seguito di anni di pressioni da parte dei famigliari, emanerà due documenti fondamentali per la sicurezza dei voli. Uno sarà il Piano che conterrà le linee-guida per “Gestire le emergenze concernenti l’incidente aereo”. La Carta, creata grazie anche alla Fondazione 8 ottobre (facente capo al Comitato), avrà per oggetto i diritti delle vittime degli incidenti aerei.
In quel tragico mattino di 13 anni fa, l’aeroporto di Linate si mostrò arretrato e incapace a gestire le emergenze e le situazioni di potenziale pericolo. Nelle settimane precedenti -e fino a un giorno prima- incidenti simili a quello che ha coinvolto il Cessna e l’MD-87 erano stati evitati per miracolo. Secondo Paolo Pettinaroli, presidente della Fondazione 8 ottobre e padre di una delle vittime, giustizia non è mai stata fatta: le condanne sono state troppo lievi, l’indulto ha abbreviato le pene e pochi sono finiti in carcere. Pettinaroli rievoca con amarezza quanto è avvenuto nel corso di questi anni: “Siamo stati trattati da mendicanti”, visti con fastidio, ascoltati con un misto di noia e cortesia una volta all’anno, il giorno dell’anniversario.
Eppure i famigliari hanno dimostrato una forza e una concretezza invidiabile nel portare avanti la loro lotta per la sicurezza nel volo, tanto che la Fondazione con il suo team di esperti sono stati spesso invitati negli Stati Uniti per consultarsi con professionisti del trasporto aereo di livello internazionale. Ma si sa che “Nessuno è profeta in patria” e questa massima appare a volte ancor più vera nel nostro Paese. (Avionews)